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Autore Asterix alle Olimpiadi
martalari

Reg.: 11 Mag 2006
Messaggi: 460
Da: roma (RM)
Inviato: 30-01-2008 14:02  

Non riusciamo a capire perché si possano "profanare" quelli che sono
stati i nostri miti come Asterix

Chi non ha comprato i libri illustrati, bellissimi quando era piccolo?

Eppure non si riesce a farne un film decente, ma mai potevamo pensare
che si arrivasse a qualcosa di "INDECENTE" come Asterix alle olimpiadi

un film non solo a nostro avviso inutile, ma che non fa assolutamente
ridere né chi ama il "fumetto" e il personaggio, né per i "bori" che
amano il trash incondizionatamente

Come direbbe un mio amico all'uscita del film se dobbiamo vedere
queste cose "ridatece S.P.Q.R."

Non vogliamo infierire, ma cosa può portare Luca e Paolo a fare un
film del genere? non basta "poter recitare con ..." , cosa porta
Depardieu a recitare in questo film, che cosa può dare a Delon un
ruolo così imbarazzante?

Si sentono battute stile "ciccia, ciccia, non ti impiccia..." e cose simili

un film veramente brutto (voto 1) peccato



Peccato!!

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 10-02-2008 19:23  
Trama: Il giovane gallo Alafolix, abitante dell'unico villaggio della sua patria che resiste all'invasione romana, si innamora perdutamente di irina, una principessa greca che condivide e ricambia la sua passione. Peccato che anche il crudele Bruto, il figlio di Cesare, la voglia avere in sposa. Per risolvere la controversia il re greco decide di dare la figlia in sposa a chi vincerà le olimpiadi. Per aiutare l'amico a coronare il suo sogno d'amore Asterix e Obelix partono alla volta della Grecia, dove dovranno vedersela con gli intrighi e gli inganni di Bruto.



