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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > Minority Report. Anche Spielberg piange.   
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Autore Minority Report. Anche Spielberg piange.
OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 02-10-2002 09:02  
quote:
In data 2002-10-02 01:35, mallory scrive:
mi passa la voglia di dire per quale motivo mi è piaciuto....




a me interessa.
_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 02-10-2002 09:13  
quote:
In data 2002-10-02 09:02, OneDas scrive:
quote:
In data 2002-10-02 01:35, mallory scrive:
mi passa la voglia di dire per quale motivo mi è piaciuto....




a me interessa.



vorrei saperlo anch'io.
please
_________________
"...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano

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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 02-10-2002 09:15  
quote:
In data 2002-10-01 19:49, aguirre scrive:
quote:
In data 2002-10-01 08:15, missGordon scrive:
quote:
In data 2002-09-30 17:56, aguirre scrive:
quote:
In data 2002-09-30 11:21, missGordon scrive:
quote:
In data 2002-09-30 08:57, aguirre scrive:
quote:
In data 2002-09-30 01:32, missGordon scrive:
E' Spielberg.
cos'altro si può commentare,qualcuno ci salvi...




non l'ho visto..certo che non mi incoraggi ( ed io non sopporto i suoi film seri )



no...vai a vederlo, non far caso al mio giudizio, è che io proprio non lo sopporto...ma è un pregiudizio mio...Spielberg, per me, è come Howard...troppo americano, non ci posso fare niente, proprio non riesco a farmelo piacere!



Miss io ti sposo!!! x me Howard si è perso da quando non è piu' Ricky Cunningam



accetterei volentieri se ciò non comportasse offrire uno spunto ai loro stucchevoli lieto fine...

[ Questo messaggio è stato modificato da: missGordon il 01-10-2002 alle 08:19 ]

sposarmi non è un lieto fine



ne sono certa...sarebbe un ottimo inizio !
è che l'istituzione proprio non mi convince
_________________
"...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano

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KaiserSoze


Reg.: 02 Ott 2001
Messaggi: 6944
Da: Quartu Sant'Elena (CA)
Inviato: 02-10-2002 10:36  
quote:
In data 2002-10-01 09:20, OneDas scrive:
Che vi devo dire… Io adoro Spielberg . Adoro anche il suo inevitabile sdolcinato americanismo. Adoro il giovane Spielberg di Duel, il thriller spietato de Lo squalo, lo Spielberg New Age di Incontri ravvicinati, il trasognante regista di E.T., le avventure belle e impossibili di Indiana Jones. Adoro anche lo spettacolarismo e gli effettacci di Jurassic Park e l’infantilismo di Hook. Ma soprattutto adoro lo Spielberg di Schindler’s List: il più bel film sulla storia dell’olocausto. E mi sono innamorato della profonda filosofia di cui A.I. è intriso.
Perché Spielberg è il Cinema. Perché ne adopera sfruttandole al massimo tutte le potenzialità. La forza delle immagini, l’incisività dei dialoghi, il trasporto dell’azione, la seduzione dei personaggi, il coinvolgimento della storia.
Spielberg è questo. Lo si può amare o lo si può odiare. Ma non si può negare che sia uno dei più grandi artigiani del cinema.






_________________
Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.

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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 02-10-2002 12:47  
quote:
In data 2002-10-02 09:15, missGordon scrive:
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In data 2002-10-01 19:49, aguirre scrive:
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In data 2002-10-01 08:15, missGordon scrive:
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In data 2002-09-30 17:56, aguirre scrive:
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In data 2002-09-30 11:21, missGordon scrive:
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In data 2002-09-30 08:57, aguirre scrive:
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In data 2002-09-30 01:32, missGordon scrive:
E' Spielberg.
cos'altro si può commentare,qualcuno ci salvi...




non l'ho visto..certo che non mi incoraggi ( ed io non sopporto i suoi film seri )



no...vai a vederlo, non far caso al mio giudizio, è che io proprio non lo sopporto...ma è un pregiudizio mio...Spielberg, per me, è come Howard...troppo americano, non ci posso fare niente, proprio non riesco a farmelo piacere!



