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Autore COLLATERAL
DAV333


Reg.: 27 Lug 2004
Messaggi: 118
Da: Milano (MI)
Inviato: 27-09-2004 19:32  
Cosa ne pensate di questo film?

A me è piaciuto molto... ritmo travogente e due ore di tensione e adrenalina miste a grandi tocchi di regia, dialoghi pirandelliani e alla recitazione di grandi interpreti. Interessante e intrigante il rapporto fra i due personaggi, esaltato il fattore umano.
Ruolo indimenticabile di Tom cruise, che ci regala una grande interpretazione diversa dalle altre uno sguardo forte, penetrante espressioni dure e un look decisamente inusuale.
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"La guerra si solleva con la più leggera brezza, mentre la pace lotta contro venti di tempesta. Così va il mondo. Ed è ora di cambiarlo".

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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 28-09-2004 12:49  
Michael Mann abbandona momentaneamente il filo-politico dei suoi precedenti film Alì e Insider per tornare indietro ai tempi di Heat – La Sfida, in qualche modo ringiovanire per concentrarsi più sulla forma che sul contenuto. Mann torna alle radici dell’action movie, seguendo tutti gli stereotipi del genere: sparatorie, assassini, boss mafiosi ed esplosioni caratterizzano quindi quest’opera, che si svolge in una lunga notte a Los Angeles, quando un semplice tassista (Jamie Foxx) fa l’errore di caricare a bordo un pericoloso assassino (Tom Cruise), che lo porterà così in giro a compiere massacri.
Girato in modo tecnicamente perfetto, Mann adopera il digitale per ricreare una suggestiva fotografia, filtrando il tutto con il blu notturno così reale della metropoli statunitense che solo il digitale può rendere. Il ritmo è ben dosato dal montaggio, tutta la visione corre fluida con veri momenti high-clue che porta il cuore in gola, in quanto l’intreccio tra un frame e un altro è complementare quanto basta per scatenare il vortice emotivo nello spettatore.
Ma il fattore più interessante di Collateral è sicuramente il rapporto tra i due protagonisti, il tassista e il killer, apparentemente diversissimi: uno è buono, un po’ fifone, l’altro spietato e freddo come il ghiaccio. Durante il loro viaggio tra massacri, un filo comune sembrerebbe legarli sempre di più, perché oltre la facciata del killer cattivo e del tassista buono, in realtà si nascondono due persone simili nella loro solitudine e propria tristezza interiore. Entrambi si chiedono il perché della propria esistenza, il ruolo dell’essere umano nella catena planetaria, aprendo al film una via quasi filosofica.
La sceneggiatura riesce a congiungere comicità e drammaticità profonda in uno script d’azione, un compito non facile soprattutto per un film filo-hollywoodiano, il cui primo intento è chiaramente intrattenere il pubblico.
“Io odio Los Angeles, milioni e milioni di persone ci vivono, ma sono così distanti l’un l’altro”. Una frase di una grande tristezza detta da un assassino, una frase che però, riesce a toccarci tutti e a farci riflettere sulla condizione umana. Ed è anche per questo che Michael Mann si conferma ancora una volta un grande regista.

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eh?

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 28-09-2004 16:17  
un film perfetto, sia sotto il profilo tecnico che nel resto.
Da vedere e rivedere.
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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leonessa

Reg.: 09 Ago 2002
Messaggi: 5315
Da: Abbiategrasso (MI)
Inviato: 16-10-2004 13:41  
Michael Mann ci conduce in una Los Angeles notturna, reale e oscura, dove killer girano indisturbati prendendo taxi, dove la notte è giovane ed una notte può cambiarti una vita. In questa notte quasi documentario, Jamie Fox sale sul taxi della fama e si candida ad attore a tempo pieno dopo la brillante prova di "Ogni maledetta domenica". A guidare il film un Tom Cruise in versione brizzolata che cattura con ogni parola ed ogni azione lo spettatore e lo costringe incollato alla sua poltrona fino alla fine della corsa. Da vedere! E rivedere...