Commento: Asterix è un fumetto di grande culto in Francia (non per niente sui titoli iniziali viene definito "Tratto dall'opera di Goscinny e Uderzo) che da noi in Italia è nel ricordo e nella simpatia sopratutto degli adolescenti degli anni 80, mentre la generazione successiva non ha potuto apprezzarlo a dovere vista la scomparsa del suo autore e una ridotta successiva produzione di Uderzo ( ovviamente anche il cambio dei tempi e una minore ingenuità di base ha contibuito a questo minore attecchimento d'interesse). Cinematograficamente parlando Asterix al cinema è stato protagonista di altri due film ( Asterix e Obelix contro Cesare, con Roberto Benigni e Missione Cleopatra con Monica Bellucci), e in tempi non troppo lontani ha avuto un ennesimo adattamento a cartonoi animati (Asterix e i vichinghi).
Il budget di questo film, tanto per restare in tema, è a dir poco faraonico. Grandissime scenografie degli scenari grechi contraddistinguono la produzione, nomi di grande richiamo appaiono in parti più o meno piccole (vediamo anche un cameo di Zinedine Zidane e di Tony Parker, il cestista marito di Eva Longoria) mentre ci sono anche degli otitmi effetti speciali per quanto riguarda il momento di usare i poteri derivanti dalla bevanda magica o per la forza intrinseca acquisita permanente di Obelix, caduto da piccolo nel pentolone della pozione.
In questo terzo capitolo, oltre al confermato e immancabile Gerard Depardieu che fa Obelix, troviamo a interpretare Asterix invece di Christian Clavier la new entry Clovis Cornillac (Una Lunga Domenica Di Passioni), la nuova bellona di turno è Vanessa Hessler (doppiata malissimo e che ha dichiarato di non aver mai letto Asterix prima di avere la parte) mentre il grande protagonista, quello che ruba la scena a tutti e domina il film è Benoît Poelvoorde (iniziò la carriera con l'incredibile film per stomaci duri Il cameraman e l'assassino).
Poelvoorde (Bruto) non è minimamente intimorito di avere al suo fianco degli autentici mostri sacri come Alain Delon (davvero carismatico il suo Cesare, vanesio ed egocentrico dietro i suoi meravigliosi occhi azzurri) e si impadronisce della scena in maniera autoritaria, ordisce complotti contro tutti e si inventa trappole degne di Willie Coyote per detronizzare uccidendolo l'augusto padre. Faccette, smorfie, battute a raffica, Poelvoorde è la molla di ogni trama, il veicolo su cui tutto si poggia. Senza la sua interpretazione così multiforme, usufruire di questo film sarebbe stato davvero meno valido. Come attori italiani abbiamo Paolo e Luca (quelli di Camera caffè, componenti di un trio di giudici altamente corruttibili) mentre il cast viene completato dall'incredibile apparizione di Michael Schumacher e Jean Todt, che fanno parte della scena altamente spettacolare (omaggio chiaro a Ben Hur) delle bighe. L'ex campione tedesco guida una biga chiaramente rossa, si diverte un sacco a mimare un pit-stop e alla fine viene consacrato dal tabellone che lo dichiara "Per sempre il migliore". Per quanto riguarda le similitudini fumetto/film il racconto varia (e di parecchio) ovviamente "Asterix alle olimpiadi" edito nel 1976 ma prende anche spunto da Asterix e il falcetto d'oro. Inserendo come sempre delle novità e delle cose moderne in chiave antica (come i tabelloni delle posizioni della gara delle bighe, il commentatore simil brasiliano, i camei ad hoc per illustrare le invenzioni sportive apparentemente folli del capogiudice fino ad arrivare a una spada laser) la narrazione assume un tono di simpatia e di scorrevolezza maggiore (hanno comunque abbandonato il piccione Sms per tornare a Telegrafix), aiutata dalla simpatia di tutti i personaggi candidi e teneri anche in una cattiveria di base (i nemici romani sono sempre da operetta). Davvero un opera visivamente poderosa comunque, che parte con dei bellissimi paesaggi collinari pieni di intense tonalità di verde ripresi dall'alto, per poi esplodere letteralmente in parchi, anfiteatri e arene di grande suggestione. I quasi 80 milioni spesi si vedono davvero tutti, i costumi sono sfavillanti e l'impianto scenico brilla per grandezza. Come qualunque regista francese anche Frederic Forestier (che ha girato nel 2003 Le Boulet sempre con Poelvoorde) avrà avuto i polsi che tremavano quando ha iniziato a girare le scene (ricordiamo che in patria Asterix è un mito intoccabile), ma ben coadiuvato da Thomas Langmann (sceneggiatore e interprete del film sopra citato), ha saputo mantenere la mano ferma, riuscendo a dare un film pieno di ritmo, trovate efficaci, battute a iosa e personaggi diversi e vari (abbiamo anche l'ex Wrestler Humungus, il gigantesco boxeur che combatte con Alafolix) oltre a qualche citazione intelligente e interessante (la preparazione della biga come se fosse l'amata Ferrari da parte di Schumi è davvero azzeccata).
In definitiva un film davvero divertente, gigantesco nella costruzione, che varia la storia del fumetto ma lo rispetta completamente nelle caratteristiche morfologiche di base donandoci un intrattenimento sincero e genuino, educato e movimentato, ideale corroborazione da rilassamento in sala.
Chi ha amato il fumetto amerà anche questa terza versione cinematografica, chi non lo conosce potrà assistere a uno spettacolo comprensibile in quanto non serve praticamente nessun background per poterlo vedere con tranquillità.
Complimento alla Warner che l'ha distribuito, e grazie al grande Alain Delon per averci deliziato con una interpretazione gigiona e autoironica. Ave!

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non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 11-02-2008 21:22  
FANTASTICO!!! IMPERDIBILE!!! SPETTACOLARE!!!

Un film assolutamente da non perdereeee!!

Voti:

Asterix: 8, spinge poco sulla fascia
Obelix: 5,5, tende troppo a decentrarsi sulla destra
Jean Todt: troppo AlvaroVitaleggiante
Schumi: il migliore, 10.

IN DEFINITIVA, UN OCCASIONE MANCATA MA ANCHE RIUSCITA!!!!

VOTO: 8,6.
_________________

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Hias84

Reg.: 15 Mar 2007
Messaggi: 1262
Da: Serravalle Pistoiese (PT)
Inviato: 17-02-2008 10:48  
quote:
In data 2008-02-11 21:22, TomThom scrive:
FANTASTICO!!! IMPERDIBILE!!! SPETTACOLARE!!!

