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il destino di un guerriero |
kubrickfan
Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 24-06-2007 23:19 |
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Trama: XVII secolo, Diego Alatriste è uno spadaccino valoroso e senza timore della morte perchè privo di veri legami affettivi. Ma un giorno un suo soldato muore e si raccomanda a lui perchè il figlio studi e non vada in guerra. Per adempiere alla promessa torna a Madrid, ma lì trova una realtà corrotta e piena di decisioni ingiuste volute dalla crudele inquisizione. Per non aver poi eseguito un comando a dovere ora Diego rischia di essere pesantemente perseguito...
Commento Progetto costosissimo (si dice il film più costoso mai girato in Spagna) e ambizioso questo film di cappa e spada che il regista Diaz Yanes (Nessuna notizia da Dio con Penelope Cruz) trae da 5 racconti di Arturo Pérez-Reverte (comprimendoli) girandolo con il paraocchi e senza il minimo timbro autoriale, assoluta e fedele trasposizione figurativa senza anima alcuna.
Costruito attorno all'Aragorn del Signore degli anelli, Viggo Mortensen, che domina ogni scena in lungo e in largo, definire pedissequo questo lavoro è dir poco. Con il manuale dei film spadaccini d'onore in mano (del tempo che fu tra l'altro), che però potevano avvalersi di ben altro incanto da parte del pubblico del bianco e nero, il regista prende i suoi personaggi, li cala in una realtà cinematografica di pessimo livello (musiche sparate a casaccio molte volte non attinenti al visuale, voci fuori campo inserite con poca efficacia, recitazioni dilettantistiche a dir poco con facce truci del tutto non credibili, dialoghi noiosissimi) e li muove come dei burattini in nome dell'onore e della conquista della donzella, senza dargli spessore, senso della lotta e valore, in nome di cose che non sa gestire e realizzare in ambito cinematografico. Abbiamo quindi variopinti spadaccini che si comportano anche da pirati, figli che si innamorano di ricche ereditiere e un palermitano con il senso dell'inganno (partecipazione di Enrico Loverso senza nessun segno particolare) che muove le fila dietro le quinte. Passando per dei nudi soft e delle scelte di regia che si riconducono sempre al passato (l'ovale che si chiude e che si apre, le scritte sovraimpresse) procediamo stancamente per la durata eccessiva credendo di vedere un teleromanzo di prima serata il tutto finito da una catarsi degli stracci povera di fascino e dall'espressività zero.
Il tentativo di misurare l'onore del povero con la bieca esistenza del ricco (come detto anche all'innamorata che non può avere perchè non ha soldi, con risposta degna da libro Cuore) cade nel vacuo per la suddetta pochezza della rappresentazione. Tra l'altro anche la rappresentazione scenografica non eccelle, con una trincea per film da prima guerra mondiale trasformata per l'occasione all'uso, scelta di incongruenza davvero di sbalorditiva grossolanità.
Nello sfacelo di questo noioso film spadaccino si salvano solo i buoni costumi e in parte la fotografia, e leggendo i titoli di coda non riusciamo ancora a capire come Mortensen abbia potuto decidere di partecipare, ma almeno sappiamo che possiamo uscire dalla sala rimpiangendo soldi e tempo persi inutilmente.
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 25-06-2007 08:12 |
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Petrus
Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 25-06-2007 08:43 |
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kubrickfan
Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 25-06-2007 23:49 |
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concordiamo gats, film indifendibile.
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