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Autore Ultimo Tango a Parigi
seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 18-02-2004 20:38  
La scure della censura la si ritiene spesso ingrata e prevaricatoria degli intenti dell'artista,ma nel caso del film in questione,dirò,non è stato niente altro che un bene per il film stesso.Che ci troviamo nel 1972 o nel 2004,l'uomo sarà sempre infallibilmente attratto dalla componente sessuale.Attratto in due maniere antitetiche:o spinto verso di essa o respinto da essa.In ogni caso se incisiva e "scioccante" come nel caso di 'Ultimo tango"rischia e ottiene di diventare,agli occhi degli spettatori, impropria protagonista del film stesso,oscurando ciò che veramente il film intende mostrare.Ecco dunque come,reso scevro,idealmente e praticamente,attraverso appunto la censura,del fuorviante fattore sessomane,l'opera acquista la vitalità che deriva dal "sugo" delle cose,come amava riportare il buon Manzoni.Un "sugo" che nel nostro caso è veramente saporito.Troppo facile dire la solitudine....no,molto peggio.Alienazione.Paul/Brando(l'identificazione strasberghiana personaggio-attore raggiunge in questo caso inenarrabili livelli)è il fantasma di se stesso che vaga per una città che lo rifiuta,che lo vuole vomitare.Chi è il vero?ci chiediamo COS'E?Il plastificato,borghese meccanicismo della capitale o il ripiegamento (auto)distruttivo ma genuino di Paul?Non me ne vogliano le donne(soprattutto una,se e quando leggerà queste righe),ma abbiamo volutamente lasciato al palo Jeanne/Schneider,che pur subendo nel corso del film l'evoluzione da puro strumento a essere dotato di volontà,rimane comunque pesantemente ai margini del nucleo concettuale del film,oscurata dalla dimessa possanza fisica e morale di Paul/Brando.Non possiamo non parlare di lui,considerandolo l'assoluto protagonista,finanche la ragione stessa del film,il suo fulcro portante.Le passioni,le cupezze,le autoillusioni di Paul/Brando danno linfae struttura al film.Ed è proprio nel percorso dell'orso sconfitto dalla vita pronto a rialzarsi che tutto e tutti si muovono nel film:Jeanne medesima,all'inizio puro strumento di animalesco vago,finisce comunque sempre per mantenere un ben distinto filo di dipendenza dal personaggio-attore Paul.Riscopre i suoi miti attraverso i miti di Paul,svelle i suoi pudori di fronte all'impudicizia strafottente di Paul,vive e agisce come spinta dalla violenta prevaricazione dell'uomo.Tom,forse beffarda e beffata controfigura del Truffaut della "Nuit Americaine"(come ha fatto notare un critico)è forse l'unico a non avere contatti con il magnete Paul:è proprio per questo si concreta come "non-personaggio" "acaratterizzato"nella sua vacua e sognante ricerca artistica di un Bello inarrivabile.Se la idiota frustrazione dell'artista cozza contro la vitale aura di morte del nostro guru,ancor di più lo fa l'ideale stantio della borghesia in pantofole e cognac..dal tragicomico,grottesco faccia a faccia della farfalla nera Brando con il fantasma in vestaglia Girotti,quest'ultimo,o perlomeno il suo personaggio,ne esce invece quasi "mitizzato"in una vellutata,impalpabile malattia(mentale?)Inutile dunque ribadire come Paul-Brando rappresenti dipersestesso il significato del film...ma questo significato come si ripercuote sulla figura "significante".E qui si ritorna,nostro malgrado,alla componente sessuale.L'ideologia sessista,mitizzata o praticata che sia,è in fondo la segreta inconfessabile anfetamina che Bertolucci propaganda,come propaganda d'unica e sicura(?)salvezza.Ma c'è di più e altro.La consapevolezza della falsità di questo slogan.Il personaggio Brando nel comporre il film con la sua maestria incomparabile d'attore,non fa invece che sgretolare se stesso e l'ideale di cui è mediato portatore nelle spire soffocanti di una convenzionalità essa stessa deformata e percepita cogli occhiii di questo "esteta al contrario" che è Paul/Bertolucci/Brando.Ci si vorrebbe salvare,ma non è possibile..la realtà è più forte del desiderio,la realtà è più forte del mito necrofiliaco dell'(auto)annichilimento come via d'uscita,come "felicità".Rimane la domanda:distrugge più la Morte o il grigiore,l'encefalogramma piatto del globo?Bertolucci la risposta non ce la fornisce:ci da solamente indizi per ritenere che l'importante è ciò che è stato,non ciò che sarà.
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sono un bugiardo e un ipocrita

