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Autore Matrix: "il cucchiaio non esiste" - tra realtà, sogno e filosofia, le verità su Matrix
andros

Reg.: 30 Nov 2003
Messaggi: 1837
Da: Catania (CT)
Inviato: 30-11-2003 23:07  
Ecco la mia interpretazione della storia di Matrix, alla quale vi invito a replicare con forza, per raggiungere un livello reciproco di comprensione il più possibilmente oggettivo riguardo a questo fenomeno cinematografico.
Quando gli esseri umani diedero alla luce l'intelligenza artificiale (alla vigilia del ventunesimo secolo), dotata di una propria coscienza, fu inevitabile che questa intelligenza volesse sempre maggiore autonomia, perché si rendeva conto di essere schiava del genere umano (vedi “il secondo rinascimento”, presente in Animatrix); fu allora che scoppiò una guerra, perché le macchine si ribellarono alla dominazione umana e si allearono tra loro per avere la meglio sugli esseri umani; ad un certo punto, gli umani decisero di oscurare il cielo, credendo fosse il sole l'unica fonte di energia delle macchine, ma queste si vendicarono catturando sempre più umani e schiavizzandoli a scopo energetico. L'unico modo che avevano le macchine per rendere gli umani esseri del tutto equivalenti a delle batterie elettriche, senza possibilità di ribellione, era quello di addormentarli e farli vivere in una sorta di “sogno lucido” (vedi Vanilla sky), trasformandoli praticamente in degli inermi vegetali. Ma un “sogno lucido” deve essere quanto più possibile simile ad una realtà precedentemente conosciuta, se si vuole che l'essere che lo vive non si “svegli”, così, le macchine avevano il problema di fare credere agli umani di vivere in una realtà “vera”, allo scopo di sfruttarli da un punto di vista energetico. Un programma intuitivo creato dalle macchine a questo scopo, e a noi noto come Architetto, ideò un primitivo programma che costituiva il vero e proprio “sogno lucido”, col nome di Matrix. Egli cercò di rendere questa “finta realtà” quanto più perfetta possibile, una sorta di paradiso terrestre, una condizione idilliaca dell'umanità in cui tutti gli esseri umani erano posti su un piano paritario e non esisteva sofferenza.
- Architetto: “un trionfo eguagliato solo dal suo monumentale fallimento”! Infatti, oltre la metà degli esseri umani “dormienti” al suo interno rifiutavano quella condizione di perfezione e di felicità (come dice Smith alla fine del primo film), perché è caratteristica propria dell'essere umano quella di riuscire ad apprezzare un momento “oggettivamente” felice solo dopo aver conosciuto il suo contraltare, ovvero l'infelicità e la sofferenza! Pertanto, la successiva versione di Matrix fu progettata esattamente allo stesso modo in cui si verificava l'effettiva vita terrestre degli esseri umani alla fine del ventesimo secolo, con tanto di sofferenza, fame, miseria, malattie, ecc. Tuttavia, anche in questa versione di Matrix una percentuale, seppur notevolmente ridotta, di esseri umani si continuava a svegliare dal “sogno lucido”, perché:
- Morpheus: “hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero?”, eccetera…. Così, un altro programma intuitivo originariamente progettato per indagare su alcuni aspetti della psiche umana, e a noi noto come Oracolo, ebbe per caso un’idea geniale: trasformare il verificarsi di quella Anomalia (il risveglio di una percentuale di esseri umani) in un'ulteriore illusione per gli esseri umani, ossia, far creder loro che quella in cui si erano svegliati (praticamente, la realtà di Zion) fosse la “vera” realtà, una realtà nella quale loro erano convinti di essersi liberati della dominazione da parte delle macchine, ma che, “in realtà” altro non è che un ulteriore livello di Matrix creato appositamente per ospitare quella percentuale di esseri umani che si svegliano dal primo livello! Addirittura, l'Oracolo, che, dunque, non è dalla parte degli umani, ma è solo un ulteriore strumento di controllo (come intuisce Neo alla fine di Matrix reloaded), ha avuto l'idea dell'Eletto, per far sì che l'Anomalia si verifichi nella sua doppia veste di inizio e di fine (“al mondo, tutto ciò