Grande interpeetazione di alberto sordi.forse a tratti esagerato ma cmq una stupendapellicola.
Commuoventi le scene in cui il povero geometra è costretto a sopportare le umiliazioni che gli vengono inflitte da tutto il sistema giudiziario per poi capire che si trattava solo di uno stupidissimo equivoco.quanta sofferenza che una persona comune ,appunto uno "di noi", ha sopportanto pet uscire dal calvario.
Grandissimo alberto sordi...non ne nasceranno piu così
di notevole impatto anche la colonna sonora, molto profonda nei momenti drammatici
Il film più kafkiano, claustrofobico e cupo del grande Alberto Sordi, prigioniero di un ingranaggio infernale che lo palleggia da un'istituto di pena ad un altro. E' così bravo che mi è venuto il rimpianto che non abbia interpretato un maggior numero di ruoli puramente drammatici. Il linguaggio cinematografico è semplice ma straordinariamente intenso e drammatico.
Un film da non perdere.
Un grandissimo film con un Sordi in una veste inconsueta. In questo film di denuncia sociale diretto dal grandissimo Loy scopriamo una ottima capacita di Sordi come interprete drammatico. Il film in se è di buona fattura con una trama di grande spessore, comunque Sordi polverizza tutti anche perchè il film è incentrato al 90% sul suo personaggio. Lo Stato non fa una bella figura e non è che oggi sia migliorato granchè, abbiamo ancora tutto: interrogatori senza garanzia in quanto si viene interrogati come "testimoni" , detenzione preventiva etc...).
Lo consiglio molto se volete vedere un film diverso, un film italiano che non fa rimpiangere i film stranieri.
Detenuto in attesa di giudizio tratta di un imprenditore italiano,un certo Di Noi impersonato da un buon Sordi,da anni lontano dall'italia essendosi acasato in svezia,un giorno torna in italia per una vacanza e per far vedere il bel paese alla sua famiglia,ma alla dogana viene arrestato e senza spiegazioni portato in carcere dove comincerà il suo calvario in un interim giudizio italiano lento ottuso e soprattutto bestiale.
Il film è ambientato negli anni settanta e venne diretto dal grande Nani loy regista che più volte ha denunciato la societa italiana e che mi dispiace dirlo forse per questo è stato totalmente dimenticato sia prima che dopo la sua morte avvenuta nel 95,Loy disegna i carceri italiani come se fossero un girone dell'inferno,dove i detenuti colpevoli o ancora da giudicare quindi potenzialmente persone innocenti vengono completamente stritolati da una macchina burocratica corrotta e incivile e da situazioni igieniche scandalose,che portano i detenuti a rivolte con conseguenti ritorsione che aumentano il malumore in un gioco al cane che si morde la coda.
Alla fine Di Noi(il nome sta propio ad indicare che questo puo succedere ad ognuno "di noi") riuscira ad avere si far per dire giustizia,ma ormai forse non sarà piu la stessa persona e non guardera più all'italia allo steso modo,la scena finale di quando la famiglia di Di Noi lascia l'italia e il poliziotto alla dogana saluta dicendo:"Arriverdici in italia" la dice lunga, soprattutto perche poi se si fa ben caso si vedono volare fuori dal finestrino della macchina del protagonista i passaporti come se a quel punto avesse tagliato ogni rapporto con l'italia schifato da quello che ha passato.
Il film forse esagera nel grottesco e nelle situazioni che comunque sono davvero forti e coinvolgenti,ma di sicuro oggi nel 2006 il film è ancora attuale viste anche le situazioni dei carceri italiani affolati fino ad esplodere e dei casi di persone innocenti come di Noi che vengono risucchiate nella macchina giudiziaria italiana che rimane una delle peggiori d'europa.