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Autore 21 GRAMMI
YamaJim


Reg.: 06 Mag 2004
Messaggi: 128
Da: RM (RM)
Inviato: 31-05-2004 19:05  
quote:
In data 2004-05-31 18:02, Saeros scrive:
quote:
In data 2004-05-30 21:17, YamaJim scrive:
Dico soltanto che è inutile appesantire le proprie interpretazioni con tic da clown, tanto per far scena e far dire a chi non capisce niente che quella è un'interpretazione da Oscar...Magari perchè muove in continuazione gli occhi!



forse sempre piu` apprezzabile di una che si mette le protesi. ma scusa, ora un povero attore che deve fare per vincere l'Oscar e faccia mettere tutti d'accordo?

La risposta magica è: togliere!


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Willard

Reg.: 25 Mag 2004
Messaggi: 32
Da: Torre del Greco (NA)
Inviato: 31-05-2004 23:13  
quote:
In data 2004-05-31 11:48, 83Alo83 scrive:
quote:
In data 2004-05-29 18:26, Willard scrive:
All'uscita dalla sala ero assorto nei miei pensieri... pochi film hanno avuto questo effetto.



bhè questo non gioca certo a tuo favore...



Se lo dici intendendo che normalmente guardo film di merda... può essere

Se lo dici perchè intendi dire che il film mi ha lasciato pensare ad altro, allora non hai capito: alla fine di quel film stavo pensando alla mia vita, a cosa ho fatto e cosa avrei voluto fare, al fatto che non dovrei essere così sicuro di essere ancora vivo domani. A dire il vero era anche un periodo in cui la morte mi aveva insegnato parecchie cose. Resta il fatto che questo film pesa, in senso buono, molto più di 21 grammi.

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meltemi

Reg.: 01 Lug 2004
Messaggi: 25
Da: genova (GE)
Inviato: 09-07-2004 11:44  
Interpreti eccezionali, tutti e 3.
Il film mi e' piaciuto ma secondo me il precedente di Inarritu (amores perros), seppur meno famoso, e' decisamente piu' bello.
21 grammi ha molte similitudini con il precedente: 3 storie drammatiche che hanno un comune denominatore ... un caso, un incidente automobilistico .. il montaggio che parte proprio da questo elemento comune per poi dipanare le 3 storie parallele, insomma se vogliamo parlare di originalita' credo che 21 grammi riprenda molto cio' che era gia' stato fatto.
Ripeto, il film e' bello non eccezionale interpretato magistralmente. Amores perros e' splendido.

Cioa

_________________
" .. lentamente muore chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati .. "

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UptownGirl


Reg.: 13 Lug 2004
Messaggi: 56
Da: arzignano (VI)
Inviato: 31-07-2004 19:08  
Ho visto questo film l'altra sera e sono rimasta estasiata:fatto davvero bene,ho apprezzato il disordine degli episodi all'inizio,ti sembra di non capire niente,ma alla fine tutto il puzzle si ricompone.
Sapevo che sean penn e sopratt benicio dl toro erano davvero bravi,ma la sorpresa è stata naomi watts:credibilissima,ha interpretato una madre distrutta dal dolore che cerca affetto e sicurezza,ma su un filo che è destinato a spezzarsi ancora..
_________________
Arrivi tardi,cara. Ora è me che vogliono...
E io sono una grande STAR!

......DA SOLA!

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alex82

Reg.: 19 Giu 2004
Messaggi: 1068
Da: Volpago del Montello (TV)
Inviato: 31-07-2004 19:58  
sicuramente è molto bella la struttura narrativa, la giustapposizione di piani temporali diversi in sequenze apparentemente non chiuse in se stesse, che danno quasi l'idea di un errore di montaggio...
mi ha colpito molto, inoltre, come viene trattato il tema della maternità, che assurge direi a fulcro di tutta la vicenda (figli vittime, figli educati con metodi discutibili, figli desiderati, figli rifiutati..)
l'interpretazione di Del Toro la trovo infine molto convincente.
_________________
"Poi improvvisamente ogni cosa fu in tutto e per tutto simile al jazz [...] vidi Japhy che scendeva la montagna con immensi balzi di sei metri [...] e in quel baleno mi resi conto che è impossibile cadere giù da una montagna idiota che non sei altro!"

