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Autore Temple of the dog, "grunge" e affini...
Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 22-12-2004 12:56  
Quello dei Temple of the dog è un progetto nato a cavallo tra il 1990 e il 1991,esattamente il periodo in cui,insomma,il ‘neonato’ “Seattle Sound”(più comunemente detto ‘grunge’,per l’appunto)stava consolidandosi ai massimi livelli nel mercato discografico americano.Il pluricelebrato(in quegli anni)’rock alternativo’,che sostanzialmente andava a coniugare sonorità hard rock(direttamente riconducibili alla seconda metà degli anni 60’ e grossa fetta dei ’70),con quelle più propriamente punk(maggiormente nei ‘propositi’ di ribellione,di disincanto e disillusione,piuttosto che nei contenuti musicali,comunque non in tutti i casi),miscelando e riproponendo il tutto in chiave moderna,facendosi rappresentante (o comunque venendo identificato in tal senso)di quel mondo giovanile statunitense(ma non solo),che nonostante e/o a causa del crollo delle ideologie,sentiva la forte esigenza di manifestare al mondo il proprio disagio,la mancanza di terreno fertile sul quale costruire il proprio futuro,di luoghi d’incontro e agglomerazione sociale,di prospettive,più specificatamente.Spessissimo,da parte degli stessi critici in materia,si commette il grossolano errore di associare immediatamente l’etichetta ‘grunge’ai Nirvana e a Kurt Cobain.E’ vero,quest’ultimo è finito con l’essere(per una serie di circostanze interne al movimento e coazioni esterne allo stesso),il paladino conclamato,(peraltro suo malgrado),agli occhi del mondo,di quest’immane orda di band,che seguendo una logica pressapochista(tanto cara a molta carta stampata)finirono con l’essere tutte contestualizzate sotto un unico ceppo,o sottogenere nascente.In verità le cose non stanno esattamente così,anzi,diciamo pure che c’è sempre stato ben poco di veritiero,all’interno di questi numerosi superficialismi.Le differenze tra le tante realtà c’erano,e non poche,come ben diverse dal sentir comune,del resto,sono state le tempistiche,i tanti nomi da annoverare tra i precursori,e l’effettiva consistenza del fenomeno(nelle sue innumerevoli sfaccettature,nella sua caratura qualitativa).L’esposizione mediatica alla quale vennero sottoposti i Nirvana non aveva precedenti,probabilmente soltanto coi Beatles andò a definirsi un qualcosa di vagamente analogo.Cobain descritto come guru generazionale,i Nirvana come miglior esempio di “rock rivoltoso” che il decennio fosse stato in grado di produrre.L’attenzione morbosa e spasmodica per la vita privata del leader,i tantissimi premi conferiti sulle reti commerciali di mezzo mondo,i video dei singoli trasmessi quotidianamente,senza sosta,a coronamento di una di quelle tante celebrazioni dal retrogusto fortemente omologante,dalle quali nel mondo dello spettacolo bisognerebbe sempre diffidare.Fin poi ad arrivare alle molteplici speculazioni sulla sua tragica morte,le ipotesi strampalate su ventilati omicidi e complotti vari,all’ordine del giorno nell’evoluzione del rock tutto.E dunque ci si ritrovava(e tutt’ora mi accade)a colloquiare con tantissimi fans del gruppo,che nient’altro vedevano e ascoltavano.Per i quali questo famigerato “grunge” fosse da intendere in tutto e per tutto legato ai loro idoli,considerati geniali innovatori,indiscutibili e incomparabili rivoluzionari della scena.Gente che nella migliore delle ipotesi aveva sentito parlare di compagini del calibro di Pearl Jam,Soundgarden,al limite gli stessi Alice in Chains,che a quel tempo riempivano le pagine delle riviste musicali pressappoco con la medesima frequenza.Sebbene sempre posti un attimino più in secondo piano,sia per quanto riguardava le vendite,sia in merito alla considerazione riservata loro da parte della stampa specializzata.Ma i nomi sin qui citati altro non erano che una minima parte della moltitudine di musicisti e interpreti del periodo.Pochi sanno,per esempio,che gruppi come gli Husker Du,gli Screaming Trees di Mark Lanegan,i Pixies,i Mudhoney,i Sonic Youth,o ancora Fugazi,Mother Love Bone,Green River,Afghan Whigs,Dinosaur J.(e potremmo andare avanti all’infinito…),hanno gettato le basi strutturali per quei suoni(“sporchi”,distorti,aggressivi,ma anche armoniosi e distesi,velati di splendide melodie e testi ricercati),in termini di valore artistico e influenza sui posteri,li hanno quindi anticipati,e poi portati avanti fregiandosi di una varietà stilistica proporzionalmente molto ma molto più elevata(e quasi tutti iniziando diversi anni prima)rispetto agli esordi dei Nirvana e alla loro intera carriera discografica.Abbiamo quindi sfatato un mito,il “grunge”(questa parola abbastanza odiosa coniata per circoscrivere quello di cui stiamo parlando),non è esistito solo ed esclusivamente in funzione di un gruppo e delle sue vicissitudini interne ed esterne,tutt’altro…!