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Chenoa

Reg.: 16 Mag 2004
Messaggi: 11104
Da: Vittorio Veneto (TV)
Inviato: 02-09-2004 15:32  
morboso,profondo,estremamente erotico ma nello stesso tempo velato dalla malinconia e dalla tristezza...sicuramente sto descrivendo questo film con aggettivi fin troppo scontati,ma in realtà credo che questo film rappresenti questi aggettivi nel loro vero significato.
Ultimo tango a Parigi è il film morboso,profondo,erotico,malinconico,triste per antonomasia,rappresenta le contraddizioni che sussistono negli individui,la loro solitudine,le caratteristiche più recondite e nascoste che spesso solo attraverso il sesso riescono ad uscire. il sesso diventa la comunicazione,l'unico linguaggio possibile,ancor prima di conoscere la vita dell'altro. forse non si parla più di amore in questo caso,forse nemmeno di passione,quei giorni che i due protagonisti consumano in quell'appartamento diventano una valvola di sfogo,una catarsi per sentirsi meglio con il proprio io,prima ancora che con il partner.
Marlon Brando è superbo in questo ruolo,lui è il fulcro di tutta la vicenda,lui e i suoi fantasmi interiori.Freud forse descriverebbe il personaggio di Marlon Brando come di un individuo represso,colui che tenta inutilmente di soffocare la vera essenza della sua natura,quella parte oscura e nascosta persino a noi stessi,a volte.e quando questa tenta di uscire,dirompente,senza freni,sconvolge,fa male.
un film indimenticabile,di un altrettanto indimenticabile Brando.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Chenoa il 02-09-2004 alle 15:33 ]

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Pazolini

Reg.: 27 Set 2003
Messaggi: 192
Da: Redsertre (AL)
Inviato: 06-01-2005 17:29  
Solo due commenti per questo film?

Sono andato a ripescare questo topic fresco della lettura del topic dedicato a "the dreamers".
Volevo sapere cosa ne pensasse il forum di questa pellicola da molti definita un capolaoro assoluto di cinematografia, per me uno dei film più sopravvalutati di sempre.
Spicca sicuramente una buona regia, un Brando in piena forma, ma la sceneggiatura e soprattutto la parte finale sono state per il sottoscritto una vera delusione.

Mi piacerebbe conoscere il commento di tutti quelli che si sono esaltati per "the dreamers" e anche dei super utenti quali mallory, che quando c'è da stroncare un film non si fa certo pregare.
Avanti con i commenti!...

[ Questo messaggio è stato modificato da: Pazolini il 06-01-2005 alle 17:32 ]

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 11-02-2005 16:39  
Parigi o grigia,o triste metropoli senza nerbo e senza volto!Costruita attorno alle macerie di una natura istintiva e dimenticata,popolata per soffocare gioiosi aneliti di libertà,incapace di sostenersi senza la propria cupezza fatta di eleganti postriboli,stazioni spartane e appartamenti vuoti.Eccola qui,la vecchia avvizzita che ospita inquilini troppo "liberi",anime incapaci di sottomettersi alla dittatura dello squallore.Paul e Jeanne si incontrano soli,assenti,perduti,rinchiuisi in una strada nera che dà sul nulla.Davanti,una piovra che soffoca stringe,narcotizza uccide.Dietro l'abisso,il vuoto di aver perso tutto ed accorgersi di non aver mai posseduto nulla.Si incontrano e si trovano.Senza nulla che li identifichi,tranne il proprio corpo.Fin troppo banali e scialbi prigionieri di un mondo e di un microcosmo improvvisamente fattisi ipocriti e fasulli,vanno l'uno incontro all'altra cercando solo oblio.L'oblio di un appartyamento sfatto e bianco come un nulla su cui ricostruire,l'oblio di due corpi che hanno come sola legge la disperazione della nudità.Niente nomi.Solo sesso.Sesso senza sentimento o significato.Pura congiunzione corporea nel bisogno estremo di sentirsi appartenuti.Lui e Lei.Due corpi in primo piano,due anime sullo sfondo.

