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Autore "Questa Italia nemica dei giovani" (cit.)
Hias84

Reg.: 15 Mar 2007
Messaggi: 1262
Da: Serravalle Pistoiese (PT)
Inviato: 06-12-2007 14:39  
Riporto qui di seguito un articolo, pubblicato su "Il Venerdì di Repubblica" del 8 luglio 2005 a firma di Curzio Maltese, il cui titolo è, manco a dirlo, quello di questo topic. La cosa che m'ha stupito rileggendolo dopo più di due anni è come i problemi che già all'epoca avvertivamo non siano affatto cambiati.

In Italia protesta soltanto chi sta bene e quindi della condizione giovanile non parla più nessuno. Era l’ossessione degli anni ’60 e ’70, quando i giovani avevano molte più speranze. Oggi sono disperati e non fanno notizia. Se la vitalità di un paese si misura con il ruolo delle nuove generazioni, allora l’Italia non è in declino: è in coma. Nella nostra vita pubblica le persone fra venti e quarant’anni non contano quasi nulla. Abbiamo la classe dirigente più vecchia dell’Occidente e i livelli di occupazione giovanile più bassi. In più, quelli che lavorano sono precari, mal pagati e depressi da un livello di mobilità sociale bassissimo. Un italiano dai venti ai trent’anni guadagna in media meno di diecimila euro all’anno, la metà di un inglese e un tedesco, mille euro in meno di uno spagnolo. Non stupisce che i soldi della famiglia d’origine, la “paghetta”, siano la principale fonte di reddito per due terzi dei ventenni italiani, contro il 35 per cento di tedeschi e francesi, il 15 dei britannici. E che due terzi dei maschi italiani fra i 25 e i trent’anni vivano coi genitori, quando non si arriva al venti per cento fra francesi e tedeschi e al dieci fra gli inglesi.
In tutti i settori funziona in Italia una selezione alla rovescia, per cui se un giovane è creativo, critico e autonomo incontra mille difficoltà nel mondo del lavoro, mentre vengono più facilmente accolti quelli che accettano le regole precostituite. In definitiva, sono preferiti i giovani più vecchi, meglio se un po’ rincoglioniti. Le possibilità di far carriera grazie al merito e alle capacità sono assai limitate non solo rispetto al modello americano, ma a qualsiasi società occidentale, incluse quelle mediterranee. L’Italia esprime una società conservatrice dove si muore come si è nato: ricchi o poveri. La percentuale di giovani che seguono l’esempio paterno è gigantesca e avvilente. I figli di avvocati fanno gli avvocati, i figli dei giornalisti fanno i giornalisti e così via, in tutte le professioni, dai medici ai politici. Basta aver frequentato un poco l’Associazione industriali per verificare chi i giovani imprenditori italiani sono i figli dei vecchi imprenditori, con rare eccezioni.
Certo, il problema dell’invecchiamento delle società non riguarda soltanto noi. Ma almeno altrove è considerato una questione politica di assoluta importanza. La sinistra italiana, che è specialista nelle divisioni ideologiche e nell’evitare ogni discorso concreto, non ha mai considerato il fatto che nelle politiche giovanili la sinistra europea, nonostante le enormi differenze, ha adottato provvedimenti e politiche assai simili. Blair e Zapatero, Schroeder e Jospin hanno investito cifre enormi sull’istruzione, creato sistemi di credito agevolato per i giovani, favorito con leggi sulla casa e le professioni l’uscita dalle famiglie d’origine e l’ingresso nel mondo del lavoro. Ora qualcuno ha notizia di un programma per i giovani del centrosinistra? L’hanno mai annunciato? Lo annunceranno un giorno?


Cifre enormi spese nell’istruzione? Periodicamente la scuola, il livello di insegnamento in Italia e la scolarizzazione dei nostri studenti viene ridicolizzata da una qualche inchiesta fatta a livello europea, che ci relega invariabilmente agli ultimi posti, che si tratti di cultura umanistica (!!!) o di cultura scientifica. Qualcuno da noi cerca di favorire “l’uscita dalle famiglie d’origine” dei giovani? No. Noi abbiamo il precariato. Esistono programmi? Mai sentito parlare. Qui è grigia, altro che storie.
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Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta... (F.W.Nietzsche)

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 06-12-2007 16:11  
curzio maltese è sempre un grande giornalista. parla in maniera diretta e documentata. due caratteristiche che dovrebbero essere sempre necessarie per svolgere un lavoro come il suo.

condivido il suo articolo.

vorrei però aggiungere un mio parere:

paradossalmente, negli anni '70, i disagi sociali e lavorativi dei giovani erano un pò meno drammatici di quelli di oggi, ma venivano rivendicati con più attenzione e preoccupazione dalle generazioni dell'epoca.

erano un pò meno drammatici rispetto a oggi perchè cmq, allora, c'erano più concorsi pubblici, più lavoro, più opportunità di inserimento negli enti statali. si dovevano affrontare sempre non pochi ostacoli ai concorsi e bisognava sempre scontrarsi con nepotismi, clientelismi e raccomandazioni varie, ma i criteri selettivi ai concorsi erano meno sleali di quelli di oggi.

