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Autore Good bye, Lenin!
PiedeAmaro
ex "anakin"


Reg.: 27 Mag 2003
Messaggi: 2482
Da: alessandria (AL)
Inviato: 30-05-2003 18:08  
dalle recensioni mi sembra un film commovente e anche un po divertente...mah,ditemi voi.........
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"...il nostro secolo è stato in assoluto il più atroce e crudele nella storia dell'umanità!Premio nobel per le guerre più sanguinose e gli orrori più pazzeschi!E premio Oscar alla memoria dell'anticristo lui medesimo:Adolf Hitler!"

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PiedeAmaro
ex "anakin"


Reg.: 27 Mag 2003
Messaggi: 2482
Da: alessandria (AL)
Inviato: 01-06-2003 07:56  
allora,datemi tutti i vostri giudizi, e anche quello che pensate se non l'avete ancora visto(peggio per voi)
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"...il nostro secolo è stato in assoluto il più atroce e crudele nella storia dell'umanità!Premio nobel per le guerre più sanguinose e gli orrori più pazzeschi!E premio Oscar alla memoria dell'anticristo lui medesimo:Adolf Hitler!"

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moxfurbona

Reg.: 04 Mar 2003
Messaggi: 1194
Da: lucca (LU)
Inviato: 01-06-2003 23:56  
di che parla?Lenin potrebbe interessarmi...

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gongolante

Reg.: 06 Feb 2002
Messaggi: 3054
Da: Cesena (FO)
Inviato: 11-08-2003 11:26  
Alla fine degli anni 70, una tranquilla famigliola della DDR viene sconvolta dalla scomparsa del padre, recatosi al di là del muro di Berlino per un convegno e mai più rientrato. La madre (Katrin Sass) vive un momento di forte depressione ma lo supera dedicandosi totalmente alla causa socialista della nazione.
Alla fine degli anni '80 la madre viene colta da un infarto e finisce in coma lasciando soli i due figli Alexander (Daniel Brühl) e Ariane (Maria Simon) diventati grandicelli. La madre rimarrà in coma per 8 mesi perdendosi la caduta del muro di Berlino ed il velocissimo processo di occidentalizzazione della DDR. Quando la madre si risveglia i dottori prescrivono per lei riposo assoluto e tranquillità. Ma come può ritrovarla visto che tutto quello in cui credeva è stato rapidamente cancellato? Ad Alex viene una grande idea, la DDR non morirà...

Raro prodotto importato dalla Germania, una bella commedia che tratta in maniera leggera ed intelligente una parte della storia moderna da un punto di vista originale ed inesplorato. Attraverso la strana vicenda di questa famiglia si parla del vuoto ideologico lasciato dalla caduta del socialismo, dalla perdita dei valori e dei punti di riferimento con cui la gente è cresciuta, la conquista della libertà, l'arrivo del consumismo e la velocissima, e non certo indolore, rivoluzione culturale. Come detto il tutto è trattato con leggerezza e narrando le avventure di Alexander e della sua famiglia e del suo disperato e divertente tentativo di nascondere alla madre la caduta della DDR. Ovviamente gli spunti per equivoci e situazioni paradossali non mancano, a partire dai finti telegiornali orchestrati da Alex di fronte alla pretesa della madre di vedere la TV e al modo di presentargli la verità per gradi ed in modo da renderla accettabile e non traumatica.
Climax del film è la scena in cui la madre si rialza dal letto ed esce a vedere la nuova Berlino, con una enorme statua di Lenin che viene portata via in elicottero (citazione esplicita al Cristo de "la dolce vita"). E se fin li la commedia era filata via molto spedita, da quel punto in poi un pochino si perde assumendo toni più melodrammatici e inserendo vicende che ho trovato superflue.
Resta comunque un buon prodotto, un altro film estivo che vale assolutamente la pena di vedere.
Voto 7.5.
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Cinematik - il fantacinema!
In fase di lettura: LE ETICHETTA DELLE CAMICIE di Tiziano Sclavi
Ultimo film: UN BACIO APPASSIONATO di Ken Loach

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cosmopoli

Reg.: 30 Lug 2003
Messaggi: 115
Da: torino (TO)
Inviato: 11-08-2003 11:28  
sono d'accordo, anche perché dice più sulla crisi della politica e delle ideologie questo film che molte discussioni sterili
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il futuro fallisce.fallisce sempre.Non potrà mai essere il luogo crudele e felice in cui vogliamo trasformarlo.

