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Autore Le Due Torri. Da Tolkien a Jackson.
Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 28-01-2003 00:23  
Ma dai? La Tamaro è così tanto brava?
Non lo sapevo.
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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SimeOne


Reg.: 26 Ago 2002
Messaggi: 1207
Da: Villasanta (MI)
Inviato: 28-01-2003 09:12  
quote:
In data 2003-01-22 23:10, Quilty scrive:
Io volevo sottolineare solo la differenza tra due tipi di cinema agli antipodi.
Dire che TTT è basato quasi esclusivamente su effetti digitali(peraltro belli) non mi sembra troppo azzardato.
In quanto a Bergman, i suoi film sono 100 volte superiori a questi qui.





A te sembrano troppe cose....
La seconda affermazione è poi qualunquismo all'ennesima potenza....Mattia inorridirebbe....
_________________
STAY FOCUSED.....

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SimeOne


Reg.: 26 Ago 2002
Messaggi: 1207
Da: Villasanta (MI)
Inviato: 28-01-2003 09:24  
quote:
In data 2003-01-22 21:21, Quilty scrive:
io l'ho visto ieri e sinceramente non ho molta voglia di parlarne.
Credo che l'analisi di mattia sia condivisibile...mi rendo sempre più conto che riportare le gesta di Frodo e company sullo schermo necessiti una sintesi estrema del romanzo di Tolkien, per cui si ha la sensazione che il film sia tirato via in parecchi punti. In realtà sarebbero occorsi 20 film di tre ore per riportare tutto fedelmente, ma questo è l'effetto che si ricava vedendo i film di Jackson:un bignami del signore degli anelli.
Le due torri non mi è dispiaciuto, non posso dire che sia un brutto film,ma nemmeno quella cosa memorabile che molti vogliono far credere.
Uscendo stordito dopo 3 ore di effetti speciali, volevo tornare a casa al più presto a rivedermi con grande nostalgia qualche film di Bergman.....




Si ripropone ancora l'inesistente dicotomia tra film con effetti speciali e bei film senza effetti speciali.

Semmai ci sono film di alto livello e film mediocri indipendentemente dalla presenza o meno dei suddetti....Il Signore degli Anelli "è" un effetto speciale.....spiegami come altrimenti faresti a tradurre sullo schermo un racconto che è parto della fantasia di un autore e in cui non una delle cose narrate nascono dall'esperienza del quotidiano?Di certo non con l'iperrealismo alla Visconti o con la "ripresa a mano" di Von Trier....
Me lo vedo "Lars" lanciato da un dirupo con la sua fida telecamerina per simulare un passaggio a volo radente su Isengard....
_________________
STAY FOCUSED.....

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SimeOne


Reg.: 26 Ago 2002
Messaggi: 1207
Da: Villasanta (MI)
Inviato: 28-01-2003 09:37  
quote:
In data 2003-01-24 18:03, MissRigth scrive:
Sì Lemona anche x me Henry Potter è stato DECISAMENTE meglio!




Cooooooooooooooosaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!
A parte l'odioso maghetto inglese,saccente e presuntuoso come non mai (chi non vorrebbe tritarlo orribilmente con le proprie mani?!)si tratta di un prodotto biecamente commerciale,che non trasuda alcun tipo di passione realizzativa e non si distanzia da altre simili boiate per infanti vedi l'aborrito Spy Kids 2....Ma poi,mio Dio,ragazzi stiamo parlando di cinema!Avrà qualche importanza anche la qualità della recitazione.....Nel film di Jakson la recitazione e l'impegno dei singoli attori si mantiene sempre su di un livello alto (cito l'esempio del Vermilinguo nelle Due Torri...),Harry Potter è davvero una roba desolante sotto questo punto di vista.....della serie questo lo facevo anch'io,persino Branagh sembra un deficiente!!!

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STAY FOCUSED.....

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 28-01-2003 09:40  
quote:
In data 2003-01-28 00:23, mattia scrive:
Ma dai? La Tamaro è così tanto brava?
Non lo sapevo.




_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 28-01-2003 10:43  
SimeUan tu hai ridotto la mia critica solo ad una cosa: effetti digitali. In realtà quello è il difetto minore del film(poi nemmeno un difetto,molti effetti speciali sono fatti veramente bene,soprattutto Gollum);quello maggiore è che tutto è stra-compresso e ridotto all'osso per poter far rientrare tutto in 3 ore,col risultato che ogni cosa è tirata via,non c'è approfondimento. So benissimo che sarebbero occorsi 20 film da 3 ore, ma il risultato che si ricava è questo.

