FilmUP.com > Forum > Arte e letteratura - Tutto ciò che ha un inizio..ha una fine
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Zoom Out > Arte e letteratura > Tutto ciò che ha un inizio..ha una fine   
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 )
Autore Tutto ciò che ha un inizio..ha una fine
seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 11-01-2004 14:50  
quote:
In data 2004-01-10 22:13, Ondina scrive:
Ciò che regnava nella mente dell’Uomo-Stella era la confusione. Scopriva di provare dei sentimenti di affetto per una creatura umana, che a rigor di logica doveva essere anche lei estranea alla sua vita, al suo scopo. Egli non sapeva cosa lo attendeva una volta ritrovata la sua vera essenza, e questo ancora di più gli faceva nutrire dei dubbi sul suo estenuante bisogno di viaggiare. Cominciava a chiedersi se per anni non si fosse incaponito su un’utopia, quello di trovare finalmente la stabilità dell’essere; inoltre non si era mai sognato di sentire affinità col diverso, cioè gli esseri umani. Forse anche lui, sotto sotto, aveva un’anima...forse. Era più che mai frustrato dalle sue riflessioni.
Andava avanti guardandosi intorno, e vedeva gli scenari di sempre. Ma con occhi nuovi. Le stelle sembravano aver perso importanza, rispetto alla piccola vita che ora gli palpitava fiduciosa tra le braccia. Così reale, e ineluttabile. Qual era lo scopo di quella vita? Trovarsi dei genitori, una famiglia, degli amici a cui voler bene. Ma ormai anche lei sembrava essersi persa nel dubbio, nel circolo vizioso da cui non sembrava esserci uscita. Era forse molto diversa dalla sua vita?
Perso in un mondo che non era il suo, lasciato solo fra le tenebre, egli non poteva che alzare lo sguardo superando l’oscurità, e con i piccoli occhi luccicanti, chiedere alla volta stellata "perché?"
Passarono i giorni, le settimane. L’Uomo-Stella era il più dolce e gentile possibile con la sua piccola. Faceva naturalmente molte soste per nutrirla e lavarla; al tramonto si fermava in un posto tranquillo e la lasciava correre e strillare di felicità, mentre lui con aria paterna si guardava intorno e se c’erano osservava le altre persone presenti. Di notte la stringeva a sé e col suo infallibile retino guardava le stelle, senza più tante speranze, ormai. Se pescava una stella particolarmente sfavillante la prendeva in mano e la faceva vedere alla bimba. La luce si rifletteva nei dolci occhioni di lei.
Spesso si chiedeva come la bambina vedesse le tante cose che la circondavano, e che mutavano ogni giorno. Non poteva entrare nella sua mente, e questo gli dispiaceva.
In verità cominciava a dispiacersi di essere così isolato dalla vita umana. Lui, col suo unico punto di vista di osservatore esterno, non godeva delle gioie dei sentimenti, del reciproco affetto. Aveva la bambina, ma era ancora piccola e molto probabilmente, pensava con pessimismo, appena diventata grandicella sarebbe fuggita da lui e avrebbe cominciato una vita normale con tutti gli altri.
Il suo universo era lei: il baricentro si era spostato dal cielo alla terra. Se ne rese conto dopo mesi di viaggi compiuti insieme, mesi in cui aveva osservato, studiato, meditato sul genere umano. Di sicuro le persone provavano miriadi di emozioni ogni giorno, e dentro di loro doveva esserci un perpetuo avvicendarsi di pensieri e sentimenti. Bastava osservare il loro comportamento.
Con la meditazione nacque in lui anche una certa sensibilità. Secondo lui ogni persona si portava dietro una storia, che si incontrava con un'altra, e si incrociava con un’altra ancora. "Il mondo", pensò una sera, "non è altro che un incrociarsi di storie, di personali ricerche, ed è nella ricerca che c’è la vita" Riflettè sulla propria storia, e su quella degli altri. "L’Uomo è potenzialmente un grande storico" concluse.
Intanto la piccola cresceva e diventava sempre più graziosa. L’Uomo-Stella la contemplava con l’orgoglio di un padre. Quanto era felice di vivere, quanta fiducia aveva nel prossimo! Era una ragazzina piena di gentilezza, anche se il suo umore cambiava spesso, come quando in un giorno di primavera il sole si nasconde scherzosamente dietro le bianche nuvole mutevoli, per poi riapparire un momento dopo.
Una notte, in cui si sentiva particolarmente malinconico, l’Uomo-Stella si sdraiò su un prato rudagioso e si concentrò sulle tante faville del cielo, causa della sua tristezza. Gli sembrò che tutti quei puntini fissi lo circondassero completamente...e quindi non gli sembrò strano scorgere con la coda nell’occhio un piccolo bagliore luminoso alla sua destra, tremolante nell’aria della notte. Ad un tratto però distinse una figura umana e si raddrizzò di colpo. Che stupido era stato, pensò con sollievo. Era solo la sua bambina che seduta quieta vicino a lui giocava con la bambola che le aveva comprato. Ma guardò meglio dalla sua parte e...non aveva dubbi, la piccola stellina che aveva visto c’era ancora, e risplendeva proprio nel petto di lei.
All’improvviso miliardi di sensazioni lo attraversarono in tutto il corpo. La certezza, mista a sorpresa, spavento e consapevolezza mischiati assieme, gli balenava nel cervello fino a stordirlo. Lei era la sua stella-madre. L’aveva capito e ora non c’era più niente che poteva staccarlo da lei.
Si sentì ricomporre e dissolvere nello stesso tempo, mentre vedeva le ombre infittirsi sempre più intorno a lui, e sentiva qualcosa nel suo essere agitarsi, chiedendo di uscire. Arrivò ad uno stato di parossismo totale, finché tutto si placò e non senti più nulla, a parte il fruscìo delle foglie e il respiro del cielo, che finalmente lo chiamava a lui. Prima che i sui atomi, disciolti nel vento, si riunissero all’universo, dove le lacrime brillavano negli occhi delle stelle, come una brezza accarezzò il viso della bambina, per dargli un ultimo bacio.
Poi, si dissolse, e di lui non rimase più traccia.



