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Autore cosa vuol dire essere comunista oggi?
ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 09-10-2003 21:08  
Perche' Bertinotti non e' e non e' mai stato comunista, Cossutta si' ed il potere e' l'obbiettivo dei comunisti propriamente detti.
Con chi si va al potere non ha importanza.
Il fine giustifica i mezzi.


Scusami ma ti confuto, Cossutta non mi pare proprio un comunista che vuole il potere, anzi.....lui era disposto a non scindersi da Rifondazione(me le ricordo ancora le sue parole ad una intervista in tv), pur di non dare l'Italia in mano alle destre.Lo vedo come un politico molto sensato e prudente!!!!
_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 09-10-2003 21:28  
Fra Cossutta e Bertinotti, il filo-sovietico (con un'insana mania per i cappottoni alla Breznev) è sempre stato Cossutta, funzionario del PCI fin dalla notte dei tempi.
Bertinotti nasce come sindacalista e le coordinate politiche iniziali erano la sinistra socialista di Lombardi

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 09-10-2003 21:43  
Bertinotti nasce come sindacalista e le coordinate politiche iniziali erano la sinistra socialista di Lombardi........

e infatti solo quello deve fare!!!!
_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 10-10-2003 12:26  
quote:
In data 2003-10-09 21:43, ginestra scrive:
Bertinotti nasce come sindacalista e le coordinate politiche iniziali erano la sinistra socialista di Lombardi........

e infatti solo quello deve fare!!!!



E' l'unico, insieme a Cofferati, a dire e proporre "cose" di sinistra.
Continuiamo a farci del male comunique...

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Xadhoom

Reg.: 03 Set 2003
Messaggi: 1076
Da: Crispiano (TA)
Inviato: 11-10-2003 17:27  
quote:
In data 2003-08-25 21:12, ginestra scrive:
quote:
In data 2003-08-25 21:05, Marxetto scrive:
quote:
In data 2003-08-25 20:58, xander77 scrive:
C'è una canzone di Giorgio Gaber che si chiama "Qualcuno era comunista" che spiega bene cosa significa essere comunista ieri e oggi: ad un cero punto dice (più o meno) "qualcuno era comunista perchè non era felice se non lo erano anche gli altri".
Roba da sognatori, da utopisti...
Per quel che mi riguarda significa credere che il progresso sociale dipenda dalla solidarietà, dalla cooperazione attiva fra cittadini, dalla partecipazione e dalla mobilitazione contro ogni tipo di ingiustizia sociale.
In senso lato significa domandarsi di fronte alla realtà che ci circonda: Perchè succede tutto questo? Si puo fare meglio?



Xander sei un grande!Potrei quotarti in ogni sezione e risparmiare fiato...





Sono pienamente d'accordo anche io.




Anche io
_________________
La mela lasciò il suo vecchio vestito e prese il suo abito da sposa più rosso, più rosso!!!
www.myspace.com/meringalcolica

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 11-10-2003 20:48  
In queste tre pagine non ho trovato un accenno preciso di come possa essere una proposta "comunista" adesso.
Insomma, stiamo parlando di comunismo conferendogli accezioni che solo in senso lato lo possono riguardare.

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Il prossimo Sabato sera ti rimanderò indietro nel futuro

[ Questo messaggio è stato modificato da: gatsby il 11-10-2003 alle 23:35 ]

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 11-10-2003 23:32  
Semplicemente perchè una società comunista vecchio stampo come la intendevano Marx, Lenin o Mao oggigiorno è semplicemente inapplicabile e anche pericolosa francamente.
Vuoi un modello? Te ne dò ben due: le democrazie scandinave e l'Emilia Romagna: un buon esempio di come si possano conciliare istanze socialiste, democrazia, solidarietà e partecipazione.
Non sono esempi di società comuniste in senso stretto, sono però modelli in cui si rispecchiano i valori in cui credo: l'investimento nei servizi e nelle politiche sociali, nei progetti di comunità, ecc...
Il ruolo dello Stato: garante delle libertà e dell'uguaglianza, un sistema che intervenga e promuova iniziative e politiche volte a contenere le tensione e le eventuali crisi che derivano dall'economia liberista, senza che l'apparato istituzionale diventi un monolita ingombrante e burocratizzato.
Uno stato che aumenti anche la pressione fiscale (ebbene sì) se questa fosse un'operazione ragionata e trasparente, cioè i cui esiti si traducano in un miglioramento dei servizi alle persone.
Cruciale è allora il passaggio fra lo stato di diritto e lo stato sociale di diritto: un minimo di benessere e sicurezza sociale per tutti,il modello di universalista di welfare insomma.
Per fare questo è necessari una rivoluzione?
Si, culturale (ma lasciamo stare Mao e la banda dei quattro) e psicologico: senso civico, incremento dell'attitudine cooperativa e solidale e soprattutto flessibilità e lungimiranza.
Ho descritto il comunismo ideale? Probabilmente no, però è il posto in cui mi piacerebbe vivere...