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gongolante

Reg.: 06 Feb 2002
Messaggi: 3054
Da: Cesena (FO)
Inviato: 13-08-2004 12:51  
La vita di tre persone che non hanno mai sentito parlare l'una dell'altra si incrocia in corrispondenza della morte di una quarta persona. 21 Grammi sono il peso che una persona si dice che perda al momento della morte, ma ci viene mostrato quanto possono pesare questi 21 grammi per chi sopravvive.

Melò intenso, drammatico e cupissimo che deve le sue fortune non tanto all'interesse che l'intreccio può suscitare ne tantomento al lato umano deli personaggi coinvolti, quanto al modo in cui il film è raccontato: l'ordine temporale degli avvenimenti non è rispettato mai, ci vengono mostrati in ordine pseudocasuale che non può che disorientare dapprima lo spettatore per poi coinvolgerlo nel processo di ricostruzione. Esercizio stilistico un po' freddo in quanto tale (un melò freddo!) e a cui non sono riuscito a trovare una giustificazione logica se non quella di una dimostrazione di come i fili del destino dei protagonisti (e di ognuno di noi per estensione) siano legati da casualità ed imprevedibilità, un puzzle di eventi casuali e scelte a volte forzate ma che quasi mai possiamo prevedere dove possano portare. Protagonisti intensi, fotografia "ghiacciata"e cupa a rendere l'atmosfera ancor più angosciante.
Parere personalissimo: il regista ci sa fare e ha trovato il modo di rendere interessante una storia non particolarmente brillante e un po' forzata, specie in alcuni dialoghi, aiutato anche da un terzetto di attori di spessore.
Voto 7-. Sconsigliato ai (potenziali) depressi.
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Cinematik - il fantacinema!
In fase di lettura: LE ETICHETTA DELLE CAMICIE di Tiziano Sclavi
Ultimo film: UN BACIO APPASSIONATO di Ken Loach

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Hiyuga

Reg.: 05 Ago 2004
Messaggi: 1301
Da: Gossolengo (PC)
Inviato: 13-08-2004 14:45  
Un bellissimo film, triste e malinconico, magistralmente interpretato, con una gara di bravura tra i tre protagonisti..

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watahh

Reg.: 21 Lug 2004
Messaggi: 111
Da: modena (MO)
Inviato: 19-08-2004 18:56  
una pellicola amara non mi è piaciuta

[ Questo messaggio è stato modificato da: watahh il 08-01-2009 alle 18:09 ]

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edobill

Reg.: 24 Ago 2004
Messaggi: 39
Da: verbania (VB)
Inviato: 26-08-2004 11:23  
gran bel film.... ottimo montaggio e ottimi attori... avvincente quasi come un thriller
_________________
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best served cold"
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mass or matter.
2. A magazine or book containing lurid
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denisuccia

