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Autore tra letteratura e cinema
mammamia

Reg.: 26 Ago 2003
Messaggi: 28
Da: Valdagno (VI)
Inviato: 26-08-2003 12:50  
Spero di non introdurre un argomento noioso... Da "Lolita" al "Diario di un curato di campagna", da "Jules e Jim" a "Io non ho paura". Ci sono tanti modi di trasporre la letteratura al cinema. Vi è piaciuta ad esempio quella di Salvatores del libro di Ammaniti (indipendentemente dal fatto che il film sia bello o brutto)? Come dovrebbe essere una trasposizione? solo "di senso" o "parola per parola"?
alla salute
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ho perso.ho sempre perso. non mi irrita nè mi preoccupa. perdere è una questione di metodo

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 26-08-2003 12:59  
io nn dico ke la sceneggiatura del film debba corrispondere esattamente ai dialoghi del libro...altrimenti sarebbe noioso.
però deve essere fedele, altrimenti nn si parla più di trasposizione ma di scopiazzatura.....il ke per un regista sarebbe deplorevole.
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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 26-08-2003 13:04  
beh di solito si dice che dopo aver letto un libro si rimane delusi del film,naturalmente bisogna tener conto che sono due forme d'arte molto diverse e che hanno un proprio linguaggio specifico.
spesso si rimane delusi del film tratto del libro,personalmente "io non ho paura"non l'ho letto e non l'ho visto,però ci sono film tratti da libri che ho letto che mi hanno entusiasmato come per esempio"Camera con vista" o "Maurice" ,mi accorgo che è sempre lo stesso regista e lo stesso autore...forse non vale
ho apprezzato anche la trasposizione "del nome della rosa",vedendo il film mi è venuto il desiderio di leggere il libro,ed effettivamente,da "ignorantA"quale sono, posso dire che nel film sono state tolte le parti"dottrinali"un po' pesanti e lasciato il giallo per cui il film risulta molto piacevole.
ma ci sono moltissimi esempi in cui il film delude...questo perchè il nostro modo di immaginare le cose descritte e raccontate nel libro non può essere uguale a quello del regista o di altri, ognuno leggendo fa il suo film personale,il film ci piace quando si avvicina all'immagine che ne abbiamo avuta noi leggendo....almeno secondo me
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...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

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ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 26-08-2003 13:09  
quote:
In data 2003-08-26 12:59, RICHMOND scrive:
io nn dico ke la sceneggiatura del film debba corrispondere esattamente ai dialoghi del libro...altrimenti sarebbe noioso.
però deve essere fedele, altrimenti nn si parla più di trasposizione ma di scopiazzatura.....il ke per un regista sarebbe deplorevole.



un esempio importante per questo discorso potrebbero essere le trasposizioni di "lolita"
è evidente la differenza tra il film di kubrick e quello di lyne,quello di lyne è chiaramente un adattamento letterale,kubrick,come poi tral'altro ha fatto con tutti i suoi film,ha preso l'idea dal libro per rielaborarla e dare il suo contributo personale sia nei contenuti che nel visivo,per questo esiste anche il modo di dire "liberamente tratto da..."

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 26-08-2003 14:02  
si concordo. Hai ragione anke uando dici ke sono due arti diverse.
Comunque...per farti un esempio su come i film nn si attengano precisamente ai libri ke devono trasporre su pellicola: Jurassic Park. Purtroppo, sebbene a realizzzarlo sia stato uno dei i grandi regsti di tutti i tempi e sebbene tutto sommato l film sia molto avvincente, nella pellicola nn si ritrova il messaggio subliminare ke Crichton secondo me voleva lanciare nel libro (molto pi bello del film secondo me): la scienza è molto più avanti di come c immaginiamo.....e spess sfugge al nostro controllo.
Ciò ke speilberg con il suo campione d'incassi è riuscito ad ottenere è un film di fantascienza se vogliamo, con molti effetti speciali, ma con una trama piuttosto alleggerita dai profondi significati del libro di Crichton.
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cosmopoli

