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Hunger |
theguest
Reg.: 13 Apr 2005 Messaggi: 1189 Da: etere (es)
| Inviato: 31-03-2009 23:28 |
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si può morire per un'idea? si può rendere la propria nudità, i propri escrementi ed infine il proprio corpo il mezzo estremo per raggiungere il fine ultimo? le ultime settimane di Bobby Sands e gli altri prigionieri del famigerato carcere di Long Kesh (conosciuto come il Maze) potevano rappresentare per un regista esordiente come l'artista inglese Steve McQueen( non è un refuso , si chiama proprio come l'attore) un vero e proprio everest da scalare; troppo facile mettere al centro del soggetto un personaggio in odore di santità come Bobby Sands, ancora più facile rifugiarsi nel solido e solito drammone carcerario, scontatissimo infine cercare facili parallelismi tra gli abusi e le ingiustizie di ieri (inglesi ed Irlanda del Nord) e le guerre e gli strascichi di oggi (USA e Guantanamo). la matricola McQueen resiste a tutte le tentazioni e le scorciatoie che gli venivano offerte e sceglie il sentiero più impervio, frammentando la storia in diverse tappe e cercando di aprirci più punti di vista possibile. la sua telecamera indugia con schiettezza e imparzialità sulle facce dei carcerieri inglesi, sui corpi nudi e scarniti dei prigionieri irlandesi, non ci offre consolazione , non ci da la possibilità di prendere le parti di qualcuno, perchè il male si annida da entrambe le parti e ce lo mostra. entra dentro le celle del blocco H, ne mostra le pareti sudicie e le larve nel cibo, sembra quasi di sentire la puzza, decide di evitare quasi ogni dialogo, nelle orecchie di chi guarda devono rimanere solo le urla dei prigionieri percossi. a metà del film McQueen cambia registro, sa che un cinema così fisico può diventare estenuante anche per lo spettatore più resistente e ci regala 20 minuti di dialogo serrato tra Sands e un sacerdote dove le ragioni della politica si contrappongono alla politica della ragione, è un muro contro muro molto intenso che costringe a riflettere e cercare di capire, immedesimarsi nel già smagrito Sands (Fassbender che azzecca il ruolo che vale una carriera) o scegliere il punto di vista del religioso Cunningham?. l'ultima parte del film è pura estetica, il corpo di Sands si sta trasformando in un simulacro, non c'è pietà nello sguardo della mdp che va a frugare nelle sue ferite più nascoste, non c'è pietà nel ricercare le lacrime di una madre e un padre che vedono morire un figlio di fame, il regista anche in questa fase è il freddo e spietato cronista di un evento ineluttabile , lo sguardo è più ampio, ma è un respiro rarefatto, è da crampo allo stomaco vedere il volto di Sands sempre più trasfigurato. per un attimo , un attimo solo McQueen sembra aver pietà e ci immedesima nello sguardo ogni giorno più dimesso e pietoso dell'infermiere che segue il morente fino a quando non diventerà martire.
come già scritto in un altro topic se volete vedere questo gioiello sarete costretti a a guardarvelo in inglese dato che i nostri fenomeni della distribuzione hanno pensato bene di non portsrlo in Italia, poco male visto che a parte il dialogo tra Sands e il sacerdote il film è praticamente muto. vi consiglio di leggere qualcosa su Bobby Sands prima di affrontarlo, vi faciliterà la visione rendendovi chiari alcuni particolari.
_________________ solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima. |
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 01-04-2009 19:24 |
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è una storia molto famosa,io lessi il libro e vidi l'altro film tratto da quei fatti,mi pare si chiamasse una storia d'amore,con helen mirren nel ruolo della madre.molto toccante e intenso.questo hunger invece non lo conosco,ma da noi è inedito del tutto o deve ancora uscire?
ciao! |
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theguest
Reg.: 13 Apr 2005 Messaggi: 1189 Da: etere (es)
| Inviato: 01-04-2009 19:37 |
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io ho perso la speranza di vederlo in italiano e me lo sono dovuto procurare per vie traverse. dopo aver fatto incetta di premi in giro per l'Europa speravo in una distribuzione anche tardiva ma non c'è stato verso. recentemente ha vinto anche il rif, magari si accorgono della cazzata che stanno facendo e si inventano qualcosa. altrimenti bisognerà aspettare fuori orario...
_________________ solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima. |
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