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Autore The polar express, ovvero alleviamoli fin dall'infanzia....
archer84

Reg.: 26 Gen 2004
Messaggi: 4249
Da: catania (CT)
Inviato: 11-12-2004 17:15  
carino... la favola di natale, tradizioalemnte (e disgustosamente) buonista... ma che funziona con i suoi tocchi di originalità... direi che mi è piaciuto e tom Hanks, per quanto ricostruito al computer, nn si è smentito...
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...(cit.)

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follettina

Reg.: 21 Mar 2004
Messaggi: 18413
Da: pineto (TE)
Inviato: 14-01-2006 21:34  
non volevo assolutamente guardarlo, invece è proprio carino.. ovviamente non ce paragone con gli altri cartini amimati 3d (shrek, monster e co, gli incredibili....) ma è stato davvero carino... ovviamente tralasciano i pezzi.. in cui...cantavano
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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 27-12-2007 16:44  
La genialita di questo film e' proprio nella sua molteplicita' di letture,ma definirlo e condannarlo come ha fatto gatsby e' veramente troppo.e cmq tutto e' un grande concerto rock,con babbo nei panni di elvis e gli elfi in quelli di scatenati groupies. La scelta di celebrare il Natale usando gli stereotipi classici serve anche e soprattutto a ribaltarli.l'iperrealismo visivo dona all'universo natalizio la prospettiva di un mondo fittizio,lontano da quello reale per vivere nel quale e' necessario avere fede.cosa che guarda caso vale anche per il cinema. Questo film passera' alla storia,del cinema e della tecnica.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 28-12-2007 00:51  
quote:
In data 2007-12-27 16:44, Fakuser scrive:
La genialita di questo film e' proprio nella sua molteplicita' di letture,ma definirlo e condannarlo come ha fatto gatsby e' veramente troppo.



Io penso sia veramente troppo, anzi assurdo, definirlo geniale. Che possa piacere 'sto giocattolone confuso, tristone e propagandistico, concesso, ci mancherebbe altro, a ciacuno il suo.., ma non nuocerebbe affato alla causa uno sforzo argomentativo più convincente ed articolato.., soprattutto quando si tirano in ballo termini così imegnativi come "genio". Una merce davvero rara di questi tempi, figuriamoci...

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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 28-12-2007 20:27  
Ma caro mio, non ti fa riflettere anche solo il fatto che si tende a dare per scontata l'inferiorita' di polar rispetto ai prodotti pixar,unicamente perche sono essi sono griffati disney??non ce niente in polar della prevedibilita di questi noiosissimi cartoni a interpretazione unica,dove i buoni sn buoni e prima sn in una situazione positiva,poi ce l'ostacolo da superare e il lieto fine?propp hai rotto il cazzo,mi verrebbe da dire...il film di zemeckis non sottosta a questo vieto schema per lasciarsi percorrere da una fantasia sfrenata capace di dare il la a tanti piccoli spunti narrativi che arricchiscono la storia principale,con chiari ammiccamenti a una ironia per adulti(gli elfi che lavorano come operai della ford,babbo natale inquadrato dal basso in alto a riprodurre lo sguardo di un fan verso il suo idolo,il suo ingresso manco fosse jimi hendrix,la satira sulla figura professionale del conduttore di treni)genio nn so,ma coraggio ne serve una pinta per fare un simile film natalizio.per argomentazioni piu serie,aspetta la laurea e che riccardo riattivi lip del mio pc..

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 29-12-2007 00:51  
Guarda, il mio giudizio è in assoluto, prescinde da ogni paragone con i prodotti pixar, settore che francamente conosco poco o niente. Evidenziare i difetti di uno o più prodotti (sono con te che nella quasi titalità dei casi il moralismo ruffiano e buonista, "diseducativo", imperi in queste opere di intrattenimento popolare), non è di per sè argomento valido per salvare un film come Polar E., peraltro infarcito di retoricismi e trappole moraliste a tutto spiano. Auguri per la laurea, ma mi accontento di queste considerzioni estemporanee ma più circostanziate, che rispetto ma non condivido.

La mia idea è in un pezzo che scrissi qui tre anni fa, quando uscì il film, magari lo posto, toglendo il cappello introduttivo che tanto non seve.


