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Autore Beowulf - Zemeckis
Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 17-11-2007 11:12  
Dopo Polar Express, la sperimentazione di Robert Zemeckis passa per il primo grande (e incompiuto) poema in lingua anglosassone, quel Beowulf che viene datato intorno all'VIII secolo, e che con i suoi oltre 3000 versi è il più lungo poema arcaico anglosassone che ci sia mai giunto.
Un'opera complessa, pervenutaci in forma frammentaria, che è stata da sempre fonte di buona parte della letteratura fantasy, e che si presta ad una notevole molteplicità di piani di lettura e di possibilità intepretative. Impossibili da poter essere risolte in due ore scarse di film. L'intelligenza di Zemeckis è quella di voler sottrarsi da una prova di attinenza con il testo, dalla quale sarebbe inevitabilmente uscito con le ossa rotte, e di porre il magico e affascinante mondo dell'eroe scandinavo come ulteriore frontiera per esplorare le potenzialità del performance capture, la particolarissima tecnica espressiva di cui il regista si serve dal suo film precedente.
Si, perchè pur avendo recitato nella pellicola attori del calibro di Anthony Hopkins, John Malkovich e Angelina Jolie, tutto il girato di La leggenda di Beowulf viene rielaborato e rimodellato al computer, conservando una perfetta somiglianza anatomica e di lineamenti con gli attori in carne ed ossa. Ai quali, poi, viene aggiunto lo sfondo degli splendidi panorami scandinavi, e l'ambientazione di una terra magica e ancestrale, piena di re guerrieri, mostri e draghi. La storia di Beowulf, del terribile mostro Grendel, e della sua malvagia madre, rivive così nell'immaginifica costruzione di Zemeckis.
L'impatto estetico lascia fin da subito qualche perplessità. Se il passaggio al computer permette di lavorare sulle ambientazioni e sulle scenografie quasi senza limitazioni, d'altra parte lascia un'impronta di meccanicità ai movimenti e di inespressività facciale ai personaggi che, soprattutto perchè interpretati da volti noti, non possono lasciare indifferenti.
I difetti nella scelta di tale realizzazione tecnica, che già aveva mostrato una certa difficoltà in Polar Express, riemergono prepotentemente anche in Beowulf, allontanando il pubblico da un coinvolgimento empatico con l'epicità della storia, veicolata da volti inespressivi e fisicità innaturali e poco fluide.
D'altra parte le scelte di regia (seppur 'artificiale') lasciano spesso a bocca aperta, con dei piani e dei movimenti di macchina audaci e suggestivi, possibili solo grazie all'uso del digitale, ma non per questo meno realistici ed efficaci. Ma una buona gestione della regia e un'ottima scelta delle musiche non bastano a risollevare le sorti di una pellicola che, oltre i limiti tecnici ai quali va incontro, si dispiega lentamente, priva di pathos, non lasciando la possibilità al pubblico di affezionarsi a nessuno dei suoi personaggi.
Ci si augura che Zemeckis continui su questa strada, che potrebbe aprire porte interessanti e lanciare soluzioni tecniche e possibilità narrative immense. Ma, allo stato attuale delle cose, solo una solidissima ed efficacissima sceneggiatura può sopperire alla freddezza di fondo che caratterizza ancora il motion capture. E questo, purtroppo, non è il caso di Beowulf.


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"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 17-11-2007 19:29  
Non ho capito perchè non fare recitare gli attori con i loro veri lineamenti e senza quelle orrende "maschere di cera" che fanno tanto video game. Il mostro Grendal è talmente brutto e deforme che sarebbe stato di sicuro più consono ad un film horror piuttosto che ad un lavoro che si rifà ad un poema epico.Troppo computer, troppa elettronica, Angelina Jolie sembra una Swinx (una di quelle bambolette del cazzo che piacciono tanto alla mia nipotina,insomma...)
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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 18-11-2007 01:05  
in alcune sale si può vedere sia in 3d che in digitale 2k

Trama: In un antico regno Danese, Il re Hrothgar è minacciato dalle apparizioni nella sala dei banchetti del demone Grendel, che ogni volta che si festeggia qualche vittoria o si organizzano orgie appare seminando morte e distruzione tra i suoi soldati e il suo popolo. Disperato, viene chiamato ad aiutarlo per sbarazzarsi del demone un coraggioso guerriero di nome Beowulf, possente e di cui si raccontano mirabolanti imprese. Ma a quanto pare Beowulf è bravo con la spada ma nel contempo tanto bravo con la lingua a raccontare fandonie, ed è il momento di sapere quanto sia coraggioso sul serio dato che il demone sta per tornare ora che la sala delle lussurie è stata riaperta ...