Reg.: 14 Apr 2002
Messaggi: 16972
Da: sanremo (IM)
Inviato: 08-09-2004 00:50  
Ci sono persone le cui esistenze sono talmente agli antipodi che sembra quasi impossibile un intreccio tra queste.
21 grammi è un film che parte dalla normalità, dalla realtà di tutti i giorni di vite distanti tra loro che vengono sconvolte da un unico avvenimento che le legherà in un reticolo di vita e morte.
Cristina perde il marito e le figlie. Paul lotta in attesa di un cuore nuovo e di un figlio che la moglie vuole a tutti i costi. Jack vive una redenzione e un’ispirazione religiosa ai limiti del fanatismo.
L’elemento che unisce i personaggi è la casualità, inizialmente.
A Paul viene trapiantato il cuore del marito di Cristina che è stato investito (con le figlie, appunto) da Jack.
Se originariamente vi era un equilibrio nella vita dei personaggi, dopo la tragedia ognuno di loro lotterà per riuscire a mantenerlo, ma nel momento in cui uno riesce ecco che, di conseguenza, gli altri lo perdono.
Senza soffermarsi troppo sulla trama dico subito che il film è estremamente drammatico.
Le immagini cercano di catapultare lo spettatore nella stessa angosciante realtà che vivono i personaggi, e la frammentatura di queste tende ad incutere inquietudine tanto quanto il sonoro (che purtroppo perde molto con il doppiaggio), talmente “sporco” da impedire la comprensione di alcune frasi, forse bisbigliate, celate dalla troppa sofferenza, o forse dal rumore della vita.
Tecnicamente si gira intorno alla realtà e al tempo tramite un montaggio che cuce immagini e avvenimenti che non si susseguono cronologicamente ma che si svelano scena dopo scena marcando sulla differenza sostanziale tra il prima e il dopo.
Le inquadrature non sono nitide e si utilizza spesso la camera a mano che riesce bene nel suo intento di renderci partecipi, di trovarci quasi al fianco dei protagonisti, una vicinanza “fisica” che rende partecipi al dolore. La fotografia è sgranata e questo rende maggiore il contrasto tra la luce e l’ombra, tra i colori caldi e quelli freddi che simboleggiano il bene e il male, la sofferenza e la felicità, la vita e la morte.
La totale mancanza di colonna sonora è decisamente un’ ottima scelta. La colonna sonora è spesso simbolo di fantasia, di irrealtà e divagazione. Nulla invece deve coprire il suono del dolore se non il rumore della vita stessa che continua il suo cammino.
Se inizialmente si poteva sperare il finale ci fa tornare con i piedi per terra e ci ricorda che nella vita sperare è un diritto ed è necessario, ma a volte può essere solo illusorio.
E le interpretazioni. Cosa si può dire, di questi attori?
Prima di tutto i nomi, mi direte. Naomi Watts (Cristina), Sean Penn (Paul) e Benicio Del Toro (Jack sono una terna di tutto rispetto. Ma spesso si ha avuto a che fare con cast di attori ben più che conosciuti che hanno lasciato l’amaro in bocca. E’ il caso di dire che, per quanto riguarda 21 grammi. Gli attori sono i personaggi e i personaggi sono reali. Gli attori sono, quindi, reali.
Sinceramente strabilianti. Vi consiglio davvero di guardare il film in lingua originale perché troverete una coppia (Watts/Penn) al limite della perfezione. Sean Penn riesce a simulare sospiri, sofferenza e respiri affannati come se, in quel momento, stesse realmente sentendo il cuore cedergli. Naomi Watts, d’altra parte, gli risponde con una dialettica poco impostata, pianti singhiozzanti e sguardi persi in un mondo che sembra non farle parte. Per Benicio Del Toro forse il personaggio ha reso meno in quanto era troppo estremizzato. La pecca più marcata del film, a mio avviso, è proprio l’estrema redenzione di Jack.
Un personaggio che modifica il suo credo e la sua condotta in maniera così estrema è un personaggio molto difficile da trattare e, a mio avviso, ci sarebbe voluto un film a parte che spiegasse il meccanismo che ha portato Jack ad una così totale fiducia in Dio. Se prima non credeva in niente ora crede solo in lui. Come è possibile che questo avvenga realmente? Come si può pensare che una tragedia faccia mutare immediatamente idea ad un uomo che ha sempre creduto in ciò che toccava più che in qualsiasi altra entità superiore? E’ l’unico elemento di disturbo, a mio avviso. Tra l’altro Jack non è mai stato rappresentato come un cattivo quindi questa religiosità che rasenta il limite dell’umano risulta quasi esagerata. Torture fisiche e sofferenze che il personaggio si auto impone per punirsi di ciò che lui stesso ha definito un errore sono troppo marcate per non lasciare almeno un po’ di perplessità nello spettatore.
La chiave del film si trova nel finale e non mi vergogno a dire che ho pianto sentendo Sean Penn e le sue parole… che vorrei poter riportare ma non ricordo a memoria (quindi domani riprenderò il film e ascolterò solo il finale per poterlo aggiungere).
Un film che osa, a differenza della maggioranza dei film in uscita, non tanto per effetti speciali o per complessità della trama, quanto per la rappresentazione del reale. Inarritu ha voluto basare un film sulla realtà e ci è riuscito senza cadere nella banalità del “già visto”.
Non so finire questo commento perché è ancora calda, in me, la visione del film e, soprattutto, perché non sempre bisogna trovare una fine. Come nel film, come nella vita, la fine di qualcosa è l’inizio di un’altra. A volte la morte può trovare continuazione nella vita e la vita stessa, illogicamente, nella morte.


_________________
Dimentico sempre dimentico, che non ho ali per volare, e ogni notte sfioro nei miei sogni i gradini della scala della vita...che importa se non ho ali per volare...

