seanma
Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 20-01-2003 14:39 |
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Sette uomini e un'impresa.Un'impresa che per ciascuno rappresenta il mezzo per qualcosa,per un qualche sogno.C'è Il Dottore,raffinato criminale appena uscito di prigione che vuole in fondo soddisfare e compiacere se stesso;c'è il signor Emmerich,miliardario ormai ridotto in rovina che vede nel colpo l'occasione per riprendersi:c'è Luigi,un delinquentello dedito al mantenimento del proprio ordine familiare:c'è Dietrich,poliziotto corrotto che tenta in fine di carriera di trovare un modo per ripulirsi la coscienza.E poi c'è Dick,che vive alla giornata,come un mediocre,ma ossessionato da un incubo ricorrente,perseguitato dall'ideale sudista della propria terra,del proprio puledro.Insieme compiono il colpo,mentre Dietrich tenta di smascherarli.E qui il film giunge a livelli eccellenti:piano piano lo spettatore si rende conto che quel sogno da tutti coltivato,quel castello di carte sta cadendo pezzo per pezzo,tutto cade,si rovina,ed è davvero magistrale il modo in cui Huston orchestra il tutto:personaggio per personaggio osserviamo il suo momento effimero di gloria,il suo declino inesorabile e la sua fine.E tutto in un stupendo crescendo di tensione:si spera fino all'ultimo che di fronte alla fuga,almeno il Dottore ce la possa fare,ma in una delle più belle scene mai viste,con un'ironia tragica terrificante,si capisce la vacuità di tutto quanto:per cosa ci siamo sbattuti?per un niente,tanto vale consegnarsi.Ed è con cupa rassegnazione che seguiamo l'ultimo tassello,ormai drammaticamente prevedibile,intriso di una profonda quanto amara poesia.
Stupendo,un capolavoro,forse il miglior poliziesco di sempre...
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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