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stef73

Reg.: 07 Giu 2002
Messaggi: 635
Da: Cirie (TO)
Inviato: 16-09-2003 10:53  
Qualcuno qui l'ha visto? E' uscito a noleggio pochi giorni fa ed è molto carino, divertente ma anche intelligente; fa riflettere su un avvenimento della storia recente che ha sconvolto la vita di migliaia di persone, ossia la caduta del Muro di Berlino, visto appunto attraverso gli occhi della gente comune (in questo caso una famiglia di Berlino Est). In breve la trama racconta di una donna, fervente comunista, che va in coma per 8 mesi, durante i quali appunto cade il Muro. Al risveglio viene detto ai figli di evitarle ogni shock in quanto potrebbe esserle fatale; per questo motivo tutti si ingegnano per farle credere che niente è cambiato e che il suo amato Partito è ancora al potere. Per il resto della storia andate a noleggiare il film!
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gongolante

Reg.: 06 Feb 2002
Messaggi: 3054
Da: Cesena (FO)
Inviato: 16-09-2003 12:51  
Così dicevo:
Vecchio topic

Ho detto.
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cosmopoli

Reg.: 30 Lug 2003
Messaggi: 115
Da: torino (TO)
Inviato: 16-09-2003 16:30  
anche io l'ho trovato un film più che bello intelligente. spiego perché

Nelle ultime sequenze di Good bye Lenin! la voce fuori campo del ragazzo protagonista, Alex, sostiene di aver fatto il possibile per far rivivere a beneficio della madre morente, la maestra abbandonata dal marito con i due figli Cristiane Kerner (Katrin Sass), la Germania comunista, ma non quella vera, piuttosto quella ideale; che si trattasse non di un paese reale i tedeschi lo sanno bene, come conoscono perfettamente la delusione provata nel venire a far parte del mondo occidentalizzato del consumismo e sarà forse per questo che hanno amato molto l’intelligente pellicola di Wolfang Becker. Probabile poi, che la crisi economica dell’ex locomotiva d’Europa abbia acuito la “Ostalgie”, come chiamano a Berlino la nostalgia dell’Est: l’auto su cui i figli portano l’ex insegnante veterocomunista a fare una gita è una Trabant azzurra, l’auto più frequentemente vista nel film, la cui sopravvivenza alla rottamazione nei paesi d’oltre cortina simboleggia proprio questo stato d’animo collettivo. Di fatto nel lungometraggio sono soprattutto gli oggetti a farsi portavoce delle civiltà antitetiche: un gigantesco stendardo rosso reclamizza la Coca cola appeso al muro di un palazzo e sostituisce la bandiera della DDR; gli appartamenti si riempiono di mobili nuovi, il marco trasforma in carta straccia la vecchia moneta, i risparmi di una intera esistenza; nella finzione orchestrata dal ragazzo i goffi abiti del socialismo vengono indossati sopra altri più colorati e rispettosi della forma umana. Ma si tratta solo di baratti, niente di più: l’insegna pubblicitaria è altrettanto desolante, gli scaffali al supermercato sono altrettanto opprimenti; non cambia il paesaggio e non cambiano gli animi e neanche le prospettive: la sorella di Alex lascia l’Università e va a fare la cameriera da McDonald’s, lui vende antenne paraboliche, i coinquilini vivono la stessa esistenza grigia di prima, un illustre docente del Politecnico annega nell’alcool, e il cosmonauta, l’esploratore degli spazi, il grande eroe dei fanciulli, finisce ad esplorare le vie della città come taxista. Se le società umane concesse dalla storia si sono sempre risolte in un tradimento di nobili ideali non resta che correggere con il sogno: Platone, secoli fa, dava ai filosofi sapienti il governo della sua mitica repubblica, l’adolescente contemporaneo apolitico, invece, si crea uno stato tutto suo, e elegge presidente di esso il cosmonauta, colui che ha guardato la piccola terra dall’alto delle stelle, aiutato anche da un amico aspirante regista. Infatti, nell’ideazione della nazione immaginaria è insostituibile il contributo del cinema: l’utopia assume i connotati di un set cinematografico, ed è visibile da uno schermo quello che Cristiane e suo figlio guardano seduti sul letto: lì osservano un gran numero di profughi dell’Ovest riversarsi nel regno felice del comunismo e dell’uguaglianza, giocosamente accolti dalla nuova autorità; analogamente la prima uscita di casa, dopo i mesi di coma, della ex maestra si conclude con la visione, reminiscenza felliniana, del volo di un busto di Lenin, portato in alto, a sorvolare la città, da un elicottero. L’aspirazione a questo universo ideale si scontra inevitabilmente con una realtà insensibile alle vere aspirazioni del cuore umano; da qui un tono perennemente oscillante fra malinconia e ironia che allontana il film dal genere della commedia: i protagonisti della vicenda tutti, in quanto parte di un popolo che ha sperimentato una duplice condizione di vita, sono consapevoli del fallimento della politica e la stessa ambigua arrendevolezza della madre ai disegni d’evasione del figlio assomiglia più a una segreta complicità che ad ingenuità.

