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Autore Il paradiso all'improvviso
Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 26-12-2003 22:59  
Premessa:

Pieraccioni è un regista e un autore mediocre,anche nel contesto del suo genere.Questo è il mio globale parere personale.Pur tuttavia mi lasciò favorevolmente colpito il suo esordio registico di una decina di anni fa.Il forse troppo poco ricordato "I laureati",che ritengo a tutt'oggi il suo lavoro meglio riuscito,certamente il più scorrevole e compatto rispetto allo svolgersi della trama,nonchè quello con le trovate più interessanti...evidentemente legate a doppio filo con la tipica comicità di tradizione toscana(cinematograficamente e non)che fa capo ai vari Benigni,Nuti...per arrivare ai più "freschi" Ceccherini,Panariello ecc.

Un film solare,senza nessuna pretesa se non quella di intrattenere per un ora e mezza con una storia semplice e diretta lo spettatore ...strappando qualche sorriso.E quest'intento iniziale,per quel che mi riguarda,fu pienamente soddisfatto.

Il Ciclone e Fuochi d'artificio tentarono di colpire ancora nel segno seguendo l'onda,e(soprattutto il primo),quantomeno come incassi,fu ancora una volta un successo.Anche se come pellicole,valutate nel loro insieme,già cominciarono a mostrare spaventose lacune,un pò sotto tutti i punti di vista.Gli ingredienti sempre i soliti:il protagonista simpatico e mezzo imbranato,ma che piace alle donne,le immancabili bellezze latineggianti ad ammaliare l'occhio maschile(dalla Cucinotta del primo film ad Angie Cepeda,protagonista femminile di quest'ultimo),e i "partner" fidati e collaudati del caso,dal prezzemolino del cinema italiano Alessandro Haber al già citato Ceccherini,che in quest'ultimo film però,fa solo una brevissima comparsata.

Da Fuochi d'artificio in poi solo flop,a mio parere.Film al di sotto della sufficienza,raffazzonati,confusionari,senza capo e ne coda(addirittura penosi "Il pesce innamorato" e "Il principe e il pirata"),e anche il pubblico degli affezionati cominciò ad accorgersene affollando i Cinema sempre meno.

Veniamo ora all'ultima opera del nostro.
Lo dico subito,secondo me con questa pellicola Pieraccioni è riuscito a riaffacciarsi ai livelli(seppur modesti)dei primi 3 lavori.Una comicità più fresca e meno scontata dei recenti insuccessi di cui sopra.Una "commediola" facile facile,se vogliamo,ma assolutamente godibile e che,personalmente,mi ha fatto sorridere,e a tratti ridere,di gran gusto.Ottima l'idea di introdurre il noto personaggio televisivo di Sconsolata(Anna Maria Barbera)nel contesto cinematografico,una spalla ideale,dalla battuta pronta e in grado di reggere e risollevare i punti morti.C'era il rischio che la sua comicità,nata e maturata all'interno di Zelig,potesse risultare contenuta o al limite volutamente "repressa",avendo a che fare con un ambito filmico.Questo rischio è stato scongiurato,per cui chiunque l'abbia amata in televisione,non rimarrà deluso al Cinema.Inutile soffermarsi sul plot,sotto quel profilo,con una minima conoscenza della filmografia di Pieraccioni,molti dei risvolti della narrazione potranno benissimo essere preventivati e immaginabili.In breve sintesi si tratta della vita di un single per scelta,che suo malgrado(a causa di una scommessa ordita ai suoi danni da due "amici")si ritroverà a provare sulla propria pelle le gioie e le delusioni del rapporto di coppia,cominciando dunque a dubitare delle sue convinzioni in proposito.Lo consiglio dunque,ma solo a chi sa accontentarsi,è il classico film da gustarsi senza troppe aspettative o "spirito critico",va preso per quello che è insomma,in tal caso non vi deluderà...

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"Da ciascuno secondo le sue capacità...
...a ciascuno secondo i suoi bisogni!"