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SimeOne


Reg.: 26 Ago 2002
Messaggi: 1207
Da: Villasanta (MI)
Inviato: 28-01-2003 11:07  
quote:
In data 2003-01-28 10:43, Quilty scrive:
SimeUan tu hai ridotto la mia critica solo ad una cosa: effetti digitali. In realtà quello è il difetto minore del film(poi nemmeno un difetto,molti effetti speciali sono fatti veramente bene,soprattutto Gollum);quello maggiore è che tutto è stra-compresso e ridotto all'osso per poter far rientrare tutto in 3 ore,col risultato che ogni cosa è tirata via,non c'è approfondimento. So benissimo che sarebbero occorsi 20 film da 3 ore, ma il risultato che si ricava è questo.



Veramente che gli effetti speciali non sono un difetto l'ho detto io....è che da alcuni tuoi post sembra trasparire proprio questa uguaglianza,poi ,per carità, magari mi sbaglio e capisco sbagliato io,o forse non ti esprimi bene tu,non so....
_________________
STAY FOCUSED.....

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 28-01-2003 18:55  
Oh Danny Boy meno male che ti sei fatto una risata... ci siamo capiti alla perfezione...
un abbraccio.
_________________
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dejanira

Reg.: 16 Nov 2002
Messaggi: 510
Da: buonvicino (CS)
Inviato: 02-02-2003 10:00  
Salve..dopo un lungo viaggio son tornata...nn ho potutto scrivere in tempo il mio commento su TTT...comunque...
L'ho visto e mi è piaciuto...forse troppo caotico all'inizio...ma la battaglia è stupenda...ci sono molte cose belle in questo film, come Gollum...alla domanda "chi ti è piaciuto di più in TTT?", la maggior parte ha risposto:"Gollum"!
Belle le scene tra Gollum e Smèagol...con quella luce strana negli occhi...
certo, un pò troppo riassuntivo, per carità, nn lo nego...ci vorrebbero parecchie ore di film per descriverlo nella perfezione...
nn mi è piaciutop tanto come è stato delinato il personaggio di Faramir nel film, molto diverso nel libro.
poco sugli Ent,peccato...
sul fatto che sono stati tralasciati gli ultimi 4 capitoli del libro , in quusto film è comprensibilissimo...nn si potevano riallacciare al terzo....
anche il capitolo che parla del "Palantir" è stato tralasciato per ricomparire, secondo me perchè è fondamentale, nel terzo film...perchè il libro a volte è difficile da seguire perchè ti racconta le vicende staccate...(magari si perde il filo se nn lo leggi per + di 2 giorni)....
che dire...mi è piaciuto, a parte alcune cose che mi hanno deluso...mi è piaciuto, come mi è piaciuta la colonna sonora ( che ho): la performance di E.Torrini con The Gollum's Song è UNICA, ma nn è l'unica...
sicuramente ci saranno pareri discordanti, da COME HO VISTO...però credo di aver espresso la mia opinione su un film, un libro..unici e amati da me tantissimo...baci ciao
_________________
"..Oscura è l'Ombra eppure il mio cuore gioisce, perchè tu, Estel, sarai frai grandi il cui coraggio la distruggerà.."
- Dama Arwen -