La tematica affrontata è affine a quella di un'altra pellicola uscita nella presente stagione, Hanna Flanders, in cui Roehler raccontava in un algido bianco e nero il suicido della madre, la scrittrice Else Elser, al crollo del Muro di Berlino: lì la cinepresa illuminava in profondità il privato di un’intellettuale sconfitta dalla storia, qui al contrario a restare in ombra è il vissuto dei protagonisti, raccontato in prima persona con lo scontato espediente della voce fuori campo. La madre e il figlio sono le figure chiave, ma la loro personalità per molti aspetti è solo abbozzata: la stessa adesione di Cristiane al regime, non ha alcuna risonanza nella sua interiorità, poco chiarita e delineata, come è poco motivata la ricomparsa del padre fuggito; Alex si limita a vivere una love story senza spessore con l’infermiera Lara, stesso nome dell’eroina del Dottor Zivago.

Comunque, in Good bye Lenin non si tratta dell’analisi del destino di una famiglia; siamo piuttosto di fronte a una raffigurazione brillante e amaramente divertente della sfiducia contemporanea nella politica: Lenin è diventato un busto trasportato da un elicottero verso chissà dove…



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Beatrix

Reg.: 04 Nov 2002
Messaggi: 284
Da: Spinea (VE)
Inviato: 02-11-2003 11:34  
Non ho parole...sono uscita dal cinema in lacrime...mia ha smosso dentro....incredibile, bellissimo!!!

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danysil

Reg.: 29 Ott 2003
Messaggi: 864
Da: roma (RM)
Inviato: 10-11-2003 16:42  

è in assoluto uno dei film migliori che abbia visto ultimamente..tanto che sono andata al cinema ben due volte!!!
troppo bello, e le musiche...gran bel film,LO CONSIGLIO A TUTTI!!
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LeLLa
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Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perché stai guardando il cielo, se stai guardando il cielo è perché credi ancora in qualcosa.

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Beatrix

Reg.: 04 Nov 2002
Messaggi: 284
Da: Spinea (VE)
Inviato: 19-01-2004 16:26  
Stupendo...sono uscita sfigurata dalle lacrime!!!
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"Stai pisciando sull'albero sbagliato, amico"
Lefty Ruggiero- Donnie Brasco

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 19-01-2004 18:02  
io l'ho perso ma appena esce il DVD sono il primo a comprarlo
_________________
La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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moxfurbona

Reg.: 04 Mar 2003
Messaggi: 1194
Da: lucca (LU)
Inviato: 20-01-2004 10:23  
Grande ,grande film!
Uno di quelli che ti fanno amare il cinema europeo, fatto anche di cultura (non solo di licei con le cheerleader ,sport ,'eroi'...)
Lode lode a tutto il cast e anche a chi 'ci ha creduto'!

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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 20-01-2004 23:48  
Film bellissimo...che regalerò a mia madre!
riesce a commuovere e divertire con intelligenza mentre affronta con leggerezza (senza essere superficiale) uno dei periodi chiave del nostro secolo, facendo del particolare lo specchio dell'universale proprio come i grandi film del passato, senza però apparire stantio o nostalgico (cosa che adessomi rendo conto essere un paradosso, detta di questo film...)

Fantastica la "produzione" fai da te dei falsi telegiornali!

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"...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano

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moxfurbona

Reg.: 04 Mar 2003
Messaggi: 1194
Da: lucca (LU)
Inviato: 21-01-2004 00:13  
quote:
In data 2004-01-20 23:48, missGordon scrive:
Fantastica la "produzione" fai da te dei falsi telegiornali!




Anche dei falsi cetriolini sovietici!

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