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[ Questo messaggio è stato modificato da: Marxetto il 14-06-2006 alle 09:38 ]

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pupazz

Reg.: 18 Feb 2003
Messaggi: 2069
Da: prato (PO)
Inviato: 27-12-2003 23:53  
quote:
In data 2003-12-26 22:59, Marxetto scrive:

Da Fuochi d'artificio in poi solo flop,a mio parere.Film al di sotto della sufficienza,raffazzonati,confusionari,senza capo e ne coda(addirittura penosi "Il pesce innamorato" e "Il principe e il pirata"),e anche il pubblico degli affezionati cominciò ad accorgersene affollando i Cinema sempre meno.




il film non l'ho visto e non so se lo vedrò..di pieraccioni ho visto i laureati, il ciclone, e devo dire che mi sono piaciuti molto..poi fuochi d'artificio, ed il pesce innamorato che invece a pate qualche battuta divertente li ho trovati fin troppo scontati..detto questo mi chiedo facendo riferimento a quello che tu dici.se da "fuochi d'artificio" in poi pieraccioni ha avuto sempre meno dalla sua il pubblico prorpio perchè la gente si era accorta della non originalità dei suoi lavori, perchè i soliti film di boldi e de sica continuano a sbancare i botteghini??
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Albysat

Reg.: 19 Feb 2003
Messaggi: 863
Da: ffshdgf (AR)
Inviato: 28-12-2003 02:44  
allora te lo cosiglio
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Hey Franck...
Vaffanculo Frank...

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 28-12-2003 09:39  
Come non fidarsi di Marx. Eppure la critica l'ha stroncato.
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 28-12-2003 10:00  
E'giusto che la critica lo stronchi,proprio perchè parte da un assunto "critico".Invece la mia personale opinione è che l'approccio alla visione di certi tipi di film debba essere completamente diverso nelle premesse.E'naturale,se dovessi anche io farne un discorso di qualità obiettiva,che quindi non tenesse conto del genere e di tutti quegli elementi che ho snocciolato nel precedente post,il film ne verrebbe fuori malridotto,perchè oggettivamente è un'immane idiozia.Però come ripeto,io sono del parere che il Cinema visto con gli occhi di un appassionato(quindi non necessariamente critico)abbia al suo interno tante diverse stratificazioni,alcune delle quali è giusto che siano valutate con criteri dissimili da quelli che può adottare un esperto delle nozioni più tecniche.In parole povere,io sapevo a cosa andavo incontro,come so a cosa vado incontro se guardo un qualsiasi film di Hitchcock o Pasolini(per citarne due a caso),partendo da questo presupposto questo film a mio dire risulta quantomeno godibile,niente di eccezionale,ma simpatico e piacevole.Detto ciò,giuro che prima di aver scritto quella presentazione non avevo ancora letto la recensione di Teresa Lavanga qui su filmup.Ebbene,in linea di massima sono perfettamente d'accordo con lei...qualora vi interessasse l'ho linkata!

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[ Questo messaggio è stato modificato da: Marxetto il 28-12-2003 alle 10:03 ]

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gongolante

Reg.: 06 Feb 2002
Messaggi: 3054
Da: Cesena (FO)
Inviato: 28-12-2003 11:27  
quote:
In data 2003-12-27 23:53, pupazz scrive:
perchè i soliti film di boldi e de sica continuano a sbancare i botteghini??



Escono a Natale e in una marea di copie!
Il giorno di Natale e S.Stefano i multisala sono esauriti per tutti i film proiettati!!
E dico tutti, anche IN THE CUT che non credo sia un film cosi' da grande pubblico come ce lo hanno fatto passare dai trailer...

Certo non è l'unico motivo per il successo, ma se uscissero a settembre le cifre astronomiche se le sognerebbero la notte!!
Ho detto.
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Cinematik - il fantacinema!
In fase di lettura: LE ETICHETTA DELLE CAMICIE di Tiziano Sclavi
Ultimo film: UN BACIO APPASSIONATO di Ken Loach

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Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 28-12-2003 12:26  
quote:
In data 2003-12-27 23:53, pupazz scrive:
se da "fuochi d'artificio" in poi pieraccioni ha avuto sempre meno dalla sua il pubblico proprio perchè la gente si era accorta della non originalità dei suoi lavori, perchè i soliti film di boldi e de sica continuano a sbancare i botteghini??



eh...bella domanda!Beh,c'è da dire innanzitutto che alcuni dei passati flop di Pieraccioni(se la memoria non m'inganna)non sono usciti tutti sotto periodo natalizio.E questo già di per se è un fattore da non sottovalutare,sempre tenendo conto del discorso di Gongolante,ovvero che in un periodo come questo,è facile che qualsiasi film,di qualunque genere,riesca ad ottenere consensi in termini economici,pur non trattandosi magari di pellicole originali o qualitativamente sopra la media.In secondo luogo Boldi & De Sica,rispetto a Pieraccioni,sono decisamente più affiatati & collaudati,è una coppia comica che fa centro da decenni,che sa come proporsi e cosa proporre,la loro è una comicità(che può piacere o meno)quasi esclusivamente retta dall'uso della volgarità fine a se stessa come arma per strappare risate.Se vogliamo i soggetti dei film natalizi di Vanzina o Parenti sono ancor più banali di quelli di Pieraccioni,con la differenza che quest'ultimo,essendo più legato a una maniera di far ridere più imperniata sullo "strumento dialettale" e più in generale su trame per lo meno un tantinello più "complesse" rispetto ai suoi dirimpettai,ha più difficoltà a far quadrare il cerchio.Questo può considerarsi un merito o meno,a seconda dei punti di vista...

