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Autore "CODICE 46" di Michael Winterbottom
Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 10-08-2004 12:17  
In un ipertecnologica Shanghai del prossimo futuro, William è chiamato a investigare su un traffico sospetto di papelles, sorta di carte d’identità per spostarsi da un città all’altra, e scopre esser la fautrice di questo mercato nero, una donna di nome Maria, che però non accusa favorendo l’arresto di un altro lavoratore innocente. Questo innesca in William e Maria una storia d’amore, che sfocia però in diverse traversie legate ai codici genetici, che in questo immediato futuro sembrano decidere davvero tutto.
Il quarantatreenne regista britannico Michael Winterbottom, specie di grande promessa del cinema moderno, dopo aver ottenuto l’Orso d’oro al Festival di Berlino con “Cose di questo mondo” e diversi apprezzamenti per le numerose sue opere realizzate fino ad ora, riesce a stupirci ancora con il suo nono film, dallo stile di un “Blade Runner” agli archetipi di uno “Scanners”. Il film ha tutti i contributi necessari per diventare un cult nei prossimi anni, dato che sonda territori fin ora esplorati vagamente o meglio cerebralmente, e li riesce a materializzare inserendo problematiche sociali del nostro tempo in un futuro prossimo molto simile al nostro, se non ancor più discriminatorio, ma comunque progredito tecnologicamente… La manipolazione cerebrale, il ricordo come mezzo di rivolta, e addirittura la telepatia come tramite di sfida enunciativa, tutti elementi fondamentali per costruire un opera di chiaro sfondo politico, che sa amalgamare al meglio momenti claustrofobici e creativi con altri più spaziati e contemporanei, come lo splendido finale. Come sempre Tim Robbins è magnifico, cactus sperduto in un arido deserto di lamiera, e la Morton si sa destreggiare egregiamente in un ruolo asettico, stracolmo quanto svuotato. Certo il film sarebbe da celebrare solo per le cose che ha da dire sulla divisione umanistica e temporale, ma “Codice 46” è anche una pellicola di cinema, musica, ed emozioni, un opera completa a cui risalire anche per parlare dei migliori film visti nel 2004 e un opera per esemplificare la vita, una barriera procuratoria sottrattrice di una male malsano, l’accettazione.

Chi ha da dire qualcosa su questo ottimo film ancora di Winterbottom, uno dei più promettenti registi del momento?

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La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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Emanuele75

Reg.: 19 Apr 2004
Messaggi: 267
Da: Valeggio sul Mincio (VR)
Inviato: 03-10-2004 17:01  
E' un Film di Fantascienza visionario a basso contenuto di effetti speciali, mi è piaciuto per le atmosfere e ci ho trovato una marea di riferimenti ad altri film del genere: in primis Gattaca e the Astronaut wife, ma mi ha fatto pensare anche a Blade Runner e Minority Report, forse sto scrivendo cazzate perchè in effetti non l'ho proprio capito anche se l'ho visto due volte.
Qualcuno mi aiuta?

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Our motto: Apocalypse Now

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Paolalla

Reg.: 30 Set 2004
Messaggi: 1250
Da: mendicino (CS)
Inviato: 03-10-2004 18:01  
mi dispiace ma stò film l'hai visto solo tu amico mì........
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Plissken86

Reg.: 10 Apr 2004
Messaggi: 2240
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 03-10-2004 19:26  
Forse ti riferisci a Codice 46, quello con Tim Robbins...
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Il più grande gioco italiano di cinema virtuale.

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 03-10-2004 21:15  
"Codice 46" di Michael Winterbottom
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René Descartes

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ines49

Reg.: 15 Mag 2004
Messaggi: 376
Da: PADOVA (PD)
Inviato: 03-10-2004 22:10  
Visto al cinema appena uscito (me l'ero già dimenticato) Il tema della manipolazione cerebrale come la definisce bene Cronenberg mi ha sempre interessato però il film non mi ha ne particolarmente "emozionato" nè convinto. La Norton poi irrazionalmente mi irritava.

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klaus85

Reg.: 25 Lug 2004
Messaggi: 450
Da: marigliano (NA)
Inviato: 04-10-2004 18:58  
a me nn è piaciuto.l'unica cosa ke mi ha divertito è stata la capacità del potragonista nel mettersi nei guai
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con te non ho finito, neanche per il cazzo! ho una cura medioevale per il tuo culo!

Marcellus Wallace in Pulp Fiction

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Hiyuga

Reg.: 05 Ago 2004
Messaggi: 1301
Da: Gossolengo (PC)
Inviato: 06-10-2004 01:58  
Si offende qualcuno se dico che a momenti mi addormentavo?

Di questo film non ricordo praticamente nulla, a parte che era una noia mortale..

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Hawke84

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 5586
Da: Cavarzere (VE)
Inviato: 06-10-2004 10:47  
L'ho visto 2 anni fa a venezia,
vorrei e dovrei rivederlo,
certo che mi destò una buona impressione.
Tuttavia nè critica nè pubblico, mi sembra di ricordare, lo accolsero in maniera positiva...ma questo conta relativamente poco.
Ricordo bei momenti di cinema e atmosfere suggestive.
Ripeto, lo riguarderò!
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perchè l'italiano è sempre quello che va piano quando vede la macchina della polizia e appena passata corre oltre il limite.

[anthares]

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millio

Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 2394
Da: cagliari (CA)
Inviato: 14-03-2005 22:43  
In un futuro non molto lontano la società è divisa tra coloro che possono vivere nelle città e quelli che vivono fuori. Quello che pensano e ricordano quelli che stanno fuori non importa, i ricordi degli altri possono anche essere cancellati.
E un altro apetto importante è quello dei codici genetici; nel caso in cui tra i codici di due persone ci sia corrispondenza almeno al 25%, ogni gravidanza frutto della relazione verrà interrotta.
Per potersi spostare è necessario avere delle papeles (non so come sia la traduzione nella vers.italiana), e proprio per indagare sulla fabbricazione di papeles false un detective americano giungerà in una Shangai ai nostri occhi irreale.
Winterbottom risente molto di Orwell in questa sua ricostruzione di un futuro in cui non sembra esserci molto spazio per la speranza e tutto appare controllato e predefinito, e lo fa con un lavoro eccellente, di grandissimo valore tecnico, ma senza adoperare i soliti effetti visivi e sonori sintomo sempre più spesso di una fantascienza vuota e banale.
Inoltre ha la grande capacità di far riflettere su grandi temi già estremamente attuali come la tecnologia e la genetica.
Bravissimi Tim Robbins e Samantha Morton, che in ogni film migliora sempre un pò.
Da recuperare



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