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I'm impossible to forget but hard to remember

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 17-10-2004 13:27  
trattasi di un bel film.
non un ottimo film però.
dal punto di vista registico l ho apprezzato molto, si merita un voto alto. ci sono molti accorgimenti stilistici che "rendono" perfettamente l atmosfera del film:le inquadrature di l.a. dall alto, questa città enorme, ricca di gente eppure anonima, fredda. cosi come le inquadrature al protagonista, vincent, sempre ben studiate:di profilo, quando mostra il suo lato cattivo, seminascosto dal vetro che lo separa da max nel taxi, quando parla con lui, infine, primi piani frontali quando affronta le sue insicurezze il suo passato, la sua umanità . a differenza del buon tassista che parla sempre di fronte, perchè nulla nasconde, è onesto e trasparente.
ben fatte anche le scene degli omicidi, che rendono perfetto il personaggio del killer, elegante freddo e sereno nella sua violenza. dal punto di vista della sceneggiatura il personaggio di vincent è tratteggiato perfettamente secondo me..lui non è cattivo:fa solo il suo lavoro..insomma la violenza non ha un motivo valido (lo dice anche lui:non c'è ragione valida per vivere o morire).
tom cruise mi sembra davvero all altezza del ruolo. però la sceneggiatura presenta dei buchi qua e là, non solo nei dialoghi. non so quante volte si è assistito al botta e risposta:
-io me ne vado cercati un altro tasista!
- no non hai scelta!
un pò più di originalità avrebbe fatto bene.
inoltre nel finale il film perde qualche colpo: i due fanno un incidente terribile, cappottandosi più volte, e ne escono con due graffi ciascuno correndo come fossero sui 100 metri alle olimpiadi......assurdo!
qui non siamo in spiderman, non è un fumetto, non ci sono supereroi, invece al povero tom tocca anche esser colpito da arma da fuoco ..all orecchio?? e continuare a parlare, correre e muoversi come se nulla fosse, con un litro di sangue sul collo!!
e per finire

SPOILER SPOILER SPOILER!!!!
il cattivo che muore, uh che novità, eh beh è un killer maledetto quindi il buono lo uccide.....non che sia contro i film a lieto fine, ma questo stride!

cmq altri aspetti degni di nota sono la fotografia, come ha già notato nancy, sulla quale ci sarebe molto da dire, e la bellissima colonna sonora.
da rivedere..


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"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 17-10-2004 13:55  
La luce azzurra e fredda del neon dipinge di ghiaccio il volto impenetrabile di Vincent. Nei vetri scheggiati del taxy si riflette l'impietosa skyline di L.A.
Gli occhi luminosi dei grattacieli non abbandonano neppure per un istante lo spettacolo della morte che svolge il suo filo d'Arianna lungo le strade della metropoli, in una via crucis di odio in cui ogni stazione è annunciata da un diverso genere musicale.
Nella pacata melodia classica esplode il primo, inprevisto e shoccante delitto.
Il jazz concettuale e complesso scandisce gli ultimi istanti di un uomo che per esso e in esso ha vissuto.
Nel frastuono incessante e decerebrante della tecno si consuma l'incongruo massacro.
Gli immensi spazi della città si contraggono sotto i passi concitati del cacciatore che scova la sua preda anche negli angoli più oscuri.
E Max, suo malgrado complice e infine carnefice, è costretto ad esplorare quegli abissi di se stesso che aveva messo a tacere per sempre.
Vincent è a un tempo artefice di morte e foriero di vita, per la crudele maieutica con cui strappa Max fuori dal recinto delle proprie illusioni.
L'iconoclastia del killer si nasconde sotto le vesti più anonime che si possano immaginare. Solo gli occhiali da sole più neri del cielo di Los Angeles gli conferiscono una vaga aria da signore del male che Cruise suo malgrado non riesce a sostenere.
Non riesco a capire se il suo volto sempre uguale a se stesso sia in fondo una debolezza o un'ulteriore punto di forza. Gli manca quello sguardo schizzoide che era stato di Hopkins e Spacey. La sua fredda compostezza segna la distanza tra il serial killer per passione (o follia) e il killer professionista.
Ottimi invece Jamie Foxx nel ruolo dell'eroe per caso, e Mark Ruffalo che ritorna al ruolo di detective un po' torbido dopo In the cut.
Da vedere perché Mann non lascia niente al caso e orchestra il suo film con una scelta magistrale delle unità di tempo, luogo e azione.
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...You could be the next.