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[ Questo messaggio è stato modificato da: Marxetto il 29-12-2003 alle 09:54 ]

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 28-12-2003 13:05  
quote:
In data 2003-12-28 11:27, gongolante scrive:
quote:
In data 2003-12-27 23:53, pupazz scrive:
perchè i soliti film di boldi e de sica continuano a sbancare i botteghini??



Escono a Natale e in una marea di copie!
Il giorno di Natale e S.Stefano i multisala sono esauriti per tutti i film proiettati!!
E dico tutti, anche IN THE CUT che non credo sia un film cosi' da grande pubblico come ce lo hanno fatto passare dai trailer...

Certo non è l'unico motivo per il successo, ma se uscissero a settembre le cifre astronomiche se le sognerebbero la notte!!
Ho detto.


in the cut è uscito in poche copie. Se fossero in egual misura non ci sarebbe questa grande supremazia.
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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gongolante

Reg.: 06 Feb 2002
Messaggi: 3054
Da: Cesena (FO)
Inviato: 29-12-2003 01:03  
quote:
In data 2003-12-28 13:05, gmgregori scrive:
in the cut è uscito in poche copie. Se fossero in egual misura non ci sarebbe questa grande supremazia.



E' quello che dicevo io, in realtà la settimana di Natale la gente va al cinema! Non va a vedere X o Y, va al cinema! E soprattutto ora coi multisala POI sceglie...

Quindi chi c'e' c'e' acchiappa! E chi ha più posti dov'e' presente piu' incassa in complesso!
Ovviamente l'offerta si adatta anche al pubblico...

Altrettanto ovviamente se IN THE CUT usciva a febbraio non andava oltre il milione di euro... sicuramente a Natale farà di piu'!
Ho detto.
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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 18-01-2004 06:25  
Già rammaricato e rattristato dall'imponente freddura delle multisale, piene di fastidiosi bimbi urlanti, diffidente, mi accingo alla visione di quest'opera di Pieraccioni. Forte di alcuni giudizi contrastanti, l'insana voglia di cadere in un tranello natalizio ha avuto la meglio.
Credendomi davanti all'ennesimo flop, di un autore in declino, devo dire, che il film tira che è una meraviglia, almeno nel suo genere. Siamo davanti ad una piccola storia, con pochi personaggi dipindi bene e abilmente caricaturizzati. Abbiamo il solito Papaleo e compagno Haber, immancabili scommettitori senza scrupoli ed una quantomai strepitosa Sconsolata, socia d'affari di un Pieraccioni cinico, ma particolarmente brillante in una serie di sequenze e primi piani degni di una qualsivolgia commedia americana di mediotaglio. Suggestionati da un'incantevole paesaggio peninsulare, ci troviamo coinvolti in una perfida scommessa sull'amore, e tra musiche nostrane malinconiche, intrecci dialettali, tramonti e una spagnola da brivido, si comprende che anche senza l'intrusiva e vagabonda comicità popolana di Boldi-De Sica, è possibile costruire un lavoro semplice e curato, senza troppe velleità artistiche. Sta volta il Pierino ha colto nel segno, e senza troppa difficoltà si pone a metà tra il malinconico semiserio epilogo de "i laureati" e l'amore folkloristico de "il ciclone" con un pizzico di humor toscano e la bella idea di lasciare in disparte l'amico Ceccherini.
Punto di forza del film è indubbiamanete il personaggio che Sconsolata porta avanti con maestria, supportata dalla sua innata predisposizione allo storpiamento delle parole, mescola il volgare con la tradizionale e demenziale ignoranza nostrana, edificando il cardine e se vogliamo il personaggio più rassicurante della storia. Al contrario delle opere precedenti, i personaggi vengono giusto citati, così Haber e Papaleo, seppur conformandosi perfettamente nei loro ruoli, rivestono un significato meno marcato, ma puntualmente menzionato nei momenti salienti.
un commedia da veder, naturalmente non aspetattatevi troppo.

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