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Autore L'Anno scorso a Marienbad
Kieslowski

Reg.: 09 Mag 2005
Messaggi: 1754
Da: Reykjavik (es)
Inviato: 11-10-2005 07:45  
quote:
In data 2005-10-11 00:30, willoz scrive:
quote:
In data 2005-10-10 21:24, Kieslowski scrive:
La mia opinione su Pitoeff si basa più su un concetto rafforzativo del reale-immaginario che si mischia con le fasi temporali. Quello che voglio dire è che la figura in questione mi appare più come un tassello del mosaico contestuale che intercorre tra l'uomo e la donna (diciamo la rappresentazione del passato nell'ipotetico presente-futuro).




In effetti la figura del marito è più complessa di come l'ho sintetizzata, in due parole.
La presenza assenza cui mi riferivo è forse legata ad una visione piuttosto schematica e poco approfondita del film..in realtà l'uomo come dici tu ( correggimi se interpreto male )
puo essere un'anello di congiunzione tra la realtà e il mezzo "oblio" in cui nuotano i nostri protagonisti,ma forse è anche una sorta di coscienza della donna stessa..la distanza a cui facevo riferimento era una semplificazione per far capire che l'apparente distacco emotivo che interviene fra i coniugi è in realtà qualcosa di estremamente intimo.."loro",che lo spettatore puo solo immaginare e interpretare liberamente come del resto il film nella sua interezza.
Resnais non ci dice tutto ovviamente anche perchè sarebbe impossibile e per giunta inutile e ingenuo farlo.




E' quello che intendevo dire e la bellezza di questo lungometraggio sta anche nel fatto che si possono dare tante personali interpretazioni alle molte domande che suscita la visione di esso.

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kaciaronr1

Reg.: 22 Set 2005
Messaggi: 52
Da: caprarola (VT)
Inviato: 11-10-2005 12:03  
sapete esprimervi molto meglio di me...
ecco cosa intendevo....

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 04-01-2007 10:07  
Entrare dentro questo film significa perdersi in un viaggio ipnotico, lento ma magicamente avvolgente, conturbante nella sua totale distruzione degli elementi spaziali e di quelli temporali.

Già lo stesso titolo è una dichiarazione di guerra allo spettatore: in effetti è da leggere tutto al negativo. Non è un anno, non è quello passato, non è Marienbad. Tabula rasa sullo Spazio e sul Tempo, non può che annullarsi l’altra variabile che dipende dallo spazio e dal tempo, ovvero la velocità. Tutto è fermo. Tutto è statuario, bloccato, fotografato, oserei dire imbalsamato in una Cattedrale che custodisce le memorie del tempo.

Non è un semplice esercizio di stile come qualche critico ha voluto sottolineare, richiamandosi agli Esercizi di Stile di Raymond Queneau, anche perché man mano che la narrazione avanza, la stessa storia si arricchisce di elementi diversi, e le stesse frasi, le stesse situazioni assumono dei significati sempre più densi, in una discesa a spirale dentro le circonvoluzioni senza inizio e senza fine di un quadro di Escher. Direi il film che meglio rappresenta la Metafisica: sia L’albergo di lusso con i suoi lunghi corridoi, con le stanze vuote, con i lampadari barocchi con i suoi giochi “matematici” che il giardino “geometrico” con le sue piramidi e sfere, statue ambigue e labirinti di siepi sono spazi oltre la dimensione fisica, cangianti con lo scorrere delle lancette dell’orologio e con la dimensione fluttuante del ricordo.


Un mio approfondimento QUI

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Auguste

Reg.: 02 Apr 2010
Messaggi: 48
Da: Torre del Greco (NA)
Inviato: 26-11-2010 12:00  
L'ho trovato un film davvero complesso e di ottima fattura. La tematica della memoria sembra essere centrale - come anche in altre opere dello stesso Resnais - ma questo film è davvero di difficile lettura. Che ne pensate?

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Moreschi


Reg.: 14 Gen 2006
Messaggi: 2038
Da: Milano (MI)
Inviato: 28-11-2010 13:21  
Curioso a tratti, originale ed elegantissimo , ma mi annoiai terribilmente
_________________
“Tutti i miei film possono essere pensati in bianco e nero, eccetto Sussurri e grida ... ho sempre immaginato il rosso come l'interno dell'anima” (I. Bergman).

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