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Autore La bussola d'oro
Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 14-12-2007 08:58  
Come ogni natale che si rispetti, è in arrivo anche quest'anno la favola delle feste, genere del tutto particolare, che ha negli anni acquisito una sua peculiarità, arrivando, nell'ultimo periodo, a sconfinare nel riadattamento del fantasy d'autore. Dopo Le cronache di Narnia, solo per citarne uno, quest'anno è toccato a La bussola d'oro, primo libro di una trilogia di Philip Pullman, essere trasposto sul grande schermo per la gioia (?) di grandi e piccini.
L'architettura interna alla favola si richiama per grandi linee alla base su cui si fonda la celeberrima saga di Harry Potter: un'adolescente (questa volta si tratta di una bambina, la brava Dakota Blue Richards) scopre che le leggende del mondo in cui vive la destinano a svincolarsi dalla propria semplice realtà per andare incontro ad inaspettati incontri e straordinarie avventure. Un mondo appena verosimile, quello raccontato da Pullman e ripreso abbastanza fedelmente dal regista Chris Weitz nel quale, a dispetto di una conformazione morfologico - geografica che rispecchia quella reale, scopriamo che ogni ess ere umano possiede una sorta di animale custode, chiamato daimon, si viaggia in strambi palloni aerostatici, ed è popolato da orsi polari e streghe volanti. A condire una confezione di tutto rispetto, la presenza di star del calibro di Nicole Kidman e Daniel Craig, entrambi già visti nel recente Invasion, ulteriormente impreziosita dall'apparizione della sempre più lanciata Eva Green, e dall'etichetta New Line Cinema (quella, per intenderci, della trilogia jacksoniana del Signore degli Anelli). Si fa dunque presto ad identificare nell'economia del film, sostenuto da una massiccia operazione di marketing, tutte le caratteristiche del grande blockbuster da alta stagione.
Lontani, nella versione cinematografica, gli echi della violenta polemica che ha investito l'anticattolicità del romanzo ("La genesi vista dal punto di vista di Satana", l'ha definito Edoardo Rialti, ricercatore di letteratura medievale all'università di Firenze), quel che non permette alla pellicola di scivolare via indenne da critiche è l'estrema discontinuità di narrazione con la quale la sceneggiatura ha trasposto l'estrema ricchezza di dettagli del libro; un utilizzo confuso e irregolare delle ellissi e delle ripetizione, e una descrizione dei caratteri dei personaggi appena abbozzata, rendono così il fluire della storia estremamente faticoso.
Si perde il gusto e la magia di una favola destinata al pubblico più eterogeneo, e a poco serve un utilizzo cromatico della colonna sonora per recuperare un'attenzione che man mano viene meno, nonostante l'innegabile suggestività di alcune sequenze. E il finale, stroncato da un banale e privo di pathos "continua...", contribuisce ancor di più a rilanciare un'idea di generale irresoluzione delle idee di partenza.


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"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 14-12-2007 09:57  
sparo un'altra rece (mia), ma di altro taglio, scritta su cinemalus e qui . Son comunque d'accordo con Petrus sul giudizio generale.
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Fonte di polemiche già da quando se ne decise la realizzazione, “La bussola d’oro” ha avuto una vita produttiva a cui vale la pena accennare per capire quanto ne sia stato influenzato l’esito finale. Il libro da cui è tratto, l’omonimo e primo capitolo della trilogia “Queste oscure materie” di Philip Pullman, metteva al centro del mondo fantasy inventato, il Magisterium, una sorta di Chiesa cattolica più reazionaria che governa l’etica e il vivere sociale della comunità. Quello contro cui si ribellavano i protagonisti della vicenda era quindi un totalitarismo religioso e politico che soffocava progresso e creatività. Un parallelo, seppur molto lato, con la realtà che ha fin da subito attratto i neocon americani e “imposto” alla casa produttrice della New Line Cinema di dare un taglio più disimpegnato al tutto per evitare un flop al botteghino dopo il grande investimento (180 milioni di dollari). Disimpegno che purtroppo non è bastato: nei primi weekend di proiezioni statunitensi, gli incassi sono stati minimi ed è probabile che gli latri due episodi della saga non vengano mai girati. Ok, a noi quest’ultima informazione non interessa, non si valuta un film dall’incasso, ma era giusto per spiegare come certe scelte spesso non paghino.