e poi il mondo del lavoro non era dominato al 90% dall'offerta privata: non c'erano i call-center, non si era obbligati per forza a fare l'agente di vendita di servizi telefonici e cose varie. e non c'erano precariato e flessibilità, almeno nel campo dei lavori statali pubblici.

mi sembra (e non vorrei sbagliarmi) non c'era neanche il numero chiuso nelle università.

eppure nacquero molti movimenti giovanili di contestazione, che criticavano una imposizione classista della società e un sistema sociale ed economico che veniva visto in non piacevole trasformazione. forse anche perchè il compromesso storico fece presagire che tra centro e sinistra potevano cadere alcune differenze e si arrivava ad una pericolosa omogeneità politica (cosa che forse era solo nelle intenzioni iniziali: ma che poi, almeno fino a che c'è stato il pci, fortunatamente non si verificò mai).

e furono molti i luoghi di contestazione, soprattutto le fabbriche e gli ambienti universitari.

furono movimenti a mio avviso molto lungimiranti nei loro punti di vista: forse molte delle cose che denunciavano e che combattevano non si verificarono, all'epoca. ma oggi sì. tutto quello che non si manifestò all'epoca si è appunto manifestato oggi.

sono aumentati nepotismi e raccomandazioni, le lobby sono sempre più potenti, c'è il numero chiuso nelle università, una crisi sociale e conomica e lavorativa enorme, con grandissime disuguaglianze, precariato e flessibilità continue, controllo quasi totale del potere di mercato sul mondo del lavoro, abbattimento di differenze tra centro destra e riformisti ex di sinistra.

oggi quindi la materia, gli spunti per fare una lotta non mancherebbero.

ma perchè adesso sembriamo tutti incapaci di farci sentire dinanzi a questi disagi spaventosi?

forse perchè la società ipertecnologica, piena di comodità, nella quale viviamo impigrisce qualunque capacità di reazione, e prima di tutto di associazionismo per assemblare malesseri sociali comuni, e reagire di conseguenza.

ci si è ormai impigriti persino sulla socializzazione, che avviene on line, figurarsi per il resto...

e allora anche se ci sono problemi che pesano moltissimo e che riguardano tutti ci si preferisce andare avanti quasi accettando l'idea che tanto è tutto inutile, e che niente si smuoverà di un millimetro.

e si accettano precarietà, flessibilità e disuguaglianze sociali.

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Hias84

Reg.: 15 Mar 2007
Messaggi: 1262
Da: Serravalle Pistoiese (PT)
Inviato: 06-12-2007 19:13  
Credo tu abbia in sostanza ragione, non avvertiamo la necessità di indignarci, spesso, e questo è ancora più grave.
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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
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Da: novafeltria (PS)
Inviato: 09-12-2007 14:40  
"La sinistra italiana specialista nelle divisioni ideologiche e nell'evitare ogni discorso concreto..." Ho voluto cristallizzare questo scorcio dell'articolo di Maltese, perchè coglie ottimamente nel segno, che si possono aspettare i giovani che tradizionalmente tendono a schierarsi con i più "arrabbiati" quando si ritrovano modelli come questo? Non è certo questa sinistra che riuscirà a risolvere qualcosa in questo desolante panorama fatto di corruzione, nepotismo, raccomandazioni, meritocrazia negata, furberie di varia fatta ecc.
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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 09-12-2007 14:43  
quote:
In data 2007-12-09 14:40, eltonjohn scrive:
"La sinistra italiana specialista nelle divisioni ideologiche e nell'evitare ogni discorso concreto..." Ho voluto cristallizzare questo scorcio dell'articolo di Maltese, perchè coglie ottimamente nel segno, che si possono aspettare i giovani che tradizionalmente tendono a schierarsi con i più "arrabbiati" quando si ritrovano modelli come questo? Non è certo questa sinistra che riuscirà a risolvere qualcosa in questo desolante panorama fatto di corruzione, nepotismo, raccomandazioni, meritocrazia negata, furberie di varia fatta ecc. Tra l'altro noto con desolazione (per quanto riguarda la mia provincia) che chi sta facendo cariera "amministrativa" è figlio o nipote di qualche DS che conta (gli stessi che negli anni 60 criticavano gli stessi metodi ai democristiani)



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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 09-12-2007 14:44  
Scusate il casino, ma così è più completo....
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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 09-12-2007 15:43  
quote:
In data 2007-12-09 14:40, eltonjohn scrive:
Non è certo questa sinistra che riuscirà a risolvere qualcosa in questo desolante panorama fatto di corruzione, nepotismo, raccomandazioni, meritocrazia negata, furberie di varia fatta ecc.




se ci fosse la possibilità di indebolire politicamente centristi come dini e partitoni come il Pd ci sarebbe la possibilità di eliminare, rispettivamente, politiche antisociali, clientelismi e nepotismi vari.

se si riuscisse a indebolire politicamente, e in maniera notevole, uno come berlusconi toglieremo di mezzo molte "furberie varie".

