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Autore Bye bye Bill...
EtaBeta

Reg.: 11 Nov 2003
Messaggi: 1493
Da: Roma (RM)
Inviato: 06-06-2006 17:27  
Google lancia "Spreadsheet" (da Scene Digitali)

Che "Google Spreadsheet" sia la guerra dei mondi scatenata contro Microsoft, come si è spinti a credere, o il nuovo vangelo del lavoro condiviso che cambierà la vita di tutti noi, è cosa da vedere. Di certo questo martedì 6 giugno segna una data che promette di farsi ricordare. Perché, dopo annunci ed anticipazioni, Google lancia in via sperimentale e per un numero ancora ristretto di utenti, il foglio elettronico in rete.

No, non cercate il link alla rubrica "Chi se ne frega". Importa a tutti noi: proviamo a immaginare, proiettandola in un futuro non remoto, cosa possa significare la decisione messa in atto da Google in queste ore: si potrebbe perfino spendere l'espressione cambio di paradigma. Ma prima qualche elemento di cronaca.

Google non sta lanciando "excel", che è il programma proprietario di Microsoft per i fogli elettronici, come sappiamo tutti noi forzati del lavoro aziendale. Tuttavia la versione on line ha qualcosa in meno e qualcosa in più del notissimo programma di Gates. Non ha molte delle "macro" di Excel e - pare, a leggere le anticipazioni americane - non avrà la grafica. Potrà però gestire tutti i formati excel e csv ("comma separated values").

Ma l'asso nella manica, a parere di chi ha messo a punto la soluzione, sta in quelle

applicazioni di Google che presiedono alla comunicazione tra persone. Mentre l'impiegato A sta lavorando sul file "Ciccio.xls", potrà parlare con l'impiegato B attraverso Gtalk (la chat di Google), che sta a 700 chilometri per chiedergli come impostare una certa formula o il modo migliore per riclassificare una tabella del bilancio.

Il cambio di paradigma sta nel fatto che tutte queste attività, file e dati risiederanno sui server di Google (ovviamente l'utente potrà copiare i dati e quanto basta per visualizzarli sul suo pc). Ci sarà perciò un alleggerimento della macchina computer a favore delle applicazioni residenti in rete - un vecchio sogno/piano di Sun e di tutti coloro che da decenni si sforzano di pensare al "computing" come ad una attività aperta e non egemonizzata da un solo player o fabbricante. E' l'idea di un "modo" di lavoro e di pensiero che passa al di là di barriere proprietarie e di standard.

Certo c'è qualche blogger che fa notare (in inglese) - ma sono blogger molto vicini a Microsoft - che la concorrenza di Google danneggerà anche l'Open Source. Ma la cosa sa troppo di manovra diversiva, anche se poi è vero che questa iniziativa è commerciale e non evangelica e danneggerà, se avrà successo, anche la diffusione delle applicazioni Open Source.

Come tutti quelli che portano una seria minaccia ai poteri costituiti, Google sta molto minimizzando questa uscita. Vola sotto i radar. I suoi portavoce si sono perfino sperticati nel mettere in luce qualche difetto dell'applicazione. Il motivo di tutto ciò è semplice da capire, questa volta non è più questione di far concorrenza a Bill Gates sul motore di ricerca o su un portale internet, tutta roba ritenuta strategica ma in fondo "accessoria" per Microsoft. Questa volta Google entra nei confini dell'impero e punta direttamente sul tesoro imperiale. Perché... qualche domanda è del tutto logica.

Chi o cosa potrà impedire a Google di lanciare, dopo il foglio elettronico, un programma di scrittura, uno che costruisce presentazioni o un altro che gestisce dati?

Insomma tutta la produttività aziendale e personale potrà spostarsi dal computer alla rete, col risultato che anche i ricavi di chi vende software si sposteranno dal singolo acquirente (legato al quasi monopolista) alle applicazioni e a chi le distribuisce su internet. E' lo slittamento di valore che il paradigma nuovo può innestare. Ma forse si dovrebbe parlare anche di un lungo predominio conoscitivo che rischia di finire: quanti di noi non hanno conosciuto altro che le interfacce di Microsoft?

Google non ha chiarito se il suo servizio sarà a pagamento, ma non ci sarebbe da stupire se fosse totalmente gratuito. In questo modo, alla gran fiera della pubblicità "mirata", l'azienda potrà portare milioni di "teste" che lavorano (e vivono, si informano, comprano...) su Google come nel loro ufficio.

Sarà accettato il paradigma Google? Ha molti numeri per riuscire, soprattutto fra il pubblico più tecnologico. Può farcela non subito, non di colpo, non con una guerra lampo. Ma a bassa intensità si vincono guerre che mai si sarebbe pensato di combattere.

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McMurphy

Reg.: 27 Dic 2002
Messaggi: 7223
Da: Verano Brianza (MI)
Inviato: 06-06-2006 19:53  
quote:
In data 2006-06-06 17:27, EtaBeta scrive:
Il cambio di paradigma sta nel fatto che tutte queste attività, file e dati risiederanno sui server di Google (ovviamente l'utente potrà copiare i dati e quanto basta per visualizzarli sul suo pc).



non le vedo tutte ste aziende cosi' ansiose di condividere dati aziendali con i server di google

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superman18

Reg.: 26 Dic 2005
Messaggi: 3231
Da: trevignano (TV)
Inviato: 06-06-2006 20:31  
no ci ho capito una mazza!
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in mille passi brevi.

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