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leonessa

Reg.: 09 Ago 2002
Messaggi: 5315
Da: Abbiategrasso (MI)
Inviato: 17-10-2004 14:08  
quote:
In data 2004-09-28 16:17, gatsby scrive:
un film perfetto, sia sotto il profilo tecnico che nel resto.
Da vedere e rivedere.




Senza leggere il tuo commento anche io ho finito con un "da vedere e rivedere". E' proprio DA RIVEDERE...

1bix8
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leonessa

Reg.: 09 Ago 2002
Messaggi: 5315
Da: Abbiategrasso (MI)
Inviato: 17-10-2004 14:11  
quote:
In data 2004-10-17 13:55, liliangish scrive:
Solo gli occhiali da sole più neri del cielo di Los Angeles gli conferiscono una vaga aria da signore del male che Cruise suo malgrado non riesce a sostenere.
Non riesco a capire se il suo volto sempre uguale a se stesso sia in fondo una debolezza o un'ulteriore punto di forza. Gli manca quello sguardo schizzoide che era stato di Hopkins e Spacey. La sua fredda compostezza segna la distanza tra il serial killer per passione (o follia) e il killer professionista.



Ma Vincent non è un pazzo, non uno psicopatico o uno che fa il killer per vendetta. Lui è un "lavoratore", uno che anzichè guidare taxi elimina gente quasi chirurgicamente. E li sta il fascino di questo Vincent senza tempo e spazio: è una persona normale, uno come tanti che ha forse imparato a vivere con i suoi sensi di colpa...

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ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 17-10-2004 16:57  
se alcuni dei vostri interventi non sono più in questo topic è solo perchè l' ho "epurato" da post non proprorio pertinenti al film.
ora si può continuare a parlarne, speriamo civilmente...

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...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 17-10-2004 17:04  
quote:
In data 2004-10-17 14:11, leonessa scrive:
quote:
In data 2004-10-17 13:55, liliangish scrive:
Solo gli occhiali da sole più neri del cielo di Los Angeles gli conferiscono una vaga aria da signore del male che Cruise suo malgrado non riesce a sostenere.
Non riesco a capire se il suo volto sempre uguale a se stesso sia in fondo una debolezza o un'ulteriore punto di forza. Gli manca quello sguardo schizzoide che era stato di Hopkins e Spacey. La sua fredda compostezza segna la distanza tra il serial killer per passione (o follia) e il killer professionista.



Ma Vincent non è un pazzo, non uno psicopatico o uno che fa il killer per vendetta. Lui è un "lavoratore", uno che anzichè guidare taxi elimina gente quasi chirurgicamente. E li sta il fascino di questo Vincent senza tempo e spazio: è una persona normale, uno come tanti che ha forse imparato a vivere con i suoi sensi di colpa...

