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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > L'ombra del Vampiro (di E.E.Merhige)   
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Autore L'ombra del Vampiro (di E.E.Merhige)
ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 12-12-2003 19:06  
Per il mio benedetto vizio di scegliere un film, in relazione all'attore che vi recita, non tenendo molto conto del regista e del contenuto, l'altra sera ho comprato questa videocassetta, da aggiungere alla mia folta filmografia di John Malkovich. Ho visto tantissimo di lui,l'ultimo in successione è stato The ogre(bellissimo, almeno per me).Ora, a parte l'interpretazione di Malkovich, nella parte del regista esaltato e quella di Willem Dafoe,che fa il vampiro, superbe tutte e due,il film non mi ha troppo convinto.L'ho sentito frettoloso e orbo di qualche scena,88 minuti di pellicola non sono pochi? E' vero che è il remake di un vecchio film?
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E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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Stardust

Reg.: 13 Nov 2003
Messaggi: 139
Da: Parma (PR)
Inviato: 13-12-2003 10:46  
No, non è il remake del vecchio film, si rifà a Nosferatu di Murnau nel senso che Malkovich interpreta Murnau e Dafoe interpreta l'attore che faceva la parte di Nosferatu nel 1922, quindi L'ombra del vampiro "racconta" la realizzazione di quel film, che pare abbia del leggendario.
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Il mio grado nell'esercito? Ostaggio, in caso di guerra (W.Allen)

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ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 14-12-2003 01:19  
anche a me è sembrato un po' mozzato in effetti,ma l'ambientazione rarefatta era carina
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...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

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leonessa

Reg.: 09 Ago 2002
Messaggi: 5315
Da: Abbiategrasso (MI)
Inviato: 14-12-2003 09:34  
Gli attori però sono superlativi!

1bix8
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I'm impossible to forget but hard to remember

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 14-12-2003 14:03  
Yes, in fondo il film è da ritenersi una chicca!Meno male che qualcuno l'ha visto, cominciavo a disperare.
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E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 14-12-2003 14:38  
L'ho visto un pò di tempo fa...
Più che mozzato mi è parso un'occasione sprecata: l'idea era molto buono, ma il risultato è assai confusionario, anche se il finale sperimentale e disarmante, con quello "schianto" di pellicola è stata veramente una sorpresa.
_________________
Rubare in Sardegna è il Male.

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Lunatika

Reg.: 14 Gen 2003
Messaggi: 3310
Da: roma (RM)
Inviato: 14-12-2003 14:48  
quote:
In data 2003-12-14 14:03, ginestra scrive:
Yes, in fondo il film è da ritenersi una chicca!Meno male che qualcuno l'ha visto, cominciavo a disperare.





Se t è piaciuto questo, guardati Nosferatu ke apprezzerai sikuramente. Anke se ha poko senso vederlo dopo L'ombra del Vampiro...
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.:Dalla terra germoglia una lucciola:.

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 14-12-2003 15:24  
Che avatar stupendo che hai, Lunatika...
"Bombing for peace is like fucking for virginity"...
Veramente da sottolineare (scusate il fuori tema ).
_________________
Rubare in Sardegna è il Male.

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Lunatika

Reg.: 14 Gen 2003
Messaggi: 3310
Da: roma (RM)
Inviato: 14-12-2003 16:27  
Bravo x averlo evidenziato
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.:Dalla terra germoglia una lucciola:.

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mutaforme

Reg.: 25 Lug 2002
Messaggi: 4608
Da: Monte Giberto (AP)
Inviato: 15-12-2003 01:58  
L'ombra del vampiro è una cagata pazzesca...Nosferatu invece è bello!
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One more thing...

Jokerman dance to the nightingale tune,
Bird fly high by the light of the moon,
Oh, oh, oh, Jokerman.