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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 12-10-2003 19:46  
Xander sono d'accordo col fatto che il posto
che descrivi non è male..ma il comunismo nn
c'entrra un cazzo..è l'abolizione del capitalismo,il passaggio ad una proprietà collettiva dei mezzi di produzione..non
può essere realizzato forse mai ma sicuramente non in un paese o una regione...

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Hellboy

Reg.: 22 Ago 2003
Messaggi: 4287
Da: Rio Bo (es)
Inviato: 12-10-2003 20:11  
quote:
In data 2003-10-09 21:08, ginestra scrive:
Perche' Bertinotti non e' e non e' mai stato comunista, Cossutta si' ed il potere e' l'obbiettivo dei comunisti propriamente detti.
Con chi si va al potere non ha importanza.
Il fine giustifica i mezzi.


Scusami ma ti confuto, Cossutta non mi pare proprio un comunista che vuole il potere, anzi.....lui era disposto a non scindersi da Rifondazione(me le ricordo ancora le sue parole ad una intervista in tv), pur di non dare l'Italia in mano alle destre.Lo vedo come un politico molto sensato e prudente!!!!





guarda che non devi confutare me...ma Montanelli!

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Hellboy

Reg.: 22 Ago 2003
Messaggi: 4287
Da: Rio Bo (es)
Inviato: 12-10-2003 20:21  
e ritorno all'inizio.
allora:
se Stalin e Breznev hanno tradito il comunismo
se quello di Castro e della Cina non e' comunismo ma nomenklatura identica a quella dell'ex URSS
se i PDS non sono comunisti ma un'altra cosa (non socialisti pero', ne socialdemocratici...speriamo che un giorno ce lo dicano)
se Cossutta ,pur perdendo il duo cordone ombelicale, e' e rimane - a dir suo - comunista, ma fa un governo con i cossighiani
se RC puo' benissimo chiamarsi in altro modo

non conta tanto il nome che un patito si da, ma quello che fa.

Chi difende certi ideali unanimamente condivisi da buona parte di una c.d. sinistra (no alla guerra - solidarieta' - difesa delle classi piu' deboli - dare a chi ha meno e togliere a chi ha di piu' -
.....- equita' fiscale - tassazione dei grossi patrimoni...) e' di sinistra, ma non per questo comunista.
Che per me rimane , dopo i vs interventi, ancor di piu' un termine - oggi - astratto.

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Hellboy

Reg.: 22 Ago 2003
Messaggi: 4287
Da: Rio Bo (es)
Inviato: 12-10-2003 20:23  
quote:
In data 2003-10-11 23:32, xander77 scrive:
Semplicemente perchè una società comunista vecchio stampo come la intendevano Marx, Lenin o Mao oggigiorno è semplicemente inapplicabile e anche pericolosa francamente.
Vuoi un modello? Te ne dò ben due: le democrazie scandinave e l'Emilia Romagna: un buon esempio di come si possano conciliare istanze socialiste, democrazia, solidarietà e partecipazione.
Non sono esempi di società comuniste in senso stretto, sono però modelli in cui si rispecchiano i valori in cui credo: l'investimento nei servizi e nelle politiche sociali, nei progetti di comunità, ecc...
Il ruolo dello Stato: garante delle libertà e dell'uguaglianza, un sistema che intervenga e promuova iniziative e politiche volte a contenere le tensione e le eventuali crisi che derivano dall'economia liberista, senza che l'apparato istituzionale diventi un monolita ingombrante e burocratizzato.
Uno stato che aumenti anche la pressione fiscale (ebbene sì) se questa fosse un'operazione ragionata e trasparente, cioè i cui esiti si traducano in un miglioramento dei servizi alle persone.
Cruciale è allora il passaggio fra lo stato di diritto e lo stato sociale di diritto: un minimo di benessere e sicurezza sociale per tutti,il modello di universalista di welfare insomma.
Per fare questo è necessari una rivoluzione?
Si, culturale (ma lasciamo stare Mao e la banda dei quattro) e psicologico: senso civico, incremento dell'attitudine cooperativa e solidale e soprattutto flessibilità e lungimiranza.
Ho descritto il comunismo ideale? Probabilmente no, però è il posto in cui mi piacerebbe vivere...





puo' essere il pensiero anche di un non comunista.
ma cosa li differenzia? solo il nome o c'e' altro?

