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Autore La fiamma del peccato
seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 26-07-2003 14:12  
E' notte fonda e un uomo,stranamente insicuro sulle proprie gambe,si appresta ad entrare in un grande palazzone,completamente deserto,non si sa brne con quale scopo.Finchè una voce rantolante,stanca per lo sforzo,comincia a raccontare una storia.

Una storia magistrale di avidità,passione e rimorso."La fiamma del peccato"è tutto questo e molto altro:una riuscitissima detective story dai toni insolitamente cupi e tormentati,sempre velati da una certa indescrivibile oppressiva sensazione.Un colpo di fulmine,il fascino oscuro della tenebrosa lady Diethrichson,ed è fatta.Il pesce ha abboccato all'amo.Ma la vicenda, così sanguinosa e delittuosa,non è raccontata da un punto di vista esterno e quindi distaccato,bensì secondo la prospettiva "inquinata" e parziale dell'assassino,che si rivela come tale immediatamente.Infatti il nodo centrale del film non sta tanto nella risoluzione da parte dello spettatore del mistero,quanto nella tensione che la narrazione fornisce alla vicenda.Il punto di vista è quello dell'uomo ormai arrivato al capolinea,pieno di rimorsi.La grandezza di questo film sta nel fatto che ci viene mostrata un anima che si autodefinisce con le prime parole nella sua totale corruzione,ma che cerca attraverso la lunga confessione di trovare perdono da parte altrui ma soprattutto rimorso in se stesso.E mano mano che si avanza,la vicenda,nella sua geometricamente perfetta architettura,si permea sempre di più,attraverso la voce ora divenuta di colpo fredda,di una tensione sottile ma malsana,la tensione dei criminali.Forse inconsciamente gli spettatori sono portati a parteggiare per quella associazione a delinquere tutta particolare,ma nello stesso tempo spinti a un inevitabile compassione per l'assassino pentito.Già perchè oltre alla tensione si fa sempre più palpabile un sentimento di irredimibile dannazione,nonostante l'accorato tentativo dell'anima peccatrice.L'impressione è che tutti,eccetto il protagonista,fungano da puro contorno e semplice addobbo alla tormentata vicenda interiore del narrante.Perchè altrimenti usare la voce fuori campo?Evidentemente ciò che qui importa sono i fantasmi,i demoni interiori di un'anima che si è volutamente sacrificata pe un azione malvagia,e attorno i diavoli tentatori e gli angeli forieri di perdono(si pensi alla candida figura di Lola).Questo ha una possibile risol uzione nella sequenza finale,caratterizzata da una grande e forse inappropriata umanità,accompagnata però da un ineliminabile senso di tragica ironia

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sono un bugiardo e un ipocrita

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 15-06-2005 10:47  
Il grande palazzone al 12° piano in cui il protagonista omicida andò ferito non era del tutto deserto c'era ancora l'impresa di pulizie con i sui numerosi adetti.
Cruciale e ironica la frase che doisse il custode del palazzo al protagonista assicuratore:
<<la vedo stanco e affaticato>>... be con una pallottola conficata nella spalla lo era senz'altro.

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 15-06-2005 10:50  
Bella anche la ricostruzione del treno quando il protagonista prese il posto con le stampelle del marito di filly assassinato in auto
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Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia!

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 15-06-2005 11:20  

Attori principali la fiamma del peccato

Fred Mac Murray = Walter Neff 1908-1995 (America)
Barbara Stanwyck = Phyllis Dietrichson 1907-1990 (America)
Jeane Heather = Lola Dietrichson 1921-1995 (America)
Edward G. Robinson = Bartoon Keys 1893-1973 (Romania)
Fortunio Bonova = Sam Garlopis 1895-1969 (Spagna)
Porter Hall = Mr Jackson 1888-1953 (America)
Biron Barr = Nino Zachetti 1917-1966 (America)
Richard Gaines = S. Norton JR 1904-1975 (America)
Tom Phower = MR Dietrichson 1890-1955 (America)
John Philliber = Joe Peters 1872 1944 (America)

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 10-10-2005 13:22  
durante la notte mi sono addormentato con il film del 1944 "Double indemnity"(doppia indennità), tradotto poi in italiano con: "la fiamma del peccato"
Sono qui la stupenda colonna sonora e i dialoghi di gente tranquilla che mi concigliano il sonno


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Non voglio realismo, voglio magia!

