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Autore Il Boss (Bruce Springsteen)
Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 23-11-2004 12:21  
Bruce Springsteen è forse il cantautore che in assoluto amo di più.Colui che più di ogni altro è stato in grado di far sposare l’"esizialità" della musica alla 'poesia proletaria'.Profeta indiscusso del suo New Jersey,il Boss,d’acchito frainteso dalla critica e scambiato come portabandiera del vetero patriottismo reaganiano,ha saputo dimostrarsi e confermarsi,nel tempo,come folk-singer di classe eccelsa.L’erede di Bob Dylan,si è detto spesso,sebbene questo tipo di nomea,in senso strettamente musicale,abbia valore solo fino a un certo punto.A tratti 'consumato' rocker da stadio,o di contro cantore dallo stile intimista e sofferto,dopo due album di assestamento("Greetings From Asbury Park,NJ","The Wild,The Innocent & The E-Street Shuffle" –’73),che già andarono a delinearne sommariamente le caratteristiche,trovò la sua consacrazione artistico/discografica con l’uscità,nel lontano 1975,di "Born To Run".Sorretto da uno stuolo di musicisti(la E-Street Band),come lui passionali,diretti ed efficaci(cito su tutti il sassofonista Clarence Clemmons e Max Weinberg,pianista e batterista),si impose al mondo con un rock stradaiolo energico e di forte impatto."Thunder Road" e la stessa title track divennero immediatamente inni epocali,e sia la stampa specializzata,sia i tanti "colleghi" che muovevano ai quei tempi i primi passi,si convinsero di aver trovato il loro punto di riferimento,il battistrada,l’ispiratore.Il loro portavoce.Sì perché questo Springsteen è sempre stato.Sotto diversi punti di vista che pian pianino cercherò di analizzare...

Portavoce di cosa?Innanzitutto di una concezione della musica in cui gli strumenti più tradizionali dovessero(e)debbano costituire il fulcro determinante.In cui qualunque tipo di "adornamento altro" debba ritenersi bandito.Springsteen rifugge dall’elettronica,da effettistica computerizzata di qualunque genere,in un periodo in cui(la seconda metà degli anni ’70 e gran parte degli’80),neonati sottogeneri come la New Wave britannica,il Kraut Rock tedesco,e per alcuni aspetti lo stesso Progressive,stavano mutando considerevolmente le regole del gioco.Dedicandosi all’evoluzione(o al soppiantamento) definitivo della "linearità compositiva" in ogni sua forma(blues-rock,folk,country,southern-rock),per andare "oltre",in un mondo sonoro composto da sibili 'alieni',rumori metallici,dissonanze e quant’altro.

Insomma...sostanzialmente andò a definirsi questa sorta di scontro a distanza:i salvatori del rock classico e "integralista" da una parte,e gli innovatori,i "rivoluzionari",coloro che proponevano una sperimentazione esasperata,dall’altra.Una diaspora questa,dalla quale personalmente non sono mai riuscito a individuare la necessarietà.Una contrapposizione che mi ha da sempre lasciato piuttosto perplesso.Perchè sono dell’idea che le mille sensazioni e sfumature che la musica produce,vissute da ognuno per forza di cose in maniera eclusivamente soggettiva,non possano essere vincolate all’ascolto o del tutto nero,o del tutto bianco.La cosa più saggia,invece,e dico questo da appassionato/cultore del mondo musicale nelle sue molteplici diramazioni,sarebbe quella di approcciarsi a qualunque tipo di ascolto con la mente totalmente sgombra da condizionamenti o prevenzioni.Questo comunque è un discorso troppo ampio,del quale in questo stesso Forum peraltro avevo già fatto menzione,e che sarebbe interessante riprendere altrove...

Torniamo invece all’opera del Boss.Dicevamo di Born To Run,in precedenza.Dopo quel successo strepitoso tutti attendevano il nostro al varco.Si sarà trattato forse di un fuoco di paglia?Sarà in grado di mantenere certi standard qualitativi?O quantomeno di non scadere nella riproposizione di se stesso,stancamente,banalmente…?Springsteen ha fatto molto,ma molto,ma molto di più.Inanellando,dal ’78 all’84,quattro tra gli album più viscerali,intensi ed emozionanti dell’intera storia della musica popolare."Darkness On the Edge of The Town","The River"(un doppio semplicemente imprescindibile),"Nebraska"(struggente,composto in austerità,in un piccolo studio di registrazione casalingo,con chitarra in braccio e poco altro...)e il celeberrimo e intramontabile "Born in the USA".Non considerando le tante collaborazioni,tra le quali la più fruttuosa forse,la stesura(musica,testo e arrangiamento) di quel capolavoro indiscusso che è "Because the night",uno dei suoi vertici di sempre,affidato alla voce della "musa rock" per eccellenza,la divina Patti Smith...

