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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > "ORO ROSSO" di Jafar Panahi   
Autore "ORO ROSSO" di Jafar Panahi
Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 29-05-2004 20:18  
Un pover’uomo iraniano, costretto a fare il portapizza in una gelida Tehran, si deve sposare con la sorella di un suo amico, ed è in cerca di un gioiello e una borsetta bianca da regalarle. Subito insieme al suo amico, ruberà una borsetta nera ad una donna, nella quale troverà la ricevuta di una collana da 75.000.000, i due andranno subito dal negozio dove l’ha comprata per aggiustare nel frattempo un anello tagliato, rubato sempre alla donna, ma verranno mal trattati dal gioielliere che gli consiglierà di andare in un bazar della città bassa. I due nell’approssimarsi del matrimonio, torneranno con la futura moglie, vestiti elegantissimi, dallo stesso orefice, che però gli farà capire che lì non c’è nulla adatto a loro, e gli consiglierà di andare in un altro negozio e cercare un gioiello d’oro rosso, di minor valore. Il pover’uomo si sentirà male dopo questo trattamento a lui inspiegabile. Finirà in tragedia.
Scritto da Abbas Kiarostami, “Oro Rosso” del Leone d’Oro Jafar Panahi, è un film che entra direttamente nel cuore. Crudo e inspiegabile come noi stessi, si aggiudica il Premio della Giuria in “Un Certain Regard”, e ci conquista, sballottandoci davanti la vera condizione umana, fatta di povertà e di ricchezza, di innocenza e pregiudizio, di bontà e crudeltà, una continua lotta tra classi sociali, che non lascia speranza alla prima. La vita di un uomo sconvolta dalla ricusazione di altri e del mondo in cui vive, non ci lascia speranza, e non ce la deve lasciare. Panahi, con una tecnica innovativa e imperscrutabile, analizza la fragilità psicologica umana, e quanto essa non corrisponda mai a quella fisiologica. L’uomo povero vede chiudersi davanti agli occhi ogni possibilità di salvezza, e allora si organizza una vita precaria. Jafar Panahi come Abbas Kiarostami, vuole dirci questo e dopo “Il Cerchio” “Il Palloncino bianco” e “Lo Specchio”, vuole parlarci ancora di vita ma soprattutto di chi la vive…

Chi ha visto questo splendido film? o chi comunque ha qualcosa da dire in riguardo?

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Del resto, che cos’è la nostra realtà se non la percezione della realtà?

Brian O’Blivion in Videodrome

[ Questo messaggio è stato modificato da: Cronenberg il 14-08-2004 alle 12:36 ]

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lemona

Reg.: 07 Gen 2002
Messaggi: 819
Da: ferrara (FE)
Inviato: 30-05-2004 02:01  
non me ne frega niente della trama la so gia' basta fare gli esperti del cinema dopo aver letti ciak : o si dice merita oppure no!

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Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 30-05-2004 07:46  
Lemona,maschio o femmina che tu sia,doppio o triplo nick di qualcuno che tu sia,credo che questi tuoi laconici "commenti" abbiano stufato un pò tutti.Se non ti interessa il contenuto di una discussione,puoi benissimo fare a meno di leggerla,se dopo averla letta non sei rimasto/a soddisfatta,non c'è sempre e comunque l'esigenza di farlo presente,elargendo giudizi inutili e affrettati su chi l'ha scritta.Non capisco se il tuo scopo sia quello di gettare lì una provocazione tanto per farlo,o se semplicemente ti diverta ad ergerti su tutti denigrando a prescindere gli sforzi di chiunque nel parlare di un film.

Per intenderci,cerca di esprimere tu dei concetti,piuttosto che infangare sistematicamente quelli altrui.

_________________
"L'intelligenza militare è una contraddizione in termini"

[ Questo messaggio è stato modificato da: Marxetto il 30-05-2004 alle 09:28 ]

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 30-05-2004 10:02  
quote:
In data 2004-05-30 07:46, Marxetto scrive:
Lemona,maschio o femmina che tu sia,doppio o triplo nick di qualcuno che tu sia,credo che questi tuoi laconici "commenti" abbiano stufato un pò tutti.Se non ti interessa il contenuto di una discussione,puoi benissimo fare a meno di leggerla,se dopo averla letta non sei rimasto/a soddisfatta,non c'è sempre e comunque l'esigenza di farlo presente,elargendo giudizi inutili e affrettati su chi l'ha scritta.Non capisco se il tuo scopo sia quello di gettare lì una provocazione tanto per farlo,o se semplicemente ti diverta ad ergerti su tutti denigrando a prescindere gli sforzi di chiunque nel parlare di un film.

Per intenderci,cerca di esprimere tu dei concetti,piuttosto che infangare sistematicamente quelli altrui.