e se si riuscisse a indebolire politicamente personaggi come fini, casini ,storace e bossi (con tutti i loro partiti, al di là di alcune differenze strategiche che li accomunano o li separano al momento) saremo riusciti a togliere via molta spazzatura della prima e seconda repubblica.

per indebolirli ci vorrebbero zero voti: visto che sono gli elettori a fargli avere consensi e poteri.

quindi sono i politici che si merita chiunque ha lo stomaco di votarli.
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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 09-12-2007 17:06  
quote:
In data 2007-12-09 15:43, dan880 scrive:
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In data 2007-12-09 14:40, eltonjohn scrive:
Non è certo questa sinistra che riuscirà a risolvere qualcosa in questo desolante panorama fatto di corruzione, nepotismo, raccomandazioni, meritocrazia negata, furberie di varia fatta ecc.




se ci fosse la possibilità di indebolire politicamente centristi come dini e partitoni come il Pd ci sarebbe la possibilità di eliminare, rispettivamente, politiche antisociali, clientelismi e nepotismi vari.

se si riuscisse a indebolire politicamente, e in maniera notevole, uno come berlusconi toglieremo di mezzo molte "furberie varie".

e se si riuscisse a indebolire politicamente personaggi come fini, casini ,storace e bossi (con tutti i loro partiti, al di là di alcune differenze strategiche che li accomunano o li separano al momento) saremo riusciti a togliere via molta spazzatura della prima e seconda repubblica.

per indebolirli ci vorrebbero zero voti: visto che sono gli elettori a fargli avere consensi e poteri.

quindi sono i politici che si merita chiunque ha lo stomaco di votarli.



Quindi, in soldoni, consegnare le chiavi del paese a Voi? Emigrerei in Australia seduta stante, questo è poco ma sicuro...

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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 09-12-2007 21:28  
quote:
In data 2007-12-09 17:06, eltonjohn scrive:
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In data 2007-12-09 15:43, dan880 scrive:
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In data 2007-12-09 14:40, eltonjohn scrive:
Non è certo questa sinistra che riuscirà a risolvere qualcosa in questo desolante panorama fatto di corruzione, nepotismo, raccomandazioni, meritocrazia negata, furberie di varia fatta ecc.




se ci fosse la possibilità di indebolire politicamente centristi come dini e partitoni come il Pd ci sarebbe la possibilità di eliminare, rispettivamente, politiche antisociali, clientelismi e nepotismi vari.

se si riuscisse a indebolire politicamente, e in maniera notevole, uno come berlusconi toglieremo di mezzo molte "furberie varie".

e se si riuscisse a indebolire politicamente personaggi come fini, casini ,storace e bossi (con tutti i loro partiti, al di là di alcune differenze strategiche che li accomunano o li separano al momento) saremo riusciti a togliere via molta spazzatura della prima e seconda repubblica.

per indebolirli ci vorrebbero zero voti: visto che sono gli elettori a fargli avere consensi e poteri.

quindi sono i politici che si merita chiunque ha lo stomaco di votarli.



Quindi, in soldoni, consegnare le chiavi del paese a Voi? Emigrerei in Australia seduta stante, questo è poco ma sicuro...




A quando il lieto evento?

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 11-12-2007 00:53  
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In data 2007-12-09 21:28, madpierrot scrive:
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In data 2007-12-09 17:06, eltonjohn scrive:
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In data 2007-12-09 15:43, dan880 scrive:
quote:
In data 2007-12-09 14:40, eltonjohn scrive:
Non è certo questa sinistra che riuscirà a risolvere qualcosa in questo desolante panorama fatto di corruzione, nepotismo, raccomandazioni, meritocrazia negata, furberie di varia fatta ecc.




se ci fosse la possibilità di indebolire politicamente centristi come dini e partitoni come il Pd ci sarebbe la possibilità di eliminare, rispettivamente, politiche antisociali, clientelismi e nepotismi vari.

se si riuscisse a indebolire politicamente, e in maniera notevole, uno come berlusconi toglieremo di mezzo molte "furberie varie".

e se si riuscisse a indebolire politicamente personaggi come fini, casini ,storace e bossi (con tutti i loro partiti, al di là di alcune differenze strategiche che li accomunano o li separano al momento) saremo riusciti a togliere via molta spazzatura della prima e seconda repubblica.

per indebolirli ci vorrebbero zero voti: visto che sono gli elettori a fargli avere consensi e poteri.

quindi sono i politici che si merita chiunque ha lo stomaco di votarli.



Quindi, in soldoni, consegnare le chiavi del paese a Voi? Emigrerei in Australia seduta stante, questo è poco ma sicuro...




A quando il lieto evento?


Dopo che tu sarai ritornato nella terra dei tuoi avi, la Mongolia
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eraclito

Reg.: 14 Mar 2005
Messaggi: 4702
Da: Siano (SA)
Inviato: 11-12-2007 09:08  
decisamente infelice
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Indietro?....Neanche per prendere la rincorsa!!!

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