Miss io ti sposo!!! x me Howard si è perso da quando non è piu' Ricky Cunningam



accetterei volentieri se ciò non comportasse offrire uno spunto ai loro stucchevoli lieto fine...

[ Questo messaggio è stato modificato da: missGordon il 01-10-2002 alle 08:19 ]

sposarmi non è un lieto fine



ne sono certa...sarebbe un ottimo inizio !
è che l'istituzione proprio non mi convince




ok, ok, non faccio il difficile, facciamo solo sesso sfrenato...

ps x il fatto che sposarmi non sia un lieto fine...io stavo mettendo l'accento sul lieto, non sul fine, non vorrei essere una donna soltanto perchè potrei correre il rischio di innamorami di uno come me

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"Non c'è nessun problema con una donna che non possa essere risolto con un pugno sul muso o con un colpo di colt."

[ Questo messaggio è stato modificato da: aguirre il 02-10-2002 alle 16:00 ]

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burnham80

Reg.: 29 Apr 2002
Messaggi: 454
Da: firenze (FI)
Inviato: 02-10-2002 13:51  
Sono entrato in sala sospettoso,come fa lo spettatore che sa già che il film non gli lascerà nulla di più che un senso di intimo rammarico per l'ennisimo film che è carino,sì,ma "non ti prende".sono entrato in sala nella più totale ignoranza del romanzo di p.dick.sono entrato in sala con la mia solita idea che spielberg,nel tentativo di emozionarmi(e vado sul personale perchè è cosi che vivo l'esperienza-cinema),fa tutto tranne che emozionarmi,come è successo,ahimè,sarò impopolare,con shindler's list.la cosa strana è che,due ore e un quarto più tardi,incredibile dictu,provavo un diffuso senso di intima soddisfazione,di dick volevo leggermi pure il codice fiscale,e cosa assai più importante,ero emozionato,in modo sorprendentemente autentico. è il senso di smarrimento a prenderti quando ti immergi nella vita del 2054(data un po' troppo prossima forse...),senti che il tuo mondo non è quello che vivi nel tuo tempo,non è cosa stabile,senti che devi imparare a vivere senza certezze,senza aggrapparti ad un ricordo,o ad un'idea,perchè nulla ti può appartenere,non il tuo tempo,non il luogo dove vivi,e,pare assurdo,nemmeno il tuo destino. nel mondo del 2054,un mondo che sembra tranquillo,ordinato,un mondo dove tre veggenti prevedono i tuoi crimini e prima ancora che tu li compia vieni punito,ti viene sottratta la padronanza delle tue azioni.e il senso che ne deriva,nell'uomo del 2054 così come nello spettatore,non è certo di tranquillità,ma di ansia. la stessa ansia che coglie il capitano anderton quando scopre di essere lui il prossimo ad essere vittima,pechè è questa la parola più giusta,dell'ennesimo arresto pre-crimine. e allora,tu spettatore,che all'inizio del film hai pensato che idea geniale fosse quella di prevedere i crimini ed evitare che vengano commessi,pian piano senti che la base etica di una tale idea non è tanto certa come credevi,senti che forse essa costituisce l'ennesima prevaricazione dell'uomo contro il tempo,dell'uomo contro il destino,ma soprattutto dell'uomo contro l'uomo.perchè un sistema del genere,per quanto assolutamente funzionante,è umano.e in quanto tale imperfetto.ed è in quest'ottica che la figura dell'ispettore del ministero di giustizia acquista uno spessore fondamentale.il personaggio di colin farrell è l'unico a vedere,perchè concepisce la dimensione del dubbio,dell'incertezza,del cambiamento e dell'errore,tutte cose che a john anderton/cruise inizialmente sfuggono. e allora il film si caratterizza come un processo di umanizzazione del futuro,un futuro che di umano nei nostri immaginari sembra avere davvero ben poco,perchè cancella il libero arbitrio. in questa prospettiva,il film ha un valore,e il lieto fine o la morale che sono il marchio di spielberg,hanno una rilevanza davvero minore,perchè ciò che conta,alla fine è che tu che sei spettatore sei stato stimolato,coi dialoghi,il montaggio,le scenografie, a riflettere su concetti come il tempo,la possibilità di sbagliare,la libertà,che nella vita di tutti giorni magari ti sfuggono.