che ha un inizio, ha anche una fine”); in pratica, è come se il risveglio degli esseri umani dal primo livello di Matrix fosse “guidato”, canalizzato dall'Oracolo, che comunica ad uno dei “liberati”, nella fattispecie, Morpheus la famosa “profezia” dell’Eletto e che conferisce a lui stesso il compito di trovare questo Eletto, illudendolo del fatto che sarà in grado di liberare tutti gli esseri umani da Matrix e portare a termine la guerra contro le macchine…E’ facile comprendere che l’Oracolo è un ulteriore strumento di controllo degli umani proprio in virtù del fatto che, quando Neo le chiede, in Matrix reloaded: “ma se tu sai già come andrà a finire tutto, come posso fare una scelta?”, l’Oracolo gli risponde che Lui la scelta l’ha già fatta, e adesso la deve comprendere; una risposta assolutamente priva di senso e che sa molto di interesse da parte dell’Oracolo stesso (quindi, delle macchine) a far arrivare Neo al Main frame. Infatti, il reale compito dell’Eletto, non è quello di liberare il suo popolo dalla schiavitù, ma (come dice l’Architetto alla fine di Matrix reloaded) quello di inserire il codice, di cui Egli è portatore, nel Main frame delle macchine e procedere alla selezione di ventitré individui tra uomini e donne da Zion, per ripopolare la città dopo che essa verrà distrutta dalle sentinelle. A questo punto, è come se l’Eletto si trovasse davanti a una scelta: ci sono due porte, corrispondenti a due opzioni diverse; la porta alla sua destra conduce al processo di inserimento del codice per la sesta riprogrammazione di Matrix e alla selezione dei ventitré individui, mentre la porta alla sua sinistra conduce alla “speranza, la quintessenziale illusione umana, fonte al tempo stesso della massima forza e debolezza degli esseri umani” (Architetto), la speranza di riuscire a salvare Trinity dalla morte e di sfuggire alla volontà delle macchine di costringerlo a scegliere la porta di destra. L’Architetto assicura Neo, infatti, che il mancato ottemperamento del processo di inserimento del codice per la riprogrammazione di Matrix provocherebbe la morte immediata di tutti gli esseri umani ad essa collegati; il che, accoppiato alla mancata selezione dei ventitré individui da Zion (quelli destinati al ripopolamento) comporterebbe, in sostanza, la totale estinzione della specie umana! Quindi, in pratica, Neo, secondo ragione, “dovrebbe” scegliere la porta di destra, per evitare il peggio e garantire la sopravvivenza degli umani al prezzo della perdita dell’opportunità di strappare Trinity alla morte. L’architetto sottolinea che, mentre la scelta dei predecessori di Neo era facilitata dal loro attaccamento alla specie umana tutta, nel caso di Neo, le sue emozioni sono molto più specifiche e profonde, dato che coinvolgono l’amore.
Pur essendo consapevole di ciò che gli ha appena detto l’Architetto, e cioè che Trinity è comunque spacciata, Neo decide di tentare il tutto per il tutto, scegliendo la porta di sinistra. Innanzi tutto, è importante ricordare un momento preciso del dialogo tra Neo e l’Architetto: dopo che quest’ultimo ha informato Neo dell’eventualità dell’estinzione della specie umana, qualora Egli scegliesse la porta di sinistra, Neo gli risponde con forza: “No, non ve lo potete permettere, gli umani vi servono per l’energia!”; e l’Architetto replica: “Ci sono livelli di energia che siamo disposti ad accettare”! Quali sarebbero questi livelli di energia accettabili? Non esistono, perché, come aveva detto anche il Consigliere di Zion a Neo, “le macchine dipendono dagli uomini come gli uomini dipendono da loro”, quindi, le macchine hanno bisogno degli uomini per continuare ad esistere. Si tratta, forse, di una mentalità masochistica da parte delle macchine? Niente affatto!!! L’Architetto non è preoccupato dell’estinzione della specie umana semplicemente perché si tratta di un’eventualità praticamente non verificabile, in quanto lui sa bene che gli esseri umani sono al sicuro nella vera realtà, che non è né quella all’interno di Matrix, né quella di Zion, ma un’altra ancora, non meglio precisata, perché mai essa si vede nella trilogia di Matrix, né tanto meno in Animatrix. Quindi, qualunque porta Neo scelga, non fa differenza per le macchine, dato che “la scelta”, come aveva affermato il Merovingio, “è soltanto un’illusione creata e posta tra chi ha potere e chi non ne ha”. In questo caso, sono le macchine ad avere potere sugli uomini e li illudono di avere una possibilità di scelta solo per rendere la loro finta libertà (quella all’interno di Zion) meno finta e più reale.
