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Autore UNA CASA ALLA FINE DEL MONDO
NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 15-10-2004 00:37  
IL TRIANGOLO NO

La casa alla fine del mondo è quella dove Bobby, Jonathan e Clare possono godersi la pace della propria serenità, isolato dalla gente, dai pregiudizi, e dalle nubi grigie. Un luogo del sogno quindi, la ricerca di quella pace spirituale che dona la stabilità.
Il film di Michael Mayer, tratto da un romanzo di Michael Cunningham (The Hours), si apre con l'introduzione del piccolo Bobby (Colin Farrel) nel mondo visto dall'occhio psichedelico del fratello maggiore, in un trip vorticoso da far spiccare il volo tra le lapidi del cimitero.
La visione che Mayer ci offre dell'adolescenza è pura tanto quanto lo sguardo degli hippy sognatori del peace & love, i chiari riferimenti sessuali non ci vengono mostrati con occhio critico o morboso, il tutto appare quasi naturale, e la visione di due 14enni che praticano carezze omosessuali non è mai stato così innocente, perchè quelle sperimentazioni non sono altro che il frutto di un grande affetto reciproco d'amicizia/amore. Persino l'adulta della situazione, Sissy Spacek, colei che dovrebbe porre i tabù ed i divieti, ci viene presentata con una grande dolcezza e tenerezza, una che si fa le canne con i propri figli.
La prima parte dell'opera potrebbe quindi definirsi estremamente buonista, estremamente hippy appunto, ma la crescita del piccolo protagonista è accompagnata da dolori e gravi perdite, prima del fratello maggiore, e successivamente dei genitori. E i problemi sono solo all'inizio, comincia infatti l'analisi da parte del regista del trio formato da Bobby, il suo migliore amico Jonathan (Dallas Roberts) e Clare (Robin Wright Penn).
Come si dice: "Il triangolo no", Meyer focalizza su tutti i topos delle problematiche delle relazioni a 3, a cominciare dalla grande gelosia di uno dell'altro, le paranoie mentali del "Tu ami più lui che me", ma gelosia dopo gelosia, litigio dopo litigio, a trionfare su tutto è chiaramente l'amicizia e l'amore, che abbatte tutte le barriere dell'indifferenza. Girato con estrema classicità, tra il rock di Patti Smith e di Leonard Cohen, tra morti e malattie, i protagonisti troveranno così la loro redenzione, la loro pace interiore, in un finale amaro che però non rinuncia alla speranza e all'esaltazione della virtù più grande tra tutte: L'Amore, omosessuale o eterosessuale, semplicemente amore. Una casa alla fine del mondo è un film già visto, ma sicuramente l'affetto sincero che Mayer esprime per i suoi personaggi e la sua storia, anche se più volte piatta, provocherà delle emozioni.


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eh?

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archer84

Reg.: 26 Gen 2004
Messaggi: 4249
Da: catania (CT)
Inviato: 21-10-2004 19:51  
cosa posso dire... lo so... i film nn si dovrebbero mai paragonare ai libri da cui sono tratti... ma certe volte è impossibile nn farlo e io, devo dire, di nn esserci riuscito...
una casa alla fine del mondo è un bel film, come sostiene Kid... ma secondo me nn ha spessore... ne è priva la sceneggiatura, ne è priva la regia, ne è priva persino l'interpretazione dei personaggi...certo Robin Wright Penn nn è mai apparsa così sciupata e calata nel personaggio, Colin Farrel nn è mai sembrato così impacciato e spaesato o Sissy Spacek così casalinga (sull'orlo...)... quello di Dallas Roberts è forse l'unico personaggio che sia stato rappresentato in maniera completa, l'unico di cui sia trasparita realmente l'intima essenza... gli altri sembra siano stati falcidiati nella sceneggiatura in favore di facce tristi e penose o felicemente asettiche...
gli anni 60' prima e gli 80' poi sono rappresentati in tutto il loro splendore, la loro trasgressione tra canne e capelli viola, salvo poi ritirarsi davanti ai confini del mondo che i protagonisti raggiungono per trovare la loro pace e il loro equilibrio... e per quanto amaro sia il finale nn si può fare a meno di pensare come l'equilibrio sia stato infine raggiunto...
il punto è che nn basta... si, è un film (in certo modo) emozionante
il risultato però nn è all'altezza delle premesse (e con premesse intendo anche il romanzo di Cunningham)... il film appare troppo corto e frammentario, e neanche le strategiche dissolvenze alla fine delle scene riescono a dare un senso di omogeneità al loro susseguirsi; mi è sembrato quasi che il regista e i montatori avessero fretta di concludere e cercassero di camuffare questa loro fretta con "rapidi" (perdonate il jeu de parole) quanto inutili accorgimenti...

nn si possono negare i meriti degli attori, quelli della colonna sonora a dir poco magnifica... e persino le uscite artistiche, cerebrali e letterarie della sceneggiatura, soprattutto verso la fine... ma questo film nn mi ha convinto proprio...
e ultimo e nn meno importante è il finale che mi ha a dir poco irritato...
SPOILER(presunto)
...dato che il finale perfetto del libro è stato stravolto per ignoti motivi... forse per far apparire la vita sessuale di Jonathan più promiscua così da giustificare senza l'aggiunta di altri personaggi la sua malattia... bah...

Cmq se il film aveva retto benino all'impatto, alla fine mi è caduto inesorabilmente dal cuore...

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"Ange plein de gaieté, connaissez-vous l'angoisse,
La honte, les remords, les sanglots, les ennuis,
Et les vagues terreurs de ces affreuses nuits
Qui compriment le coeur comme un papier qu'on froisse?"

Réversibilité
C.Baudelaire


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Lilluz

Reg.: 21 Ott 2004
Messaggi: 947
Da: Pescara (PE)
Inviato: 22-10-2004 11:35  
parlo solo per esperienza del film. non ho letto il libro.

per me è una buona storia, un sentimento forte di amicizia che si evidenzia lungo tutto il film. raccontato magari lentamente, pacatamente, ma è per questo che secondo me si nota di + la bravura degli attori in primis (mai visto farrell così "fuori dal mondo") e il taglio che si vuole dare al film.

poi c'è una malinconia di fondo dal dopo woodstock, il flower power.

non so, a me i film che rimandano a questi tempi mi fanno tenerezza...

in definitiva non mi è dispiaciuto, anzi

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Leonardo

Reg.: 26 Mar 2002
Messaggi: 2398
Da: Capri (NA)
Inviato: 22-10-2004 11:46  
enorme delusione questo film.
sciatto. superficiale. banale diretto come un film TV e recitato male (Farrel fa la macchietta dell'imbranato)
Una vera grande delusione.
Se pensiamo che che la storia è dello stesso autore di The hours...

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riddick

Reg.: 14 Giu 2003
Messaggi: 3018
Da: san giorgio in bosco (PD)
Inviato: 22-10-2004 19:03  
quando cavolo esce?
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M.O.I.G.E. al rogo

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archer84

Reg.: 26 Gen 2004
Messaggi: 4249
Da: catania (CT)
Inviato: 22-10-2004 19:33  
è uscito venerdì scorso credo... io l'ho visto martedì...

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C.Baudelaire

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