sagace commedia che affronta un tema parecchio controverso in maniera molto cinica, ma in fin dei conti pragmatica, e lo fa concentrandosi sulla parte probabilmente più rilevante ovvero comunicazione, marketing, messaggi subliminali, ecc.; in realtà analizzando il film si nota che più o meno tutti i personaggi agiscono per i propri interessi, dalla giornalista che cerca lo scoop al senatore in cerca di voti con la sua strategia da amante della salute; insomma, nessuno fa nulla per nulla, "tutti hanno un mutuo da pagare" e c'è chi vende questo, quello... david fincher ci aveva visto bene in "fight club", dove si diceva tra le tante cose "...fare lavori che odiamo per comprare cazzate che non ci servono..."; e cosi dal film di reitman ognuno potrà trarre le proprie conclusioni su cosa sia giusto o sbagliato fare: da un lato profitto e posti di lavoro delle aziende produttrici di sigarette, dall'altro la morte di 1200 persone al giorno (fonte: il film); carino anche il dibattito finale in cui naylor punta il dito contro altri prodotti e servizi che causano morti; insomma si potrebbe discutere per ore, io intanto dico che "thank you for smoking" merita 7/7,5
Scopro ora, per puro caso questo film, passato su un canale 'minore', quasi come terza-quarta scelta. PECCATO! Davvero brillante, dialoghi sempre pungenti, si è sempre, costantemente obbligati a ragionare, sorridere ma riflettere. Che dire della riunione settimanale del comitato che fa i conti su quanti morti vantare? Unico. Mi viene da pensare: "che una poca pubblicità di questo film sia forse frutto della pressione dei 'signori del fumo' stessi?"
Film che affronta un argomento difficile quale il fumo però visto dall'altra parte, dai grandi produttori delle corporates passando per i "lobbysti". Molto simpatico l'attore protagonista con la sua logica stringente e la sua arte di imbonitore ne fanno un perfetto promoter, il figlio dolcissimo e un po' autistico, Robert Duvall che fa la parte del grande vecchio della multinazionale del tabacco e un bravo a tutti gli altri a cominciare da Kate Hudson che impersona una giornalista a caccia di scoop. Mi ha fatto passare una bella serata, voto 8. E ricordiamoci che abbiamo tutti un mutuo da pagare ;-).
Un film che non parla di fumo, o meglio, non solo di fumo, ma di tutte quelle controindicazioni e contraddizioni che popolano e animano l'America...e non solo..
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(7.5/10)