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Dignam

Reg.: 25 Feb 2003
Messaggi: 3
Da: Schio (VI)
Inviato: 25-02-2003 22:37  
Mi vergogno un po' a introdurmi nel forum parlando di cinema che non condivido e che amo solo in particolari stati di lassismo cinefilo. D'altra parte non mi considero un cinefilo, né amo la categoria. Provo antipatia per i cahiers e aborro la mistica del cinema. Ho un'idea del cinema non conciliata, e lo detesto cordialmente. Lo ritengo un genere espressivo minore, ma di incomparabile influsso sull'immaginario moderno.
Scrivo innanzitutto per aver rivelato una certa competenza in alcuni messaggi: al di là, intendo, della competenza specificamente cinematografica. Una buona maniera per attirare l'attenzione di vecchi disillusi come me.
Come già detto, seguo un cinema completamente diverso da quello qui argomentato; e non penso interessi a qualcuno quale esso sia (in effetti lo dico per una puerile difesa contro comprensibili commenti biasimevoli). Dunque, parlo de "Il Signore degli Anelli" in quanto da poco ho letto il libro (con i correlati): non mi è piaciuto, non mi appartiene ed è decisamente letteratura retrò, nostalgica, conservatrice, come al contempo compromissoria con uno stile che possa piacere nonchè dotata di dubbie scelte di focalizzazione. Nondimeno, è un interessante variazione sul tema dell'escapismo moderno, che dice di voler educare alla fuga indirizzandoti in effetti verso un diverso potentato, l'organizzazione storica della fantasia - una coerenza cronologica e ambientale, una concessione minima all'esigenza realmente escapistica - Carrol e le sue riflessioni iconiche e metafisiche, tanto più efficaci se infantili, sono lontani. Spinto da mio figlio, un lettore di Tolkien di lunga data (impegnato, ho scoperto recentemente, in vere incursioni filologiche nel testo), ho visto svogliatamente il dvd lungo del primo capitolo. Di seguito ho accompagnato la mia prole a vedere il secondo. Taccio sull'entusiasmo della stessa e sulla ridda di nomi che hanno snocciolato ad ogni scena - se dimostrassero lo stesso impegno a scuola...
Ebbene, nonostante tutto questi film mi hanno messo in testa una sensazione strana, un deja vu. E parlo soprattutto del secondo capitolo. Devo ammettere un certo piacere nel averli visti. Sempre sulla scorta di mio figlio, ho avuto la possibilità di leggere i vostri commenti, e tenete conto che internet ha, ai miei occhi, l'aspetto della bestia meccanica evocata da Blake. Ho letto con interesse l'intervento di Tristam, scafatissimo e competente, e molti degli altri messaggi: non entro nel merito di una querelle che tra l'altro è anche un po' vecchiotta.
Vorrei dire, con l'autorità conferitami dall'essere un parvenù (scusate), che la sensazione strana che ho avuto si riassume semplicemente nel sentire questo film (slabbrato, discontinuo, spesso ridicolo) come una riedizione a uso e consumo della moderna leva di spettatori del vecchio cappa e spada o dei pepla che noi spettatori comunisti quindi sessantottini quindi extraparlamentari quindi autonomi quindi padri di famiglia destinati a rientrare nella categoresi mucciniana (quale terribile supplizio) criticavamo all'aperto e vedevamo di nascosto. Ora, so che "Il Signore degli Anelli" rientra in una categoria chiamata franchise, completamente asservita a regole di spersonalizzazione del messaggio e di insignificanza dei valori condivisi; so anche che il testo di Tolkien nulla ha da insegnarmi moralmente. Ma proprio l'imperfezione del film, la sua scarsa coesione, una certa sgrammaticatura ne fanno un prodotto piuttosto simpatico, di quelli che non cercano l'immedesimazione ma la proiezione, l'antico coacervo di caratteristiche attanti pieno di furori ridicoli, problemi dozzinali e e lauti spettacoli magari un po' confusi, ma pienamente fuori dal rispecchiamento tanto in voga nel peggiore cinema contemporaneo. Non credo sia cinema popolare: però è cinema pop. L'analisi testuale che fa Tristam è lussuriosa, e anche se tesa a stroncare (e come non sottoscrivere le sue critiche?) mi pare trapeli, nella sua conoscenza spassionata del cinema, un certo interesse per questa opera, come se avesse intuito che, nell'ottica di un cattivo cinema che vorrei anch'io non esistesse, questo film rievocasse alcuni fasti indifendibili eppure molto sentiti. Forse è merito di Tolkien, perchè senza l'incredibile successo e rispetto del libro di riferimento una storia del genere non avrebbe mai avuto credito, pensando alla tripartizione, poi (molto stile serie di muscolosi anni '50, o Za la Mort, già vecchio quando vedevo i miei primi film)! Ho riconosciuto nella coppia di spalla (l'elfo, il nano) il classico duo circense dell'acrobata e del clown, "l'uno che vola in alto, l'altro che cade in terra", poetava Pasolini in una delle sue prime raccolte. E l'eroe in cerca d'agnizione, la bella lontana, il vecchio re, il mago saggio, o' malamente, le regine, Orlando che muore suonando il corno, le fanfare e i tromboni, duelli e morti lacrimose, il trio malassortito, i fratelli Grimm (l'Ent, l'albero parlante che schiaccia l'orco cattivo che sta per fare un buco nella pancia del giovinetto!), tanta stupidità meno stupida di smaliziate inezie contemporanee.
Ma forse sono solo bacuccate di un uomo che si vanta di essere stato, quattordicenne, alla prima de "I pugni in tasca" nella parrocchia veneziana senza accorgersi che questo mette in risalto solamente quanto sia vecchio.

