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Autore COLLATERAL
misaki84

Reg.: 29 Lug 2003
Messaggi: 2189
Da: Montecchio Maggiore (VI)
Inviato: 18-10-2004 19:21  
E’ la dura legge del più forte che regola la vita nelle strade di Los Angeles, ma non sempre il più forte è chi ti saresti aspettato. È questo il messaggio che rimane dopo la visione del nuovo film di Michael Mann (Heat, The Insider) che da più parti ha fatto gridare al capolavoro.
La vicenda del sicario Vincent (Tom Cruise) il quale, per necessità, si impossessa di un taxi e del suo sfortunato autista Max (Jamie Foxx) per concludere quello che lui stesso definisce semplicemente come un ‘lavoro’, fa solo da sfondo al tema principale del film: il confronto ideale e reale tra i due protagonisti.
Infatti il parallelo tra il male e il bene viene sviluppato sotto molteplici punti di vista: il duro lavoratore con sogni e speranze contro il cinico killer opportunista, il timoroso contro l’aggressivo, il passare dei minuti contro l’immobilismo della morte, il rassicurante e pulito taxi contro la sterminata e corrotta L.A. sono solo alcuni dei punti che segnano il percorso fisico e psicologico dei due protagonisti, non a caso buona parte del film si svolge durante una ‘corsa’, sia essa in taxi, in metropolitana, a piedi. Ma questo parallelismo non è mai portato all’estremo in quanto i due protagonisti non sono solo il bianco (che inconsuetamente è il male) e il nero (evidentemente il bene), ma sono due lupi grigi che,nonostante tutto, non possono far altro che seguire la legge di giungla fatta di asfalto e cemento e che da sempre recita “Mors tua, Vita mea”.
Meno convincente è la pura parte d’azione che genera il conflitto tra Vincent e Max, non tanto per la prevedibilità o per i limitati colpi di scena, ma per alcuni fatti molto poco credibili come il rapporto fra Annie (Jada Pinkett Smith) e Max, la mancata fuga di una delle vittime nella discoteca o il computer che immancabilmente rimane intatto dopo un volo indicibile.Disattenzioni sorprendenti che pregiudicano anche il coinvolgimento emotivo che latita non solo nelle vicende di sfondo.
Per il resto si vede la mano di un grande regista, non solo nello straordinario uso della macchina digitale da un punto di vista squisitamente tecnico (il volo su Los Angeles, l’effetto folla in discoteca) che, tra l’altro, gli permette una fotografia assolutamente collimante con la storia; ma anche nella scelta stilistica, mantenuta per tutta la durata del film, di inquadrare, spessissimo in antitesi, i volti dei due protagonisti sempre a lato dello schermo (uno da una parte, l’altro dall’altra) per meglio venire incontro al messaggio della vicenda.
Insomma, un buonissimo film, molto ragionato ma forse poco coinvolgente (raramente si prova dolore o ribrezzo per le vittime) ed avvincente nonostante la prova molto interessante di Foxx e al buon lavoro di Cruise.

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Kim Ki-duk è un GENIO del CINEMA

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misaki84

Reg.: 29 Lug 2003
Messaggi: 2189
Da: Montecchio Maggiore (VI)
Inviato: 18-10-2004 19:29  
quote:
In data 2004-10-18 18:59, leonessa scrive:
quote:
In data 2004-10-17 17:04, Ayrtonit scrive:

si sono d accordo con te, cruise è (...) un cattivo diverso dal solito; un cattivo, come dicevate sopra , che rende al film anche una sfumatura filosofica.




Lancio una provocazione: è davvero "cattivo" oppure solo realista? Insomma, Max se la prende perchè gli uccide uno davanti agli occhi ma quando si parla di Rwanda, stragi lontane anche lui glissa. Forse Cruise è solo un cittadino figlio di questo mondo. Non lo sto giustificando o declamando, sto solo dicendo che è frutto di ciò che stiamo diventando.

