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Furore:immenso capolavoro letterario o manifesto comunista? |
seanma
Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
|  Inviato: 21-10-2002 16:58 |
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Il Furore.Il furore dei contadini,dei mezzadri,il furore della povera gente.
Il furore di John Steinbeck.
L'odissea di una famiglia come paradigma della Storia Americana di inizio Novecento,un disilluso affresco dell'American Dream,inteso come speranza d'impiego.La natura come allegoria delle azioni umane,una geniale composizione di ironico e tragico,con personaggi all'apice del grottescamente triviale(il fantastico nonno,ma anche il guercio macchinista sessista).Furore è tutto questo,ma è anche una vera e propria lezione di storia,dove l'autore,mai così esposto,ci dipinge la grettezza dell'America e degliu Americani di quel tempo,assumendo ben presto una chiara posizione "rossa":perchè è dannoso e inutile negarlo,"Furore" è un romanzo di parte nella sua essenza,ma questa sua parzialità non ne diminuisce il valore letterario ,anzi ne aumenta la potenza di narrazione,narrazione pervasa dall'odio dell'uomo John Steinbeck verso le banche,i latifondisti e anche la California stessa,odio contrapposto alla compassione verso i lavoratori,che lo spinge appunto a giustificare il Furore animalesco che nasce negli uomini,dettato soltanto da senso di Sopravvivenza.
Proprio certi capitoli che fanno da contorno alla storia centrale,sono la dimostrazione magistrale di una tale potenza narrativa,a partire sin dalla cruda descrizione della cacciata dei mezzadri dalle proprie terre.
Per questo e per altri motivi,"Furore"è un libro sofferto,duro,"incazzato".Steinbeck ha l'enorme merito di mettere qui tutto se stesso come lezione di un periodo storico drammatico e senza speranza.Senza questa impronta così personale il romanzo non avrebbe avuto quella forza anche semplicemente solo delle parole che invece si trova ad avere.E anche nei capitoli nei quali le riflessioni personali lasciano spazio alla storia privata dei Joad,c'è comunque spazio per una meditazione di tipo storico-sociale.E questa trasfigurazione si ha con lo strumento dei personaggi,specchi o contrasti dell'autore,come il sogno proibito del già citato nonno o lo stesso Tom Joad quando torna a casa con Casy,o ancora con tutta quella miriade di grandissimi personaggi minori tra cui il benzinaio,il meccanico guercio ,l'uomo disilluso di ritorno dall'agognata terra promessa,tutti quanti comunque producenti di quella disillusione,di quel Furore radicato dalla fame e dalla iniquità,naturalmente senza dimenticare l'angosciante pagina finale,da sola un capolavoro,l'uomo regredito in bestia ma allo stesso tempo tremendamente umana.
Un romanzo impareggiabile,semplicemente sublime.
Andrebbe letto a una certa età in tutte le scuole,almeno per capire cosa voglia dire l'America al di là di certi luoghi comuni.
Mi fermo,ho scritto troppo...
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sono un bugiardo e un ipocrita |
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JohnMilton
Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 334
Da: Ancona (AN)
| | Inviato: 22-10-2002 16:13 |
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Immenso capolavoro.
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"...Come gli attori,che tentano in modo così patetico di non guardarsi allo specchio.Che tentando,indietreggiano...solo per vedere il loro viso riflesso nei prismi di una lumiera" Francis Scott Fitzgerald |
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
| | Inviato: 22-10-2002 17:06 |
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quote:
In data 2002-10-22 16:13, JohnMilton scrive:
Immenso capolavoro.
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"e le mani,dimentiche del loro primo compito,tornarono con brio a grattare i testicoli..."
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
| | Inviato: 23-07-2003 14:55 |
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riporto a galla nel caso qualcuno volesse dire la propria opinione su questo capolavoro.
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