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Autore IL petroliere
gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 18-02-2008 23:15  
vallo a vedere invece di perder tempo qui. Sono strasicuro che ti piacerà (a meno che poi per spirito ribelle non decidi aprioristicamente del contrario )
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 19-02-2008 00:03  
quote:
In data 2008-02-18 23:15, gatsby scrive:
vallo a vedere invece di perder tempo qui. Sono strasicuro che ti piacerà (a meno che poi per spirito ribelle non decidi aprioristicamente del contrario )




Ribelle? Da mo' che ho passato quell'era...

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Nietzsche

Reg.: 03 Ago 2007
Messaggi: 2264
Da: smaramaust (BZ)
Inviato: 19-02-2008 10:45  
tra l altro a me magnolia piacque molto, tanto che l ho rivisto poi 3 o 4 volte.
ma in questo petroliere io ho visto malick insieme ad anderson.
non a caso, anche se malick mi piace, credo che qualche taglio ai suoi film gli farebbe bene.

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 19-02-2008 11:10  
quote:
In data 2008-02-18 23:15, gatsby scrive:
vallo a vedere invece di perder tempo qui. Sono strasicuro che ti piacerà (a meno che poi per spirito ribelle non decidi aprioristicamente del contrario )


Ma Alz è troppo prevenuto...anche se lo andasse a vedere e gli piacesse direbbe il contrario, non sopporta il figliastro malnato di Altman...
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 19-02-2008 12:34  
bah, io non ho avvertito nesusna stanchezza nella visione quindi non ne ho percepito l'esigenza di qualche taglio. Anche perchè l'attesa stessa, intesa come tempo fisico olte che narrativo, è un elemento fondamentale non solo per il finale, ma per tutto il film (il titolo non è casuale)
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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 19-02-2008 13:57  
quote:
In data 2008-02-19 12:34, gatsby scrive:
bah, io non ho avvertito nesusna stanchezza nella visione quindi non ne ho percepito l'esigenza di qualche taglio. Anche perchè l'attesa stessa, intesa come tempo fisico olte che narrativo, è un elemento fondamentale non solo per il finale, ma per tutto il film (il titolo non è casuale)


Visto che io sono un Andersoniano d.o.c. , credi che mi potrà piacere il film? Lo vedrò giovedì...
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 19-02-2008 14:30  
onestamente non lo sò, vedilo e poi dì la tua.
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 19-02-2008 14:32  
quote:
In data 2008-02-19 11:10, TomThom scrive:
quote:
In data 2008-02-18 23:15, gatsby scrive:
vallo a vedere invece di perder tempo qui. Sono strasicuro che ti piacerà (a meno che poi per spirito ribelle non decidi aprioristicamente del contrario )


Ma Alz è troppo prevenuto...anche se lo andasse a vedere e gli piacesse direbbe il contrario, non sopporta il figliastro malnato di Altman...




Ti sbagli, se dovesse piacermi non solo lo direi ma sarei soprattutto felice di aver visto un bel film. D'altra arte la prevenzione e il pregiudizio - che fanno parte del gioco esperenziale, aspetti di per sè tutt'altro che disdicevoli, quando non sussista malafede o qualche strana forma di ottusa idiosincrasia privata - dipendono per l'appunto dall'esperienza personale: se un autore, dopo averlo più volte frequentato, mi lascia sempre, o quasi, deluso, vuol dire che non è nelle mie corde, quindi perchè insistere? Ho già così poco tempo per vedere i film che desidererei fortemente vedere, alcuni di non facile rintracciabilità, perchè perdere tempo e denaro per rischiare una delusione annunciata? Se poi con l Petroliere dovesi perdermi un buon film, beh.., ce ne sono tanti altri con i quali amenamente trastullarmi, ed anche la possibilità, se il germe dovessere ben attecchire e diventare una hermosa pianta in bella vista, di recuperarlo in seguito. Come ad esempio mi è capitato con Million Dollar di Eastwood, autore che mi piace generalmente poco e che con quel film mi ha fatto invece godere.

Credo che questo valga per tutti.

A parte i suoi primi lavori (Sydney e Boogie Night) che trovai validi, nonostante Magnola mi avesse fatto letteralmente cagare, non pago mi sono pure visto Ubriaco d'amore che non di meno ho detestato per via della sua artificiosità, per riassumere con una parola. Dunque... conoscendo a tutto tondo l'autore, pre-giudizio, o prevenzione, più che giustificati da parte mia.
Poi, magari non capirò un cazzo di cinema, ma questa è un'altra storia che sarebbe moooolto lunga da raccontare...

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 19-02-2008 alle 15:04 ]

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 21-02-2008 13:59  
E finalmente stasera Ci Sarà Del Sangue...Mi aspetto molto.

E mi sono ripromesso di vedere in successione: domani il nuovo dei Coen, sabato il tanto acclamato film di Schnabel e lunedì l'ultima Burtonata...Weekend denso!
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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 21-02-2008 14:29  
cavolo,praticamente in un fine settimana ti bruci tutti il meglio che il cinema americano darà da qui a settembre,escluso juno
ciao!