Neo riesce comunque a salvare Trinity, e non perché sia l’Eletto, dato che la profezia è solo uno strumento di controllo, ma semplicemente perché un ragazzo, a metà Matrix reloaded gli consegna un cucchiaio, dicendo testualmente: “questo è da parte di uno degli orfani, ha detto che tu avresti capito”!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Vi ricordate la storia del cucchiaio? Nel primo film, Neo entra nella casa dell’Oracolo e, mentre attende, scambia due chiacchiere con uno degli altri probabili eletti. Il bambino piega il cucchiaio con la mente e, dopo averlo fatto, lo consegna a Neo, dicendogli “è inutile che provi a piegarlo, è impossibile; piuttosto, cerca di fare l’unica cosa saggia, giungere alla verità: il cucchiaio non esiste! Allora ti accorgerai che non è il cucchiaio a piegarsi, ma sei tu stesso!” Detto ciò, Neo assume coscienza sulla non esistenza del cucchiaio e lo piega! In virtù di tale presa di coscienza sulla non esistenza della realtà di Matrix, Neo riuscirà, poi, a schivare i proiettili, nonché a volare nell’ultima scena del primo film.
In Matrix reloaded, il messaggio del cucchiaio ritorna, con lo stesso significato, solo che Neo riceve il cucchiaio non all’interno di Matrix, ma a Zion, poco prima di partire. Ciò serve a lui per assumere coscienza della non esistenza della realtà di Zion, in quanto essa stessa è parte di una simulazione virtuale. Solo in virtù di tale consapevolezza, Neo può essere in grado di volare, fermare le sentinelle alla fine di Matrix reloaded, salvare Trinity e distruggere ancora una volta le sentinelle in Matrix revolutions, nonché riuscirà a vederci anche se è cieco, solo che ci vedrà solo attraverso una codificazione, del tutto paragonabile a quella che si vedeva alla fine del primo film nel corridoio, o nel secondo film quando la donna del ristorante mangia la torta, solo che in questo caso la codificazione non è più verde, ma gialla, perché ci troviamo su un altro livello di Matrix. “Il cucchiaio non esiste!”, questa è la chiave per comprendere Matrix. Proprio il terzo film sembrerebbe rimettere in discussione questa teoria che qualcuno ha definito “multimatrix” e ciò è probabilmente dovuto al fatto che ci sono alcuni episodi al suo interno che risultano ancora poco chiari. Questa apparente assenza di chiarezza era emersa a molte persone, me compreso, anche subito dopo la prima visione di Matrix reloaded.
Cominciamo analizzando il personaggio dell’Oracolo. Perché il suo viso è cambiato? Sappiamo tutti che l’attrice che aveva interpretato questa parte nei primi due film è scomparsa alla fine delle riprese di Matrix reloaded ma, al di là di questo, i fratelli Wachowski hanno pensato bene di rendere la sostituzione obbligata dell’attrice quanto più possibile elegante, considerato che l’Oracolo dice a Trinity e Morpheus che il suo aspetto è cambiato a causa delle sue scelte! Quali sono le sue scelte? Perché, alla fine di Matrix revolutions, l’Architetto le chiede: “sei consapevole di aver giocato una sporca partita?”; sembra quasi che l’Architetto e l’Oracolo altro non siano delle entità supreme che abbiano inventato tutto solo per loro diletto personale e per potersi sfidare tra loro! Se fosse così, allora la povera specie umana non sarebbe altro che un semplice videogioco in cui l’Architetto gioca la sua partita avendo come proprie pedine le macchine, mentre l’Oracolo ha come pedine Neo & company. In tal caso, l’agente Smith potrebbe essere una variabile introdotta dall’Oracolo che, barando, riuscirebbe ad ingannare le macchine (quindi, l’Architetto) e a far credere loro di aver bisogno di Neo per sconfiggere Smith. Questi ultimi due, quindi, non sarebbero altro che la doppia faccia di una stessa medaglia, paragonabili, probabilmente all’apparente dicotomia tra materia e antimateria; la loro fusione finale sembrerebbe, allora, la ricomposizione tra materia e antimateria. Alla fantasia umana non c’è limite, quindi mi fermo qui con questa speculazione più fantastica che reale!