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"L'intelligenza militare è una contraddizione in termini"

[ Questo messaggio è stato modificato da: Marxetto il 30-05-2004 alle 09:28 ]

appunto, ho già notato in altri "topic" che vai sempre "controcorrente" in una maniera abbastanza insensata più che immotivata... ora mi chiedo se è una presa di posizione o cosa...

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Del resto, che cos’è la nostra realtà se non la percezione della realtà?

Brian O’Blivion in Videodrome

[ Questo messaggio è stato modificato da: Cronenberg il 14-08-2004 alle 12:41 ]

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 30-05-2004 10:07  
quote:
In data 2004-05-30 02:01, lemona scrive:
non me ne frega niente della trama la so gia' basta fare gli esperti del cinema dopo aver letti ciak : o si dice merita oppure no!


e in ogni caso non ho letto nessun Ciak, sono andato al cinema venerdì 28 maggio, sono tornato a casa e ho scritto la mia recensione, che contiene al suo interno quello che t'interessa sapere, ovvero "se merita o meno"... prima di parlare almeno leggi, perchè mi vien da pensare che tu non lo abbia mai fatto...
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La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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Gunny82

Reg.: 18 Mag 2004
Messaggi: 223
Da: Reggio Emilia (RE)
Inviato: 30-05-2004 10:42  
Non è una presa di posizione...è solo un pò cretino...ma ci si nasce non è una colpa.
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"Io ho tirato più pugni, mangiato più fango e scopato più mignotte di tutti voi frocetti messi assieme" - Clint Eastwood -

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 30-05-2004 13:02  
quote:
In data 2004-05-30 10:42, Gunny82 scrive:
Non è una presa di posizione...è solo un pò cretino...ma ci si nasce non è una colpa.


Già, mi sa che hai ragione...
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La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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lemona

Reg.: 07 Gen 2002
Messaggi: 819
Da: ferrara (FE)
Inviato: 02-06-2004 01:54  
quote:
In data 2004-05-30 10:42, Gunny82 scrive:
Non è una presa di posizione...è solo un pò cretino...ma ci si nasce non è una colpa.


cretino e idiota sari tu essere inferiore

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lemona

Reg.: 07 Gen 2002
Messaggi: 819
Da: ferrara (FE)
Inviato: 02-06-2004 01:57  
quello che dico e penso posso permettermelo perche i film li vedo, a me uno che mi dice la trama non me ne frega niente e se uno mi da del cretino,e solo un mentecato anche perche non sa con chi a che fare...povero essere inferiore

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Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 02-06-2004 08:05  
quote:
In data 2004-06-02 01:57, lemona scrive:
quello che dico e penso posso permettermelo perche i film li vedo, a me uno che mi dice la trama non me ne frega niente...



Non è questo il punto.Non sto qui a sindacare sul fatto che tu veda o meno i film.La questione sta piuttosto nella maniera di formulare certi tipi di risposte.E' plausibile che qualcuno non condivida il contenuto di un qualunque commento,e lo è ancor più non ritenere la trama un elemento imprescindibile dello stesso.Come c'è questa categoria di persone,c'è anche l'altra,che invece preferisce inserirne un sunto premettendolo alle sue valutazioni di merito.Dunque,è più saggio dire "a me della trama non me ne frega niente,dimmi se il film merita o meno",o magari tentare di impreziosire una discussione maturando delle valutazioni personali(ritenute) più "importanti" rispetto a quel che si è già letto,ma senza dover far presente a tutti costi,e in malo modo,che non lo si è apprezzato?Io credo la seconda.Può anche darsi che si sia sbagliato nel dare del cretino,ma rispondere con "idiota" e "mentecatto" non è stata allo stesso modo un'uscita felice,perlomeno atta a sedare gli animi.Ora,mi spiace enormemente che questo topic abbia preso questa china rovinosa,per questo invito a tornare al limite a confrontarsi sui temi del film,e non a proseguire nel fastidioso festival dell'offesa gratuita.Thanks.
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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 02-06-2004 09:11  
quote:
In data 2004-06-02 08:05, Marxetto scrive:
quote:
In data 2004-06-02 01:57, lemona scrive:
quello che dico e penso posso permettermelo perche i film li vedo, a me uno che mi dice la trama non me ne frega niente...



Non è questo il punto.Non sto qui a sindacare sul fatto che tu veda o meno i film.La questione sta piuttosto nella maniera di formulare certi tipi di risposte.E' plausibile che qualcuno non condivida il contenuto di un qualunque commento,e lo è ancor più non ritenere la trama un elemento imprescindibile dello stesso.Come c'è questa categoria di persone,c'è anche l'altra,che invece preferisce inserirne un sunto premettendolo alle sue valutazioni di merito.Dunque,è più saggio dire "a me della trama non me ne frega niente,dimmi se il film merita o meno",o magari tentare di impreziosire una discussione maturando delle valutazioni personali(ritenute) più "importanti" rispetto a quel che si è già letto,ma senza dover far presente a tutti costi,e in malo modo,che non lo si è apprezzato?Io credo la seconda.Può anche darsi che si sia sbagliato nel dare del cretino,ma rispondere con "idiota" e "mentecatto" non è stata allo stesso modo un'uscita felice,perlomeno atta a sedare gli animi.Ora,mi spiace enormemente che questo topic abbia preso questa china rovinosa,per questo invito a tornare al limite a confrontarsi sui temi del film,e non a proseguire nel fastidioso festival dell'offesa gratuita.Thanks.