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"I filosofi hanno soltanto diversamente interpretato
il mondo;ora si tratta di trasformarlo"
(Karl Marx)

[ Questo messaggio è stato modificato da: Marxetto il 13-07-2008 alle 10:00 ]

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Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 22-12-2004 12:57  
Mi riallaccio un attimo al discorso intrapreso a inizio thread,si diceva dei Temple of the dog…ho parlato di progetto,essì,non l’unico,tra l’altro,in cui si è tentato di fondere componenti di band di diversa originaria appartenenza,e in questo caso specifico,assolutamente riuscito.Chris Cornell e Matt Cameron degli allora già affermati Soundgarden(prossimi all’incisione di uno dei loro migliori lavori,”Badmotorfinger”)e Vedder,Gossard, McCready e Ament dei futuri Pearl Jam.(di lì a poco sarebbe uscito nei negozi di dischi “Ten”,l’album che si è sempre conteso con “Nevermind” il titolo di miglior successo commerciale dell’ ”epopea grungiana”- il distacco è di qualche centinaia di migliaia di copie vendute in più ad appannaggio di Cobain & Co.).Un album(“Temple of the dog”)che a mio avviso è stato in grado più di qualunque altro di raffigurare(e in un certo qual modo come a rendergliene omaggio – il disco è dedicato esplicitamente ad Andrew Wood,ex voce dei Mother Love Bone,scomparso poco prima)le sensazioni,le arie,gli intendimenti,le voluttà,di quel vastissimo mondo sonoro…
Tanto hard rock tinto di blues,e la commistione di due tra le ugule più emozionanti che il rock abbia mai conosciuto(Cornell e Vedder appunto).L’uno squillante e potentissimo(tecnica vocale eccelsa)l’altro ‘roco’ e al contempo profondo come pochi,insieme impareggiabili,credo.A dirla tutta,all’interno del disco,a duettare sono solo nel ritornello della celeberrima(per i cultori del genere)”Hunger Strike”,che rappresenta per quanto mi riguarda l’apice orgasmico di qualunque ascolto musicale.And it's on the table,Their mouths are all choking,But I'm going hungry (Going hungry) I'm going hungry (Going hungry) I'm going hungry (Going hungry) Yeaaaahhh!!! Ma andrebbero menzionate anche le splendide “Say Hello 2 heaven”,”Times of trouble”(riff di chitarra ripreso più in la nella stessa “Footsteps” dei Pearl Jam),ecc.Nella storia del grunge si conta un altro esperimento similare,quello dei Mad Season.In quel caso si era trattato addirittura di elementi di tre gruppi distinti,Alice In Chains,Screaming Trees e ancora una volta PJ.Altro disco enorme e intensissimo.Ultimamente poi,c’è stata la variante Audioslave,ovvero i vecchi Rage Against the Machine(che 'grunge' non sono mai stati,senza più De la Roche),con l’innesto del già più volte citato Cornell al microfono.Decisamente inferiore,come tentativo,ai suoi predecessori.Seppure alcuni pezzi personalmente non mi dispiacciano affatto.(vedi “Shadow on the sun”,inserita nella colonna sonora di “Collateral” di Mann,altro frammento di conciliazione artistica di goduria infinita,mmm…)
Non temete,ho quasi finito,e terminerò del tutto non prima di avervi invitato ad approfondire la conoscenza di questa branca musicale,perché potrà darvi senz’altro tantissime soddisfazioni,sia che vi sentiate in qualche modo già “vicini” alle sue istanze,sia che non l’abbiate indagata ancora per nulla.Questo in finale era il mio scopo…!