E’ in questo lasso di tempo(e di carriera)che inizia a uscir fuori il Bruce più politico.Quello che "getta la maschera".Quello che come si diceva in principio,iniziò col divenire oltre che un portavoce musicale,anche il "rappresentante" dell’America del dolore,dei diseredati,degli operai sfruttati.In diverse sue liriche hanno sempre convissuto,da un lato l’amore sconfinato per la propria terra,per i suoi luoghi,i suoi miti del passato,anche.Dall’altro la messa in luce delle tante contraddizioni esistenti,del sogno americano e le sue ipocrisie,di un paese libero che forse tanto libero non lo è mai stato.

Qui faccio una breve digressione del tutto personale.Spesso,soffermandosi su un suo testo,o ascoltando la sua musica(come sono solito fare),con grande attenzione e non curandomi di nulla di quel che accade intorno,è come se assistessi alla lettura di un diario.Il diario di un lavoratore qualunque,che vivendo una qualsiasi condizione di disagio,trova l’unico rifugio,l’unica via di fuga,nel raccontare le sue esperienze.Senza fare del vittimismo gratuito,ma per se stesso,e al limite rivolgendosi a chiunque ne fosse interessato.Non c’è mai rassegnazione,nei testi del Boss.C’è descrizione oggettiva della propria interiorità(anche quella dai tratti più inquieti),ma mai ci si troverà di fronte all’arrendevolezza fine a se stessa.I "protagonisti" dei suoi testi,sono uomini come tanti,che vivono le delusioni,le sopraffazioni,gli stenti,ma che non se ne lamentano.O meglio,denunciano le ingiustizie che quotidianamente sono costretti a subire,ma al contempo si rimboccano le maniche e proseguono per la loro strada,con coraggio e dignità.C’è questo,e poi c’è l’ambiente circostante,così perfettamentre ricostruito,attraverso delle vere e proprie microsceneggiature contenute in brani che raramente superano i 4-5 minuti di durata.Immagino spazi aperti,immense praterie,dei vecchi dallo sguardo riflessivo/contemplativo,sulla propria sedia a dondolo,con la pipa in bocca,fuori dai propri ranch,e i cavalli al galoppo qualche decina di metri più in là...

La prosa di Springsteen sa essere evocativa come quella di pochi altri.

Dopo "Born in the USA"(indubbiamente l’album del Boss che suona più "rock" rispetto a tutti),l’uscità di qualche live,giusto per ribadire,qualora ce ne fosse il bisogno,che la sua forza,la sua voce così roca e penetrante,(ne ho parlato poco,ma in verità è una delle componenti che maggiormente in lui mi affascinano),così come il valore dei suoi strumentisti,raggiungono il loro picco dal vivo,grazie al contatto diretto col suo pubblico,così devoto e "complice".


"Tunnel of love"(’87),"Human Touch"(’92),"Lucky Town"(’92),sono buoni album,più che buoni,ma bisognerà attendere ancora qualche anno prima di arrivare al compimento di quel disco che ha saputo riassumere,accumulare,sintetizzare,massimizzare,la sua vena artistica,in questo caso in un ambito più prettamente "acustico":"The Ghost of Tom Joad"(’95).Considerato la summa della poesia springsteeniana,delle sue esperienze e influenze musicali,della sua vena più politica(e)o politicizzata.Un album "povero"(in termini di "mezzi produttivi"),come lo fu in un certo senso Nebraska,contraddistinto soprattutto dal fervore dei suoi testi.Pochi accordi,tanta sincerità.A mio modesto avviso immenso...

Negli anni a venire seguirono varie raccolte(con diversi inediti),un altro live poderoso(per i più "incontentabili"),sin poi ad arrivare all’11 settembre 2001.E di conseguenza a "The rising",fortemente influenzato da quella tragica esperienza vissuta dal "suo popolo".In cui è tornato a descrivere,ad analizzare,a porsi domande,col suo solito acume,sui perché,e i per come.Senza schierarsi(i kamikazee sono "indagati" dalle sue parole,non condannati a priori),ma con un forte senso di appartenenza al suo Paese che torna prepotentemente a farsi sentire.

Infine la campagna contro Bush(o pro Kerry),alle recenti presidenziali...

Un uomo,un artista,al quale il rock e la musica più in generale deve molto.Al quale io stesso debbo molto.



