FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - DO THE RIGHT THING (Fa' la cosa giusta)
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > DO THE RIGHT THING (Fa' la cosa giusta)   
Autore DO THE RIGHT THING (Fa' la cosa giusta)
fassbinder

Reg.: 29 Ago 2003
Messaggi: 1335
Da: reggio emilia (RE)
Inviato: 04-08-2004 18:58  
ATTENZIONE, CONTIENE SPOILER (NON ESAGERATAMENTE, MA CONTIENE SPOILER).

Do the right thing è probabilmente il film più caratteristico creato da Spike Lee, all’epoca giovanissimo (siamo alla fine degli anni Ottanta), contemporaneamente regista e principale protagonista della pellicola. Questo film visto nella versione doppiata è assolutamente irriconoscibile, qui Spike gioca tutto sullo slang e i dialoghi sono talmente efficaci e perfetti da rappresentare la principale fonte di godimento per lo spettatore. Va inoltre ricordato che i doppiatori italiani migliori vengono riservati ai film per le masse e questo è tutto fuorchè un film destinato al largo pubblico non statunitense.
Detto ciò, terminata la danza irosa della ragazza puertoricana sul ritmo di Fight the Power dei Public Enemy, ci ritroviamo nel territorio dove il Nostro risiede nella realtà, Brooklyn, in un quartiere a maggioranza nera e ispano-americana nella più torrida giornata dell’anno. Tutti i personaggi si destreggiano al meglio, in particolare Ossie Davis, John Turturro e uno strepitoso Danny Aiello, davvero in condizione e duettano che è una meraviglia.
Ma anche i personaggi “minori” si dimostrano assai validi e anziché alleggerire si ritagliano ciascuno un proprio spazio da protagonista: l’abilità di Spike più grande è proprio quella di trarre il massimo da ogni singola interpretazione. Così Jade, Buggin’ Out, Radio Raheem, ma anche Sweet Dick Willy ed ML ci regalano battute da stare male dal ridere, una comicità geniale e per certi versi irripetibile. Poi finisce il primo tempo, l’atmosfera cambia e quella che appariva una splendida commedia brillante e multietnica si inizia a mescolare sempre più al dramma, già a partire dalla prima scena in cui Aiello e Turturro, faccia a faccia impartiscono allo spettatore una lezione di recitazione che lascia ogni volta piuttosto imbarazzati. Giusto il tempo di godersi le ultime e strepitose scene comiche (su tutte Radio Raheem alle prese coi coreani) e si arriva diritti, senza possibilità di rendersene conto a quello che è uno dei finali più controversi all'interno della storia del cinema statunitense. Le discussioni furono molte, il film era già più che riuscito, Spike sapeva già di aver creato un piccolo gioiello. Ma (come al solito) non si accontenta e dunque prende a schiaffi lo spettatore imponendo l’impossibile, stravolgendo ogni schema, imponendo la propria forza sulla volontà di chi guarda. La scena è dura, lunga, la puoi conoscere quanto vuoi, ma ogni volta che la rivedi ti fa lo stesso effetto, e sai che non finirà fino all’inquadratura delle Nike rosse. Ma il Nostro non è ancora sazio, e sa di poter infierire ancora su di noi. Ed ecco allora che nel dialogo finale tra Mookie (cioè lui medesimo) e Sal viene descritto con un efficacia inaudita l’edonismo americano, basato sulle banconote e sul razzismo.
L’intreccio contraddittorio tra gli aforismi finali di Malcolm X e Martin Luther King (che compaiono a più riprese nelle foto vendute Smiley, un disabile nero perfettamente integrato all’interno del lavoro) scrive la parola fine su uno dei film più importanti del grandissimo regista afroamericano.
Pellicola imprescindibile nella storia del cinema americano contemporaneo, perfetto sotto ogni profilo. Voto : 10.


[ Questo messaggio è stato modificato da: fassbinder il 05-08-2004 alle 13:45 ]

  Visualizza il profilo di fassbinder  Invia un messaggio privato a fassbinder    Rispondi riportando il messaggio originario
83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 04-08-2004 19:23  
"La violenza come strada per ottenere la giustizia sociale è impraticabile e immorale. E’ impraticabile perché è una spirale discendente che finisce in distruzione per tutti; la vecchia legge "occhio per occhio" fa rimanere tutti ciechi.