Un'improvvisa perdita di senso.Tutto si confonde e trema.Tutto trema,alla ricerca di un inutile sollievo.Il sospiro vano del "perchè..." che come un boomerang lanciato a tutta velocità ritorna indietro lasciando un segno invisibile.L'atarassia del dolore.Un dolore insostenibile,che ha bisogno di essere espiato.Reso concreto ed espiato.La spavalderia mascolina è estrinsecamento della sofferenza e il flusso del dolore sgorgato diviene flusso biologico.Dalla pena si passa al pene.Dal tormento all'orgoglio.Dalla sensibilità al cinismo.

Orgoglio della natura.La nostalgia di un mondo primitivo le invade la mente.E' bambina impellicciata,contadina imborghesita,e china le labbra.Piange,soffrte,sospira.Vive di sogni e di miti.Vorrebbe respirare l'aria mite della purezza innocente,della natura benevola,ma è costretta a indossare gli scomodi vestiti di un'indeguata giovinezza.

Il furore sordo della disperazione lo copre.Il vanto gagliardo del gender lo ammanta.Il sussurro dell'amore lo disorienta.Amore che è una sfida,un confronto,un confronto tra due uomini uguli ma differenti ue mondi che combaciano in una identità grottesca,due scopi che divergono:la sconfitta dell'apatia e la ricerca della vitalità.Amore che è invettiva,tragica e sfrenata,contro ciò che doveva e poteva essere e non è stato,contro ciò cui si voleva appartenere,ma che,rifiutati,ora si disdegna.

Eccolo il sogno a cui lei anelava:leggiadro e adorante come una passione che filtra nell'aria,puro com la natura incontaminata.Ma quando esso stesso si contamina,quando il sogno diventa arte ,qiuando l'arte diventa culto dell'oggetto,stupro nel dettaglio,la tragedia diviene sempre più se stessa,inarrestabile.

Ineluttabile dramma di una vita sprecata..

Lacrime spoontanee per una vita gettata.

Lui e Lei.Due corpi in primo piano.Due anime ricche,che si incontrano per ritrovarsi e ritrovare nell'altro qualcosa che porti un senso,che sia per entrambe affine a sè.Forse Lui si metterà veramente a nudo per la prima volta.Ci sarà forse l'occasione per Lei di riguadagnare la purezza mai davvero assaporata...

Appuntamento per l'ultimo tango.....


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sono un bugiardo e un ipocrita

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Ludovico

Reg.: 13 Giu 2004
Messaggi: 188
Da: Milano (MI)
Inviato: 11-02-2005 20:16  
A questo film ho dato BEN due possibilità; ma ad entrambe le visioni mi è sembrato un brutto film con una sceneggiatura a tratti veramente ridicola, nel finale tragicomico (comico che tragico!) poi c'è il trionfo dell'inutilità.
L'unica cosa da salvare, a mio modesto parere, è la grande performance di Brando.

Che dire? Io e il cinema di Bertolucci siamo inversamente proporzionali.


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POT666


Reg.: 10 Dic 2004
Messaggi: 59
Da: albi (CZ)
Inviato: 24-02-2005 11:32  
quote:
In data 2005-02-11 16:39, seanma scrive:
Parigi o grigia,o triste metropoli senza nerbo e senza volto!Costruita attorno alle macerie di una natura istintiva e dimenticata,popolata per soffocare gioiosi aneliti di libertà,incapace di sostenersi senza la propria cupezza fatta di eleganti postriboli,stazioni spartane e appartamenti vuoti.Eccola qui,la vecchia avvizzita che ospita inquilini troppo "liberi",anime incapaci di sottomettersi alla dittatura dello squallore.Paul e Jeanne si incontrano soli,assenti,perduti,rinchiuisi in una strada nera che dà sul nulla.Davanti,una piovra che soffoca stringe,narcotizza uccide.Dietro l'abisso,il vuoto di aver perso tutto ed accorgersi di non aver mai posseduto nulla.Si incontrano e si trovano.Senza nulla che li identifichi,tranne il proprio corpo.Fin troppo banali e scialbi prigionieri di un mondo e di un microcosmo improvvisamente fattisi ipocriti e fasulli,vanno l'uno incontro all'altra cercando solo oblio.L'oblio di un appartyamento sfatto e bianco come un nulla su cui ricostruire,l'oblio di due corpi che hanno come sola legge la disperazione della nudità.Niente nomi.Solo sesso.Sesso senza sentimento o significato.Pura congiunzione corporea nel bisogno estremo di sentirsi appartenuti.Lui e Lei.Due corpi in primo piano,due anime sullo sfondo.

