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dogville |
coriander
 Reg.: 23 Ott 2003 Messaggi: 98 Da: napoli (NA)
| Inviato: 10-11-2003 21:44 |
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chiarisco da subito: von trier lo sopporto poco, sono andato con un certo entusiasmo a vedere dogville spinto da quella che era stata l’ultima mia visione di una sua opera, l’ottimo kingdom II.
invece dogville mi ha molto snervato.
l’impianto teatrale ha un suo perché: la trasparenza dei muri ed il focalizzarsi sulle persone tralasciando oggetti e paesaggi naturali alimenta l’essenziale atmosfera di morbosa condivisione che è alla base del film. ma anche questa idea, certo non originale, viene ostentata, stiracchiata ed estremizzata oltre il necessario.
ma a questo punto, visto che von trier ci ha fatto spesso capire come sia disposto a mettere in discussione le sue regole (regole che hanno fatto tanto –ingiustificato- rumore, ma che alfine hanno partorito da parte sua il solo dogma 3: idioti), quale è il motivo di mantenere il montaggio rozzo e spezzettato, la camera a mano, la noncuranza per le inquadrature? viene da pensare all’esigenza di proporre una cifra stilistica ormai riconoscibile al solo scopo di dare (apparente) spessore ad un’opera che francamente non ne ha.
quel che non sopporto è la sua falsità, la forzata ironia scarsamente immaginativa con cui propina i suoi effettacci emozionali. von trier mette con le spalle al muro personaggi inermi (preferibilmente donne), li sevizia e ci propone il loro strazio come chissà quale enorme significato dovrebbe essere capace di rivelarci.
la prima parte del film è tanto più stucchevole, con la compiaciuta e ridondante voce fuori campo a voler ingannare a tutti i costi lo spettatore (arte questa del buon regista che il nostro non sa portare avanti con un briciolo di grazia) con una falsa normalità cui non si crede per un solo istante. e si dà inizio quindi al solito spoon river.
nella seconda parte prevalgono le ossessioni pseudocristianeggianti per il sacrificio e l’espiazione che sono sempre presenti, ma non hanno la poesia e la spontaneità di bergman, o la follia di ferrara, o il genio di scorsese, hanno solo la fredda furbizia di von trier.
[spoiler]e poco importa se stavolta dio s’incazza ed è vendicativo, è solo una insignificante variazione sul tema [fine spoiler].
insomma von trier si conferma uno dei più grandi bluff dell’ultimo decennio cinematografico.
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...i'll tell you all my secrets but i lie about my past...
[ Questo messaggio è stato modificato da: coriander il 10-11-2003 alle 23:43 ] |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 13-11-2003 12:05 |
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Bel film anche se non il migliore di Lars Von Trier.Ne riparleremo.
_________________ E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani. |
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GionUein
 Reg.: 20 Mag 2003 Messaggi: 4779 Da: taranto (TA)
| Inviato: 14-11-2003 16:37 |
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Beh, tocca a me.
Stasera vado a vedermi DOGVILLE.
E' la mia "iniziazione" con VON TRIER ( ad essere sincero noleggiati THE KINGDOM qualche anno fa ma fui,... distratto durante la visione ).
Vi farò sapere.
_________________ U N I T A C I N E F I L A |
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Matthew
 Reg.: 07 Set 2003 Messaggi: 1164 Da: Reggio Emilia (RE)
| Inviato: 14-11-2003 16:39 |
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Portati dietro un caffettino..anzi portatene 3 o 4...
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Shaka1978
 Reg.: 11 Dic 2002 Messaggi: 379 Da: PsE (AP)
| Inviato: 16-11-2003 02:01 |
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sono appena andato a vederlo. Già sapevo qualcosa dell'impostazione del film, e conoscendo un po' von trier non mi aspettavo che questo. In tutta sincerità, non saprei dire se l'opera sia "migliore o peggiore" degli altri suoi film. A mio avviso, si è reinventato. Ma soprattutto non mi sembra il caso di fare paragoni con altri registi e altre opere che non hanno molto da condividere con questa. Non possiamo certo fare il misurino della genialità: certo è che questo, insieme a kill bill, è uno dei più geniali film che ho visto ultimamente.