1bix8




Vincent è prevalentemente un cinico più che un figlio di puttana.
_________________
Kim Ki-duk è un GENIO del CINEMA

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Pythoniana

Reg.: 06 Lug 2004
Messaggi: 1257
Da: Gorizia (GO)
Inviato: 18-10-2004 21:42  
Evito la trama e riporto le mie considerazioni, con il solito avviso, stavolta + che mai d'obbligo:

*** OCCHIO AGLI SPOILERZ! ***

Sono uscito dal cinema con alcuni dubbi sullo stato attuale del cinema di genere (di questo genere). Mi spiego: il film mi è indubbiamente piaciuto, e la maestria di Michael Mann (“Manhunter – frammenti di un omicidio”, “The heat – La sfida”, “The insider”, giusto per dirne alcuni) è fuori discussione. Lo scenario notturno, fatto del contrasto tra l’oscurità e le tenui luci di passaggio che la tagliano, è esaltato dall’ottimo utilizzo del digitale, ed anche le scelte di inquadrature e montaggio sono validissime (i dettagli dell’arrivo all’aeroporto di Vincent, i primi piani, la scena della strage nel club); in più alcuni elementi spaziali, apparentemente meno evidenti, giocano molto bene il loro ruolo sia nel tracciare il rapporto tra i due protagonisti sia nel tenere alta la tensione (penso soprattutto alle due “fughe” di Max: quella sul ponte, al termine della quale getta la valigetta di Vincent, e quella nelle strade deserte quando il tassista decide di provocare l’incidente). Se però lo stile, come detto, è ineccepibile, qualche perplessità me l’ha lasciata lo sviluppo narrativo: è vero che probabilmente, in questo senso, è difficile inventare qualcosa di nuovo in un genere dagli stilemi ormai consolidati, ma questo non mi ha evitato un certo fastidio davanti a scene e rivelazioni risultate piuttosto prevedibili. Mi riferisco al colpo di scena, un po’ telefonato, grazie al quale scopriamo che l’ultima vittima designata è la donna di cui Max si è innamorato, ed anche al finale che prevedibilmente porta il protagonista, in partenza sprovveduto e perdente, a dover far affidamento solo su se stesso per salvare baracca e burattini nel confronto con un avversario teoricamente più forte. Va detto, ad onor del vero, che altri cliché scorrono in maniera più innocua (come quando i due, dopo il primo omicidio, vengono fermati da una pattuglia e, proprio quando si è ad un passo dallo scontro a fuoco, una chiamata dalla centrale giunge, come deus ex-machina, a distogliere l’attenzione dei poliziotti) ed alcuni ci vengono per fortuna del tutto risparmiati (nel finale temevo che Vincent, per quanto colpito a morte, riuscisse comunque a tentare un ultimo colpo di coda, ferendo/uccidendo Annie). Ci sono però altri dettagli che mi sono risultati un po’ indigesti: innanzitutto gli intermezzi di “dialogo filosofico” tra il tassista ed il killer, che, piuttosto superflui nella caratterizzazione dei due personaggi, paiono invece inseriti quasi ad “innalzare” e a cercare di dare altri indirizzi ad una sceneggiatura altrimenti troppo ripiegata a servizio dell’azione (ma perché dev’essere un male?); eppure, a mio parere, sono attaccati in maniera un po’ forzata al nucleo della vicenda. Il killer come ordinato impiegato del crimine invece che come psicopatico? Si capiva, grazie, ed indubbiamente si è già visto. Los Angeles come insieme di quartieri in cerca di una città? Lo sapevamo già. Infine, e qui chiudo con le critiche, è impossibile non notare un esplicito gioco di rimandi, nei dialoghi, che sembra fatto apposta per strizzare l’occhio al pubblico, ma che, se può divertire gli spettatori più ingenui e di bocca buona (quelli americani?), finisce con il risultare prevedibile ed in taluni casi irritante per quelli più smaliziati. Esemplari, in questo senso, due casi: la scena finale, che riprende l’episodio narrato da Vincent a Max ad inizio film, e soprattutto la scena nel bar in cui Max affronta Felix e, da ingenuo ed impaurito tassista, si trasforma con scarsa credibilità in una controfigura, per quanto esitante, del killer, riprendendone le battute (come peraltro accade anche in qualche altra scena).
Potrà sembrare strano, a questo punto, l’iniziale parere positivo sul film: questo dipende però dal fatto che probabilmente non partivo con aspettative enormi e che comunque, ripeto, la prevedibile e quindi scusabile (almeno in parte) presenza di vari cliché del genere viene riscattata dall’abilità di Mann. Comunque buona, infine, anche la prova dei due protagonisti: Foxx è bene in parte e Cruise evita di gigioneggiare troppo nel rendere un personaggio che comunque non ha bisogno di eccessi istrionici.
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"Riempi il tuo cranio di vino prima che si riempia di terra, disse Kayam." Nazim Hikmet

