Sole a catinelle

"The Equalizer - Il Vendicatore"

Intervista al regista e al protagonista.


di Thomas Cardinali17 Settembre 2014



Nell'ambito della campagna promozionale del film "The Equalizer - Il Vendicatore" il protagonista Denzel Washington e il regista Antoine Fuqua hanno incontrato la stampa presso l'Hotel De Russie nel centro di Roma. Tanti gli argomenti toccati, dal ricordo commosso di Tony Scott fino all'annuncia del remake de "I Magnifici sette". In questa pellicola il ruolo dell'attore afroamericano è quello di un giustiziere buono che combatte le ingiustizie e non più, come nella prima collaborazione col regista che gli valse l'Oscar per "Training Day", quello di un poliziotto corrotto. La monotona viva compulsiva dell'ex agente CIA viene sconvolta dall'aggressione ai danni di Alina, ragazza costretta a prostituirsi dalla mafia russa, che porta a una spirale di violenza e vendetta. La corruzione dilagante in città emergerà e Mc.Call sarà un uomo solo contro la terribile organizzazione criminale guidata da Vladimir (nessun riferimento al Vladimir attuale zar di Mosca?) Pushkin. Washington non ha chiuso le porte a un possibile franchising sul suo venditacore, intanto aspettiamo questo lungometraggio che viene distribuito nelle sale italiane dal 9 ottobre 2014.


E' una scelta sua aver lavorato spesso con gli stessi registi?
Denzel Washington: Ho lavorato con Tony Scott, che non c'è più 5 volte, 4 volte con Spike Lee, 3 volte con Edward Zwick ed è un beneficio reciproco

Questi personaggi a cui all'inizio non batte il cuore, lei pensa siano romantici?
Denzel Washington: Non l'ho mai pensato, chi è romantico

Tornano in vita grazie alle donne che li travolgono…
Denzel Washington: Si è possibile

Questo è il personaggio più fisico della sua carriera, quanto è stato difficile prepararsi?
Denzel Washington: Pratico boxe da 20 anni, capisco questo tipo di allenamento

Il suo personaggio è un giustiziere implacabile, ma ha un lato buono spiccato. Come ha fatto a prepararlo?
Denzel Washington: Come tutti noi ha dei problemi, ma ha un cuore buono. Aiuta questa ragazza e trova in lei un'amica

Questo è un personaggio che arriva in un momento difficile per le black community? L'episodio del ragazzo ucciso in America, poi anche la mafia e i rapporti tesi con la Russia.
Denzel Washington: E' un film, soltanto un film

Lei è uno spettatore di questo genere di film? Mi piacciono molto le ossessioni del personaggio, vuole rivelarci le sue?
Denzel Washington: Quando mi è arrivata la sceneggiatura questo aspetto compulsivo non c'era. Penso che il personaggio aveva dei traumi e si sentisse in colpa. Tutto questo si è riversato in un comportamento ossessivo. Lui ha un caos nella sua mente e pensa cosi di mettere ordine nella sua vita

Cosa significa per lei il cinema di Tony Scott ancora oggi?
Denzel Washington: Tony era un grande amico e un cineasta. Mi manca, era bellissimo lavorare con lui. E' triste e tragico il modo in cui è scomparso

Pistola, mani nude, coltello, cavatappi, martello, filo spinato, foglie, trapano, frammento di specchio, spara chiodi e elettricità. Concorrete per il guinness dei metodi di uccisione? Lei nella scena dell'impiccagione guarda per rispetto dell'avversario o per gusto sadico?
Denzel Washington: Il regista e lo stuntman quando camminavano in giro per il negozio hanno avuto tutte queste idee. Sadico? No, stavo pensando di andare a pranzo

Lei ha detto che non vede molti film, allora cosa vede? Lei ha mai provato questo sentimento di vendetta?
Denzel Washington: Lo sport, guardo tanto sport. Certo ho provato questo sentimento. Tutti abbiamo il sentimento di voler pareggiare i conti da piccoli. Credo, che se ciascuno di noi tendesse la mano verso gli altri non ci sarebbe bisogno di vendetta

Molto spesso nella cronaca noi riviviamo i film, la confondiamo troppo?
Denzel Washington: E' possibile

Com'è riuscito ad arrivare a questo sguardo alla Sergio Leone?
Denzel Washington: No, inizia assolutamente all'interno non all'esterno. Il regista è un fan di Leone e forse l'idea è venuta da li