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Hias84

Reg.: 15 Mar 2007
Messaggi: 1262
Da: Serravalle Pistoiese (PT)
Inviato: 23-08-2007 13:17  
***CONTIENE SPOILER***
La storia narrata in questo film di Merhige è nota: Friedrich Wilhelm Murnau, nel 1921, si accinge a girare, tra i mugugni della produzione e della sua attrice principale, il film che ne renderà imperitura la fama negli anni a venire, Nosferatu- Eine Symphonie Des Grauens. Dopo le prime riprese effettuate nei teatri di posa, la troupe si sposta in Cecoslovacchia, per gl esterni e le riprese col conte Orlok, il vampiro della storia. C'è da tener di conto del fatto che, nell'opera di Murnau, tutti i personaggi hanno nomi diversi rispetto a quelli che la tradizione (ed in particolare il libro di Stoker) ci ha consegnato: questo per banali motivi di "diritto d'autore", dato che i discendenti di Stoker rifiutarono a Murnau il consenso ad usare la proprietà intellettuale dell'avo. Per tornare alla vicenda, la troupe alloggia in una locanda, ed inizia le sue riprese: ben presto, verranno a conoscenza con l'attore scelto da Murnau per il ruolo di Orlok, un tale Max Schreck. L'impatto sarà devastante: improvvise malattie assaliranno membri del cast tecnico, ed una strana sensazione di mistero avvolgerà le riprese. In effetti, Schreck/Orlok nasconde un segreto: ben presto scopriamo come egli sia in realtà un vero vampiro, convinto da Murnau stesso a partecipare al progetto in cambio della vita eterna (quella che il cinema può donare, si suppone) e, più prosaicamente, del bianco collo dell'interprete femminile del film, Greta Schroeder. Le riprese proseguono, con il cast beatamente ignorante di questa agghiacciante verità sul conto di Schreck, fino alla catastrofe finale: Orlok si rivela per ciò che è, un vero vampiro (dopo aver continuato a far strage di membri della troupe) e pretende nell'ultima inquadratura, quella della sua morte, il rispetto del patto stipulato col geniale regista tedesco. Dopo aver ucciso Fritz Arno Wagner (responsabile della fotografia ed operatore di Murnau, sostituo di Gunther Krampf, precedentemente "assaggiato" da Schreck/Orlok) ed il produttore, scenografo e costumista Albin Grau, Orlok uccide anche Greta, prima di morire per l'improvviso manifestarsi della luce nella stanza buia. Tutto questo, sotto l'occhio vuoto e folle di un Murnau ormai invasato, completamente assorbito dalla sua creatura cinematografica, incapace di smettere di girare anche di fronte alla tragedia ormai compiuta ("tutto ciò che non è davanti alla cinepresa non esiste", dice al vampiro che cerca di attaccarlo), finalmente soddisfatto per la degna conclusione del film.