Commento: Da un poema epico anonimo di circa la metà dell'VIII secolo. Robert Zemeckis (pupillo di Spielberg e indimenticabile regista della saga di Ritorno al futuro) è da due anni circa che sta pensando a questo ambizioso progetto, cioè di portare sullo schermo il poema epico anglosassone più lungo mai scritto. E si cimenta nell'impresa in maniera atipica, cioè utilizzando la tecnica del motion capture (usata anche nel film Polar Express) che permette di translare in computer grafica movenze e aspetto degli attori.
Utilizzando delle star di prima grandezza come Anthony Hopkins (che nonostante l'età non verdissima è quanto mai produttivo, è in queste settimane nelle nostre sale cinematografiche con tre film), Angelina Jolie (che però appare pochissimo, splendidamente dorata a nascondere le sue grazie, anche lei questa settimana al cinema anche con Un cuore grande) e John Malkovich (che fa Unferth), Zemeckis da una marcia autoriale in più a livello di recitazione filo shakespiriana a questo dramma epico, per poi trasformare i suio attori in pupazzosi figuranti animati immersi in mondi fantastici. Il film visivamente è uno splendore (se trovate la sala che lo proietta in digitale ovviamente preferite questo tipo di formato di visione a quella con pellicola classica), con paesaggi stupendi, mostri giganteschi che si muovono perfettamente, scene di battaglia apocalittiche dell'uomo contro gli abomini della magia e della natura, solo qualche volta dei movimenti in corsa dei cavalli e qualche personaggio nella scene di massa appare un po'scattoso.
A livello di storia, e qua sono le note dolenti, purtroppo siamo di fronte a un prodotto che conserva la linearità del poema epico, con l'eroe che affronta i mostri impavido, flette i muscoli, raccoglie consensi ma macchiandosi di un grave peccato di superbia per colpa anche di un non celato delirio di onnipotenza poi dopo deve fare i conti con le sue colpe. Le variazioni nella trama sono davvero minimali e tutte abbastanza scontate, le destinazioni del manufatto d'oro (autentico protagonista della storia) prive di sorpresa, il comportamento di alcuni personaggi del tutto stereotipato (il consigliere, il guerriero spalla fidato e via dicendo), intendendo ovviamente come lettura stereotipo una trasposizione cinematografica arrivata dopo altre opere che non riguarda la sua origine letteraria che essendo tanto antica è iniziatrice e non plagiatrice.
Ma lo spettacolo nell'ottica del godimento per divertimento è davvero grandioso: le grossolane fandonie raccontate da Beowulf sono rappresentate con un lavoro sopraffino e ridondante (come la voce di Pannofino, il doppiatore di Kurt Russell, che urla come non mai nella sua splendida carriera di prestavoce), la lotta finale è un caleidoscopio di inquadrature mozzafiato che la camera sembra non poter seguire tanto sono frenetiche, le apparizioni a corpo dorato della malvagia madre demone d'acqua (la Jolie) a dir poco suggestive, soddisfacendo appieno un pubblico che è venuto in sala per godersi le imprese muscolari e grandiose di un eroe indipendentemente dalle sue poche variazioni di evento, (con adattamento di scenggiatura da parte di Neil Gaiman e Roger Avary, uno famoso scrittore di comics e l'altro collaboratore alla sceneggiatura di Pulp Fiction e regista di Killing Zoe). In definitva un film che esalta le doti del guerriero/uomo oltre ogni limite come da tradizione scandinava, che vive per tutta la sua durata senza stancare o intorpidire, da guardare molto per la tecnica, sopratutto in un ottica da amanti di videogioco (molte scene sembrano tratte dal games God Of War con protagonista uno spartano di nome Kratos spaccamontagne come Beowulf, e un arma con il nome dell'eroe è presente in Devil May Cry), appesantito da alcune scene pensate per il 3d (vi sono anche alcune copie con questo standard) con oggetti che vengono contro allo spettatore (per valorizzare la tecnica multidimensionale) apparentemente per chi guarda una copia senza occhialetti senza senso. Un buon film privo di vero fascino, dove la leggenda poco approfondita nei risvolti umani, si perde per lasciar posto alla meraviglia del facino della lotta.
Una curiosità: il Grendel è interpretato da Crispin Glover, il George McFly di "Ritorno al futuro", il padre di Marty, mentre l'eroe a tutto tondo è nella vita l'attempato cinquantenne Ray Winstone (The Departed).
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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 18-11-2007 01:21  
Un po' moscio in definitiva, ma c'è a chi piacerà.
Grandissimo Crispin Glover.
La performance capture comunque è probabilmente la worst cinematic technique ever...

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Goose76

Reg.: 16 Ago 2003
Messaggi: 224
Da: treviglio (BG)
Inviato: 19-11-2007 11:18  
Ho avuto la fortuna di vederlo in 3D.
Mai visto nulla di simile al cinema.
Il film più innovativo dai tempi di Matrix.Gli effetti del 3d sono davvero sorprendenti e la qualità maggiore del film è stata quella di usarli come mezzo per stupire e non come fine del film.
La magia del cinema risiede nell'arte del regista non in quella dei pixel.
Zemeckis l'ha dimostrato con il film (non anime, non cartone animato) più digitale che mi sia capitato di vedere.