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"nessuno può mettere baby in un angolo!" patrick swayze,dirty dancing.

[ Questo messaggio è stato modificato da: burnham80 il 02-10-2002 alle 16:55 ]

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 02-10-2002 14:54  
...
questa volta Spielberg ci racconta con sapiente metodologia un thriller futuristico.
Thriller che ci regala non solo una suspance ben dosata,che richiama reminescenze del cinema classico,ma una formula narrativa ben cadenzata...
un filone narrativo sapientemente sincronizzato ad una eccelsa colonna sonora,Spielberg dirige la musica integrandola alle immagini,come un abile manipolatore artistico...
e lo fa con l'intenzione di alimentare la profondità delle riflessioni che scaturiscono da questa pellicola...spunti di riflessione che ,in qualche modo,congelano l'incalzante andamento della storia e della complessità visiva...

una complessità che si riflette sulle immagini squadrate,fredde e trasparenti;sulle geometrie sfalsate che scorrono perpendicolarmente negli spazi della scena,che costruiscono attorno ai personaggi una prigione ideologica e sistematica...
immagini che fungono da gabbia alla filosofia.

io noto una grande influenza kubrikiana in questa pellicola,anche se la visionarietà è molto più latente...la definirei "addomesticata"...

Minority Report è un ottimo prodotto,gli snobismi sul sentimentalismo e buonismo,sono etichette comode per chi non ha la capacità di analizzare obiettivamente un prodotto che ha dietro di se un lavoro complesso e sofisticato....
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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 02-10-2002 15:10  
Un film è innanzitutto un thriller e poi un film di fantascienza. Questo lo si vede dalle scene di azione e dal taglio giallistico dato alla narrazione. Quella di Cruise è un'indagine su uno sporco delitto mosso da motivi di interesse. QUesto , a mio parere, è il contenuto precipuo del film, ma ne è a nche il suo limite. Perchè se si cerca di approfondire un poco il discorso, cercando qualcosa di più dellas toria che si racconta, si rimane delusi. Insomma, A.I. rimane insuperato.
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burnham80

Reg.: 29 Apr 2002
Messaggi: 454
Da: firenze (FI)
Inviato: 02-10-2002 15:25  
non l'ho trovato invadente come altri film di spielberg,e questa è già una buona qualità.il fatto è che finalmente mi sono sentito in grado di potermi fare un'idea abbastanza personale,perchè finalmente le immagini,la colonna sonora e il resto non tentavano di indottrinarmi col punto di vista del regista,ma anzi,erano mezzi di comunicazione tra me e il film,e basta.e per tanto molto più emozionanti.
_________________
LESTER (V.O.)

...and then I remember to relax, and stop trying to hold on to it, and then it flows through me like rain and I can't feel anything but gratitude for every single moment of my stupid little life...

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 02-10-2002 16:01  
quote:
In data 2002-10-02 15:10, OneDas scrive:
Un film è innanzitutto un thriller e poi un film di fantascienza. Questo lo si vede dalle scene di azione e dal taglio giallistico dato alla narrazione. Quella di Cruise è un'indagine su uno sporco delitto mosso da motivi di interesse. QUesto , a mio parere, è il contenuto precipuo del film, ma ne è a nche il suo limite. Perchè se si cerca di approfondire un poco il discorso, cercando qualcosa di più dellas toria che si racconta, si rimane delusi. Insomma, A.I. rimane insuperato.