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Qualcuno era comunista...

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 23-11-2004 19:50  
E che io ammiro tantissimo.La tua analisi è bellissima e profonda.Non conosco tutti gli album che citi,ma credo che i 4(Born to run,Born in the Usa,The River,The rising) che ho siano già qualcosa di molto importante,segnino alcune delle tappe fondamentali della sua carriera.Preferisco altri cantautori(Dylan,Reed,Bowie,De Andrè),
ma Bruce è Bruce.Un artista che ammirto tantissimo da ogni punto di vista,musicale ed umano.
PS:se hai ancora qualche idea su gruppi o cantautori che ti piacciono,postala nei topic "la storia del rock"..la storia di Bruce ci stava alla grande nel topic "cantautori":
io attendevo il contributo di gente che se ne intende più di me,e spero che l'appello non venga ignorato!!
_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

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riddick

Reg.: 14 Giu 2003
Messaggi: 3018
Da: san giorgio in bosco (PD)
Inviato: 23-11-2004 20:43  
conosco poche, pochissime canzoni, ma sono una più bella dell' altra
_________________
M.O.I.G.E. al rogo

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Pythoniana

Reg.: 06 Lug 2004
Messaggi: 1257
Da: Gorizia (GO)
Inviato: 24-11-2004 02:40  
Del Boss scriverei x ore.
Ma x ora mi limito a quotare Marxetto quasi in tutto, salvo 2 precisazioni:
1) citare in particolare Clemons e Weinberg e scordarsi dell'apporto musicale di Roy Bittan (pianoforte) è quasi delittuoso. Sentire x credere "4th of July, Asbury Park (Sandy)" e "The river", forse le 2 + belle ballate in assoluto del repertorio di Springsteen. Eccezionale arrangiatore (ha messo molto del suo anche in "Making movies" dei Dire Straits), non a caso è rimasto a fianco del Boss anche a cavallo tra anni '80 e '90, l'epoca del distacco dalla E-Street Band;
2) mettere "Tunnel of love" sullo stesso piano dei 2 album successivi è del pari quasi delittuoso. Al di là della capacità incredibile di elaborare poeticamente e musicalmente il vissuto personale (l'album uscì all'epoca del divorzio di Springsteen), è un album di eccezionale livello e coerenza stilistica: "Tunnel of love", "Brilliant disguise", "Tougher than the rest" e "One step up" (personalmente uno dei miei brani preferiti in assoluto) parlano da sole.

A + avanti, eventualmente.
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"Riempi il tuo cranio di vino prima che si riempia di terra, disse Kayam." Nazim Hikmet

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Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 24-11-2004 07:40  
Sì,beh,in un certo senso hai ragione,"Tunnel of love",tra i tre,è senz'altro il più ispirato,il più "compatto".Anche in relazione al periodo di "distacco affettivo" che hai giustamente ricordato.Per quanto riguarda la E-Street Band,sì,avrei potuto e dovuto citarla nella sua totalità,ma l'aver fatto quei due nomi non ha voluto significare fare un torto ad altri.Forse,inconsapevolmente,ho scritto semplicemente quelli che più prediligo...

Comunque aspetto qualche tua ulteriore valutazione.Tua come di altri,naturalmente...
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ramrod

Reg.: 03 Ott 2005
Messaggi: 11
Da: ge (GE)
Inviato: 03-10-2005 11:43  
Ciao a tutti sono nuovo, ho letto Springsteen e mi sono immediatamente registrato.

Amo quell'uomo !

Avete detto tutti cose che io condivido al 100%. Quello che io tro di incredibile è che cisacuno di noi se legge i suoi testi, prima o poi trova una canzone nella quale ci si ritrova in pieno. E' un grande perchè con tantissima semplicità esprime concetti molto profondi, i protagonisti delle sue canzoni sono rintracciabili nella categioria dei meno fortunati.

Io l'ho visto parecchie volte dal vivo e le emozioni che ogni volta mi lascia sono indescrivibili, sia che suoni con la E Street Band oppure da solo come nell'ultimo tour.

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sgamp2003


Reg.: 21 Ago 2004
Messaggi: 11260
Da: Roma (RM)
Inviato: 03-10-2005 11:51  
Indubbiamente uno dei migliori cantanti che abbia mai ascoltato.
Adoro il suo stile, il suo modo di cantare, la sua voce così tenebrosa.
Mi ricordo ancora del suo singolo "Born in the U.S.A.", un cult di qualche anno fa e la "recente" "Street of Philadelphia", colonna sonora del film "Philadelphia", grazie al quale ha vinto l'Oscar come migliore colonna sonora.
Uno dei migliori artisti(assieme a Bob Dylan) della musica contemporanea.