Ora, mi sono accinto a guardare questo film con molte buone aspettative, essendo anche un cultore dell’opera di Murnau e del cinema tedesco in particolare (ma forse in questo sbagliando e cercando qualcosa che non avrei mai potuto trovare in un film hollywoodiano). Soprattutto, l’idea del film nel film, o del film sul film, insomma, quel substrato di meta- cinema che permea la vicenda narrata da Merhige mi pareva potesse condurre a spunti e riflessioni interessanti. Purtroppo, però, le buone intenzioni naufragano quasi subito. Il film si avvale della buona interpretazione di Dafoe, nei panni del vampiro: ma proprio il suo personaggio, che avrebbe potuto consentire di “strutturare” la vicenda in un’altra maniera, è sfruttato malamente nella pellicola, rivelandone la reale identità quasi subito. E’ anche vero che “L’Ombra del Vampiro” non è un giallo né un horror, ma un uso più sapiente della suspence avrebbe forse aiutato nella resa complessiva. L’inizio del film è il momento migliore, e la prima apparizione di Dafoe/Schreck/Orlok è in grado di regalare davvero un brivido, e di affascinare. Poi però il tutto naufraga nella maniera e in una generale, quanto desolante, mancanza di capacità (mi duole dirlo, ma alla fine questo è quello che m’è parso di vedere). Il film cavalca la leggenda, che da sempre aleggia attorno all’opera di Murnau, che vorrebbe Schreck un vero vampiro, assoldato dal regista per girare il film, come già detto: peccato che proprio questa carta venga giocata troppo presto, restando scoperta per tutto il resto della narrazione, che quindi finisce per trascinarsi nella noia, nello scarso approfondimento (“Nosferatu” è un film che ha cambiato anche la storia “tecnica”, per così dire, del cinema: nel film si accenna a certe “trovate” legate al film, come il fatto di girare in esterni in una sorta di pre- neorealismo molto poco impressionistico, ma si insiste poco sulla loro spiegazione e su una loro collocazione storica; altrove si accenna alla tecnica del “ralenti”, ma anche lì si resta sull’accenno), nel clichè: particolarmente dolorosa, a questo proposito, la conclusione del film ed il giudizio sulla figura di Murnau. Il grande cineasta tedesco ne esce come un pazzoide dedito all’eroina e agi eccessi e del tutto preso, fino all’ossessione, della propria arte e del proprio lavoro. Un pazzoide, dicevo: ed infatti basta vedere la fine del film, già descritta sopra, per rendersi conto di questo. Oltretutto, la cosa peggiore è che, dopo essersi trascinato per un’ora- un’ora e un quarto, il film non ci risparmio nemmeno il senso di “deja- vù” del finale, nel quale “(ri)scopriamo” (sic”) che è il regista ad essere il vero vampiro della situazione, colui che sugge il sangue alla vita e ai suoi protagonisti, per oggettivarli e farli morire sulla pellicola; colui che proclama, per difendersi dall’attacco del vampiro, che “tutto ciò che non è davanti alla cinepresa non esiste”; colui che ricorda come tutto ciò che non è cinema non esiste, che il cinema è la sola realtà. Un pazzoide, un malato, un folle in preda a febbri incontrollabili: questo è il ritratto che ci viene dato di Murnau dal film, così come la sua troupe è spacciata per una banda di ubriaconi molesti pronti a sbronzarsi con qualunque cosa trovata nei paraggi e che assomigli anche solo vagamente ad un alcolico. Certo, c’è la volontà di rappresentare la decadenza di un periodo storico in bilico tra due guerre, una certa società dedita all’autodistruzione; certo, la ricostruzione è accurata, i costumi e le scenografie ottime; certo, è interessante poter vedere (e non solo immaginare) come magari il regista tedesco dovesse costruire le sue inquadrature durante le riprese; ma il substrato ideologico che si vuole ad ogni modo legare al film (in modo anche molto scoperto, il continuo “parlare” di Malkovich/Murnau lo dimostra) finisce per fare deragliare la storia, spingendola, come già ricordato, verso il binario morto del clichè, dell’intellettualistico fine a sé stesso. Un’occasione sprecata, a mio avviso, ma sono curioso di sapere cosa ne pensiate voi.

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Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta... (F.W.Nietzsche)

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 23-08-2007 13:37  
Lo vidi diversi anni fa e anch'io avevo grosse aspettative andate deluse nonostante la bravura di Dafoe.

Per dare un giudizio più articolato dovrei rivederlo (ma non so se mi va)...posso solo dire che mi pare volesse essere troppe cose fallendo in tutte: non fa abbastanza paura per essere un horror, non fa abbastanza ridere per essere una commedia nera e l'ardita riflessione sul cinema e sul regista come "vero vampiro" mi è parsa discutibile oltre che superficiale.
Insomma, una grande occasione mancata come ha detto Hias.

Ripeto: in realtà avrei bisogno di una seconda visione per motivare meglio.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 23-08-2007 alle 13:38 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 23-08-2007 17:04  
Orrendo, inutile, una ghiotta occasione, giustamente - come dice Hias84, di cui condivido l'ottima analisi - sprecata!



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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 23-08-2007 alle 17:06 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 23-08-2007 17:07  
quote:
In data 2007-08-23 13:17, Hias84 scrive:
finisce per fare deragliare la storia, spingendola, come già ricordato, verso il binario morto del clichè, dell’intellettualistico fine a sé stesso.




Questo, in buona sostanza, il difetto primo e rovinoso del film.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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pkdick

Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
Inviato: 23-08-2007 17:16  
nonostante l'abbia visto e pure al cinema, non mi ricordo manco per scherzo mezza inquadratura.
singolare.
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Quattro galìne dodicimila

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