Il film scritto e diretto dall’ora solo Chris Weitz (assieme al fratello Paul, ora impegnato in una commedia sui vampiri, ha realizzato belle commedie come American Pie, About a boy e In good company) non è così male come potrebbe pensare. Certo, dopo l’ironia di Stardust e l’innovazione tecnologica di Beowulf, il fantasy deve rinnovarsi per non replicare sempre sé stesso e annoiare, ma quella la storia della piccola Lyra e della sua bussola d’oro che indica sempre verità e risposte si segue con un certo interesse. I personaggi sono vari, la storia è abbastanza articolata e la trovata dei Daimon, gli animaletti che sempre accompagnano gli umani perché ne rappresentano l’anima, è visualmente affascinante. Peccato però che come già detto, poco o nulla venga approfondito sul Magisterium, e soprattutto che spesso i personaggi si muovano in maniera illogica. Probabilmente molto è stato tagliato in fase di montaggio, ma quel che rimane in troppe occasioni fa attivare nella mente dello spettatore la domanda: “perché?”. Perché i gyziani aspettano Lyra dentro un edificio abbandonato per salvarla e non la raccolgono mentre cammina per strada?Perchè l’orso nominato re, non viene con gli altri orsi a combattere?Perchè c’è un tizio che si veste e parla come un texano in un mondo in cui il Texas non esiste?Perchè sempre lui indica a Lyra l’equipaggiamento adatto per un viaggio sul polo, lasciando intendere di essere una specie di indovino o figura magica, ma poi non sà nulla di nulla?Non che siano domande fondamentali, molti (soprattutto i bambini) mai se le chiederanno, ma stonano un po’. Rimane comunque il fatto che la curiosità di sapere come proseguiranno le storie dei personaggi ci sarà per gli spettatori di questo primo capitolo. Magia della magia.


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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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SamTheLion

Reg.: 18 Set 2007
Messaggi: 899
Da: anarene (es)
Inviato: 14-12-2007 10:44  
ho sentito che in patria è stato un flop di entità considerevole, mi spiace per weitz che mi aveva davvero stupito con about a boy.

edit: ah ecco, gatsby aveva dato la stessa informazione, è che avevo saltato l'introduzione ed ero passato al secondo paragrafo

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I miss you more than Michael Bay missed the mark when he made Pearl Harbor
I need you like Ben Affleck needs acting school, he was terrible in that film
And now, now you've gone away and all I'm trying to say is Pearl Harbor sucked and I miss you

[ Questo messaggio è stato modificato da: SamTheLion il 14-12-2007 alle 10:52 ]

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 14-12-2007 13:44  
ovviamente non vedrò mai sto film,volevo solo dire che non è proprio tremendissimo il flop,perchè è uscito da un solo week end,dove ha messo da parte 25 milioni.le critiche non son state troppo negative,e col natale alle porte potrà fare un discreto incasso(non certo 100 milioni).resta il fatto che il genere forse sta stancando,come si è visto con eragon e beowulf.ma in america è tutto il cinema che smettendo di incassare a fronte di spese mostruose.e falliscono sia le grosse produzioni(tipo un'impresa da dio) che i piccoli film come leoni per agnelli o l'assassinio di jesse james.la gorssa sorpresa viene dai coen,che stanno trovando tantissimo,insperato pubblico.a sto punto si punta tutto sulla fine del mondo di will smith.se fallisse pure lui sarebbe un bel guaio
ciao!

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Estenava

Reg.: 04 Nov 2004
Messaggi: 3185
Da: Pisa (PI)
Inviato: 14-12-2007 20:09  
quote:
In data 2007-12-14 13:44, badlands scrive:
ma in america è tutto il cinema che smettendo di incassare a fronte di spese mostruose.e falliscono sia le grosse produzioni(tipo un'impresa da dio) che i piccoli film come leoni per agnelli o l'assassinio di jesse james.la gorssa sorpresa viene dai coen,che stanno trovando tantissimo,insperato pubblico.a sto punto si punta tutto sulla fine del mondo di will smith.se fallisse pure lui sarebbe un bel guaio
ciao!