P.S. So già che non leggerà nessuno,o comunque pochissimi.

Ma non importa,dilettarmi in analisi di questo tipo mi diverte sempre un casino…


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"I filosofi hanno soltanto diversamente interpretato
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(Karl Marx)

[ Questo messaggio è stato modificato da: Marxetto il 19-03-2015 alle 06:08 ]

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 22-12-2004 15:56  
Beh,io ho letto quasi tutto.Condivido quel che dici sui Nirvana,pur apprezzandoli tantissimo.
Del resto credo l'avrebbe condiviso lo stesso Cobain,e ce l'ha pure dimostrato.SE ne è già parlato più volte nel forum...i Nirvana sono un gruppo importante ma non furono gli unici rappresentanti del cosidetto grunge.Io dico anzi che la loro trasformazione in icone da Mtv ha posto in secondo piano i meriti artistici.
Dal punto di vista tecnico,altre band secondo me furono decisamente superiori.Dal punto di vista innovativo,se ci limitiamo al movimento grunge vero e proprio che nasce più o meno con i Melvins e secondo parte della critica con i Mudhoney,forse furono i più importanti e ciò è dovuto essenzialmente al talento di songwriter di Cobain,ed alla sua capacità di tradurre in canzoni il suo malessere esistenziale.Ecco,forse lui rappresenta in tutto e per tutto il grunge dal punto di vista esistenzialista.Ma dal punto di vista strettamente musicale ci furono altre importanti realtà.Escludendo i padrini del movimento(Pixies,Husker Du e Sonic Youth soprattutto),non posso dimenticare gli Smashing Pumpkins ed i Pearl Jam.Anche se questi,pur disponendo di un cantante eccezionale,non han per nulla inciso,secondo me,sull'evoluzione del movimento.Perchè sono la band grunge più legata alla componente hard-rock melodica,quanto di più lontano dal garage ora spinto ora più "cantautoriale" dei Nirvana,dalla loro furia punk,dal loro esistenzialismo nichilista.Però ne hanno elevato tremendamente lo standard qualitativo,con Ten soprattutto.
Forse mi sono off-topizzato...amen

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PLAYMOBIL

Reg.: 25 Ott 2004
Messaggi: 327
Da: roma (RM)
Inviato: 24-12-2004 10:09  
L'album dei Mad Season! Splendido, non posso dire altro.Penso che Layne Staley sia stata una delle voci più intense e sofferte, una delle poche che sapevano graffiare davvero, degli ultimi anni. Grazie per la tua disamina. Mi dispiace molto che gente con paraocchi che ha fatto di tutta un'erba un fascio non abbia totalmente apprezzato quanto di splendido è uscito nei primi anni 90.Il fatto è che tutto quello che proveniva dagli USA dopo il 90 con un minimo di "elettricità" veniva associato con stò cavolo di grunge.Gruppi come Afghan Whigs, Mother Love Bone, Satchel avrebbero meritato più fortuna.

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E' dopo che si capisce tutto.

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ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 26-12-2004 13:14  
non posso naturalmente pensare neanche di striscio di partecipare ad una conversazione sulla musica,con uno dei miei guru marxino
però posso dire che il disco dei temple of the dog è stato per me importantissimo, quando lo "scoprii"(ricerca folle perchè nella mia città forse ce l'ho e lo amo solo io anche adesso...)ascoltavo già i pearl jam, ma fu una folgorazione, uno dei cd che ho ascoltato maggiormente (comprato due volte perchè consumato)e che tutt'ora mi accompagna, e mai ho amato tanto canzone o gruppo, per quanto dovrei rispettare i predecessori nonchè maestri dei miei "beniamini" penso che per me pearl jam e soundgarden, insieme a stone temple pilots saranno sempre "i migliori" perchè più affini a me e ai miei gusti. so che potrei rasentare l'eresia (immagino già deep se mi leggerà )ma tant'è...
ritornando al discorso più "storico" non ho mai inteso i nirvana (di cui conosco solo un paio di album, tra tutti chiaramente nevermind) come grunge, proprio per una questione di sonorità (anche qui chiedo venia, parlo solo di sensazioni profane, la mia ignoranza in campo non mi può far parlare se non secondo il gusto personale e le impressioni "a caldo"), i nirvana non mi sono mai sembrati "grunge" in senso stretto, se vogliamo più punk ma non grunge, questo chiaramente non vuol dire nulla, ma rimane il fatto che, come dice marx, misero in ombra gruppi a mio avviso migliori, senza nulla togliere ai suddetti, creando pure una moda fastidiosa, che ancora oggi esiste, un po' come la moda dei dors, perchè fa figo venerare una, perdonatemi il terminre, rockstar morta tragicamente, dimenticandosi spesso della musica.
con tutto questo discorso non so dove volessi arrivare, se non dire che condivido con marx l'amore per le band sopracitate.