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 19-10-2004 09:39  
quote:
In data 2004-10-17 13:27, Ayrtonit scrive:


SPOILER SPOILER SPOILER!!!!
il cattivo che muore, uh che novità, eh beh è un killer maledetto quindi il buono lo uccide.....non che sia contro i film a lieto fine, ma questo stride!

cmq altri aspetti degni di nota sono la fotografia, come ha già notato nancy, sulla quale ci sarebe molto da dire, e la bellissima colonna sonora.
da rivedere..





SPOILER SPOILER SPOILER!!!!
condivido il tuo giudizio sul finale insulso di questo film! Tra l'altro quando Cruise deve scegliere quale trano prendere come fa a mettersi in ascolto con un orecchio fuori uso??

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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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Hiyuga

Reg.: 05 Ago 2004
Messaggi: 1301
Da: Gossolengo (PC)
Inviato: 19-10-2004 11:26  
Un film che mi è piaciuto parecchio..

Nel mio caso le aspettative invece erano elevate: soprattutto ero curioso di vedere Cruise in un ruolo insolito..

Sono rimasto pienamente soddisfatto.

A parte l'ambientazione notturna del film, e l'utilizzo che Mann fa delle riprese a mano, che contribuiscono a rendere il film più reale, sono rimasto affascinato dal personaggio di Vincent, dal suo cinismo, e dalla constatazione che i suoi ragionamenti non sono affatto campati per aria..
Buone le altre interpretazioni, anche se Cruise, a mio avviso, domina il film..

Per quanto riguarda la trama, effettivamente ci sono diverse concessioni ai clichè, ma devo dire che questo si nota solo nella seconda parte, mentre nella prima metà del film, il tutto è eccezionale..

PS: Secondo voi cosa significa il Collaterla del titolo?

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Sandrino

Reg.: 17 Mag 2004
Messaggi: 612
Da: Gavi (AL)
Inviato: 19-10-2004 12:41  
Ragazzi è tutto in digitale...fa paura!!Girato benissimo, superlativa la colonna sonora
e il montaggio!!!!
la storia particolare ed avvincente lo rende ancora più bello....una grande idea credo!
Gli attori bravissimi soprattutto il tassista!!

Mi è piaciuto un film un po diverso!
Inoltre il fatto che sia quasi tutto girato verso le primissime ore del mattino gli da colori e sfumature di luce particolarissime!!

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Mi chiamo Gerda e non è con le chiacchiere che uscirai da
questa merda!

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freddy666

Reg.: 11 Set 2004
Messaggi: 215
Da: capannori (LU)
Inviato: 19-10-2004 17:04  
SPETTACOLARE!!!! MAGNIFICO TOM...
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1 , 2 , 3 FREDDY VIENE PER TE!

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eowyn89

Reg.: 01 Mar 2004
Messaggi: 1138
Da: a (RA)
Inviato: 19-10-2004 17:25  
mi rendo conto di andare un po' contro la corrente...
cmq l'ho trovato un film carino, e basta. mi aspettavo qualcosa di più. la trama mi ispirava molto, e forse si poteva fare di più...buona la regia. finale ke nn mi è piaciuto molto.
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«Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre ma avere nuovi occhi.»

