al di là degli stereotipi e di cose già viste come questi benedetti agenti della CIA che vengono richiamati in servizio, secondo me questo "the double" anche con qualche modifica nella trama non sarebbe stato ugualmente un granchè; lo spoiler iniziale (si intuisce dopo un pò, sono troppe le analogie tra il killer e gere) in realtà potrebbe anche starci, il problema è che gran parte del resto sembra parecchio forzata tra una vecchia storia di torti e vendette poco approfondite (che poi è il movente di tutto), un killer super-ricercato che uccide tranquillamente anche in pubblico senza che nessuno si accorga di nulla e di cui nessuno sospetta minimamente; nel complesso un plot parecchio discutibile, cosi come i flashback che ritraggono gere e il suo capo più di 20 anni prima tali e quali a come sono nel presente (in un cinema dove gli effetti speciali ormai si sprecano); non mi hanno convinto i due protagonisti: gere poco credibile nella parte del killer spietato/ex agente cosi come topher grace inadatto per reggere parti del genere e non lo salva neanche la rivelazione finale sulla propria identità; perfettamente inutile la presenza di martin sheen; per concludere, se non si fosse capito, niente di eccezionale, per me potete tranquillamente evitarlo...
Diciamolo subito, questo thriller alla melassa delude notevolmente anche in una classifica da blockbuster; si risolleva appena appena appena un pochino nel finale grazie a una sceneggiatura che, come il cubo di rubik, cambia il colore della verità a seconda delle fazioni in campo e degli interessi in gioco ma, precisiamo, qui non ci si appassiona alle sorti di nessuno perché tutti appartengono alla categoria dei bad guys in sottotono. Il più sottotono di tutti è il protagonista R.Gere, convince nella parte di un assassino russo spietato e crudele nella stessa misura in cui Mike Tyson potrebbe fare il relatore a un simposio su Heidegger. L'espressione del suo viso oscilla continuamente tra una stanchezza senza fine e una perplessità inappropriata per un killer senza alcuna morale, forse dovuta ai continui rimuginamenti sull'uccidere o no il suo collega che cerca di smascherare Cassio, ci fosse stato Clint Estwood il film finiva dopo i primi trenta minuti. Altra nota negativa: se tutti sono cattivi, allora devi caratterizzare il super cattivo con una profondità e uno spesso maggiore per far desiderare che lo spettatore tra tutti i mali desideri l'eliminazione di quello maggiore. Anche questo manca. Ha senso per qualcuno un film del genere? Si, per R.Gere, perché chissà che caché deve aver preso per fare il polpettone in questa pentola di killer pisellini.
All'inizio sembrava tutto troppo facile, si conosceva l'identità di Cassius già da subito quindi non ci si poteva aspettare un finale sorprendente invece il film concede quel tocco particolare e di suspence fino alla fine rendendo quel titolo, The double, più che realistico.Complimenti.
Sarà perchè ero assonnato e stanco ma questo film non mi ha preso fin dall'inizio , a parte la sigla iniziale molto promettente .
La trama interessante ma non so il taglio che il regista ha dato al film mi è sembrato un pò piatto senza creare suspense ( almeno per me )
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(6/10)