... girato tutto in animazione CGI, grazie a un nuovo sistema chiamato Performance Capture, la nuova generazione del processo di motion capture”. Capperi! si fa prima ad andare in osteria e prendersi una sbronza. Il sottoscritto ne torna ora e chiede venia al malcapitato lettore se le sue parole potranno sembrargli un po’, come dire, etiliche. Depresso per via della sua scarsa perspicacia, rimuginando sul film visto recentemente, al quarto bicchiere di vino “peleòn”, è riuscito infine ad ipotizzare, tenuto conto di alcune sue dichiarazioni, che con tale espediente tecnico/figurativo Zemeckis intende fare un salto di qualità rispetto a Chi ha incastrato Roger Rabbit?. Il regista stavolta innesta alle ultra sofisticate immagini digitali delle vere performance attoriali, appena un po’ “cartonizzate”, per renderle più espressive e definite rispetto ai risultati ottenibili con la semplice animazione (sempre a suo dire), mentre per dare un tocco di maggior realismo alle illustrazioni di Chris Van Allsburg, autore di letteratura per l’infanzia, ideatore di Polar Express (e di Jumanji), le trasforma in una sorta di “dipinti ad olio semoventi”. Un attimo di pausa, un altro bicchiere, e segue la seguente scioperata riflessione. Eppure ci era sembrato che Chi ha incastrato Roger Rabbit? fosse un piccolo capolavoro, un esilarante, originalissimo miscuglio di umani e cartoon abilmente raccordato, dove gli uni restavano tali, con tutta la loro buona, più che efficace e convincente gamma attorial-espressiva, e gli altri, così somiglianti a se stessi, alle vecchie care icone dell’animazione tradizionale, apparivano oltremodo divertenti, vivi e simpatici, perfino commoventi. E poi, in quel film, il ritmo, la gag, l’ironia, lo humor, come la perfetta caratterizzazione dei personaggi, umani e non, la facevano da padroni. Mentre Polar Express è così serioso, freddino, nel fondo triste, smorto, mesto, contro le apparenze. Sicuramente affascinante e spesso sorprendente sul piano dell’animazione, degli effetti visivi e/o speciali, dell’oleografismo da favola, dispensatore di scossoni e vertigini un po’ “lunaparkesche”, con un Tom Hanks mai stato così bravo - forse perché metà uomo e metà cartone… - nell’interpretare vari personaggi, soprattutto il capotreno, il film di Zemeckis è purtroppo basato su un soggetto insignificante, stiracchiato e noioso, che si prende troppo sul serio, anche nei momenti più giocosi, con quel pericolo di “predicozza” sempre in agguato. E’ pur vero che il film sul simpatico coniglietto “alleprato” fu pensato anche per il pubblico adulto, mentre Polar Express parrebbe destinato soprattutto all’infante che – è a dir poco un fatto scandaloso – non crede più a babbo natale! Occorreva porvi rimedio. Ed ecco allora una favola che impone dei messaggi prefabbricati ed affatto morali, se non moralistici, che condizionano, restringono, anzi frustrano gli orizzonti immaginifici del fanciullo che dovrebbe essere lasciato libero di interpretare e metabolizzare la sua favola interiore. E’ questo il grande limite di Polar Express, e di tutte le favole “blockbuster”, che non riescono ad essere discrete. Forse bisognerebbe giudicare il cartoon con gli occhi del pargolo, ma chi scrive pargolo non è. E poi l’innocenza infantile non è sinonimo di scarsa sensibilità ed intelligenza, peggio di contenitore vuoto da riempire con qualsiasi cosa. I bambini ci guardano, e forse la sanno più lunga di noi adulti. Lo stesso regista ha dichiarato “E’ una storia che tocca tutti. Molti di noi, da bambini o da adulti, hanno messo in dubbio il credere in qualcosa o hanno iniziato a mettere alla prova la loro fede per ritrovarla. I bambini possono leggere la storia come un viaggio alla ricerca di Babbo Natale, i lettori più grandi capiscono che è una metafora più ampia. Parla dei simboli del Natale, ma al fondo è una storia universale sul credere nelle cose che non riesci a vedere o capire del tutto.”. Sulla morale si è già detto; sulla metafora per adulti, altrettanto spicciola e vischiosa, il sottoscritto ringrazia ma è felice di non credere in certe leggende di natale di “deandreana” memoria. Intanto il sistema delle Corporation cerca di re-inculcare nelle coscienze dei nostri pargoli, già al sicuro e al caldo – loro -, l'idea di un natale pieno di regali e di generosi 'babbi mitologici”, dispensatori di liete sorprese. Nel film in questione, perfino con un tocco di mistero quasi “escatologico” (nel senso che i pacchi regalo si sprecano), nel tentativo di mascherare le reali, posticce, mercantili, intenzioni. In tempi di globalizzazione avanzata, vista la crisi economica mondiale che incalza, bisogna pur trovare il modo di rilanciare i consumi. In tal senso e a tal fine Polar Express è un film per tutti.




