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Il Dottor Marcus |
gmgregori
Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
|  Inviato: 16-02-2003 10:34 |
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Quella mattina il Dott Marcus venne svegliato da una telefonata. Una voce che lui conosceva bene lo invitava ad aiutare alcuni colleghi per un caso piuttosto strano.
Marcus, psicologo, criminologo e polizziotto a tempo perso, sebbene avesse aiutato più volte la polizia di New York ad acciuffare la feccia più schifosa, non piaceva ai detective pragmatici e un po' rozzi dei distretti. D'altra parte sapevano che prima o poi sarebbe stato indispensabile.
La prima cosa che Marcus faceva agli indiziati o a tutti coloro che facevano parte del puzzle era il Rorscach test. Intendiamoci: quello che si vede in molti film dove l'interpellato deve interpretare delle macchie colorate apparentemente senza alcuna forma costruita.
Da lì, lui diceva, si iniziava ad avere qualche informazione sulla struttura della personalità.
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002
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Da: Roma (RM)
| | Inviato: 16-02-2003 18:34 |
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E la conoscenza della personalità è un requisito importante per chi come lui svolgeva quell’incarico.
Il braccio destro intorpidito dal sonno rimise a fatica la cornetta al suo posto. Il busto ruotò leggermente a sinistra alla ricerca della donna che aveva conosciuto la notte prima in un pub a Crystal Palace. La coperta lo avvolse completamente. Era solo. Forse lei era in bagno.
Posò la gamba destra a terra alla ricerca delle pantofole.Niente.
Ad un certo punto il telefono ricominciò a squillare.
“Pronto”
“……..Tieni di vista l’udito…..”
“Pronto, chi parla?”
“………….”
“Pronto!!!!”
Con uno scatto d’ira lanciò la cornetta sul telefono, facendo cadere l’apparecchio.
Si diresse velocemente verso il bagno.
Bussò.
Nessuna risposta.
Aprì la porta in un turbine d’ira. Non era arrabbiato colla donna di cui non sapeva neanche il nome. Tante volte lui se ne era andato silenziosamente dopo aver fatto l’amore con qualcuno. Era arrabbiato per quella strana telefonata colla voce di una donna.
Il bagno era vuoto. Si guardò allo specchio. Doveva farsi la barba, si stava trascurando un po’ troppo ultimamente. Si passò la mano sul volto.Non gli si addiceva quella peluria così folta.
Le mani si giunsero per raccogliere l’acqua per la solita sciacquata al viso.
Sangue.
Sulle dita delle mani c’era sangue. Lo sguardo si alzò verso lo specchio.
Dall’orecchio destro colava sangue. Se lo toccò. Non era ferito.
Istintivamente corse in camera da letto e raccolse il telefono.Da lì…era dalla cornetta che si era macchiato di sangue.
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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gmgregori
Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
| | Inviato: 16-02-2003 22:55 |
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Si perchè quei dannati orecchini che si muovevano nel letto avevano creato una miriade di piccoli tagli sul lobo.
Marcus si lavò e chiamò il distretto.
Arrivò presto quella mattina. Prima del solito perche quando quella dannata voce richiedeva la sua esperienza, lui si innervosiva e l'ansia di conoscere i fatti lo eccitava particolarmente.
" Signori detectives, buon giorno...",sussurrò.
"Io non vi sto simpatico e voi non lo siete a me. Ma questa fottutissima faccenda a quella povera gente là fuori non interessa.
Dobbiamo collaborare e garantire la sicurezza. Ricordate? Per proteggere e per servire!"
Alzò lo sguardo più di una volta.
"Ditemi tutto allora...".
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gmgregori
Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
| | Inviato: 21-02-2003 11:26 |
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" Se vuole comincio dalle previsioni del tempo", esordì Mullen!
"Marcus, l'hanno chiamata per rovinarci la giornata?", continuò David.
"Allora, qualcuno vuole dirmi cos'è successo?"
Il dedective Jones, nuovo del distretto si alzò e porse una cartella a Marcus.
"Un pazzo, uno squilibrato che manda lettere intimidatorie a ragazze sole del Queens. Finora non è successo ancora niente ma abbiamo motivo di credere che da qui a poco potrò agire concretamente."
"Fatemi dare un' occhiata".
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
| | Inviato: 21-02-2003 12:38 |
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L'altro angolo
Quando si svegliò il sole non era ancora sorto. Pesantemente si trascinò verso la cucina. Era stanco e il solo pensiero di dover passare l’intero pomeriggio all’ospedale non lo rendeva certo felice, ma si era messo d’accordo con l’altra infermiera Sandra perché lui avesse la mattinata libera.
Si vestì prese l’attrezzatura ed uscì. Non doveva andare lontano. Lo avevano chiamato la sera prima perché aiutasse la figlia di Mary,la proprietaria del chioschetto sulla 20avenue. Per queste cose era diventato famoso nel quartiere, nonostante non avesse preso la laurea in medicina ma fosse solo un semplice infermiere. E se si voleva un po’ di discrezione chiamavano sempre lui.
Bussò.
Mary lo fece entrare e allungando il braccio destro gli indicò la stanza della figlia.
Sul letto una giovane ragazza di colore riempiva con piccoli singhiozzi il silenzio. Era arrivato giusto in tempo.
“Io sono Pat e tu come ti chiami,”gli chiese passandogli la mano sulla fronte.
“Susy”rispose piagnucolando.
“Susy non ti preoccupare andrà tutto bene”
Il parto non fu facile, ma se l’era cavata. Susy era la madre di un bel mermocchietto. Ma chissà per quanto. Quando chiamavano lui era perché non si voleva far sapere che in quella casa era nato un bambino.
Mary gli chiese qunato gli dovesse.
“1000 dollari”
“Come mille?Ashley m’aveva detto che a lei hai fatto 800”
“Vuole che vada all’anagrafe a dire che in questa casa è nato un bambino?”
Bestemmiando Mary gli porse la cifra richiesta e lo mandò via.
Tornando verso casa pensò a quale cassonetto sarebbe stato abbandonato il neonato che aveva appena fatto venire al mondo. Un brivido di tristezza misto a rabbia lo percorse come una scossa.
Non sarebbe dovuto più succedere.
Si era stancato.Già le aveva avvertite quelle bastarde.
D’ora in poi, pensò, chi ha abbandonato pagherà.
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Tristam
ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
| | Inviato: 26-02-2003 02:34 |
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mio dio ma tutto questo è tremendo...
ma scusate voi due siete bulicci per caso?
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
| | Inviato: 26-02-2003 08:44 |
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gmgregori
Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
| | Inviato: 26-02-2003 11:32 |
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quote:
In data 2003-02-26 02:34, Tristam scrive:
mio dio ma tutto questo è tremendo...
ma scusate voi due siete bulicci per caso?
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Ciccio, molla il colpa e parla come mangi! Cosi si dice in brianza. Non nasconderti!
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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Tristam
ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
| | Inviato: 26-02-2003 12:38 |
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quote:
In data 2003-02-26 11:32, gmgregori scrive:
quote:
In data 2003-02-26 02:34, Tristam scrive:
mio dio ma tutto questo è tremendo...
ma scusate voi due siete bulicci per caso?
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Ciccio, molla il colpa e parla come mangi! Cosi si dice in brianza. Non nasconderti!
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hai detto ciccio?! ciccio buliccio?
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gmgregori
Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
| | Inviato: 26-02-2003 22:21 |
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Contento te!
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