riallacciandomi pure ad un altro topic, io sotto la doccia canto sempre wooden jesus o hunger stike

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...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

[ Questo messaggio è stato modificato da: ilaria78 il 26-12-2004 alle 13:16 ]

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GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 27-12-2004 09:57  
Un bel topic nostalgico.
Mi sono ritrovato in maniche di flanella a strimpellare "Alive" e "Man in the Box" in cantina.
Il topic del Mraxetto è colo da condividere.
Il "Grunge", etichetta sfornata dai discografici per vendere il più possibile ( come già citato dallostesso marxetto anche i RATM venivano inseriti sullo stesso scaffale ) è stao un "periodo" felice della storia della musica contemporanea.

Come ho già più volte espresso, l'ultimo momento felice:
TEMPLE OF DOG, MOTHER LOVE BONE ( loro la vera scintilla "Grunge", I Melvins hanno avuto il solo pregio di essere uno dei gruppi preferiti da Cobain ),ALICE IN CHAINS, SCREAMING TREES, SOUNDGARDEN, PEARL JAM, NIRVANA, SMASHING PUMPKINS, DINOSAUR JR,... ma anche RATM e LIVING COLOUR.


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U N I T A C I N E F I L A

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 27-12-2004 11:16  
Secondo me i Nirvana furono il grunge in ogni sua componente,musicale ed esistenziale. Tecnicamente normalissimi,forse non sarebbero stati in grado di evolvere il proprio discorso musicale verso nuovi territori.Ma è con Bleach e con NEvermind che si inizia a parlare di grunge..che questo viene decodificato.I Melvins gettarono le basi del movimento nelle sue frange più "metalliche",i Mudhoney(conosco solo un album)furono per molti i primi a fondere hard-rock e grunge.Ma la musica dei Nirvana aveva qualcosa di unico, dal punto di vista emotivo.Credo che pochi autori siano riusciti a tradurre nell'uso delle 7 note il proprio malessere esistenziale,la propria rabbia.Senza essere fra l'altro di mostri,anzi,dal punto di vista tecnico.Io dico che il grunge puro e crudo nasce e muore con loro.Ci sono però tantissmi altri gruppi che ne elevarono lo standard qualitativo,accentuandone ora una ora l'altra componente.Ho già citato i Pearl Jam..ma che dire degli Smashing Pumpkins(se i Pearl sono più hard-rock,gli Smashing sono più hardcore..basta ascoltare Bullet with butterfly wings),gli ottimi Alice in Chains,
gli stessi artisti citati da Marxetto.
Il grunge fu forse l'ultima "rivoluzione" di massa nel mondo del rock,che ebbe i propri paladini(Nirvana)e molti altri gruppi anche più dotati ma meno innovativi e basilari.
Ah,ho dimenticato i bravissimi Sondgarden..
Cmq Cobain,nel bene o nel male,rimarrà nell'immaginario collettivo il simbolo di un epoca,forse il rocker maledetto per eccellenza.Nonchè,secondo me,un uomo da rispettare e da ammirare perchè ha saputo esser forte e coerente nelle sue debolezze, nelle sue paranoie.Ha combattutto contro tutti e soprattutto contro i suoi demoni interiori che forse l'han sempre angosciato,e alla fine ha perduto.Ma non per questo secondo me bisogna etichettarlo in modo negativo,o peggio ancora trasformarlo,come oramai è accaduto temo irreversibilmente,in un simbolo,un'icona per ragazzine.Perchè lui si è ammazzato anche per questo,e ciò che han fatto(ex moglie in primis)è solo una grave e vigliacca mancanza di rispetto.
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Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

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