Trama che si snoda lentamente, come il blues del vecchio Lazarus, ma che ti entra nel cuore lasciandoti un misto di malinconica felicità, trattando temi duri con delicatezza e senza mai scadere nel banale.
Film pieno di spunti di riflessione, ben realizzato e altrettanto bene interpretato. Consigliato se volete passare una piacevole serata, da soli o in compagnia.
Mio dio, quello che ha scritto il primo commento non ha capito niente di sto film.
Abbiamo tutte le carte in tavola per capire i personaggi senza che si spiattellino troppo Il taglio del regista è evidente e si vede in tutto il film, strepitosa la scena del ballo. Sembra quasi che tutta la pellicola abbia una certa eleganze di movimento.
Da vedere assolutamente
Film senza capo ne coda,scorre tutto concentrandosi solo sugli episodi che riguardano Lazarus e Rey senza far evolvere quel minimo di storia che circonda il film,non si sofferma sul passato della ragazza da dove in teoria nasce tutto,ne sulla vita di Ronnie ne tantomeno su quella di Lazarus, se non a grandi linee,sbucano personaggi all'improvviso come il cognato prete, o la madre della ragazza. Obbiettivamente c'è da ammettere che Samuel L. Jackson e Cristina Ricci hanno interpretato benissimo i ruoli, però a parte l'interpretazione, il buon blues di Lazarus e Cristina Ricci (mezza nuda per tre quarti di film) non c'era molto da vedere. Il bello è che uno soffre di ansia "grave" in poche parole ha paura di qualsiasi cosa e si paralizza tremando e vomitando e l'altra super ninfomane che si fa addirittura un ragazzino, alla fine si sposano pure, e per di più lei è vestita da p****na anche per sposarsi. Tanto per concludere "Il lamento del serpente nero" l'unica cosa secondo me azzeccata in questo film, il titolo, anche se a dirla tutta se capitasse a me una situazione del genere, in una casetta desolata con una ninfomane del genere così attraente, glielo avrei fatto sentire io il serpente nero, poi il lamento ce lo metteva lei!
Sicuramente non ha avuto la notorietà che merita. Grandissimi Samuel L. Jackson e Christina Ricci; discreto Justin Timberlake. Una bella storia condita da una colonna sonora blues da urlo. Non è il solito film, assoulutamente consigliato.