Il concetto non è poi così trito. Questa realtà della cittadina dall'apparenza caramellosa (ma neanche troppo) è proposta in una maniera allucinante, così ricca di simbolismi che a malapena riuscirei ad elencarli. Non solo non ci sono mura e porte, ma la piantina sulla quale si vedono camminare le pedine (:)) è fatta a scala ridotta. Senso di claustrofobia garantito. Ma anche senso di gettatezza! Non si sa come ci arrivi la gente lì! E infatti, quando in teoria la storia si svolge fuori da questa Città del Cane, non vediamo nulla se non la bravissima, pacata, quasi morta Kidman stesa in mezzo alle mele, sotto un telo trasparente.
Non mi sembra così prevedibile il corso degli eventi. La svolta sadica la si aspetta da un momento all'altro, eppure a un certo punto i dialoghi e gli eventi divengono di un ridicolo, grottesco, insensato e paradossale che solo concepirle prima del tempo è impensabile.
Pensate alla prima scena di sesso: è quasi poetica. C'erano anche i bambini nel set? Non ricordo. Tutto è aperto, nessuno sa nulla ma tutti sanno tutto, è questione di tempo. In effetti, mura e porte sono inutili, tant'è vero che anche le strisce bianche per terra scompariranno...
Giungo alla conclusione: Dio si incazza, ok. Ma per quale motivo è finito lì? Perchè la sua indulgenza nei confronti dell'uomo era una forma di arroganza, di ingiustizia se vogliamo. E per espiare questa forma di arroganza, c'è bisogno di una particolare catarsi: incontrare coloro verso i quali si riteneva usar indulgenza.
Come le bestie che debbono obbedire alla loro natura? Infine sorge un dubbio: quale natura? E' qui il punto. E allora.. distruzione alla Ville, cancellazione assoluta.. e rimane il Dog ^^
è quasi un lieto fine
(ci sono tante di quelle frasi da citare in questo film che ci potrei scrivere un libricino)
smack a tutti
_________________ "Se tu dovessi incontrare Dio, lo trapasserai"(KillBill) "It's water, that's all"(Dancer in the dark) "La rivoluzione non passa per il buco del culo"(Fragola&Cioccolato) "Come si fa ad essere maschilisti con2tette di quella portata?"(Tutto su mia madre) |
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VromeoV ex "arancino"
 Reg.: 27 Ott 2003 Messaggi: 3288 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 16-11-2003 09:51 |
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Dogville , la città del cane , di un cane finto , inesistente , che si limita ad abbaiare a chi arriva , impaurito dall’estraneo.Che sta li , fermo , disegnato in una cuccia disegnata per terra , senza speranza.
Cos’è questo cane , cos’è se non una magistrale rappresentazione di un sentimento che accomuna tutti gli abitanti di una piccola cittadina , la paura.
Ecco cos’è Dogville , una fattoria , una fattoria dove c’è il maiale , la mucca , la gallina , ci sono tutti , e quando vedono l’agnello , quell’essere che incarna la perfezione , la bontà assoluta , il perdono incondizionato , si impauriscono , hanno paura delle sue qualità e che fanno , lo distruggono , lo insultano , lo deridono e compiono anche la più difficile delle imprese :Lo cambiano.
Si , l’agnello cambia , diventa cattivo e per il fato , per il destino , per quella cosa che chiamiamo giustizia divina , l’agnello non si limita a togliere i peccati , lui i peccati li commette.
E si signori cari , basta con questa pietà autolesionista , basta a perdonare e a volgere l’altra guancia , non è il diluvio universale , i peccati non vengono estirpati alla radice , viene tolto proprio il terreno, uccidiamo tutti i pulcini dinanzi agli occhi della gallina , pecchiamo pure perché tanto il mondo non si cambia.
_________________
Se qualcosa puo andar male, lo farà.
Arthur Bloch (La legge di Murphy)
[ Questo messaggio è stato modificato da: arancino il 24-11-2003 alle 16:11 ] |
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Shaka1978
 Reg.: 11 Dic 2002 Messaggi: 379 Da: PsE (AP)
| Inviato: 16-11-2003 13:42 |
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non so se sia il caso di tradurre l'opera di von Trier con un messaggio di stampo moralistico, o meglio anti- moralistico. Voglio dire che mi sembra forzato leggere nel suo film un'incitazione alla violenza contro il male. Il suo intento mi sembra più che altro analitico, e il personaggio principale può essere considerato un vero e proprio esempio del tragico.