Mah, ho l'impressione d'altronde che la qualità dell'offerta si stia alquanto appiattendo: non su un livello basso, piuttosto su un livello di "medietà" (mediocrità mi parrebbe troppo negativo). Sia i noti autori che i giovani emergenti, sia le grandi che le piccole produzioni sfornano sempre più film che sanno non deludere (tranne ovviamente alcuni casi), ma che assai raramente sanno sorprendere in positivo, realizzando qualcosa che si stagli dal resto.
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"La morte fa male alla salute"

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 14-12-2007 20:27  
si,concordo.difatti l'altra alterntiva del natale americano è il segutio del mistero dei templari,altra roba media che va sul sicuro sapendo che bene o male la gente lo vedrà.va pure detto che ci sono film che vanno contro,come la valle di elah,leoni per agnelli,rendition,redacted,tutti contro bush e la sua guerra,ma che nessuno ha visto.lo stesso per jesse james,che pare essere un buon western crepuscolare ma non ha trovato un pubblico,più o meno come il treno per yuma,o into the wild di penn,o darjeeling limited di anderson.opere non certo banali queste due,ma che la gente di fatto ha rifiutato,dimostrando che un po' di colpa è pure la nostra.chissà come andrà il western primi novecento di p.t. anderson there will be blood.il tema e la durata sono a rischio flop,almeno economico.vedremo
ciao!

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Marcos

Reg.: 10 Lug 2003
Messaggi: 3463
Da: Tarquinia (VT)
Inviato: 15-12-2007 12:12  
Lo vado a vedere domani, anche se...sono stanco di fantasy che vengono pensati per tre film, anziché uno!

Marcos
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Salve, sono Marcos.

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 16-12-2007 19:57  
dopo il secondo weekend di programmazione,si può dire che rimarrà l'unico film della trilogia.è assolutamente crollato e lo han smontato da quasi tutti i cinema in america,dove invece il film di will smith,evidentemente la più grossa star di hollywood al momento,in 3 giorni ha incassatto 76 milioni e ottime recensioni.e il prossimo natale,farà il bis con muccino.
ciao!

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 16-12-2007 23:50  
Trama: Nel mondo parallelo di Lyra ogni essere vivente è accompagnato da una trasfigurazione animale (detta Daimon) instabile in continua trasformazione nelle fasi più giovani della vita, e il legame empatico che si crea tra le due entità è totale, fino ad arrivare alla morte di una a seguito del decesso dell'altra. L'ambigua e bellissima signora Colter sembrerebbe avere scoperto un terribile segreto che riguarda questo legame e coinvolge la giovane Lyra e il suo Daimon Pan in una pericolosa avventura tra le terre ghiacciate dominate dal popolo degli orsi ...