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freddy666

Reg.: 11 Set 2004
Messaggi: 215
Da: capannori (LU)
Inviato: 19-10-2004 19:40  
Il decennio cinematografico iniziato nel 1995 con Heat si chiude in crescendo per Michael Mann. Dopo The Insider e il, forse, non del tutto riuscito Alì, il creatore di Miami Vice che vedrà gli schermi nel 2006, realizza quello che può essere probabilmente considerato il suo capolavoro. Interamente girato in digitale, Collateral vede protagonisti Tom Cruise e Jamie Foxx nell'insolita avventura di una sola notte. Dopo avere lasciato in ufficio l'avvenente procuratore distrettuale interpretata da Jada Pinkett Smith, Max, un tassista dai grandi sogni e dal piglio vagamente filosofico, carica sul taxi un cliente che gli offre seicento dollari per farsi accompagnare in giro per Los Angeles ad incontrare cinque persone per poi tornare all'aeroporto. Dapprima l'uomo ha qualche dubbio, ma l'aspetto distinto e carismatico del suo cliente lo convince ad accettare. In realtà qualcosa va storto sin da subito e l'autista del taxi si trova suo malgrado coinvolto in un gioco al massacro più grande di lui di cui sono protagonisti l'FBI, la polizia di Los Angeles e un cartello internazionale di narcotrafficanti. Una notte da incubo in cui nulla è come sembra e in cui sia il tassista che il suo passeggero dovranno fare fronte ad una serie intensa e spettacolare di pericoli ed imprevisti.
Girato con lo stile caratteristico di Mann sospeso tra riprese aeree e un gusto particolare per il ritmo e la suspense, Collateral è un film dal tono notturno in cui tutto funziona alla perfezione e che pur essendo erede di un misto di noir e azione, mantiene intatta la sua originalità dal sapore quasi esistenziale.
A partire dalla figura di un Tom Cruise invecchiato e al tempo stesso dosato nella sua raggelante cattiveria fondata più sul cinismo che sulla malvagità. Ad affrontare questo killer elegante che studia le caratteristiche delle sue vittime su un palmare ipertecnologico, c'è un tassista distaccato dal mondo circostante e che via via rivelerà le sue lacerazioni e i suoi problemi al suo apparentemente imperturbabile compagno e nemico. Una raffinata battaglia psicologica tra ricerca della debolezza e coraggio imprevisto.
Tra gli altri personaggi decisamente interessante risulta Mark Ruffalo nell'interpretazione di un poliziotto lungimirante, mentre molto divertente è il cameo di Javier Bardem nei panni di un verboso, ma sostanzialmente simpatico narcotrafficante.
La forza di Collateral sta nell'amalgama di tutti questi elementi distinti, ma soprattutto nel costruire un thriller ambientato nel giro di poche ore in cui il pubblico segue degli eventi straordinari che coinvolgono persone ordinarie, costrette a fare fronte a una minaccia letale.
In questo senso Michael Mann costruisce un raffinato gioco di elementi diversi in cui nulla è lasciato al caso. Visivamente eccitante, Collateral brilla per i suoi dialoghi intriganti e interessanti e - al tempo stesso - per l'azione dove tutto o quasi è imprevedibile. Costringendo lo spettatore a seguire le avventure dei protagonisti in una folle notte in taxi in cui l'obiettivo più importante per tutti è quello di tentare di sopravvivere. Due ore di grande cinema per un film che mostra un Tom Cruise in crescita come attore nel suo gelido ritratto di un killer raffinato e seducente nella sua crudeltà.

Dal "Corriere della fantascienza"


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1 , 2 , 3 FREDDY VIENE PER TE!

[ Questo messaggio è stato modificato da: Marxetto il 21-10-2004 alle 15:21 ]

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Leonardo

Reg.: 26 Mar 2002
Messaggi: 2398
Da: Capri (NA)
Inviato: 20-10-2004 00:14  
COLLATERAL!
Una grande curiosità mi è sorta alla fine di questo film:

Su una sceneggiatura davvero mediocre (tale Stuart Beattie che, finora, la cosa più importante che aveva fatto era di essere uno dei 4 co-sceneggiatori della "maledizione della prima luna) fosse finita per chissà quale motivo (forse Cruise voleva fare un cattivo e ha scelto Mann per dirigerlo) in mano ad una delle più grandi star di Hollywood e uno dei registi più talentuosi.