Reg.: 30 Lug 2003
Messaggi: 115
Da: torino (TO)
Inviato: 26-08-2003 14:08  
Forse dirò una banalità, ma secondo me un regista che si ispira a un libro non deve essergli fedele ma deve "interpretarlo" a modo suo. Altrimenti basterebbe leggersi il libro e a che servirebbe il film.?
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il futuro fallisce.fallisce sempre.Non potrà mai essere il luogo crudele e felice in cui vogliamo trasformarlo.

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mammamia

Reg.: 26 Ago 2003
Messaggi: 28
Da: Valdagno (VI)
Inviato: 26-08-2003 14:34  
anch'io come ilaria78 penso che si possa parlare di differenti modi di trasposizione, che un regista possa rimanere più o meno legato altesto del libro. Penso però che sia fondamentale che si riesca a cogliere lo "spirito" dell'autore. L'esempio di "Lolita" mi pare azzeccato perchè appunto esprime due modi diversi di trattare il testo e secondo me si può dire che Kubrick dimostra (ancora) di essere un regista intelligente (per come usa il materiale di partenza e lo rielabora) mentre Lyne "vive" solo un aspetto del romanzo. Un altro esempio può venire da un altro grande, Hitchcock che, se non ricordo male, ha lavorato sempre su materiali già "fatti". Il punto è in che modo lo ha fatto!!
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ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 28-08-2003 13:25  
beh hitchcock prendeva uno spunto,un'idea,che un romanzetto anche da 4 soldi gli faceva venire,e poi ci elaborava sopra un tema e delle immagini.
Il cosiddetto mcguffin,l'intreccio apparentemente filo conduttore del film, era solo un pretesto per il regista,per mostrare delle idee ,quindi si può dire che hitchcock aveva un modo moolto personale di interpretare dei testi pre-esistenti
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mammamia

Reg.: 26 Ago 2003
Messaggi: 28
Da: Valdagno (VI)
Inviato: 28-08-2003 14:39  
quote:
In data 2003-08-28 13:25, ilaria78 scrive:
beh hitchcock prendeva uno spunto,un'idea,che un romanzetto anche da 4 soldi gli faceva venire,e poi ci elaborava sopra un tema e delle immagini.
Il cosiddetto mcguffin,l'intreccio apparentemente filo conduttore del film, era solo un pretesto per il regista,per mostrare delle idee ,quindi si può dire che hitchcock aveva un modo moolto personale di interpretare dei testi pre-esistenti




brava la mia ilaria78!! è proprio quello che voglio dire. Hitch (come lo chiamano tutti i critici, che sono tutti amici suoi) se ne fregava del testo di partenza, o meglio, lo prendeva come un punto di partenza per fare un'opera personale che finisce per intrattenere un rapporto particolare col testo di partenza. Se guardi Lolita di Lyne, invece vedi che è una trasposizione bella e buona giocata solo su una parte di idea nabokoviana (quella più sensul-commerciale). Allora siamo d'accordo che ci sono modi più o meno lontani di interpretare un'opera, di usarla: Salvatores, in Io non ho paura, rimane fedele all'opera ma fa un'altra cosa fondamentale: mette la mdp all'altezza di un bambino, la fa guardare come guardano gli occhi di un bambino. Questo è usare i mezzi del cinema per mettere in immagine ciò che fanno le parole del libro...forse (ma a dir la verità sono appena tornato da una pausa pranzo in cui il vinello bianco mi faceva l'occhiolino...)
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Poisonidea