E’ immorale perché umilia l’avversario anziché far presa sulla sua capacità di comprensione: annulla anziché convertire.

La violenza è immorale perché conduce all’odio invece che all’amore. Essa distrugge le comunità e rende impossibile la fratellanza. Chiude la società in un monologo anziché aprirla al dialogo. La violenza finisce con distruggere se stessa; crea amarezza nei sopravvissuti e brutalità nei distruttori"

(Martin Luther King. Jr)


"Io penso che in America ci sia molta brava gente, ma che ci sia anche molta gente cattiva, e i cattivi sono quelli che hanno sempre tutto il potere e in quella posizione bloccano ciò di cui tu e io abbiamo bisogno. Poiché questa è la situazione, tu e io dobbiamo preservare il diritto di fare ciò che è necessario per porvi fine. Ciò non signidica che io propugni la violenza nell’autodifesa,ma al tempo stesso non vi sono neppure contrario. Non chiamo neppure violenza la legittima difesa: la chiamo intelligenza.

(Malcom X)
------------------------

fass,come facevi a sapere che l'ho visto ieri? quello che ho pensato appena visto è che mi piacerebbe tanto poterlo capire anzichè poterlo interpretare. si legge tanto di brooklin e dei suoi ghetti, si vede tanto al cinema, ma come si vive? Spike Lee ce ne da una dimostrazione magistrale, lui che ha vissuto quella realtà mette il suo genio al servizio del cinema, ci fa conoscere cioè che E' li', ce ne rende partecipe, in qualche modo lo viviamo. nessun'altro avrebbe saputo fare di meglio. neGri, italiani, portoricani, koreani, si contengono lo spazio vitale, ma convivono: qualche accenno di rissa, qualche episodio di delinquenza, ma si convive. una convivenza interrazziale sembra possibile,
la tensione genera equilibrio.
non è la differenza tra le razze che genera il caos ma l'esercizio del "power" quel potere che "you must fight", fight the power. è il cattivo esercizio del potere, che sfocia in violenza che genera odio. l'Odio genera Odio. la Violenza quella della polizia , che detiene il potere, genera morte e dolore, non conduce versol'amore. incanala verso una "spirale discendente" che ci conduce alla distruzione. la storia ci insegna che è il potere rende l'uomo marcio, so figth the power. è il potere che genera violenza.

oggi ho visto L'ODIO di mathieu Kassovitz(1995) un film che non molti hanno potuto vedere. mi ha ricordato molto Do THE RIGHT THING (bhè, è evidente): "un uomo cade dal 50esimo piano e cadendo nel vuoto, superato ogni piano si ripete rassicurandosi:<e anche questo è passato,fin'ora tutto bene>, ma non è la caduta il problema, è l'IMPATTO"

la spirale discendente continua, in USA come altrove. ogni giorno finisce, e anche quello è passato. ma prima o poi arriva l'impatto, rifuggiamo dal pensiero che impatteremo, evitiamo di pensarvci ma è li' che saremo costretti a terminare il nostro volo.

_________________
Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini

[ Questo messaggio è stato modificato da: 83Alo83 il 04-08-2004 alle 19:29 ]

  Visualizza il profilo di 83Alo83  Invia un messaggio privato a 83Alo83    Rispondi riportando il messaggio originario
83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 04-08-2004 19:28  
ogni volta che rileggo M.L.K. jr mi vengono i brividi, e mi commuovo. mi sento male, perchè la spirale continua, ma tutto è inutile. mi viene da pensare a quanto ho scritto sul topic de "il pianeta delle scimmie": è nella natura umana che risiede la violenza, a cui siamo geneticamente legati:l'uomo è la bestia della violenza nessuna possibilità per la nostra specie
_________________
Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

  Visualizza il profilo di 83Alo83  Invia un messaggio privato a 83Alo83    Rispondi riportando il messaggio originario
gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 04-08-2004 22:00  
Molto bello, e con una lunga sequenza che tanto diventerà famosa leggermente modificata (è il monologo davanti allo specchio)del famoso discorso sulle varie comunità newyorkesi in La 25a ora.

ps: ma perchè nessuno mi rispose al Quizzettone neanche tre settimane fa???
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