O se una delle più grandi star di hollywood avendo deciso di interpretare un bel ruolo da cattivo scegliendo il talentuoso Mann per la regia, abbia poi avuto la infelice idea di mettere la sceneggiatura nelle mani di questo tizio.

Nel primo caso una sceneggiatura alquanto banale e lacunosa è stata fortunata ad essere elevata a gran bel film grazie a un Tom Cruise straordinariamente carismatico concentrato e poco gigione, un buon Foxx, degli ottimi personaggi di contorno come Ruffalo e Bardem e una regia-fotografia-uso innovativo del digitale che hanno reso il film un vero spettacolo visivo.

Nel secondo caso tutti gli ottimi elementi di cui sopra non si sono ritrovati in un film capolavoro a causa di uno scellerato sceneggiatore.

tutto qui.

Mancato capolavoro questo Collateral ed è un peccato. Il film, appunto, nonostante una pessima sceneggiatura che ti impedisce a tutti i costi di farti coinvolgere, riesce alla fine comunque a coivolgerti e a lasciarti soddisfatto di aver visto un buon film.
Pensate che capoavoro con un film scritto un po' meglio!

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
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Da: treviglio (BG)
Inviato: 20-10-2004 13:03  
Sono perfettamente d accordo con Leonardo, è proprio la sceneggiatura mediocre a non rendere questo film un capolavoro, ma solo un buon film. ed è un peccato. questo per dire quanto conti la sceneggiatura nella resa finale di un film, e collateral nè è un esempio lampante.
_________________
"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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gbgbgb

Reg.: 10 Ott 2001
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Da: na (NA)
Inviato: 20-10-2004 16:13  
mi associo in pieno

peccato per Tom.
Nemmeno quest'anno nomination agli Oscar e credo mancherà anche quella agli IOMA
(anche se, per quello che ho visto, per adesso è nei miei 5 preferiti)

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83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
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Da: Palermo (PA)
Inviato: 20-10-2004 17:09  
prettendo che detesto il genere "thriller d'azione", devo dire che tutto sommato questo collateral è forse uno dei pochi che non mi ha annoiato, e considerando una trama semplice e scontata, va riconosciuto del merito a Mann. Soprattutto nell'attenzione prestata alla riproposizione del contesto metropolitano : disegna una Los Angeles caotica, l'inquadrature trema spesso non solo durante gli inseguimenti e sparatorie (metodo riscontrabile in parecchi film d'azione) ma anche durante le riprese "in campo lungo". caotica e indifferente, perchè i 2 protagonisti sono sempre soli, anche quando non lo sono:non esiste interazione tra i protagonisti e il contesto che nonsia dettato da vincoli "professionali", <un uomo muore in metropolitana e nessuno se ne accorge>.

n parte mi ricorda un pò la 25esima ora, ovviamente non per tematica e stile, ma per l'attenzione rivolta alla metropoli: se la 25 esima ora è un film su New YOrk, questo Collateral lo è su Los Angeles (paralellismo da prendere comunque con le molle).
insomma, mi aspettavo di peggio.
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Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 20-10-2004 17:09  
quote:
In data 2004-10-20 16:13, gbgbgb scrive:
mi associo in pieno

peccato per Tom.
Nemmeno quest'anno nomination agli Oscar e credo mancherà anche quella agli IOMA
(anche se, per quello che ho visto, per adesso è nei miei 5 preferiti)


noo!e perchè? niente nomination dici? vabbeh io lo spero tanto non lo vincerebbe lo sesso, lo odiano troppo quei vecchiacci della accademy. e perchè no per gli ioma????
miglior attore se lo merita!
_________________
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DEMONSETH

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gbgbgb

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 1888
Da: na (NA)
Inviato: 20-10-2004 17:20  
per ora è nella mia cinquina ma non certo al primo posto (la sua è una bella interpretazione ma non grandiosa). difficile che resista ai vari Bardem. DiCaprio, Neeson, Bridges, Depp, Law, Foxx, Bacon, Bale, per non parlare di qualche (augurabile) italiano..

ma comunque...tutto può essere

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