1bix8




mmmh pare che ora si possa parlare...

uno come tanti a me Vincent non sembra affatto...intanto parla di un'infanzia malata, forse ne parla solo per prendere in giro Max, per entrare nel suo modo idilliaco di vedere le cose, ma quello che emerge è comunque che non è cresciuto tra le primule e le rose.
da un lato diciamo la stessa cosa, che Vincent è diverso dai vari Hannibal o Evilenko perché non agisce sotto un impulso incontrollato, ma agisce sotto la spinta della propria razionalità.
anche una razionalità spinta all'eccesso, completamente priva di coinvolgimento emotivo, non è certo sintomo di salute mentale...
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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 17-10-2004 17:04  
quote:
In data 2004-10-17 14:11, leonessa scrive:
quote:
In data 2004-10-17 13:55, liliangish scrive:
Solo gli occhiali da sole più neri del cielo di Los Angeles gli conferiscono una vaga aria da signore del male che Cruise suo malgrado non riesce a sostenere.
Non riesco a capire se il suo volto sempre uguale a se stesso sia in fondo una debolezza o un'ulteriore punto di forza. Gli manca quello sguardo schizzoide che era stato di Hopkins e Spacey. La sua fredda compostezza segna la distanza tra il serial killer per passione (o follia) e il killer professionista.



Ma Vincent non è un pazzo, non uno psicopatico o uno che fa il killer per vendetta. Lui è un "lavoratore", uno che anzichè guidare taxi elimina gente quasi chirurgicamente. E li sta il fascino di questo Vincent senza tempo e spazio: è una persona normale, uno come tanti che ha forse imparato a vivere con i suoi sensi di colpa...

1bix8



si sono d accordo con te, cruise è perfetto in questo ruolo proprio perchè non ha la faccia da psicopatico.. è un personaggio ben diverso il suo, un personaggio molto affascinante e un cattivo diverso dal solito; un cattivo, come dicevate sopra , che rende al film anche una sfumatura filosofica.
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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 17-10-2004 17:16  
altre persone hanno visto collateral ed hanno voglia di scrivere un opinione LIBERA e personale? perchè essendo qua in tuttocinema si parla dei film visti.e la discussione e il dibattito nel rispetto di tutti contribuisce ad alzare il livello del forum.
giusto???????
qualcuno ha trovato il film orribile, come una mia amica che lo definisce vuoto, senza trama (!!!!!) e noioso?

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riddick

Reg.: 14 Giu 2003
Messaggi: 3018
Da: san giorgio in bosco (PD)
Inviato: 18-10-2004 15:54  
quote:
In data 2004-09-28 16:17, gatsby scrive:
un film perfetto, sia sotto il profilo tecnico che nel resto.
Da vedere e rivedere.




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M.O.I.G.E. al rogo

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leonessa

Reg.: 09 Ago 2002
Messaggi: 5315
Da: Abbiategrasso (MI)
Inviato: 18-10-2004 18:59  
quote:
In data 2004-10-17 17:04, Ayrtonit scrive:

si sono d accordo con te, cruise è (...) un cattivo diverso dal solito; un cattivo, come dicevate sopra , che rende al film anche una sfumatura filosofica.




Lancio una provocazione: è davvero "cattivo" oppure solo realista? Insomma, Max se la prende perchè gli uccide uno davanti agli occhi ma quando si parla di Rwanda, stragi lontane anche lui glissa. Forse Cruise è solo un cittadino figlio di questo mondo. Non lo sto giustificando o declamando, sto solo dicendo che è frutto di ciò che stiamo diventando.

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I'm impossible to forget but hard to remember

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Paolalla

Reg.: 30 Set 2004
Messaggi: 1250
Da: mendicino (CS)
Inviato: 18-10-2004 19:04  
quote:
In data 2004-10-18 18:59, leonessa scrive:
quote:
In data 2004-10-17 17:04, Ayrtonit scrive:

si sono d accordo con te, cruise è (...) un cattivo diverso dal solito; un cattivo, come dicevate sopra , che rende al film anche una sfumatura filosofica.




Lancio una provocazione: è davvero "cattivo" oppure solo realista? Insomma, Max se la prende perchè gli uccide uno davanti agli occhi ma quando si parla di Rwanda, stragi lontane anche lui glissa. Forse Cruise è solo un cittadino figlio di questo mondo. Non lo sto giustificando o declamando, sto solo dicendo che è frutto di ciò che stiamo diventando.

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perfettamente daccordo....
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