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Hellboy

Reg.: 22 Ago 2003
Messaggi: 4287
Da: Rio Bo (es)
Inviato: 12-10-2003 20:25  
quote:
In data 2003-10-12 19:46, Julian scrive:
Xander sono d'accordo col fatto che il posto
che descrivi non è male..ma il comunismo nn
c'entrra un cazzo..è l'abolizione del capitalismo,il passaggio ad una proprietà collettiva dei mezzi di produzione..non
può essere realizzato forse mai ma sicuramente non in un paese o una regione...




la dittatura del proletariato - credo - sia ormai stata messa in soffitta da tutti.
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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 12-10-2003 21:04  
Uno stato che aumenti anche la pressione fiscale (ebbene sì) se questa fosse un'operazione ragionata e trasparente, cioè i cui esiti si traducano in un miglioramento dei servizi alle persone.....

...la pressione fiscale mi potrebbe anche andare a genio, se, però, fossero tutti a pagare, mentre sappiamo che non è così.Forse l'aumento delle tasse è dovuto proprio agli evasori e ce ne sono tanti.........paradossalmente sono i benestanti e i ricchi che spesso sfuggono.
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E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 12-10-2003 21:45  
quote:
In data 2003-10-12 20:23, Hellboy scrive:
quote:
In data 2003-10-11 23:32, xander77 scrive:
Semplicemente perchè una società comunista vecchio stampo come la intendevano Marx, Lenin o Mao oggigiorno è semplicemente inapplicabile e anche pericolosa francamente.
Vuoi un modello? Te ne dò ben due: le democrazie scandinave e l'Emilia Romagna: un buon esempio di come si possano conciliare istanze socialiste, democrazia, solidarietà e partecipazione.
Non sono esempi di società comuniste in senso stretto, sono però modelli in cui si rispecchiano i valori in cui credo: l'investimento nei servizi e nelle politiche sociali, nei progetti di comunità, ecc...
Il ruolo dello Stato: garante delle libertà e dell'uguaglianza, un sistema che intervenga e promuova iniziative e politiche volte a contenere le tensione e le eventuali crisi che derivano dall'economia liberista, senza che l'apparato istituzionale diventi un monolita ingombrante e burocratizzato.
Uno stato che aumenti anche la pressione fiscale (ebbene sì) se questa fosse un'operazione ragionata e trasparente, cioè i cui esiti si traducano in un miglioramento dei servizi alle persone.
Cruciale è allora il passaggio fra lo stato di diritto e lo stato sociale di diritto: un minimo di benessere e sicurezza sociale per tutti,il modello di universalista di welfare insomma.
Per fare questo è necessari una rivoluzione?
Si, culturale (ma lasciamo stare Mao e la banda dei quattro) e psicologico: senso civico, incremento dell'attitudine cooperativa e solidale e soprattutto flessibilità e lungimiranza.
Ho descritto il comunismo ideale? Probabilmente no, però è il posto in cui mi piacerebbe vivere...





puo' essere il pensiero anche di un non comunista.
ma cosa li differenzia? solo il nome o c'e' altro?




Basta vedere chi ha combattuto certe battaglie e chi ha portato avanti certe idee e ideali dal dopoguerra (ma non solo) a oggi...

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 13-10-2003 19:29  
quote:
In data 2003-10-12 20:25, Hellboy scrive:
quote:
In data 2003-10-12 19:46, Julian scrive:
Xander sono d'accordo col fatto che il posto
che descrivi non è male..ma il comunismo nn
c'entrra un cazzo..è l'abolizione del capitalismo,il passaggio ad una proprietà collettiva dei mezzi di produzione..non
può essere realizzato forse mai ma sicuramente non in un paese o una regione...




la dittatura del proletariato - credo - sia ormai stata messa in soffitta da tutti.



Non è proprio così..ci sono gruppi-piccoli-
che si rifanno a Marx e hanno la rivoluzione
russa(prima di Stalin)come modello di riferimento..pazzi?probabilmente..però a me
portano a casa un giornale dove,oltre a
propositi rivoluzionari-parlano di economia
e politica internazionale..e indovinano tutti gli sviluppi dei rapporti internazionali fra le potenze con anni d'anticipo!la loro analisi del sistema è molto intelligente e trova conferme nella realtà..però poi mi parlano di rivoluzione
proletaria...cmq se ci sono dei "comunisti"
sono loro!

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