gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 23-09-2005 10:54 |
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Ho visto questo film, e mi sento di consigliarlo un pò a tutti. Il ocmmento che c'è qui sotto è il succo della recensione che andrà online su Filmup.
Com’è giusto che sia, gli odierni film argentini non fanno che riflettere il contesto nel quale vivono. Una situazione, quella argentina, che seppur da poco sembra stia migliorando, paga e pagherà ancora per molto la profonda crisi economica che l’ ha attraversata. Leonardo Di Cesare, regista e sceneggiatore di “Buena vida” sceglie i toni della commedia per questa storia tanto grottesca quanto amaramente realistica. Hernan è colui che è rimasto, che non è fuggito dalla sua patria. Spera nel futuro, ma è spaesato in questo “nuovo” mondo che è l’Argentina “post-bancarotta”. E così chi è disperato si approfitta di lui, badando unicamente alla propria sopravvivenza. L’eco della chiusura delle fabbriche è vicino (si veda il documentario “The take” a tal proposito), così come è chiaro il senso di frustrazione di chi si era abituato a ben altri standard di vita. C’è sempre la voglia di riscattarsi, ma la luce in fondo al tunnel appare lontanissima. La miseria affoga qualsiasi cosa buona: l’amore, la lealtà e la cortesia.
Ignacio Toselli incarna perfettamente la maschera di questo giovane perdente, riuscendo in più occasioni a creare un tale senso di insofferenza verso ciò che lo circonda (sia questo l’ambiente domestico che il mondo di fuori) che ogni suo insuccesso è un pestone anche per lo spettatore.
Peccato che la distribuzione di “Buena Vida” non sia delle migliori. Si percepisce molto più dell’Argentina di oggi (che speriamo non sia mai l’Italia di domani…) da questo film che dai tanti servizi dei telegiornali dedicati nel recente passato alla crisi del Paese sudamericano.
Alla televisione purtroppo se ne continua a parlare solo quando di mezzo ci sono obbligazioni (bond) mai rimborsate…
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