Poi, c’è il personaggio della bambina, il cui scopo nel film sembra quello di dimostrare che anche i programmi sono in grado di amare e, quindi, di procreare: “amore è solo una parola, quello che conta è l’interazione reciproca che essa comporta”, e non è detto che le macchine (in questo caso, i programmi, ovvero, le submacchine) non siano in grado di amare…possiedono anch’esse una coscienza, quindi sono del tutto paragonabili a noi.
Ma, in sostanza, come finisce la trilogia? Qual è la giusta interpretazione da dare? Probabilmente, neanche nella mente dei fratelli W. c’è una spiegazione esauriente, ma, ci possiamo “limitare” a leggere i possibili significati di questo fenomeno cinematografico:
1) In una visione “semplificata” della storia dei tre film, si potrebbe considerare l’intera trilogia di Matrix come una parte della filosofia dialettica hegeliana, in cui, Coscienza, Autocoscienza e Ragione sono stati sostituiti da: Profezia, Controllo e Libertà. Secondo questa visione, nel primo film viene esposta la profezia dell’Eletto, nel secondo film questa profezia viene ad essere annullata dal discorso dell’Architetto, il quale afferma che si tratta solo di un ulteriore strumento di controllo creato dalle macchine per ingannare gli umani senza dare loro una via di uscita, e nell’ultimo film, alla pratica realizzazione della profezia si somma la scelta di Neo di accettare ciò che lui è, di avere il coraggio di credere, di osare “conoscere sé stesso”, per porre fine alla guerra e realizzare una condizione di simbiosi tra esseri umani e macchine. Le macchine decidono, così, di mettere loro stesse nelle mani di Neo per battere la minaccia alla loro stessa esistenza: l’agente Smith. Neo, dunque, batte Smith e pone fine alla guerra, ma non perché questo era ciò che era stato profetizzato dall’Oracolo (solo per caso l’epilogo coincide con la profezia), bensì perché Neo ha scelto liberamente questa fine. “E gli atri?”, dice l’Oracolo all’Architetto, alla fine di revolutions…l’Architetto risponde che gli altri esseri umani ancora presenti in Matrix verranno lasciati liberi se lo vorranno, infatti, non è possibile disconnettere un essere umano da Matrix se non per sua esplicita volontà.
2) Se avalliamo la teoria di “multimatrix”, siamo portati a credere che la realtà in quanto tale non esiste, dato che né quella di Matrix, né quella di Zion sono vere a prescindere. Questa interpretazione può essere spiegata considerando vero, allora, quello che dice Smith nelle sue battute finali, ossia che i sentimenti umani sono solo illusioni, impulsi nervosi proprio come le sensazioni. E se fosse realmente così, a prescindere dal film Matrix, come si potrebbe accettare una vita priva di senso, priva di uno scopo esterno a sé stessa, dove tutto è istinto ed è tutto costituito da impulsi nervosi, dove persino i sentimenti sono futili illusioni delle quali abbiamo bisogno per superare l’assoluta mancanza di oggettività nella realtà e la sua imprescrittibile tristezza? Pur essendo pienamente convinto della veridicità di tutte queste cose, la destinazione finale del mio “viaggio nella vita” non è il suicidio, non può essere il suicidio, ma, al contrario, la “scelta” della vita, una scelta determinata proprio dalla convinzione della sua unicità in quanto tale; in altre parole, scelgo la vita perché l’alternativa è un ignoto che sa molto di…Nulla! Chiusa la parentesi personale è probabilmente in virtù di un ragionamento simile che Neo, a metà Matrix revolutions sceglie di combattere e di vincere la guerra, cioè per salvare il salvabile…saranno illusioni, ma lui ci tiene ai sentimenti e sceglie la vita del suo popolo, pur avendo capito che esso stesso si trova in una realtà fittizia ed è frutto, probabilmente, di una programmazione elettronica, quindi non esiste in senso stretto.