Reg.: 27 Ago 2003
Messaggi: 134
Da: Torino (TO)
Inviato: 28-08-2003 15:05  
Io ho visto io non ho paura ma non ho letto il libro e sinceramente non ha appagato le mie aspettative...cioè non mi ha detto nulla...invece la mia trasposizione letteraria preferita è Farheneit 451 di Truffaut, sia il libro che il film sono dei capolavori
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La verità dentro le persone è cosa tanto fragile da cambiare totalmente nel solo modo di riceverla.

once you SurpOp you can't stop

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ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 28-08-2003 15:28  
io credo che al di la del risultato estetico del film di lyne,il diverso modo di interpretare un film ,più o meno letteralmente,non indica il valore del film,non è detto che un film che segue un romanzo in maniera letterale non sia meno bello di un film che rielabora un romanzo.
un altro esempio che si può fare è giulietta e romeo,quello di zeffirelli e quello di luhrmann,per quanto entrambi seguano le battute,è chiaro che una versione è più letterale e l'altra riveduta...c'è a chi può piacere di più una e a chi l'altra..io credo sempre a seconda di quanto ci si affeziona ad una cosa letta e a come ci si riesce a distaccare da essa
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Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 28-08-2003 15:34  
E' anche una questione evidente di tempi cinematografici molto più ristretti rispetto ad un romanzo.
Kubrick dichiarò al termine delle riprese di LOLITA che se avesse saputo delle enormi limitazioni che la censura gli impose non avrebbe girato il film,nonostante ciò rimane un capolavoro.
Ma Lyne ha potuto essere più fedele propio perchè oggi la censura ha maglie meno strette,ciononostante la sua pellicola è nettamente inferiore a quella di Kubrick....
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No hay banda,non c'è una banda
è tutto..tutto registrato
No hay banda...eppure
Noi sentiamo una banda

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mammamia

Reg.: 26 Ago 2003
Messaggi: 28
Da: Valdagno (VI)
Inviato: 28-08-2003 15:44  
non dico che la lontananza e la vicinanza del film dal testo letterario possa essere parametro di giudizio, anzi. però, penso che sia un interessante punto di vista per analizzare un film o un regista. parole e immagini hanno una forza differente: forse l'immagine è più costrittiva (esiste 'sta parola?...) rispetto alla parola che permette un maggiore lavoro di interazione, di costruzione. ed è proprio grazie a questo che per me è possibile tradurre un libro in immagini.quando vedi un film tratto da un libro che hai letto non puoi far altro che fare un confronto con le immagini che tu stesso avevi creato per ogni parola del testo.un regista lavora prorpio in questo spazio e andare a vedere come si lavora in questo spazio è per me uno dei lati più interessanti. se ti dico che sono un ragazzo ubriaco che scrive al computer tu puoi immaginarmi in mille modi, ma se avessi una webcam la cosa cambierebbe. l'immagine è forse più forte: e allora sta al regista giocare con questa forza!!
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mammamia

Reg.: 26 Ago 2003
Messaggi: 28
Da: Valdagno (VI)
Inviato: 28-08-2003 15:48  
quote:
In data 2003-08-28 15:34, Luke71 scrive:
E' anche una questione evidente di tempi cinematografici molto più ristretti rispetto ad un romanzo.
Kubrick dichiarò al termine delle riprese di LOLITA che se avesse saputo delle enormi limitazioni che la censura gli impose non avrebbe girato il film,nonostante ciò rimane un capolavoro.
Ma Lyne ha potuto essere più fedele propio perchè oggi la censura ha maglie meno strette,ciononostante la sua pellicola è nettamente inferiore a quella di Kubrick....




secondo me non è questione di tempi o altro ma di intenti: kubrick interpreta il testo (e se ne allontana in alcuni punti) mentre Lyne semplicemente traduce il testo in immagine, anzi nell'immagine che gli è più consona (da carta patinata).
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Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 28-08-2003 15:52  
o diciamo anche che Kubrick è in grado di trarne un'interpretazione interessante e non piatta per quanto personale...
I tempi centrano eccome anche la scelta delle parti da togliere è fondamentale..
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