Se non piace Tarantino c'è poco da dire, ma se piace allora è un superfilm. Divertente, sorprendente, esagerato. Ottimi gli attori e la sceneggiatura. La trama non è originale, ma Tarantino la rende tale.
Bell'ambientazione degna delle musiche di Morricone, la carrozza che procede fra le nevi dello Wyoming con una corsa ansiosa verso il baratro. Ed il baratro arriva tra i dialoghi primitivi dei personaggi che , sebbene ufficiali di buon rango , usano lo scilinguagnolo di un mercato di bestie. Il terzo capitolo è lento...molto lento forse per preparare l inizio della fine e la musica cessa per far suonare altri strumenti metallici. Alcuni personaggi vivono la storia, altri , come comparse , ancora si trovano disanbientati come se si chiedessero ? Chi me lo ha fatto fare? L'unico attore presente molto presente è il colore rosso, della cravatta di Mannix preludio al lago di sangue che di li a poco invaderà la piccola scena.
The Hateful Eight: film in perfetto stile Tarantino. A me è piaciuto, nonostante o forse proprio per certi stereotipi western, nei dialoghi e negli atteggiamenti, grazie anche ad interpretazioni magistrali, come quella di Samuel L. Jackson. A distanza di un secolo e mezzo, se il film è specchio delle contraddizioni della nazione americana di oggi, e, a mio parere, lo è, la prova che il processo di unificazione degli States, post guerra di secessione, non si è affatto concluso. Meno che meno si è composto il dualismo razziale.
Film molto bello , da vedere, non ha deluso le mie aspettative....ottima sceneggiatura che porta dritto alla morale del film contenuta nella lettera che il presidente Lincoln ha scritto a un maggiore nero degli yenckee ,contro ogni razzismo.
Quello che invece ni ha deluso molto è stata tutta questa eco sulla nomination della colonna sonora che sinceramente mi sembra esagerata,in quanto nel film i minuti e i periodi di musica sono davvero molto pochi. A parte la buona introduzione musicale all'inizio della storia...il film è sempre parlato e i momenti di musica sono davvero pochissimi.
Tarantino imita se stesso, riprendendo i soliti vecchi temi, splatter e conversazioni surreali e inconcludenti senza il senso dell'umorismo e dell'imprevisto . Scontato, noioso, appunto perché ripete stilemi già visti