Cosa le dà il suo mestiere e come giudica il ruolo dell'attore?
Denzel Washington: Io voglio fare un buon lavoro, prendo molto sul serio il mio lavoro. Andare al cinema è una spesa e voglio rendere felice il pubblico dando il massimo

Che differenze ha trovato a lavorare come cattivo in Training Day e qui come Vendicatore per lo stesso regista? Quale ruolo preferisce?
Denzel Washington: Meglio il cattivo. Il cattivo può fare tutto, può fare quello che vuole. Quando ho fatto Training Day il finale era diverso, lui non doveva morire. Ma il peccato per chi sbaglia è la morte e ho voluto che morisse

Qualora il pubblico dovesse decidere di amare il suo Equalizer, lei lo vede come un franchising interessante?
Denzel Washington: La cosa più importante per me è la sceneggiatura. Se è buona è possibile che possa diventare un franchising

La sua passione cinefila per Sergio Leone?
Antoine Fuqua: La mia passione per Sergio Leone c'è fin da bambino. Mi piaceva il suo stile, erano film realizzati in modo eccezionale. Non sapevo come realizzare un film, ma mi piacevano il ritmo, l'umorismo e il pistolero che faceva sempre la cosa giusta

Come ha descritto a Denzel Washington il personaggio?
Antoine Fuqua: E' stato Denzel che mi ha chiamato a realizzare un film. Mi ha detto che se volevo potevo dirigerlo. Lui aveva già letto la sceneggiatura e ha aggiunto il disturbo compulsivo e molte cose come i capelli rasati a zero. Lui sceglieva queste camice un po' abbondanti, la bustina del te, erano tutti piccoli dettagli di sua intuizione

In Traninig Day lei ha mostrato Los Angeles come la giungla. Quanto può Boston essere una giungla e perché questa città? Perché i russi?
Antoine Fuqua: Boston era già scelta nella sceneggiatura, così anche per la mafia russa. Boston è la città dell'istruzione, di Harward, ma anche degli operai. Ha molti segreti ed è quindi molto facile sparire. Mentre giravamo era in corso un processo a un mafioso irlandese e il mio autista era suo. Una settimana dopo era a terra morto

Quanto avete impiegato con i tatuaggi? Il momento più difficile?
Antoine Fuqua: La truccatrice è stata eccezionale per i tatuaggi, circa due giorni solo per uno dei protagonisti. Ci è voluta invece una settimana per Pushkin. La cosa più difficile è stata il primo giorno di riprese dopo 13 anni che non lavoravo con Denzel, sudavo come un matto

Il nome del mafioso più importante era già previsto o lo avete creato voi?
Antoine Fuqua: Per assonanza, diciamo che abbiamo modificato il nome iniziale della sceneggiatura

Ha degli altri registi oltre Leone per riferimento? Che remake vorrebbe fare?
Antoine Fuqua: Io adoro il cinema. Oltre che a Leone Martin Scorsese, sono stato influenzato da Francis Ford Coppola. Film come lo Scarface originale. Mi piacerebbe realizzare forse il remake di Nemico Pubblico, il mio prossimo film saràI Magnifici Sette con Denzel Washington. Alcuni film li adoro troppo e non li toccherei mai. Io adoro Fellini, i film che parlano delle persone. Lui aveva un modo speciale che mai mi sognerei di rifare. Adoro anche Nuovo Cinema Paradiso, il film che racconta la storia della mia vita

Vladimir Putin, pardon Puskin, è sicuramente un film reganiano.
Antoine Fuqua: Sono russi perché la mafia russa è presente. Lui ha inserito come cattivi la mafia russa, in questo momento sono considerati come i cattivi. I rapporti tra Russia e USA non sono tra i migliori, da parte mia non c'è stato alcun passo in questo senso

Io ho trovato parecchi riferimenti a Michael Mann nella sequenza finale?
Antoine Fuqua: No nessun influenza o riferimento a Michael Mann, è un amico. Non c'è un riferimento a Heat - La sfida, ce ne sono tanti. Certamente la scena con Al Pacino e De Niro ha lasciato il segno. La scena sul mare l'ho rubata al volo una volta che ho visto lo spettacolo, non ho neanche lontanamente pensato a lui. La canzone nella sfida forse vi ha fatto pensare a Michael Mann

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