Grazie Marxetto
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René Descartes

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Francello

Reg.: 01 Ago 2004
Messaggi: 9
Da: Siena (SI)
Inviato: 14-08-2004 11:58  
Tornando a Oro Rosso, vorrei esprimere, cordialmente, la mia perplessità. Innanzittutto, a prescindere dalla trama e dai significati profondi che può assumere, è certamente un film girato male. Le inquadrature sono scadenti, le voci sono spesso coperte dal frastuono, l'immagine è talvolta sfocata (quasi che il regista non sappia distinguere fra primo e secondo piano). Non costituisce una scusante il fatto che Panahi sia iraniano ed abbia girato in condizioni difficili. I lunghi silenzi, la documentaristica salita delle scale, possono avere tutti i significati del mondo; fatto sta che il pubblico si annoia. Tutta la drammaticità delle immagini e della storia, poi, mi sembra irrilevante. Un film girato in Iran, per forza di cose, non può che risultare drammatico. Anch'io, se andassi con una telecamera a riprendere la povertà e lo squallore di Teheran, raggiungerei un risultato simile. Infine la morale: il protagonista, nonostante abbia una moglie bella e servile, amici gentili e altro, si ammazza. Motivo: un gioielliere un pò stronzo. E non è neanche un film realistico, basti pensare al riccone che ospita in casa l'umile protagonista.

Ora, forse io non ho compreso il valore culturale e ideologico di Oro Rosso. Ma perchè tanto entusiasmo? Non è innovativo, il film, è solo triste. Racconta una realtà un pò esotica e molto terribile, ma l'importante è come la racconta!
Le americanate fanno schifo anche a me, ma anche l'intrattenimento ha un valore! E poi, ripeto, la storia non è nemmeno tanto eccezionale...

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 14-08-2004 12:33  
quote:
In data 2004-08-14 11:58, Francello scrive:
Tornando a Oro Rosso, vorrei esprimere, cordialmente, la mia perplessità. Innanzittutto, a prescindere dalla trama e dai significati profondi che può assumere, è certamente un film girato male. Le inquadrature sono scadenti, le voci sono spesso coperte dal frastuono, l'immagine è talvolta sfocata (quasi che il regista non sappia distinguere fra primo e secondo piano). Non costituisce una scusante il fatto che Panahi sia iraniano ed abbia girato in condizioni difficili. I lunghi silenzi, la documentaristica salita delle scale, possono avere tutti i significati del mondo; fatto sta che il pubblico si annoia. Tutta la drammaticità delle immagini e della storia, poi, mi sembra irrilevante. Un film girato in Iran, per forza di cose, non può che risultare drammatico. Anch'io, se andassi con una telecamera a riprendere la povertà e lo squallore di Teheran, raggiungerei un risultato simile. Infine la morale: il protagonista, nonostante abbia una moglie bella e servile, amici gentili e altro, si ammazza. Motivo: un gioielliere un pò stronzo. E non è neanche un film realistico, basti pensare al riccone che ospita in casa l'umile protagonista.

Ora, forse io non ho compreso il valore culturale e ideologico di Oro Rosso. Ma perchè tanto entusiasmo? Non è innovativo, il film, è solo triste. Racconta una realtà un pò esotica e molto terribile, ma l'importante è come la racconta!
Le americanate fanno schifo anche a me, ma anche l'intrattenimento ha un valore! E poi, ripeto, la storia non è nemmeno tanto eccezionale...

Vedi, "Oro rosso" di Panahi è volutamente caratterizzato da un ritmo cadenzato e da un sottile velo di vissuta irrealtà che caratterizzava le grandi prove italiane di De sica, Fellini, ecc. Jafar Panahi sapeva cosa stava facendo, e qui come non mai la lentezza non è sinonimo di noia, la sceneggiatura scorre come una goccia di rugiada su un petalo di rosa, la rivoluzione è contenuta nel cortisone che quest'uomo ha in corpo, e i significati sono alla base del film, "Oro rosso" è un grande film, girato perfettamente e basato interamente sui "significati", che in fin dei conti non sono altro che gli spostamenti della nostra vita. Penso che nessuno avrebbe potuto fare meglio di Panahi, nemmeno un grande documentarista che con la digitale in spalla segue passo passo un uomo propagandizzando l'orrore nell'orrore...
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La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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