[ Questo messaggio è stato modificato da: denisuccia il 08-09-2004 alle 01:23 ]

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Yodaaa

Reg.: 13 Ott 2004
Messaggi: 6
Da: spazio (es)
Inviato: 21-10-2004 16:09  
yoda per motivo a lui quasi sconosciuto, avere deciso di vedere questo complicatissimo film, innanzi tutto dire che lui la tessera per la donazione di organi tenere gia' da qualche anno nel casseto, ma colto ispirazione per dire a mamma yoda che se capitare incidente con astronave e morire, pensare a sua felicita' nel donare miei organi e in questo trovare consolazione, perdere me ma nuova vita ridare, purtroppo in quel momento morire yoda e anche mamma yoda, ma quanto guadagnare in cambio, essere forse questa unica via per sopportare dolore, nuova vita riprendere suo corso. yoda percepire non bene, ma forse regista di questo film essere capitato incidente vero a lui o a persona cara, ma la forza non permettergli di individuare con chiarezza, questo essere grande dolore che venire raccontato io percepire, ipotesi essere tante, persona con dedica finale forse essere ancora in vita e subito dolore, o forse essere morta e donato organi. forse regista identificarsi in ruolo di benicio del toro, yoda forse in errore ma percepire decantata la forza del Signore, ma yoda volere credere che Signore essere in quei tubi che cedere quando lui tentare di impiccarsi, Signore essere in lui quando assumersi colpa di suicidio di trapiantato di cuore al posto di donna bionda, che essere vera causa, lui sembrare gridare signore perche' mi hai abbandonato, ma questo non essere vero, essere in questi momenti che Signore portare in braccio, ed essere in lui per compiere gesto nobile e redimere se stesso, io sperare che anche regista di film pensare come yoda..
_________________
May the force be with you

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Bonjo3

Reg.: 13 Ott 2004
Messaggi: 404
Da: Lucca (LU)
Inviato: 21-10-2004 17:41  
Il film è a parere mio indiscutibilmente bello per diversi motivi:
La fotografia è uno strumento perfetto nel creare il sentimento di dolorosa inquietudine e astratta ricerca di un equilibrio dei personaggi
Sulla recitazione mi sembra sia stato detto abbastanza(Aggiungo che Benicio del toro sta rimanendo un po' incastrato nel personaggio di "derelitto" ma rimane bravissimo)
La costruzione dell'intreccio che assolutamente non segue la trama è anchessa perfettamente funzionale all'idea che ci vuole trasmettere il regista.
Mi ha lasciato quando uscii dal cinema un sensazione di profonda inquietudine e questo è qualcosa che secondo i miei personalissimi canoni va tutto a vantaggio del film

Mi piacerebbe riguardarlo, mi sa che stasera lo metto su!

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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 11-11-2004 15:46  
Mi dispiace per tutti gli ammiratori ma a me sto film non piacque così tanto.

1) montaggio furbo e non funzionale al film: che cacchio centra la costruzione a-cronologica?

2) Attori bravi devo ammetterlo. Soprattutto Benicio Del Toro.

3) Tanta sofferenza distribuita nel film alla fine fa perdere la sua stessa dimensione di sofferenza perchè manca un serio polo oppositivo.

4) il film è un buon film, ma la cosa sconcertante è che il motivo per cui molti ne tessono le lodi è il montaggio (o la sceneggiatura, ci sono posizioni diverse).
Secondo me invece è il lato carente. Qual è il motivo per impiegarlo? c'è un motivo?
O è solo una scelta di maniera per tenere alto l'interesse in qualcosa altrimenti piatto?

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La vita è fatta a scale c'è chi scende e c'è chi sale (Spinoza)
(..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar)

[ Questo messaggio è stato modificato da: MaratSafin il 11-11-2004 alle 16:26 ]

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 11-11-2004 15:57  
Secondo me "è solo una scelta di maniera per tenere alto l'interesse in qualcosa altrimenti piatto".

E devo ammettere che mi è piaciuta.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 11-11-2004 16:02  
Anche a me piace quando si vedono le tette delle protagoniste.

Spesso, anzi quasi sempre, questo non è però il motivo che fa di un film un ottimo film.

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[ Questo messaggio è stato modificato da: MaratSafin il 11-11-2004 alle 16:03 ]

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