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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 10-10-2005 13:37  
Gulp!
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sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 10-10-2005 14:53  
Fantastico. Una pietra miliare del cinema noir cui, in un modo o nell'altro, hanno contribuito alcuni fra i più grandi autori del genere.
Mi riprometto di riparlarne al più presto.
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E' ok per me!

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 10-10-2005 16:01  
quote:
In data 2005-10-10 14:53, sloberi scrive:
Fantastico. Una pietra miliare del cinema noir cui, in un modo o nell'altro, hanno contribuito alcuni fra i più grandi autori del genere.
Mi riprometto di riparlarne al più presto.


sloberi, non sono molte le persone che apprezzano questo film,(forse perchè vecchitto). mi sono anche scaricato da internet alcune immagini di questo film, e le ho archiviate alla mia collezione sul cinema
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Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia!

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Citizen

Reg.: 12 Ago 2004
Messaggi: 210
Da: Prato (PO)
Inviato: 10-10-2005 18:19  
Mario, ma che stai a di'?
Double indemnity è un capolavoro di ritmo, stile, suspense, difficilmente arrivabile se non dai grandi maestri del genere (hitch, polanski e pochi altri). Non mi ha annoiato affatto, anzi! Mi è piaciuto anche di più del grande sonno di Hawks!
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Me, I don't talk much... I just cut the hair.

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 11-10-2005 14:03  
Non volevo affatto disminuire l'importanza di tale pellicola. A me i più bei film che ho mi mettono serenità e mi riconcigliano il sonno dopo una faticosa e stressante vita diurna

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sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 11-10-2005 23:28  
quote:
In data 2005-10-10 18:19, Citizen scrive:
Double indemnity è un capolavoro di ritmo, stile, suspense, difficilmente arrivabile se non dai grandi maestri del genere (hitch, polanski e pochi altri).



Perchè Polanski avrebbe mai girato un noir?

Comunque parlare di un film del genere dopo tanto tempo dalla visione non ha alcun senso, quindi non lo farò.
Però devo spiegare perchè ho parlato nel post precedente dell'unione delle più grandi menti del genere: forse non tutti lo sanno ma "Double indemnity" è tratto da un libro scritto dal grandissimo scrittore noir Cain. La sceneggiatura è stata poi stesa da quel genio di Wilder insieme ad una delle penne più innovative della narrativa americana, Raymond Chandler. Chiaro che non poteva che uscirne un capolavoro...
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 11-10-2005 23:58  
quote:
In data 2005-10-11 23:28, sloberi scrive:

Perchè Polanski avrebbe mai girato un noir?


Beh si potrebbe anche dire che Chinatown sia un noir, seppure non ne abbia le tinte, ma solo le trame.

Comunque anche io guardo sempre un film la notte, quando vado a letto. E' assolutamente necessario per conciliare il sonno. E qualsiasi sia il film, dormo bellamente

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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 12-10-2005 00:00  
Chinatown è assolutissimamente un noir...
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sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 12-10-2005 13:01  
Prima me lo riguardo poi vi dico cosa ne penso dell'affermazione di Meskal.

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 12-10-2005 13:20  
La narrazione cinematografica di "Double Indeminity" di billy wilder, tradotta poi in italiano con un altro titolo ossia anzichè: "doppia indennità" con "la fiamma del peccato" è stata ambientata nel lontano 1938 a losangeles; anche se il film è stato girato nel 1944 .
Curioso il fatto del magnetofono in cui il protagonista del film narra la sua confessione di dupplice omicidio.(Una sorte di registratore che invece di avere il nastro si registrava su dei grossi cilindri imprenati di magnete).
Curiosa anche la scena del cappello quando filly andò a casa di neffet. lei non aveva affato un cappello in mano da restituirgli e lui gli disse ugualmente: <<vabene lo metta sulla sedia>> la vicenda era cominciata alla fine di maggio e curiosamente quando nefet narra la sua confessio a luglio sfogiavano in scena ancora i cappotti
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Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia!

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