Commento: Avvertenza importante: è il primo capitolo di una trilogia tratta dai romanzi "Queste Oscure Materie" di Philip Pullman, per cui la storia alla fine del film rimane completamente sospesa.
La New Line Cinema cerca di rinverdire i fasti della trilogia del Signore degli anelli con questa ambiziosa trasposizione cinematografica fantasy contaminata, che ha nel cast diverse star di prima grandezza come l'algida e bellissima Nicole Kidman (che interpreta l'ambigua cattiva del film) e il novello 007 Daniel Craig (che invece fa la parte del buono), di Eva Green (bond girl di Craig e qui bella strega volante con arco) per concludere con la partecipazione del cow boy style a tutti i costi Sam Elliott (che praticamente riutilizza gli stessi abiti del recente Ghost Rider con Nicolas Cage). La vicenda raccontata in questa prima parte della trilogia tratta dai libri di Philip Pullman (i prossimi saranno La lama sottile e Il canocchiale d'ambra) narra della strana società di uno dei tanti ipotizzabili mondi paralleli dominata da una casta di persone detta "Il magistero" (sorta di oligarchia dal controllo totale sulla società), dove ci sono dei territori ai margini dominati da varie multiformi etnie anche non umaniformi come quella degli orsi, che vivono in stato di semilatitanza in lande disperse, rispetto al grande potere centrale che domina una società tecnologicamente avanzatissima. L'ipotesi del film è che il controllo per poter essere totale deve agire sin dagli albori sulle due configurazioni del giovane cittadino (sia quella reale che quella dello spirito anima guida, che ognuno ha, configurata in un animale detto Daimon, dove l'empatia è talmente totale da far morire uno in conseguenza della scomparsa dell'altro), impedendo ogni moto di ribellione rispetto a chi comanda. Chiunque si opponga deve giocoforza confrontarsi con la forza fisica della repressione. La vicenda si svolge partendo da una bambina di undici anni che vive teoricamente in piena tranquillità (interpretata dalla giovane Dakota Blue Richards), costretta a una fuga precipitosa dopo aver ricevuto una sorta di dorata macchina rivela verità (La bussola del titolo).
La trama è davvero complessa ed eterogenea (d'altronde il mistero avrà tempo altri due film per dipanarsi), perchè si passa da ambientazioni popolose ed industrializzate (affascinanti le macchine volanti stile aeromobile Zeppelin e le visioni dall'alto degli abitati) a quelle di una sorta di pianura gelata, ma anche i protagonisti dopo essere stati i politici e gli scienziati diventano invece gli zingari, i pirati, gli orsi, o cow-boy volanti.
Gli animali, sia i Daimon che gli altri, parlano, colloquiano con tutti e vengono ascoltati e capiti, in una sorta di correlazione di idea che li porta a trasfigurarsi come umani. Un mondo fantasy tanto composito anche di elementi non proprio completamente correlati tra di loro, potrebbe di fatto essere affascinante, una possibile voglia di dire una parola nuova e diversa, però di fatto alla fine troppe diversità accatastate fanno stridere il tutto facendolo sembrare un pasticcio mal lievitato piuttosto che una torta saporita partendo da elementi gastronomici agli antipodi.
La vicenda ha di fatto un suo fascino conformato dal visivo di base, gli effetti sono buoni (lontanissimi da quelli stupefacenti della trilogia di Jackson comunque), il movimento delle controparti animali e degi orsi è morbidissimo come le futuristiche macchine ben congegnate nel design, ma purtroppo la vicenda latita a decollare, troppo relegata alle fughe della bimba coraggiosa (alcune davvero troppo rocambolesche, in fondo non è proprio di base una avventuriera) e alle entrate affascinanti della Kidman (sempre stupenda ed emozionante in abiti fascianti bellissimi), mentre tutto l'insieme risulta stirato e forzato, con i personaggi secondari che entrano nella trama quasi a casaccio e senza una logica ben precisa.
Bisogna tener conto che probabilmente il regista Chris Weitz (About a Boy del 2002), trovandosi di fronte a un romanzo così complesso e che ha un primo capitolo dove praticamente quasi nulla viene svelato (contrariamente ad altre trilogie che comunque tutte le motivazioni base erano esplicate da subito mentre rimaneva in sospeso la modalità d'attuazione) ha preferito giocare parecchio nella trasposizione accellerando tempi ed azione, i personaggi sono pochissimo caratterizzati o analizzati, facendo risultare il prodotto godibile a livello di fruizione alle famiglie (la scena campale finale è un veloce concentrato di azione totale), ma con un fondo di emozionalità narrativa e di fascino quasi nullo, non possiamo certo dire di considerare l'orso ex-alcoolizzato carismatico oppure la Kidman una grande cattiva, come del resto la credibilità della Green in versione streghesca è quasi nulla per come ci viene proposta. Il tentativo di girare stereotipi del fantasy in un frullato con altro in definitiva fallisce, non miseramente ma comunque non ci porta certo ad attendere con particolare ansia il seguito della vicenda, come del resto il valore politico di fondo del film di cui si parlava prima si disperde dopo averlo abbozzato.
Bisogna dire che comunque bisognerebbe attendere tutto l'insieme (il secondo e il terzo film) per poter dare un vero giudizio reale, dato che una volta che tutta la trama è stata dipanata potremo dire se i tasselli che alla prima parte hanno un po' deluso poi invece hanno creato un buon quadro completo. Parlando solo di questo capitolo, in definitiva senza cercare valori diversi o vere soddisfazioni, il film può divertire in superficie per la sua colorata visualità ma purtroppo non si converte in nulla di concretamente convincente.


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non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
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follettina

Reg.: 21 Mar 2004
Messaggi: 18413
Da: pineto (TE)
Inviato: 17-12-2007 02:33  
scriverò qualcosa... cmq.... una delusione assurda...

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 17-12-2007 10:33  
quote:
In data 2007-12-17 02:33, follettina scrive:
scriverò qualcosa... cmq.... una delusione assurda...



confermo.
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Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Hias84

Reg.: 15 Mar 2007
Messaggi: 1262
Da: Serravalle Pistoiese (PT)
Inviato: 30-12-2007 12:37  
Impressioni a caldo: "affrettato". Insomma, troppa fretta di arrivare ad una conclusione (che poi non c'è... come odio i finali aperti in questo modo!), troppe ellissi, troppi nodi non (o malamente) sviluppati. Insomma, globalmente l'impressione che se ne riceve è quella di un film "in sospeso", un'opera mancante di molte, troppe parti. Onestamente non conosco l'opera letteraria da cui il lavoro è tratto, quindi non saprei ben indicare in quale altro modo la materia poteva essere organizzata: ad ogni modo, la sensazione che si ha quando scorrono i titoli di coda è di qualcosa che viene lasciato a metà (ben oltre il discorso del "continua" e del finale sospeso cui già in altri post precedentemente s'è fatto riferimento). Probabilmente è un peccato, anche perchè potevano esserci molti spunti validi (e perfino attuali), uno su tutti questo "Magisterium", decisamente imparentato con certe forme di potere odierne (specialmente religiose). Peccato, dicevo, che il tutto naufraghi un pò. Troppi punti lasciati oscuri, troppe cose poco chiare. Mi reputo abbastanza deluso.
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Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta... (F.W.Nietzsche)

