stilgar
Reg.: 12 Nov 2001 Messaggi: 4999 Da: castelgiorgio (TR)
| Inviato: 27-02-2003 15:09 |
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Prima dell'altra sera non avevo mai visto un film di Chabrol, ma se questo è il livello medio dei suoi film, credo che potrei anche innamorarmene.
La vicenda è ambientata in un paesino di provincia sconvolto dall' omicidio di una bambina di undici anni, trovata morta nel bosco dopo essere stata violentata. Tutti i sospetti ricadono su Rene Stern, professore di disegno della bambina, artista mancato che vive con la moglie ed è costretto a camminare con un bastone per via di un incidente. Tra i due si insidia la figura di Desmont, personaggio televisivo vero orgoglio del paese. La crisi dei coniugi Stern, che però si amano profondamente, favorirà gli intenti di Desmont verso Viviane.
Contemporaneamente le indagini portate avanti dal detective Lesage (una Valeria Bruni Tedeschi in ottima forma) faranno emergere tutta una serie di vicende il cui filo conduttore è la menzogna,appunto.
Il tutto scorre verso un finale inaspettato quanto evidente.
Ciò che colpisce maggiormente è la complessità che Chabrol riesce a conferire ai personaggi: da Rene che non riesce più a esprimersi attraverso le sue opere e che è psicologicamente molto debole, alla moglie che cerca invano una via di fuga da qualcosa che in realtà non vuole abbandonare, alla detective che non va mai al di là del proprio compito limitandosi a fare supposizioni che si tiene per sè.
Molto bella la scena in cui Rene, resosi conto del tradimento(anche se non consumato fino in fondo) di Viviane, le fa trovare il quadro che rappresenta la sua scappatella, che le è comunque subito perdonata.
Il personaggio di Desmont, invece, rappresenta probabilmente una critica al mondo giornalistico d'oltralpe visto che pur essendo molto colto(come dimostrano le sue continue citazioni) è in realtà un uomo meschino e poco intelligente, come Viviane capirà a sue spese.
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