Vi ringrazio.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 25-02-2003 23:10  
Leggo con immenso piacere questo messaggio e sono felice di sentire comunque parlare una persona certamente intelligente.
Questo solo per riconoscerti la mia simpatia e soprattutto per sperare nel futuro in una tua presenza in questa macchina infernale che chiamano internet.
Mi stupisce il fatto che ti sia prodigato a cercare proprio questo topic che probabilmente, ormai da tempo, era scivolato chissà a quale pagina.
Non mi sarei mai sognato di scrivere una recensione del Signore degli Anelli di questa portata se non avessi riscontrato in questo film, e soprattutto nel suo successo tra il pubblico, il segno di un decadimento dei tempi. e seppure io possa essere più giovane di te, da quanto lasci intendere, mi sento profondamente radicato ad un certo tipo di cinema che ormai è sparito, se non in rarissimi e sorprendenti casi, da decenni.
Io amo e odio il cinema seppure al contrario di te la considero una delle discipline a me più care. la più cara direi e quindi mi sento, a volte, in dovere di scrivere anche quando detesto il film in questione. e poi si sa è sempre più facile scrivere bene che male...
al di là di tutte queste fandonie, più o meno interessanti, spero vivamente, ma lo spera tutto il forum di certo, di potere avere la possibilità di discutere con te.
Non capita tutti i giorni di poter discutere con qualcuno che racconta, con un filo di passione, di avere assistito alla prima de "I pugni in tasca".
Spero davvero a presto...
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 27-02-2003 10:43  
Ho letto con attenzione e vivo interesse l’intervento di Dignam. Lo trovo garbato e stimolante e soprattutto di un’esemplare civiltà. Se fosse possibile, dovremmo tutti adottarne lo stile e assurgerlo a codice di comportamento.
Detto questo vorrei formulare alcune osservazioni.
Non condivido integralmente il pensiero di Dignam.
Io ho un’idea del cinema appagante e consolatoria e lo amo incondizionatamente. Ritengo che non sia una forma espressiva minore ma, anzi, partigianamente, la pongo sul piedistallo più alto tra le arti liberali. (Ma non mi voglio addentrare in una diatriba sull’estetica del cinema, non è né il momento né i luogo).
E’ vero, Tolkien costruisce artificiosamente una mitologia a proprio uso e consumo. D’altronde questo era uno dei progetti dello scrittore : creare una mitologia sassone, mai esistita, e che si era sempre cibata dei miti provenienti dalla vicina bretagna francese. Operazione che gli costò la definizione di conservatore (che probabilmente non gli dispiaceva) ma anche l’epiteto di reazionario e soprattutto, il fagocitare ingordo delle truppe giovanili della destra europea che ne hanno fatto un proprio polo di riferimento. Tutto ciò è ingiusto e non corretto. Banalizzo: è come dire che Nietche era nazista o Gesù comunista.
La mitologia, si sa, ha i suoi topos: ed allora ben venga l’eroe in cerca di perenne riconoscimento, la fanciulla lontana, il mago saggio ed il re vecchio che in ultimo impeto di vitalità ritrova la ragione e la via della giustizia. Ben vengano anche l’acrobata ed il clown: un grumo di poesia in più che non stona.
Operazione artificiosa quella di Tolkien, però, a mio parere, ben fatta: misurata, equilibrata, competente ma anche appassionata, coinvolgente, travolgente.
Peraltro, il cinema è anche è soprattutto mitologia: pensate che Stalin, questa sì operazione realmente artificiosa e quindi ingannatoria, si convinceva del buon stato di salute dell’URSS, che governava come un tiranno, vedendo i film agiografici che parlavano di lui…
Sì, c’è del franchising nel film di Jackson, sono d’accordo. D’altronde, e mi limito a questa affermazione sempre per non addentrarmi in una tediosa quanto inutile dissertazione sull’estetica del cinema, il cinema è prodotto multigenetico. Lo si crea in un sofisticato laboratorio così come può nascere da una bottega di soffiatori di vetro di Murano. Io amo Spielberg così come adoro Kiarostami: l’importante è spere cosa sto andando a vedere.
Infine, ammetto che qualcosa, soprattutto il libro, moralmente mi ha insegnato: forse provenivo da un livello etico più basso.
A proposito, più modestamente, io ho visto la prima di Frankestein junior. Però l’ho vista in un cinema di REBIBBIA a Roma, là dove Pasolini, vent’anni prima, raccontava i suoi ragazzi di vita.


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