non sono molto d'accordo su questo punto di vista One ...
A.I. affronta temi filosofici differenti,che fanno perno su un'introspezione individuale in rapporto con la realtà esterna,Minority Report si districa nel rapporto inverso,fa perno sulla'analisi di un sistema esterno che si ripercuote sull'esistenza di un individuo...
nonostante ciò,il contenuto del film non pone un limite alle possibili riflessioni,ma le indirizza da un differente punto di vista...
è la trasposizione dell'interpretazione filosofica...
quindi è palese che sia automaticamente limitato,l'ottica di visualizzazione ideologica è troppo ampio per essere canalizzato di pari passo con la narrazione...
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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 02-10-2002 16:22  
Il film ha il taglio di opere tipo "potere assoluto". Un sistema che controlla tutti i suoi consociati in maniera più o meno palese ma comunque in maniera accurata ed assilante. D'altronde, lo stesso sistema della precrimine si basa sul controllo dei tuoi pensieri, arrivando all'assurdo, logico e giuridico, di punire l'intenzione del delitto, amche quando questo non è frutto di premeditazione. Colpisce l'impulso, il puro istinto, l'"istinto" uno dei pochi elementi che ancora rileva la natura animale, e quindi pura, dell'uomo. Il paradosso, ed è qui che Dick si manifesta, è che il mezzo per effettuare questo controllo sono i precog, ossia degli esseri umani nati da esperimenti sbagliati, figli dei reietti della società. Nati da elementi di disturbo, drogati, malati, diventano il mezzo per assicurare un ordine ed una tranquillità duratura per la società.
_________________
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burnham80

Reg.: 29 Apr 2002
Messaggi: 454
Da: firenze (FI)
Inviato: 02-10-2002 16:50  
a mio avviso il fatto che spielberg abbia deciso di confrontarsi con dick,che è uno dei padri dell'immaginario americano,lo ha liberato e allo stesso tempo un po' frenato,ha frenato il suo sentimentalismo e ha evitato che la sua morale facesse capolino troppe volte.in questo modo il film è stato come filtrato e si caratterizza come un trasparente misto di generi(non ci vedo solo il thriller,il giallo,ma anche il noir e sfumature di altro tipo)oltre il quale si scorge una visione(perchè la dimensione visiva la fa da padrona...e ditemi poi se kubrick non c'entra!)d'insieme abbastanza sincera,capace di sconvolgerti e coinvolgerti.e capace anche di farti riflettere sull'impossibilità della giustizia umana.
_________________
LESTER (V.O.)

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 02-10-2002 16:58  
quote:
In data 2002-10-02 16:50, burnham80 scrive:
a mio avviso il fatto che spielberg abbia deciso di confrontarsi con dick,che è uno dei padri dell'immaginario americano,lo ha liberato e allo stesso tempo un po' frenato,ha frenato il suo sentimentalismo e ha evitato che la sua morale facesse capolino troppe volte.in questo modo il film è stato come filtrato e si caratterizza come un trasparente misto di generi(non ci vedo solo il thriller,il giallo,ma anche il noir e sfumature di altro tipo)oltre il quale si scorge una visione(perchè la dimensione visiva la fa da padrona...e ditemi poi se kubrick non c'entra!)d'insieme abbastanza sincera,capace di sconvolgerti e coinvolgerti.e capace anche di farti riflettere sull'impossibilità della giustizia umana.




concordo...
_________________

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EmyPhoenix

Reg.: 12 Feb 2002
Messaggi: 2159
Da: S.Vittore Olona (MI)
Inviato: 02-10-2002 18:44  
A me è piaciuto davvero molto.
Bello il film e bravo nella recitazione Cruise!
_________________
"I nostri mondi separati
Saranno un giorno uniti in noi
Ci voglio credere e vorrei
Dare la vita e la darei
La vita mia
Per cambiare la storia.."

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 02-10-2002 18:48  
Ma Steven Spielberg avrà mai visto in vita sua un film di Bergman?
(stasera forse vado a vedere sto film).
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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