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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 19-11-2007 13:44  
non l'ho visto,ma mi prae di capire non sia un granchè e finisca per scontentare grandi e piccini,un po' come polar express.non capisco perchè zemeckis butti via tanto dietro a questo progetto,sono ormai 7 anni che non si dedica ad altro ed è un peccato.non che sia chissàchi,però fa lavori interessanti.speriamo che la smetta
ciao!

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TheRiolf

Reg.: 29 Mar 2004
Messaggi: 52
Da: Albenga (SV)
Inviato: 19-11-2007 17:32  
A me il film e' piaciuto. Mi ha divertito e la storia, seppur molto semplicistica, mi ha convinto.

Pero' capisco le perplessita' di molti di voi, anche perche'anche io ho notato alcune carenze nella realizzazione tecnica.

Per esempio il movimento dei cavalli e' bruttissimo e i movimenti dei personaggi troppo macchinosi.

Un grosso peccato perche' senza queste piccole pecche' si parlerebbe (o almeno io parlerei) di un grandissimo film.
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La rassegna stampa

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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 19-11-2007 23:19  
voi che ne capite mi dovete spiegare xche ormai 1 film su 2 e' fatto col cgi anche con attori veri.per me questa e' la morte del cinema come arte visiva,altro che.ah,naturalmente non ho visto e nn vedro mai queste porcate.il digitale dv essere un aiuto,non la sostanza della messa in scena.

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Goose76

Reg.: 16 Ago 2003
Messaggi: 224
Da: treviglio (BG)
Inviato: 20-11-2007 12:49  
quote:
In data 2007-11-19 23:19, Fakuser scrive:
voi che ne capite mi dovete spiegare xche ormai 1 film su 2 e' fatto col cgi anche con attori veri.per me questa e' la morte del cinema come arte visiva,altro che.ah,naturalmente non ho visto e nn vedro mai queste porcate.il digitale dv essere un aiuto,non la sostanza della messa in scena.



3 affermazioni poco credibili

il 50 % dei film in digitale ?
ti ricordo che oltre al fantasy/fantascienza esistono anche i film drammatici,le commedie i documentari ..

morte del cinema come arte visiva ?
gli effetti speciali e il digitale sono la base di film amatissimi come star wars ; il signore degli anelli ; Titanic non sono esempi di buon cinema ?

non hai visto il film
il tuo giudizio si basa solo su preconcetti.


Il cinema come arte abbraccia molteplici aspetti. Tra qst anche l'aspetto del digitale.

Non rispondore dicendo che il mezzo è una cosa il fine un'altra ... perchè in qst film (che ho visto) la tecnica digitale è (IMHO)strumento, innovazione visiva, arte.










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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 20-11-2007 12:57  
considerando che il cinema nasce come "illusione", non vedo perchè il digitale (termine generico che di per se non vuol dire nulla) debba rappresentarne la morte?

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Lollina
ex "lolly19"


Reg.: 11 Gen 2002
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Da: albenga (SV)
Inviato: 20-11-2007 13:01  
quote:
In data 2007-11-20 12:57, oronzocana scrive:
considerando che il cinema nasce come "illusione", non vedo perchè il digitale (termine generico che di per se non vuol dire nulla) debba rappresentarne la morte?




Allora anche tutti i film d'animazione (in digitale o non) dovrebbero essere banditi dal cinema... eppure i cartoni della Disney sono dei veri e propri capolavori.
Il digitale rappresenta un altro modo per esprimere emozioni e concetti.
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Perchè sentiamo la necessita' di chiaccherare di puttanate, per sentirci a nostro agio?E' solo allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale,quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace.

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LauraX

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Inviato: 20-11-2007 17:07  
E io che pensavo fosse una cavolata natalizia.. trovo delle buone recensioni!
Bene!
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"Resisto a tutto tranne che alle tentazioni" Oscar Wilde

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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 20-11-2007 18:31  
va be dai allora remakiamo vertigo con due robot,visto che tutto e' permesso..ma non sapete proprio leggere cazzo!

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 20-11-2007 20:11  
Sarà che ho una tale passione e reverenza verso i poemi epici che faccio fatica a sopportare certe profanazioni. Mi rendo conto che è impossibile il non utilizzo degli effetti digitali (pensiamo solo alle scene di uccisione dei mostri marini), ma almeno i volti degli attori.....sembrava di assistere ad una versione per bambini "grandicelli" di Schrek
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Goose76

Reg.: 16 Ago 2003
Messaggi: 224
Da: treviglio (BG)
Inviato: 21-11-2007 11:13  
quote:
In data 2007-11-20 18:31, Fakuser scrive:
va be dai allora remakiamo vertigo con due robot,visto che tutto e' permesso..ma non sapete proprio leggere cazzo!



nel post precedente hai scritto:

"per me questa e' la morte del cinema come arte visiva,altro che"

"naturalmente non ho visto e nn vedro mai queste porcate"

"il digitale dv essere un aiuto,non la sostanza"

ora affermi che chi ti critica "non sa leggere cazzo"

non ti sembra di peccare di presunzione ?

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