Se siete arrivati fino a questo punto nella lettura, significa che la vostra pazienza non ha davvero limiti di sorta e vi sono grato per questo…vi invito di nuovo a replicare, se vi va e, ricordate: "il cucchiaio non esiste!"




[ Questo messaggio è stato modificato da: andros il 04-12-2003 alle 19:12 ]

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Endyamon

Reg.: 13 Nov 2002
Messaggi: 354
Da: trento (TN)
Inviato: 30-11-2003 23:45  
Interessante, ma non concordo in un piccolo particolare: secondo me Zion è il mondo reale.
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Awake Queen of Agamemnon, rise from thy sleep
Cry the Morning Song of Victory,
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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 30-11-2003 23:54  
Interessante...
Forse abbiamo trovato qualcuno più prolisso di Tristam...
_________________
Rubare in Sardegna è il Male.

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Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
Messaggi: 4301
Da: Nuoro (NU)
Inviato: 01-12-2003 00:02  
quote:
In data 2003-11-30 23:54, 13Abyss scrive:
Interessante...
Forse abbiamo trovato qualcuno più prolisso di Tristam...




Naaaaa non hai visto niente ... c'è un ottimo post su Godard in archivio ... leggilo è ottimo!!!
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::M:: cineForum

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 01-12-2003 00:08  
Eheheheh... ce l'ho ben presente...
Ma il tizio quà sopra è solo agli esordi...
Vedrai, vedrai...
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Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
Messaggi: 4301
Da: Nuoro (NU)
Inviato: 01-12-2003 00:12  
E chi ti dice che non sia un doppio di un altro utente ... secondo me è GM ...
_________________
::M:: cineForum

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 01-12-2003 00:17  
In effetti c'è anche Demon di Catania...
Bah, dal post però non sembrerebbe nè lui nè gm...
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gaionzola

Reg.: 08 Ott 2003
Messaggi: 254
Da: Rivarossa (TO)
Inviato: 01-12-2003 09:46  
A me piace molto come interpretazione.
Il ragionamento torna.

Mi rileggo tutto quando avro' piu' tempo e poi scrivo qualcosa anche io.
Ti meriti un !
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Banda di cornuti, la vita è una cosa immensa, lo volete capire o no?
Immensa!

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rosy74

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 736
Da: roma (RM)
Inviato: 01-12-2003 10:36  
so che hanno pagato fior fior di quattrini per riunire psicologi e filosofi di tutto il mondo e farne un convegno a Milano.. pazzesco..
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DemonSeth
ex "Phibes"

Reg.: 27 Feb 2002
Messaggi: 2048
Da: Catania (CT)
Inviato: 01-12-2003 10:43  
quote:
In data 2003-12-01 00:17, 13Abyss scrive:
In effetti c'è anche Demon di Catania...
Bah, dal post però non sembrerebbe nè lui nè gm...




Demon di Catania non può aver scritto quella cosa su matrix, semplicemente per il fatto che matrix mi sta sulle palle...e il matrixismo che ne è nato, mi sta sulle palle ancor di più...

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DemonSeth
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Reg.: 27 Feb 2002
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Da: Catania (CT)
Inviato: 01-12-2003 10:47  
quote:
In data 2003-12-01 10:36, rosy74 scrive:
so che hanno pagato fior fior di quattrini per riunire psicologi e filosofi di tutto il mondo e farne un convegno a Milano.. pazzesco..




più che pazzesco direi triste.
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rosy74

Reg.: 18 Ott 2003
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Da: roma (RM)
Inviato: 01-12-2003 10:50  
lo dicevo in quel tono infatti...
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stef73

Reg.: 07 Giu 2002
Messaggi: 635
Da: Cirie (TO)
Inviato: 01-12-2003 10:54  
Mi è piaciuta molto l'analisi anche se anch'io penso che Zion sia nel mondo reale. Ma non escludo la tua ipotesi, devo ripensarci (dovrei rivedermi Revolutions e chiarire qualche dubbio).
Spero che questo thread non finisca come tutti gli altri su Matrix che diventano una discussione tra quelli a cui è piaciuto e quelli che lo odiano.
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rosy74

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 736
Da: roma (RM)
Inviato: 01-12-2003 10:55  
CONVEGNO per MATRIX e la sua FILOSOFIA
12 Dicembre a Milano
"Dentro la Matrice.
L'ipotesi metafisica del mondo esterno e la sfida filosofica della realtà virtuale", svilupperà alcune tematiche filosofiche legate alla definizione del concetto di realtà ed alla nozione ontologica di "mondo esterno", e unirà gli interventi di sei relatori di primissimo rilievo (i proff. Paolo D'Alessandro, Carlo Formenti, Giulio Giorello, Diego Marconi, Carlo Alberto Redi, Carlo Sini).
L'idea originale del convegno consiste nel fatto che tali tematiche verranno sviluppate prendendo spunto dagli elementi di riflessione presenti all'interno del film "Matrix"

informazioni più dettagliate
http://www.dentrolamatrice.too.it


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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 01-12-2003 13:15  
sei uno dei pochi che come me crede nella fondamentale importanza della storia del cucchiaio nel primo film e la sua ripresa in reloaded, e che come me è rimasto convinto che zion fosse comunque un ulteriore applicazione di matrix.
Le mie riserve su revolutions come occasione sprecata rimangono tutte.
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"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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