Quando noi, alla fine, veniamo a conoscenza della verità (geniale il titolo del nono capitolo: si scopre tutta la verità e il film finisce. Ho riso come un matto per quanto fosse coraggiosa questa scelta) la nostra visione della Kidman come essere puro ed angelico viene accentuata.
SPOILER
Il padre ha sparato alla figlia perchè lei gli aveva dato dell'arrogante. Ma è lei l'arrogante, secondo lui: perchè misconosce la peculiarità della realtà umana.
/SPOILER
La compassione, la comprensione che fanno di lei una rinunciataria al potere la trasformano in una vera e propria versione di Dio avente a che fare con esseri inferiori (cani), la cui natura permetterebbe loro di poter fare tutto. Il perdono assoluto, nonostante le mille umiliazioni, non si comprende fino in fondo se non alla luce delle ultime rivelazioni. Lei è capitata nel posto che incarnava la sua concezione dell'uomo: perdonabile perchè agente secondo natura.
Dicevo quindi che il suo personaggio è tragico: perchè è dilaniato tra due fattori incommensurabili. Il primo, la sua visione del mondo, compassionevole ma allo stesso tempo mancante di etica (poichè l'etica è tale solo se prende in considerazione l'uomo come libertà e responsabilità, consistente nel potere di rispondere dei propri atti); il secondo, gli esiti di questa visione sulla sua persona: il peccato reiterato, che raggiunge forme di prigionia inimmaginabili. La sua pacatezza non scema neanche di fronte al catenaccio e alle ulteriori umiliazioni (ecco il perchè questo personaggio può risultare un po' piatto: perchè ritrae non la complessità dell'individuo ma un determinato atteggiamento, totale e senza appello) ma quando il tradimento è totale, e persino quell'ultimo legame di fiducia viene a crollare, è il momento di riflettere di nuovo sulla natura del tutto.
Improvvisamente, lei ha una illuminazione: gli abitanti di DogVille sono esseri umani, non cani. In quanto tali, devono rispondere dei loro atti. Cosa sarebbe il mondo senza Dogville? Assenza di uomini che si comportano come cani. E' preferibile allora far sopravvivere solo quell'essere per il quale veramente è il caso di parlare di natura: il cane. L'unico a non poter essere libero, ma soprattutto l'unico AD AVER RICEVUTO UN TORTO DA LEI: l'osso toccato !! Ed allora è logico il comando finale: "non uccidetelo".. qualcun altro lo troverà. Ed in mezzo a questa distruzione che cancella i confini di ogni abitato, il cane abbaia.
_________________ "Se tu dovessi incontrare Dio, lo trapasserai"(KillBill) "It's water, that's all"(Dancer in the dark) "La rivoluzione non passa per il buco del culo"(Fragola&Cioccolato) "Come si fa ad essere maschilisti con2tette di quella portata?"(Tutto su mia madre) |
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NancyKid ex "CarbonKid"
 Reg.: 04 Feb 2003 Messaggi: 6860 Da: PR (PR)
| Inviato: 16-11-2003 22:10 |
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blablabla
[ Questo messaggio è stato modificato da: NancyKid il 09-02-2005 alle 18:25 ] |
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Shaka1978
 Reg.: 11 Dic 2002 Messaggi: 379 Da: PsE (AP)
| Inviato: 17-11-2003 10:45 |
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Ma allora perchè non buttare nel cesso anche un regista come Lynch? Pure quest'ultimo in quanto ad accuse nei confronti della società americana non ci va piano. E diciamocelo, DogVille è più un paese metafisico che altro, anche in Italia ci sono senz'altro parecchie Dogvilles.
Infine, non pensi che il nome Grace si riferisca al concetto di Grazia- Perdono? Pensare che si colleghi allo stato di grazia della Kidman è una interpretazione mancata, mi sembra.
_________________ "Se tu dovessi incontrare Dio, lo trapasserai"(KillBill) "It's water, that's all"(Dancer in the dark) "La rivoluzione non passa per il buco del culo"(Fragola&Cioccolato) "Come si fa ad essere maschilisti con2tette di quella portata?"(Tutto su mia madre) |
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NancyKid ex "CarbonKid"
 Reg.: 04 Feb 2003 Messaggi: 6860 Da: PR (PR)
| Inviato: 17-11-2003 14:17 |
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quote: In data 2003-11-17 10:45, Shaka1978 scrive:
Ma allora perchè non buttare nel cesso anche un regista come Lynch? Pure quest'ultimo in quanto ad accuse nei confronti della società americana non ci va piano. E diciamocelo, DogVille è più un paese metafisico che altro, anche in Italia ci sono senz'altro parecchie Dogvilles.