  Visualizza il profilo di gatsby  Invia un messaggio privato a gatsby  Vai al sito web di gatsby    Rispondi riportando il messaggio originario
83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 05-08-2004 01:21  
quote:
In data 2004-08-04 22:00, gatsby scrive:
Molto bello, e con una lunga sequenza che tanto diventerà famosa leggermente modificata (è il monologo davanti allo specchio)del famoso discorso sulle varie comunità newyorkesi in La 25a ora.



anche io ho notato il parallelismo tra il monologo della 25 esima ora e la sequenza che citi tu. per chi non avesse capito a quale gatsby si riferisce è quella in cui ogni rappresentate di una "razza" descrive lo stereotipo dell'elemento tipo di un'altra razza, in successione.
qualche giorno fa mi ritrovai a discutere con Tristam sul razzismo a londra, e dicevamo (in realtà mi diceva) un pò quello che si evince da questa sequenza: il razzismo è un'eredità sociale, non è discriminazione vera e propria, quanto una catalogazione primitiva e superficiale, una costruzione stereotipizzata del "neGro tipo", del "giallo tipo", dell'"italiano tipo", e conseguente disprezzo. in qualche modo fisiologica (spero di aver capito almeno che se ne parlasse inquesto modo, dato che ho rielaborato il concetto, non vorrei aver travisato )

le differenza col monologo di monty brogan sono evidenti(almeno quanto le affinità), quello li' è uno sfogo contro new york, contro la società americana,in realtà antipcipazione di quello contro sè stesso; quello di "Fa' la cosa giusta" è invece disprezzo vero e proprio nei confronti del diverso, è scontro interrazziale, è il conflitto basato su stereotipi e generalizzazioni.(cosi' come su stereotipi si è manifestato lo sfogo di Monty)
_________________
Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

  Visualizza il profilo di 83Alo83  Invia un messaggio privato a 83Alo83    Rispondi riportando il messaggio originario
83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 05-08-2004 01:27  
chi di voi invece ha visto l'ODIO di cui parlavo prima? (kassovitz 1995 FRA)
_________________
Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

  Visualizza il profilo di 83Alo83  Invia un messaggio privato a 83Alo83    Rispondi riportando il messaggio originario
fassbinder

Reg.: 29 Ago 2003
Messaggi: 1335
Da: reggio emilia (RE)
Inviato: 05-08-2004 13:55  
L'odio è il più bel film di Kassovitz e sono d'accordo con quanto sostieni sia a proposito dei suoi parallelismi con il film di Lee, sia con il fatto che in Do the right thing esistano delle anticipazioni circa il monologo di Monty in 25th Hour. D'altronde chi conosceva un minimo la filmografia di Spike Lee si è reso conto immediatamente dell'inconfondibile stile di questo autore, tutto basato su primi piani di rottura, con tutti i protagonisti che fissano con strafottenza la cinepresa, per un momento interminabile costringono lo spettatore ad uscire dal film, dalla finzione, e a riflettere. E' la prima cosa che viene insegnata ad un aspirante attore: "mai guardare la cinepresa". Spike Lee invece impone a tutti, più o meno bravi di rompere con questa prassi e urtare frontalmente la volontà onirica delle masse.
Guarda caso anche ne La Haine i primi piani dei singoli protagonisti che fissano la cinepresa non sono certo secondari, nè tanto meno utilizzati con il contagocce.

_________________


[ Questo messaggio è stato modificato da: fassbinder il 05-08-2004 alle 13:55 ]

  Visualizza il profilo di fassbinder  Invia un messaggio privato a fassbinder    Rispondi riportando il messaggio originario
83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 05-08-2004 21:16  
oggi ho visto il dvd della 25esima ora, col commento del grande Spike Lee, e anche lui fa riferimento durante la scena del monologo del "fuck you" a quella di do the right thing. e oltre questo tutto è stato molto interessante, soprattutto quando ha parlato delle scene in discoteca , in cui gli attori stanno sul carrello della macchina da presa,immobili sopra uno sfondo in movimento: sembrava un fotomontaggio.
_________________
Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

  Visualizza il profilo di 83Alo83  Invia un messaggio privato a 83Alo83    Rispondi riportando il messaggio originario
  
0.015026 seconds.






© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: