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Autore FONTAMARA di Ignazio Silone
Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 13-07-2004 14:33  
Nel paesello di Fontamara, in provincia di Aquila, i cafoni conducono una vita fatta di stenti e povertà, l’ignoranza prevarica la cognizione e gli stessi abitanti si auto-discriminano e si assoggettano, volenti o nolenti, alle leggi dell’impresario e agli sfruttamenti dei cittadini. I cafoni sono sempre sul punto di dichiarar battaglia a tale situazione, ma la troppa attesa li porta al contrario, ad essere attaccati dalla legge, con carte e tasse da pagare. Ogni cafone di Fontamara, ha uno spirito, un carattere, un’età e una filosofia diversa, ma l’ignoranza vi è comune a tutti, l’unico grande freno, motore di tutto, blocco remissivo, l’ignoranza che impedisce di capire e di reagire. I fontamaresi sono bloccati in un sentimento affettivo nei confronti del proprio paesino, isola sperduta, meta di qualche delegato suscettibile, intenzionato a far firmare con l’inganno e a scomparire. I cafoni si rassegnano, quella è la loro condizione, essere fregati è il loro compito, e lo fanno silenziosamente, reagendo solo quando gli si tocca l’acqua o il cibo, espatriando solo per lavoro. I fontamaresi devono vivere senza sapere, lavorando, ridendo, piangendo, sognando, vivendo e morendo, prolificando per continuare a lavorare e a vivere nella totale anonimità di un mondo troppo grande e strumentale, per dar valore a un sentimento o a una parola, partita dal cuore e non dalla mente.
Il primo libro di Ignazio Silone tocca il cuore per vie sconosciute, per sconosciuti campi lavorati col sudore e per strade sconosciute calpestate tutti i giorni. La forza narrativa di Silone sta tutta nella rabbia, una rabbia giustificata dal dolore, che trova nel desiderio di far sapere, la perfezione narrativa. “Fontamara” di Ignazio Silone è un opera di propaganda sentimentalista, una propaganda reietta dalla politica, una propaganda di giustizia paesana, di riflessioni paesane e di comportamenti paesani. Un opera che descrive l’esistenza circolare di un paese e di chi lo popola, uno scritto sapiente, che sa comunicarci la difficoltà del comunicare. “Fontamara” è un libro che esula dalle opere che denominano momenti storici con i soliti canoni nominativi, è un libro che sta all’oscuro di ciò, e per questo riesce a coinvolgere e a familiarizzare a tal punto. Con l’amaro finale spunta poi l’apice della drammaticità letteraria, con un incertezza abissale, di un paese morto e di paesani morti con un unico dubbio: “Che fare?”.

Chi ha letto questo splendido Libro? o chi comunque ha letto altro del grande Silone?


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Del resto, che cos’è la nostra realtà se non la percezione della realtà?

Brian O’Blivion in Videodrome

[ Questo messaggio è stato modificato da: Cronenberg il 13-07-2004 alle 14:34 ]

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 13-07-2004 15:00  
L'ho letto ed ho anche visto il film (con Michele Placido), ma ero in 2° media, ormai sono passati 11 anni.

Immagino di esserci particolarmente affezionato solo perché sono abruzzese anch'io e conosco abbastanza bene la realtà cui la storia si riferisce (in 2° media cosa vuoi capire di lettere), ma me lo ricordo con grande piacere.
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 13-07-2004 15:02  
quote:
In data 2004-07-13 15:00, sandrix81 scrive:
L'ho letto ed ho anche visto il film (con Michele Placido), ma ero in 2° media, ormai sono passati 11 anni.

Immagino di esserci particolarmente affezionato solo perché sono abruzzese anch'io e conosco abbastanza bene la realtà cui la storia si riferisce (in 2° media cosa vuoi capire di lettere), ma me lo ricordo con grande piacere.


Capisco, anch'io ho un legame affettivo simile, e proprio per questo l'ho riletto con piacere
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La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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cinefila87

Reg.: 16 Lug 2004
Messaggi: 10
Da: Manfredonia (FG)
Inviato: 16-07-2004 15:18  
Io l'ho letto lo scorso anno scolastico e mi è piaciuto tantissimo...un gran bel libro. conto di leggere presto anche altri libri di silone
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"Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggezza e profondità succhiando tutto il midollo della vita,per sbaragliare ciò che non era vita e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto."
L'Attimo Fuggente

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 16-07-2004 15:42  
Molto bello, e significativo.
Il film non l'ho visto.
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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sgamp2003


Reg.: 21 Ago 2004
Messaggi: 11260
Da: Roma (RM)
Inviato: 04-02-2005 17:00  
Ciao!
Un bellissimo spaccato di vita quotidiana di un paesino italiano.


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tesserò i tuoi capelli come trame di un canto,
conosco le leggi del mondo e te ne farò dono...

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redrum

Reg.: 23 Gen 2005
Messaggi: 98
Da: Milano (MI)
Inviato: 04-02-2005 17:27  
Io lo lessi un pò di anni fà al liceo e mi piacque molto, bella l'atmosfera e le descrizioni.
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He came dancing across the water
With his galleons and guns
Looking for the new world
And a palace in the sun

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fuzzi5

Reg.: 30 Set 2004
Messaggi: 314
Da: Recco (GE)
Inviato: 04-02-2005 18:20  
l'ho letto un sacco d anni fa (ero tipo in 1à o 2à liceo...bei tempi ) e ne ho un ricordo bellissimo, tra l'altro la ns prof c fece leggere anche Il segreto di Luca e Vino e Pane, da allora Silone divenne uno dei miei scrittori preferiti.
negli ultimi anni ho letto anche i bellissimi La volpe e le camelie (dovrebbero farne un film, secondo me si presta molto) , Una manciata di more e il grande Avventura di un povero cristiano.
davvero un grande della letteratura italiana.
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non accettate le provocazioni dei perbenismi

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