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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 29-12-2007 alle 00:55 ]

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 02-01-2008 12:52  
XConcordo con Fakuser. Zemeckis ha rinnovato il linguaggio cinema, che piaccia o no. Ed il fatto che lo abbia rinnovato raccontando storielle per bambini o producendo un film che possa apparentemente passare per un "giocattolo" ben meccanizzato costituisce, a mio avviso, uno o due ouni in più per questo regista.
The polar express non deve passare inosservato, così come non doveva passare inosservato Chi ha incastrato Roger Rabbit? , anche se in quest'ultimo film citato l'innovazione traeva origine da ben più antiche pellicole disneyane ( Saludos Amigos e Los tres Caballeros ). Resta il fatto che Zemeckis è un anello di congiunzione fra il cinema classico e quello proiettato nel futuro.
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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 03-01-2008 16:22  
quote:
In data 2008-01-02 12:52, RICHMOND scrive:
Zemeckis ha rinnovato il linguaggio cinema, che piaccia o no ... Resta il fatto che Zemeckis è un anello di congiunzione fra il cinema classico e quello proiettato nel futuro.




Provo a chiedermi se veramente bastano le tecniche (in questo caso la cartonizzazione dei personaggi in carne ed ossa, al massimo mere divagazioni sintattiche, dove ogni altro schema rappresentativo, l'interezza lessicale, fa parte del già visto) per rinnovare l'intero linguaggio, che nel complesso è stile, estetica, forma, e la risposta e no!
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 03-01-2008 18:47  
quote:
In data 2008-01-03 16:22, AlZayd scrive:
quote:
In data 2008-01-02 12:52, RICHMOND scrive:
Zemeckis ha rinnovato il linguaggio cinema, che piaccia o no ... Resta il fatto che Zemeckis è un anello di congiunzione fra il cinema classico e quello proiettato nel futuro.




Provo a chiedermi se veramente bastano le tecniche (in questo caso la cartonizzazione dei personaggi in carne ed ossa, al massimo mere divagazioni sintattiche, dove ogni altro schema rappresentativo, l'interezza lessicale, fa parte del già visto) per rinnovare l'intero linguaggio, che nel complesso è stile, estetica, forma, e la risposta e no!




Beh, ma credo proprio che Zemeckis non abbia proprio nulla da dimostrare in fatto di stile. Tanto in "polar express", quanto in tutti gli altri suoi films l'estetica è alta, il simbolismo e la rappresentazione visiva (come il giocare sulla percezione dello spettatore, nell'osservare un Cinema nel Cinema, ripreso da Frank Capra) sono di buon livello. Se per una volta ha voluto accontentare i più piccoli, non ci vedo nulla di male. Tu dirai: "mai assecondare le richieste del pubblico". Ma se si ha l'estro di Zemeckis, non ci vedo nulla di male. Lo trovo molto sottovalutato questo regista.
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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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jedifan

Reg.: 15 Feb 2008
Messaggi: 806
Da: milano (MI)
Inviato: 16-06-2008 20:05  
Effetivamente questo film d'animazione 3d è di una noia tremenda, lontano anni luce dai quei capolavori dei film della Pixar, e dai Shrek e l'Era glaciale poi la scelta di girare con la tecnica del performance capture (che parere personale non piace per niente) ha peggiorato il tutto.
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