_________________
Viviamo, mia Lesbia, ed amiamoci e le chiacchiere dei vecchi arcigni stimiamole tutte due soldi.
I soli possono sorgere e tramontare, ma noi una volta che la breve luce è tramontata, dobbiamo dormire un unica notte eterna(Catullo)

[ Questo messaggio è stato modificato da: sgamp2003 il 03-10-2005 alle 13:36 ]

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ramrod

Reg.: 03 Ott 2005
Messaggi: 11
Da: ge (GE)
Inviato: 03-10-2005 12:10  
e la "recente" "Street of Philadelphia", colonna sonora del film "Forrest Gump", grazie al quale ha vinto l'Oscar come migliore colonna sonora.



Non mi pare sia Forrest Gump, il fil era Philadelphia.

Bellissima la canzone

[ Questo messaggio è stato modificato da: ramrod il 03-10-2005 alle 12:14 ]

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ramrod

Reg.: 03 Ott 2005
Messaggi: 11
Da: ge (GE)
Inviato: 03-10-2005 12:15  
quote:
In data 2004-11-23 20:43, riddick scrive:
conosco poche, pochissime canzoni, ma sono una più bella dell' altra





Quali hai la fortuna di conoscere ?

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sgamp2003


Reg.: 21 Ago 2004
Messaggi: 11260
Da: Roma (RM)
Inviato: 03-10-2005 13:36  
quote:
In data 2005-10-03 12:10, ramrod scrive:
e la "recente" "Street of Philadelphia", colonna sonora del film "Forrest Gump", grazie al quale ha vinto l'Oscar come migliore colonna sonora.



Non mi pare sia Forrest Gump, il fil era Philadelphia.

Bellissima la canzone

[ Questo messaggio è stato modificato da: ramrod il 03-10-2005 alle 12:14 ]



Si, hai ragione, ho confuso i due films.
Correggo.

_________________
tesserò i tuoi capelli come trame di un canto,
conosco le leggi del mondo e te ne farò dono...

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 10-04-2007 01:07  
strano che in questa ottima pagina di forum non sia venuta fuori la parola che forse più mi sarei aspettato di trovarci, 'groove'.
Perché la cosa più straordinaria di tutte, nella musica del Boss, sta forse in come il suo essere trascinatore, sia come figura che a livello di testi, si rifletta e converga in un sound che fa venir voglia di spaccare a testate o a morsi qualsiasi cosa si abbia intorno, una musica incredibilmente coinvolgente, che dal vivo ha il successo che si merità proprio perché ha e dà una carica inarrestabile, grazie a una comitiva di musicisti tutti all'altezza della forza d'urto del loro leader, e in grado di creare una potente empatia con l'ascoltatore tramite il linguaggio ritmico. si pensi all'esempio più clamoroso, e cioè al modo in cui Weinberg è riuscito a trasformare un riff di tastiera di 4 secondi in uno dei più grandi successi della storia del rock, un inno, travisato come e più di tutte le sue canzoni, alla libertà, al popolo americano, e alla lotta del secondo per la prima (in questo senso Born in the usa mi ricorda un po' World trade center di Stone, ma lasciamo perdere).

insomma, Springsteen mi tira un casino.
ma per ora non posso dire di più, mi ci sto dedicando da non più di un paio di settimane.

I Marxetto
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 10-04-2007 01:39  
Tra parentesi l'ultimo The Seeger Sessions è veramente molto fico!
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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 11-04-2007 13:33  
Non vado matto per Springsteen,ma un album che amo davvero tanto è The river,ho ancora il vinile.
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Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

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pierzizou5

Reg.: 23 Feb 2007
Messaggi: 1637
Da: napoli (NA)
Inviato: 11-04-2007 13:50  
conosco una sola canzone,perchè è la colonna sonora del film philadelphia di tom hanks,STREETS OF PHILADELPHIA...è bellissima
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Volete dire allora che per esempio,non so se mi spiego,che il mondo,no?,il mondo intero proprio,dico col mare,col cielo,con la pioggia,le nuvole...è la metafora di qualcosa?

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 12-04-2007 03:39  
quote:
In data 2007-04-11 13:50, pierzizou5 scrive:
conosco una sola canzone,perchè è la colonna sonora del film philadelphia di tom hanks,STREETS OF PHILADELPHIA...è bellissima




'nsomma... preferisco di gran lunga lo Springsteen più energico dei primi tempi.
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