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SimoneNepo

Reg.: 12 Gen 2008
Messaggi: 59
Da: TORINO (TO)
Inviato: 12-01-2008 02:05  
Premetto: sono un amante del fantasy, e da amante del fantasy pretendevo di più, come pretendevo di più da narnia e pretendo che Eragorn sia dimenticato.

Tralasciamo gli effetti speciali, oaramai è il minimo indispensabile per un film cosi (anche se a dire la verità non è che si siano viste cose mirabolanti, a parrte il rendering degli animali).

Il problema del film (problema per i più a mio parere) è che rimane per bambini, come era Narnia. Non è realizzato male, e anche se le situazioni sono superficiali e poco approfondite, sono abbastanza varie e ben realizzate, il problema sta nella caratterizzazione dei personaggi e nella narrazione, molto lontana da quella del libro, che affrontava i problemi in maniera molto più adulta.

Inoltre alcune situazioni, come è di norma in film fantasy proveniente dai film, non sono ben spiegate proprio perchè sarebbe inutile spiegarle a un ragazzino, che si interessa più agli effetti speciali e alla storia globale, ma questo problema ricade su chi vuole vedere qualcosa di più profondo.
Le motivazioni sono lasciate il più delle volte al caso, ora non so se verranno spiegate meglio nel secondo capitolo, ma questo non mi interessa, io vedo un film indipendentemente dai seguiti e se questo non mi convince, soprattutto se è il primo, vuol dire che manca di qualcosa.

LoTR è lontano miglia e il trono è suo, e a mio parere, lo rimarrà per sempre.


Voto 1-6 = 3
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Laggiù c'è qualcosa in agguato, e non è un uomo....moriremo tutti.

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Storm84

Reg.: 05 Gen 2008
Messaggi: 14
Da: Livorno (LI)
Inviato: 14-01-2008 13:35  
Sicuramente un altro film Fantasy che non mi ha convinta...Non conosco il libro ma la sequenza degli avvenimenti nel film ha un che di scontato e già visto...
daccordissimo con chi sostiene che sia troppo "infantile", e troppo poco approfondito in quelle parti che invece potrebbero destare maggiore interesse ( il magisterium tanto per fare un esempio...)
Per mio gusto personale anche le interpretazioni non brillano particolarmente...saro' contro corrente.. ma la bambina Lyra (l'esordiente Dakota Blue Richards)non mi dice assolutamente niente di che....la trovo poco espressiva, anche se c'è chi ne apprezza proprio gli sguardi e le posture...
La kidman...be'le ho visto fare di meglio..ma cmq risulta sempre essere, in un certo senso, all'altezza...
Gli ultimi fantasy usciti stentano davvero a decollare...anche per Narnia...il primo episodio non è stato poi cosi coinvolgente come invece invitava il trailer...speriamo in una ripresa nel secondo appuntamento...
Come per La bussola....se il seguito ci sarà, speriamo che ne risollevi un po' le sorti...e cmq non sapevo che si trattava di una trilogia...e il finale dell'episodio...mi aveva lasciata proprio delusa...in pratica la sensazione era stata quella che il film stesse cominciando...dato che finalmente stava succedendo qualcosa di un po' piu' avvincente....un fuocherello prontamente spento da una secchiata di titoli di coda....-.-'

be'..avanti un altro fantasy.....

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Salentinu

Reg.: 05 Gen 2008
Messaggi: 18
Da: afakistan (es)
Inviato: 15-01-2008 15:41  
mha... una delusione totale sto film... nn penso affatto ke andro' a vedere il seguito... (anke perche' tanto alla fine vinceranno i buoni...) ...

cmq come è gia' stato detto, la scelta dell'attrice bambina è stata pessima... è un cane a recitare quella li'.... carini i daemonds... x il resto pessimo film... peccato x i soldi....
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you're words are poison!

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