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 21-02-2008 15:02  
manca Away from her
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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 21-02-2008 15:13  
quote:
In data 2008-02-21 15:02, gatsby scrive:
manca Away from her


Verissimo! Quello però la settimana prossima magari...
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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 21-02-2008 17:26  
quote:
In data 2008-02-21 15:02, gatsby scrive:
manca Away from her




è così buono come ho letto un po' ovunque?mi da molto l'idea di un iris,con la dench.che ricordo ottimo in effetti
ciao!

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 22-02-2008 13:00  
Dedicato a Robert Altman.

Con questa chiosa finale si chiude il film pluricandidato all’oscar di Paul Thomas Anderson. Almeno zittirà i suoi detrattori, che lo accusano di copiare spudoratamente da certi grandi autori, mettendo poco di proprio e “nascondendo” le proprie influenze.
Qui Anderson cita uno dei suoi maestri al termine dei titoli di coda (che non dovremmo mai perderci per nessun motivo) e gli dedica la pellicola. Chapeau.

Ad essere onesti però, se questo film fosse stato da dedicare o da “paragonare” a qualcuno, per il gioco delle simmetrie e l’ispirazione di certi momenti, bè, il primo cineasta che mi viene in mente è Stanley Kubrick.
C’è molto di Kubrick, in questo grande, amarissimo e crudele film.

There Will Be Blood potrebbe tranquillamente essere il Barry Lyndon dei nostri giorni.
E’ una parabola sull’ascesa e la caduta agli inferi. Daniel Plainview come Redmond Barry.
Entrambi arrampicatori sociali senza scrupoli, pronti a tutto per arrivare in cima. Pronti a sacrificare ogni cosa per il potere.

Kubrick aleggia nella scena dell’incendio del pozzo, con la mdp piazzata alle spalle, all’altezza della testa di Day-Lewis seduto (grande interpretazione davvero, la sua) mentre osserva lo sfacelo dell’esplosione. Ed è puro Kubrick il finale, destabilizzante, crudele, provocatorio.
L’assassinio brutale di Paul (il predicatore) sulla pista da bowling, con questa inquadratura dal basso a catturare la ferocia di Plainview mentre colpisce violentemente il buon Dano (che avevamo apprezzato già in Little Miss Sunshine nella parte dell’adolescente chiuso in sè stesso) ci ricorda Alex mentre colpisce la signora dei gatti con quel pene in porcellana in Arancia Meccanica, così come, a suo modo, le scimmie antropomorfe di 2001 mentre frantumano le ossa del bue.

Al di là del gioco facile degli accostamenti, comunque, l’ultimo lavoro di P.T.Anderson lascia un segno.
Oleoso come quello del petrolio, vero protagonista del film. Il nero come colore dominante. Viscido, come la personalità crudele e viscida di Plainview, ma anche come la capacità mimetica del predicatore Paul di nascondersi tra le pieghe e le insicurezze della comunità contadina dove si svolge la vicenda, approfittando dell’ignoranza per costruire il suo piccolo dominio, il suo piccolo “pozzo” personale.

Strepitosi alcuni momenti di cinema, come l’esplosione del pozzo e il battesimo di Plainview, e come dimenticare il primo momento nel quale Anderson ci fa entrare nella piccola Chiesa della Terza Rivelazione, dove assistiamo all’esagitato “esorcismo” di una vecchietta da parte del predicatore Paul? Di grande effetto, davvero.
In tutto questo c’è un uso magistrale del carrello e della mdp, come già detto, che si sposta lentamente dal volto di Day-Lewis, scrutando le sue parole assetate di olio (e sangue), al volto del figlioletto, impaurito, usato come un “bel faccino” per intenerire e farsi ben volere dai grandi industriali della Standard Oil e simili. Per essere poi invece rinnegato nel finale drammatico e convulso, dove il bambino (ormai adulto e sposato) subisce le terribili parole del padre ormai quasi impazzito..."Sei un bastardo e ti ho trovato in una cesta...".

Nelle discussioni serali davanti al fuoco tra Plainview e il fratello notiamo un uso meraviglioso della luce, tutto giocato sul contrasto notturno tra il il rosso acceso e l’oscurità notturna. Bellissimo.

Fotografia di grande impatto e colonna sonora di Jonny Greenwood (alias chitarrista dei Radiohead), con inserimenti di Brahms ed Arvo Part, anch’essa molto funzionale al film, anche se devo dire, in certi momenti troppo accentuante le emozioni e gli stati d’animo dei protagonisti, che crea una clima di tensione forse eccessivo a tratti e già di per sè stesso esistente. (vedi Mereghetti)

Dicevo del finale, di una tristezza ed un’amarezza totali, in parte mitigate da un uso della musica (che prosegue nei titoli di coda) volutamente in contrasto con la forza tragica delle immagini che vediamo. Anche questa una scelta d’impatto fortemente significativa che ci lascia quasi angosciati nell'assistere a tanta crudele ferocia.

In definitiva There Will Be Blood è un grande omaggio al cinema d’altri tempi, se vogliamo, ai Kubrick e agli Welles, passando per il sempre ricorrente Altman nella delineazione di certi caratteri e dei personaggi, ma Anderson mette molto del suo sacco, riuscendo a raccontare una storia di un secolo fa rendendola tremendamente attuale e pregna di significati.
Ci sarà del sangue...? Io credo di sì. Davvero magistrale.
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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 22-02-2008 13:18  
L'importante sono la sintesi e la concisione
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Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

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