Un film assolutamente da non perdereeee!!

Voti:

Asterix: 8, spinge poco sulla fascia
Obelix: 5,5, tende troppo a decentrarsi sulla destra
Jean Todt: troppo AlvaroVitaleggiante
Schumi: il migliore, 10.

IN DEFINITIVA, UN OCCASIONE MANCATA MA ANCHE RIUSCITA!!!!

VOTO: 8,6.






A parte tutto, ho visto questo film ieri sera, e ci sono rimasto abbastanza male. Evidentemente l'equazione "più mezzi (si sono spese cifre colossali per questo film, mi sembra di aver capito che sia il film più costoso dell'intera storia della cinematografia francese) = più qualità" continua spessissimo a non trovare riscontro nella pratica. La mia impressione è che il film consista sostanzialmente in una successione di gag slegate tra loro, battute accostate paratatticamente per cercare (vanamente) di tenere alto il ritmo e tappare evidenti (anche se, in un certo senso, preventivabili) falle di sceneggiatura. Dopo una ventina di minuti di proiezione ho iniziato a guardare nervosamente l'orologio ed ho cominciato a credere che fosse uno scherzo: un film del genere non avrebbe mai potuto durare più di venti minuti, vero? Insomma, onestamente mi aspettavo qualcosa di più "coinvolgente" e "dinamico", perchè le sole battute o i soli personaggi buffi (vedi Bruto e i suoi scagnozzi, gli stessi protagonisti ecc.) non bastano a reggere un film così. Probabilmente è la mia età a cambiare la mia percezione di questo lavoro; magari, avessi avuto dieci anni, mi sarei divertito comunque (una grande risorsa dell'infanzia è che basta onestamente poco per divertirsi...), ma le cose ieri sera sono andate ben diversamente. Peccato, poteva essere un'occasione importante. A parte questo, gli unici valori aggiunti del film sono probabilmente il Giulio Cesare autocompiaciuto, vanesio ed egocentrico, follemente innamorato di sè stesso tratteggiato da Alain Delon e la sequenza della corsa dei carri, senza dubbio la migliore dell'intero film per ritmo e dinamismo (nella spettacolarità del momento si perdono un pò di vista le dimensioni della "pista", e per noi che siamo più o meno tutti cresciuti a colpi di Holly & Benji senza esser mai riusciti a capire quanto fossero lunghi i campi di calcio in Giappone e perchè diavolo li costruissero sul cucuzzolo di un monte, è un pò come un ritorno alle origini, l'unico momento nel quale davvero il film sembra funzionare). Tra l'altro, il tema della corsa delle bighe è stato ampiamente frequentato dal cinema di genere nei decenni passati, e la memoria vola subito al Ben Hur con Charlton Heston, riveduto e corretto con una spruzzatina di attualità "motoristica" (mi riferisco alla presenza, azzeccata, di Schumacher nei panni dell'auriga Schumix, che corre su un carro che riprende la celeberrima livrea rosso Ferrari, e di Jean Todt: brillante la scena del pitstop in corsa). Non altrettanto azzeccate, a mio avviso, le comparsate di altri sportivi come Zidane o Tony Parker, sufficientemente avulse dalla storia da risultare fastidiose forzature, col sospetto (che forse è anche qualcosa di più) di essere semplicemente manovre di un'attenta strategia commerciale e pubblicitaria.
In definitiva un peccato perchè la simpatia degli interpreti e, come detto, la (relativa) abbondanza di gag comiche non bastano ad evitare un mezzo naufragio "artistico". Insomma, le sensazioni dopo la proiezione non sono positive. Comunque penso che i produttori sapranno consolarsi, prevedo che il film incasserà parecchio...
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Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta... (F.W.Nietzsche)

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 20-02-2008 17:47  
Asterix ha una sola dimensione, quella disegnata a china
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Marcos

Reg.: 10 Lug 2003
Messaggi: 3463
Da: Tarquinia (VT)
Inviato: 22-02-2008 12:53  
quote:
In data 2008-02-20 17:47, eltonjohn scrive:
Asterix ha una sola dimensione, quella disegnata a china




Concordo!

Marcos
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Salve, sono Marcos.

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