Infine, non pensi che il nome Grace si riferisca al concetto di Grazia- Perdono? Pensare che si colleghi allo stato di grazia della Kidman è una interpretazione mancata, mi sembra.
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se dogville è metafisico allora come si spiega la canzone Young Americans ai titoli di coda? questa è una presa per il culo verso l'america, del falso ironia.
e poi è chiaro che si possono dare diverse interpretazioni riguardo il nome del personaggio della kidman
_________________ eh? |
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GionUein
 Reg.: 20 Mag 2003 Messaggi: 4779 Da: taranto (TA)
| Inviato: 17-11-2003 16:18 |
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DOGVILLE, ovvero il primo film interamente girato sulla piantina del Monopoli.
Ovvero il giochino in cui Von Trier tira i dadi, muove le pedine e soprattutto detta le regole.
E le sue regole hanno lo spessore delle pareti della cittadina : sono solo disegnate , basta semplicemente passarci attraverso, perché in realtà non servono a niente.
E’ Von Trier, l’arrogante moralista di cui la Kidman e Caan ( troppo “facile” affidarsi alla loro bravura ) disquisiscono all’epilogo di questa triste vicenda e questo film è una gigantesca presa per i fondelli.
In definitiva il suo unico credo è quello della provocazione, ma la sua è una provocazione fine a se stessa ben lontana dalla provocatoria interpretazione del cinema di Tarantino ( giusto per fare un esempio ).
E in effetti più di qualcuno ha associato DOGVILLE a KILL BILL.
Ma mentre Tarantino lascia trasparire da ogni sequenza il suo amore per il “cinema”, Von Trier ne ripudia invece gli stilemi preferendo affidarsi ad espedienti da teatro sperimentale.
Come spiegarsi altrimenti il suo montaggio , le inquadrature sfocate e le sue zoomate da Giapponese miope in gita ?
Questo film ha piuttosto il sapore della predica, del sermone, del vaneggiamento farneticante frutto di un autore tanto presuntuoso quanto incoerente.
Vi siete chiesti perché solo il negozio di Dogville ha la porta ?
La metafora è prettamente commerciale. Von Trier ha capito che di sola fama si fa la fame ed ha pertanto sfruttato le “regole” dello star-system, accaparrandosi la star del momento ( la sempre magnifica Nicole Kidman ) e sfruttando l’effetto volano della sua notorietà per portare acqua ( moneta ) al suo mulino.
E l’esca ha funzionato alla perfezione visto che DOGVILLE è partito alla grande nelle sale in cui è stato proiettato, anche se il numero degli spettatori usciti dalla sala alla fine del film è di gran lunga inferiore rispetto a quello dei biglietti staccati.
Questo film è finto come le case dei cittadini di Dogville e disonesto come le loro anime.
E non basta una cane di gesso a tenere lontani i sospetti.
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ZoraDomina ex "Dalila"
 Reg.: 30 Lug 2002 Messaggi: 4182 Da: vico equense (NA)
| Inviato: 17-11-2003 16:23 |
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secondo me l'unica parte di film degna di nota è stata quella in cui è entrato in scena James Caan,tutto il resto non è che sia noia ma attesa....pensavo che dovesse succedere chissàcosa invece nulla...
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ZoraDomina ex "Dalila"
 Reg.: 30 Lug 2002 Messaggi: 4182 Da: vico equense (NA)
| Inviato: 17-11-2003 16:25 |
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Arancino Dogville vuol dire la città dei cani non la villa!
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GionUein
 Reg.: 20 Mag 2003 Messaggi: 4779 Da: taranto (TA)
| Inviato: 17-11-2003 17:22 |
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ZoraDomina ex "Dalila"
 Reg.: 30 Lug 2002 Messaggi: 4182 Da: vico equense (NA)
| Inviato: 18-11-2003 15:40 |
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Mallory non ha ancora recensito il film del suo amato Von Trier....bruttissimo segno!
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