Un'improvvisa perdita di senso.Tutto si confonde e trema.Tutto trema,alla ricerca di un inutile sollievo.Il sospiro vano del "perchè..." che come un boomerang lanciato a tutta velocità ritorna indietro lasciando un segno invisibile.L'atarassia del dolore.Un dolore insostenibile,che ha bisogno di essere espiato.Reso concreto ed espiato.La spavalderia mascolina è estrinsecamento della sofferenza e il flusso del dolore sgorgato diviene flusso biologico.Dalla pena si passa al pene.Dal tormento all'orgoglio.Dalla sensibilità al cinismo.

Orgoglio della natura.La nostalgia di un mondo primitivo le invade la mente.E' bambina impellicciata,contadina imborghesita,e china le labbra.Piange,soffrte,sospira.Vive di sogni e di miti.Vorrebbe respirare l'aria mite della purezza innocente,della natura benevola,ma è costretta a indossare gli scomodi vestiti di un'indeguata giovinezza.

Il furore sordo della disperazione lo copre.Il vanto gagliardo del gender lo ammanta.Il sussurro dell'amore lo disorienta.Amore che è una sfida,un confronto,un confronto tra due uomini uguli ma differenti ue mondi che combaciano in una identità grottesca,due scopi che divergono:la sconfitta dell'apatia e la ricerca della vitalità.Amore che è invettiva,tragica e sfrenata,contro ciò che doveva e poteva essere e non è stato,contro ciò cui si voleva appartenere,ma che,rifiutati,ora si disdegna.

Eccolo il sogno a cui lei anelava:leggiadro e adorante come una passione che filtra nell'aria,puro com la natura incontaminata.Ma quando esso stesso si contamina,quando il sogno diventa arte ,qiuando l'arte diventa culto dell'oggetto,stupro nel dettaglio,la tragedia diviene sempre più se stessa,inarrestabile.

Ineluttabile dramma di una vita sprecata..

Lacrime spoontanee per una vita gettata.

Lui e Lei.Due corpi in primo piano.Due anime ricche,che si incontrano per ritrovarsi e ritrovare nell'altro qualcosa che porti un senso,che sia per entrambe affine a sè.Forse Lui si metterà veramente a nudo per la prima volta.Ci sarà forse l'occasione per Lei di riguadagnare la purezza mai davvero assaporata...

Appuntamento per l'ultimo tango.....





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donnie84

Reg.: 27 Ago 2004
Messaggi: 781
Da: Marsala (TP)
Inviato: 24-02-2005 11:37  
quote:
In data 2005-02-11 20:16, Ludovico scrive:
A questo film ho dato BEN due possibilità; ma ad entrambe le visioni mi è sembrato un brutto film con una sceneggiatura a tratti veramente ridicola, nel finale tragicomico (comico che tragico!) poi c'è il trionfo dell'inutilità.
L'unica cosa da salvare, a mio modesto parere, è la grande performance di Brando.

Che dire? Io e il cinema di Bertolucci siamo inversamente proporzionali.





quoto in toto

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ines49

Reg.: 15 Mag 2004
Messaggi: 376
Da: PADOVA (PD)
Inviato: 27-02-2005 23:01  
No: The dreamers non l'ho trovato esaltante, ma nel rivedere Ultimo tango a Parigi anche a distanza di + di 30 anni (ero riuscita a vederlo al cinema alla sua uscita, prima che lo togliessero dal circuito) ho provato le stesse intense emozioni. Il tempo è scivolato sulla pellicola lasciando intatta la sua bellezza

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pkdick

Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
Inviato: 03-02-2011 16:14  
R.I.P. Maria Schneider!
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Quattro galìne dodicimila

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Marcos

Reg.: 10 Lug 2003
Messaggi: 3463
Da: Tarquinia (VT)
Inviato: 05-02-2011 18:56  
Un'attrice che ci mancherà!

Marcos
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Salve, sono Marcos.

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