_________________
"L'opera è un cadavere che ha ancora qualche reazione nervosa" Maria Callas

Manthàno mèn oia dran méllw kakà,
thumòs dè kreisswn aìtios twn emwn bouleumàtwn,
òsper megìstwn aìtios kakwn brotois.
Medea, Euripide

[ Questo messaggio è stato modificato da: Ondina il 10-01-2004 alle 22:15 ]

Bello...forse rimane un po' troppo una patina di melodrammatico eccessivo,ma è tuttosommato perdonabile..

cmq davvero tu non lo sai ma citi Lucrezio a manetta(gli atomi che si disgregano,L'Uomo-Stella separato dai mortali...)
_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

  Visualizza il profilo di seanma  Invia un messaggio privato a seanma  Vai al sito web di seanma    Rispondi riportando il messaggio originario
Ondina
ex "Plumett"

Reg.: 24 Apr 2003
Messaggi: 2205
Da: Padova (PD)
Inviato: 11-01-2004 16:55  
ah centra per caso con De rerum natura?è l'unica sua opera che conosco!
non credevo di dare un impressione di melodramma,è solo che mi sono un po' stufata di scrivere finali meravgliosi,proprio quelli che uno si aspetta...o forse anche in questo racc. il finale è banale non sono granchè come scrittrice! cmq ho chiesto a Ila di spostare il topic.non voglio che stia nella stessa sezione di certi topicacci che tu conosci...
_________________

  Visualizza il profilo di Ondina  Invia un messaggio privato a Ondina    Rispondi riportando il messaggio originario
seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 11-01-2004 17:03  
quote:
In data 2004-01-11 16:55, Ondina scrive:
ah centra per caso con De rerum natura?è l'unica sua opera che conosco!
non credevo di dare un impressione di melodramma,è solo che mi sono un po' stufata di scrivere finali meravgliosi,proprio quelli che uno si aspetta...o forse anche in questo racc. il finale è banale non sono granchè come scrittrice! cmq ho chiesto a Ila di spostare il topic.non voglio che stia nella stessa sezione di certi topicacci che tu conosci...


il DE RRERUM NATURA è anche l'unica che possediamo!certo che è quella...

Sono abituato a finali troppo tragici per accontentarmi di sane e consigliabili sdolcinate..è un difetto mio..

Hai fatto bene...anche perchè si sta scadendo....
_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

  Visualizza il profilo di seanma  Invia un messaggio privato a seanma  Vai al sito web di seanma    Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 )
  
0.008751 seconds.






© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: